JUVETERNAMORE
"
Nel 1896 una brigata di studenti del Liceo d'Azeglio soleva avviarsi, finite le
elezioni pomeridiane, verso il corso Duca di Genova e quindi, deposti i libri
su d'una panca, dedicarsi al giuoco di 'barra'. Il foot-ball si insinuò più
tardi: già si era visto giocarlo prima alla patinoire del Valentino e poscia in
Piazza d'Armi da alcuni stranieri residenti a Torino i quali avevano fondato il
F.C. Internazionale mutandosi poi in F.C. Torinese. Con tante iniziative una
società ci voleva e nell'autunno del 1897 se ne decise la fondazione. Qui
cominciarono le vere origini della Juventus." [1]
La Juventus nasce il
1°Novembre del 1897 (data scelta per convenzione e non ufficiale con certezza assoluta) a Torino per iniziativa di alcuni studenti del liceo
classico “Massimo D’Azeglio”, che usavano ritrovarsi in corso Re Umberto su una
panchina non distante dalla loro scuola, di fronte alla pasticceria Platti (caffetteria - pasticceria, prende nome dai fratelli proprietari che nel 1890 avevano rilevato una liquoreria aperta vent'anni prima) rivolta verso il corso Duca di Genova. Molto probabilmente i soci
fondatori furono i fratelli Eugenio ed Enrico Canfari, Gioacchino e Alfredo
Armano, Luigi Gibezzi, Umberto Malvano, Carlo Vittorio Varetti, Umberto
Savoja, Domenico Donna, Carlo Ferrero, Francesco Daprà, Luigi Forlano, Enrico
Piero Molinatti e i futuri pittori Domenico Durante e Stefano Benech, ai quali si aggiunsero successivamente Pio Crea, Carlo Favero,
Gino Rocca, Guido Botto ed Eugenio Seco (tra l'altro ognuno di loro ha una biografia interessantissima, spesso con aneddoti incredibili sia pur reali). Questi studenti provenienti dalla
terza e quarta classe della scuola superiore andavano spesso nella vicina
Piazza d'Armi per giocare a football, avevano acquistato il primo pallone da
calcio regolamentare poco tempo prima presso il negozio di sport di Beaton, (secondo
alcune fonti si trattava invece del negozio "Principe di Galles" di Jordan
in via Barbaroux, anch'egli uomo di sport come Beaton) al prezzo di 12 lire
ottenute tramite una colletta ed Enrico Canfari ne era il custode. La prima divisa sociale, nel 1897,
prevedeva una camicia bianca e pantaloni rimboccati al ginocchio. [2]
" Si era in undici o dodici, io il più
vecchio, diciassette anni, e gli altri al di sotto dei tre lustri. Tavola della
presidenza era una forgia con sopra un tavolo da disegno, il tutto colato sotto
un tappeto verde. Sedili erano due sedie e delle assi appoggiate su latte e
casse da petrolio! Fu così che la Juventus fu creata: doveva occuparsi
nientemeno che di tutti gli sport ." [1]
Il nome scelto per la neonata
società, Sport-Club Juventus, fu adottato dopo una votazione. Tra i nomi proposti erano Iris Club, Società Polisportiva Massimo D'Azeglio, Società Sportiva
Augusta Taorinorum, Forza e Salute, Vigor et Robur, La Cisalpina, Società Via Fort, Federico
Momo, Massimo D'Azeglio, Fatigando Delectamur, Sport Club Juventus, Pro Sport, Società della Buona
Speranza, La Ludus. Probabilmente fu
proposto anche "Virtus" come nome, quello cioè utilizzato dal primo nucleo di ragazzi
amanti di varie discipline sportive che frequentavano il D'Azeglio. L'avversione verso il termine "Juventus" da parte di alcuni dei ragazzi, credo non dipendesse semplicemente
dal fatto che sarebbe sembrato inappropriato una volta che i soci
fondatori avessero avuto i capelli grigi, bensì perché era il nome di un
celebre prodotto cosmetico, molto in voga negli ultimi decenni del 19° secolo. Primo
presidente fu eletto Eugenio Canfari, che come prima cosa chiese ai ragazzi del
D'Azeglio di impegnarsi a versare mensilmente una lira, come quota di
iscrizione. Questo provocò alcune partenze, perché non tutti accettarono
l'idea. Qualche tempo dopo, essendo troppo stretta la bottega, dovette
sborsare lui le sei lire dell’affitto di quattro camere e servizi che qualcuno
chiamò allora «poco più di una stalla». Segretario
fu eletto Enrico Piero Molinatti; era lui che doveva firmare le tessere, tenere
la modesta cassa, provvedere all’acquisto del primo pallone.
" Fu appunto in una memoranda seduta
tenuta in Corso Re Umberto 42, in un negozio da ciclista tenuto da me in unione
a mio fratello, che si decise la costituzione dello Sport Club Juventus (così
si chiamò in origine). Da una parte i latinofobi, dall’altra i
classicheggianti, in minor numero i democratici. All’onore della votazione
s’avanzarono tre nomi: 'Società Via Fort', 'Società Polisportiva Massimo
d’Azeglio' e 'Sport Club Juventus'. Per quest’ultimo pochi simpatizzavano, ragione
per cui riuscì ad imporsi. Fra gli oppositori c’ero proprio io: mi sembrava che
quel 'Juventus' più non s’addicesse a soci fatti maturi. Avevo torto: nella
'Juventus' non s’invecchia, invecchia invece la 'Juventus'. E così la società
fu battezzata 'Sport Club Juventus'. Questo nome fu, come vedete ora,
veramente fortunato poiché le Società Sportive nostre omonime sono moltissime,
ma la vera Juventus è una sola: la nostra!" [1][4]
Inizialmente i fondatori dovettero
affrontare il problema della sede, risolto dai fratelli Canfari che offrirono
il retrobottega della loro officina ciclistica in Corso Re Umberto 42, a cento
metri dal D’Azeglio, dove ebbe luogo la prima riunione La prima sede societaria
vera e propria venne stabilita presso la Via Montevecchio a Torino nel 1898. La
sede del club fu poi cambiata, si passò in una scuderia di via Parini, composta
da quattro camere, una tettoia, una soffitta e raggiunta dall'acqua potabile.
L'affitto di sei lire al mese però causò problemi e lo SC Juventus venne
sfrattato. La presidenza, inoltre, passò da Eugenio Canfari a suo fratello
maggiore Enrico, causa impegni del primo sul lavoro, che svolgeva nel mercato
dell'automobile. Enrico era anche l'arbitro della squadra, perché tutte le squadre dovevano averne almeno uno.
" Si pensò subito alla sede e noi in
quell'epoca avemmo una Sede in via Montevecchio. La Sede venne poi trasportata
in Via Piazzi n. 4 in tre locali più decenti nel 1899. Primo Presidente fu mio
fratello Eugenio, a cui subentrai io." [1]
In questo periodo, gli incontri
consistevano in partite tra i soci presso il Parco del Valentino e Parco
Cittadella. Sempre nel 1898, in Italia nasceva la F.I.F. (Federazione Italiana
Foot-Ball) in seguito divenuta FIGC, ma la Juventus decise di non iscriversi
non partecipando così al primo Campionato che si svolse in una sola giornata,
l’8 maggio. I ragazzi nonostante la giovane età dimostrano di essere in gamba e
trovano una soluzione ad ogni problema che quotidianamente si presenta. Su un
quaderno denominato "Comunicazioni e Reclami" ognuno di loro scrive
la propria opinione riguardo cosa c'è che non va, su cosa bisognerebbe fare per
migliorare, e così via. Inoltre arrivano i primi trofei, medaglie e oggetti
vari, conquistati dagli atleti Juventini nelle varie discipline sportive nelle
quali si cimentano. [5]
Nel 1899 ci fu un notevole
incremento di soci e giocatori e questo richiese lo spostamento della sede
presso un locale di via Piazzi 4, inoltre i soci della Juventus decisero di
rinunciare alle altre sezioni sportive per concentrarsi sul calcio, questa
decisione comportò il cambio del nome da Sport-Club Juventus a Foot-Ball Club
Juventus. Come campo sportivo veniva utilizzata la Piazza d'Armi in località
Crocetta.
" Da quell'epoca il nostro scopo
sportivo venne più nettamente a precisarsi ed il solo Football occupò la nostra
attività, ed al primitivo nome di Sport Club Juventus fu sostituito l'attuale
"Football Club Juventus" o semplicemente Juventus." [1]
A un certo punto gli Juventini
furono sfidati in amichevole dal Foot-Ball Club Torinese, che aveva già
partecipato al primo campionato di calcio italiano nel 1898. L'incontro fu
disputato nel 1899 alla Piazza d'Armi, e della formazione juventina facevano
parte Tamagnone, Armano, Chiapirone, Ferrero, Varetti, Donna, Botto, Gibezzi,
Canfari, Forlano e Malvano.
" Il F.C. Torinese ci invitò a giocare
contro di lui, ed a noi non parve vero di poterci cimentare con dei veri
giocatori benché di costituzione e statura poco rassicuranti. Furono batoste
come squadra, ma individualmente, per il grande esercizio nel palleggio, non
sfigurammo affatto." [1]
Sempre nel 1899 la società per
farsi conoscere organizzò il "Trofeo Juventus", cui presero parte sette formazioni locali e
riuscì a imporsi agevolmente nonostante fosse sorta da poco. [3] Nel corso dell'anno si registrano ulteriori
amichevoli con l'Albergo di Virtù, Ginnastica Torino ed il 3 dicembre
nuovamente contro il Football Club Torinese, partita che vide l'affermazione della
Juventus per 2-1. La maglia della squadra, adottata in occasione del torneo
“Trofeo Juventus”, fu rosa, con cravatta nera o papillon nero, berrettino
bianco e pantaloncino nero e una fascia nera a cingere la vita e rimarrà in uso
fino alla fine del 1901. Il padre di uno dei soci mise a disposizione una pezza di
percalle, la signora Adele ed Eva Caligaris, madre e cugina dei fratelli
Canfari, ritagliarono e cucirono le camicie. Nel luglio del 1899 era nata la
FIAT e intanto era stata ultimata la Mole Antonelliana, tra i cui artefici
massimi troviamo l'assessore Alessandro Malvano : il suo 17° e ultimo figlio,
Umberto Benedetto, era uno dei tredicenni fondatori dello Sport Club Juventus.
" Messi in questa via, formato l'undici,
cominciammo ad accettare sfide e a lanciarne, finché per affermarci al cospetto
del pubblico torinese bandimmo un torneo. Per l'occasione ci voleva una divisa,
ma come? Di cottone, di flanella, di maglia? Alla fine, la scelta: un parcalle
sottile e roseo che portammo poi, sbiadito all'inverosimile, sino all'anno
1902." [1]
La Juventus
ricevette anche i primi inviti da Alessandria, Milano e Genova, e fu la prima
squadra a ospitare a Torino una compagine straniera: il Montriond di Losanna.
Ben presto il prestigio del club crebbe e la Juventus acquisì il diritto di
disputare alcuni incontri al Velodromo Umberto I, all'epoca uno dei più
importanti campi sportivi di Torino.
Da " I Ricordi
di Pozzo " [6]
"
Ognuno di noi che ha vissuto a
lungo nell'ambiente, ha portato al giuoco del calcio, facendone dei proseliti,
centinaia, per non dire migliaia di persone. E' raro, è molto raro che si
diventi sportivi o seguaci, o sostenitori del gioco della palla rotonda,
spontaneamente, direttamente, di iniziativa propria. L'uomo che vi induce c'è
sempre, il "corruttore", colui che vi ha fatto fare il primo passo
esiste in ogni caso: non c'è bisogno che vi abbia invitato o portato
materialmente per la prima volta su un campo, basta che a mezzo di parole o di
scritti vi abbia convinti, incuriositi, stuzzicati, spinti. Nel caso mio, io so
con precisione chi è il colpevole. So come rispondere alla domanda, di chi mi
abbia portato o avvicinato al giuoco. Si chiama Goccione, è vivo tuttora, era juventino per la pelle, e ad un dato
punto piantò il calcio per l'alpinismo, e non lascia la montagna per andare ad
assistere ad una partita, per tutto l'oro del mondo. E' vivo. E' lui. Ero
studente a Torino, e frequentavo il Liceo
Cavour. A due passi dalla scuola avevo il famoso Giardino della Cittadella, ora ristretto nelle proporzioni e
modificato nella struttura, fra le vie Garibaldi e Cernaia. Era il nostro
ritrovo all'uscita dalle lezioni. Tamburello, palla a pugno nudo, corse di
tutti i tipi, strage di scarpe. Corse, appunto. Nei pomeriggi in cui potevo
godere di un po' di libertà, mi recavo alla Piazza d'Armi vecchia, là dove
vedevo sorgere poi il primo stadio torinese. Riuscivo sulle distanze medie, sui
400 metri specialmente. Avevo per amici e per esempi ragazzi come Mario Nicola, come Tarella,campioni d'Italia sulla loro
distanza. Avevo vinto un campionato studentesco locale, teatro dei nostri
allenamenti e delle nostre gesta il viale rettangolare ed alberato che correva
attorno alla Piazza d'Armi, spogliatoio le panche in pietra e grande cura
dell'incognito in molti perché non giungesse a conoscenza dei genitori che noi
si andava "a far gli stupidi" alla periferia invece di frequentare la
biblioteca del centro. Sul prato, nell'interno del viale, faceva la sua prima
comparsa, al giovedì, il pallone rotondo, il football, fra l'indifferenza
generale. Tutti presi dalla nostra passione speciale, noi delle corse
guardavamo con incomprensione quei quattro scalmanati che rincorrevano
disordinatamente la palla. Fu l'opportunità di unificare gli spogliatoi che ci
unì.
Loro, quelli che correvano dietro
alla palla - autentici pionieri - erano quasi tutti studenti del liceo ginnasio D'Azeglio o del liceo-ginnasio Gioberti. Era il nucleo di quei ragazzi che,
stavano dando vita ad una società che da Virtus aveva trasformato la
sua denominazione nientemeno che in Juventus. Aveva la sede sociale sulla panca di
un viale, non molto lontano di lì, sotto un lampione a gas. Da cosa nasce cosa. Fu lì che
contrassi il "virus calcisticus". Adesso, quando penso a chi me le ha
fatte fare certe cose, per tanti anni, il mio pensiero ricorre sovente a quei tempi. Sei stato tu,
Goccione, l'agente provocatore. Si
guardavano, in quei giorni, con curiosità circolare le prime automobili che
uscivano dalla F.I.A.T. Alte,
goffe, con grandi ruote, con l'autista che pareva un cocchiere senza frusta e
senza destrieri, sembravano
delle imitazioni incomplete delle vetture di piazza, di quelle cioè che si
chiamavano le "cittadine". Mi disse, un giorno, Goccione:
"Senti, quando ti vedo correre, e con te gli altri, sui 100, 200, 400 così con nessuno nè niente davanti, sai
cosa mi fai venire in mente? Quelle macchine che si vedono in giro adesso, senza nessuno che le
tiri, che le trascini. Pare che corrano dietro alle mosche. Così tu, quando hai corso ben bene, cosa hai
preso? Al foot-ball almeno hai davanti a te qualche cosa, non corri per niente. Piantala, vieni di
qua". L'arma del ridicolo. Così feci, a poco per volta, lo scivolone dall'atletica leggera al calcio. Come
se una grande trincea fosse stata
tracciata attraverso alla città, tutti quelli che erano al di là, Liceo
Gioberti, Liceo D'Azeglio si sentivano irresistibilmente attratti nell'orbita
juventina. Tutti quelli che erano di qua (la parte civile della città, dicevamo
noi), convergeva verso il Torinese prima ed il Torino poi. Era l'urto fra bianconeri e granata, in sul nascere.
C'era Hess, lungo lungo, juventino, mancino, terzino ed ala sinistra.
C'era Nicola, studente in
medicina, giallo e nero, portiere che in ogni partita si lasciava passare un
pallone fra le gambe divaricate. C'era Malvano
ala e mezz'ala sinistra bianco e nera e Colongo, dinoccolatissima ala destra torinista. C'era Renzo Dalmazzo, che doveva poi
diventare colonnello dei bersaglieri e generale comandante di una storica
divisione di ascari eritrei. V'era Armano
I, il fratello dell'arbitro, un terzino coi fiocchi. V'era MacQueen, l'inglese che portò per
primo in Italia l'uso di colpire la palla fra salto e volo. Compariva di tanto
in tanto il britannico Dapples,
con la sua pancettina, l'uomo che doveva poi mettere in palio la coppa che andò
famosa sotto il suo nome e che offrì alla Pro Vercelli occasione di rivelazione
ed affermazione. I tuttora viventi sono molti, ma sarebbero molti ma molti di
più se non fosse stato per la prima guerra mondiale. Quando essa scoppiò, fu
una specie di leva in massa per coloro che avevamo giuocato assieme. Diversi
avevano già prestato servizio di prima nomina, come Enrico Canfari, al cui nome s'intitola il gruppo arbitri di
Torino, ed il centravanti Forlano,
il bersagliere. Gli altri, per il titolo di studio, furono fatti sottotenenti a
macchina. Era il tempo in cui, coi gradi ben visibili, l'ufficiale doveva
andare all'attacco in piedi, per essere esempio di coraggio e disciplina, come
dicevano i regolamenti. Partivano e morivano. Così caddero Canfari al Col di
Lana, e Gino Goggio, azzurro
scapestrato, a Monfalcone, ed il canottiere campione del mondo Sinigallia: tutti ragazzi di quei
tempi. E', principalmente, di questi morti nostri che la memoria, malgrado gli
strati che gli anni vi hanno deposto su, non svanisce per niente."
stigio
della società crebbe e la squadra acquisì il diritto di giocare al Velodromo
Umberto I (all’
I primi due Campionati Italiani.
Giorno 8
maggio 1898, alla periferia di Torino, zona Porta Susa (a meno di due mesi
dalla fondazione della F.I.F. avvenuta il 15
marzo, primo presidente il prof.
Luigi D'Ovidio e segretario Jordan), quattro squadre imbottite di giocatori inglesi, si
contendono quello che oggi possiamo definire come il 1° Campionato Italiano. Le
scarne cronache di allora tramandano i risultati delle due partite eliminatorie
disputate al mattino. Alle 9, dinanzi ad una
cinquantina di persone, scendono in campo due squadre torinesi, l'Internazionale e il Football Club Torinese. Alle 11, la seconda partita, in cui il Genoa supera la Società
Ginnastica Torinese per 2-0. Poi,
verso le 15, dinanzi ad un pubblico
raddoppiato rispetto a quello del mattino, si gioca la finale: un centinaio di
spettatori e incasso di 197 lire e qualche
centesimo. Occorrono i supplementari per attribuire il titolo di campione
d'Italia dopo che i 90 minuti si erano chiusi
in parità (1-1). Alla fine prevale il Genoa, che non aveva ancora la divisa rossoblù
di oggi ma una camicia bianca, per 2-1, in rimonta e in inferiorità numerica.
International Torino - Foot Ball
Club Torinese 2-1
Ginnastica di Torino - Genoa 0-2
Genoa - International Torino 2-1
(d.t.s.)
Nonostante le fonti storiche
ufficiali attestino che il primo torneo di calcio fu organizzato nel 1898 e fu
vinto dal Genoa Cricket and Football Club, in realtà già nel 1896 si era svolto
un torneo di football in occasione di una manifestazione ginnica e anche in
quell’occasione fu messo in palio il titolo. Teatro di questo evento fu la
città di Treviso e la squadra vincitrice fu la Società Udinese di Ginnastica
che batté in finale la Società Ginnastica di Ferrara. Furono molte le polemiche
in tal senso poiché molti storici e docenti dell’epoca additarono la F.I.F. di
aver dimenticato questo “lato” storico del calcio italiano, che in realtà aveva
visto redatti i primi regolamenti in lingua italiana proprio dai professori di
ginnastica trevigiani.
La
Federazione Italiana Football si apprestò a formulare il secondo torneo
ufficiale (nel frattempo si disputava, già da tre anni ed in parallelo, il
torneo ufficiale della Federazione Ginnastica) e le società iscritte nel 1899
furono Ginnastica di Torino, FC Torinese, Internazionale di Torino e i detentori
del titolo, il Genoa Cricket and Football Club, proprio come l’anno precedente.
Le partite furono ad eliminazione diretta, la vincente della prima partita
incontrò la finalista del precedente torneo, la vincitrice si scontrò con la
precedente squadra campione sul terreno dei detentori uscenti a Genova. La
F.I.F. decise di concentrare il torneo in una fase eliminatoria inizialmente
divisa tra le città di Genova e Torino. Ma con il Liguria che decise di
ritirarsi dalla manifestazione si dovette cambiare in corsa la formula iniziale
permettendo al Genoa (in qualità di detentore del
titolo) di accedere direttamente alla finale, che si sarebbe disputata a Ponte
Carrega, dunque in casa, e che avrebbe visto contro i campioni e i vincitori
della fase eliminatoria torinese .
Il 2 e il 9 aprile a
Torino vennero disputate le eliminatorie e l'ordine degli incontri venne
stabilito in relazione ai risultati della stagione precedente. Si affrontarono così F C Torinese e Società Ginnastica Torino.
Risultata vittoriosa, la Ginnastica si lasciò superare dall' Internazionale di
Torino, che andò quindi a disputare la finale a Genova, per il secondo anno
consecutivo, sul terreno dei campioni. In occasione della finale ci fu il primo
caso di protesta per un presunto gol fantasma. L’Internazionale di Torino
accusò i “giudici di linea” (allora posti dietro le porte senza reti in aiuto
all’arbitro) di essere stata danneggiata su alcune azioni. L'istituto dei
giudici di porta, poi caduto in disuso, era inteso a dirimere le contestazioni
relative al passaggio della linea di porta. Successivamente
anche questa incombenza si è preferito affidarla all'arbitro, nell'intento di
rafforzarne l'autorità. Il regolamento della Federazione era di non più che
dieci pagine fino al 1902. Ma l'evoluzione del gioco e la sua stessa crescente
fortuna creavano problemi su problemi.
[1] : Frammenti del documento
autografo di Enrico Francesco Pio Canfari, 1877-1915, (uno dei fondatori e
secondo presidente della Juventus FC, incontrato nel 1914 nella Città di
Torino) pubblicato dalla rivista istituzionale della società torinese “Hurrà
Juventus” il 26 dicembre 1915.
[2]
: " Chi indossa la nostra divisa, le rimarrà fedele
malgrado tutto e la terrà come prezioso ricordo."
[3] : Come riporta La Stampa Sportiva del 29/11/1903 a
pagina 3, il Trofeo Juventus fu vinto
proprio dalla squadra organizzatrice, la Juventus, nel 1899. Si può leggere,
tra le tante interessantissime informazioni presenti, che le squadre
partecipanti fossero 9, mentre secondo Enrico Canfari furono 7. E' probabile che, essendo un torneo, si
trattò di un'eliminazione diretta o fra 7 squadre + la Juventus come ottava, o
di 8 squadre che si sono eliminate fino ad avere una finalista vincente che poi
affrontò e perse con la Juve. In fondo il campionato del 1903 fu simile nello
svolgimento a questa seconda ipotesi, con la Juve che affronta un intero torneo
e 2 amichevoli aggiuntive e il Genoa che fresca l'aspetta in finale. Alcune delle
probabili partecipanti : Albergo di Virtù, FC Torinese, Ginnastica Torino, (SEF)
Ginnastica Mediolanum, la neonata Ginnastica Sampierdarenese, Internazionale
Torino (nato nel 1891 dalla fusione tra Torino Football & Cricket Club e il Nobili Torino di
Luigi Amedeo Duca degli Abruzzi), Unione Pro
Sport di Alessandria, FBC Liguria, Genoa : sono 9 delle squadre esistenti nel
maggio 1899, qualcuna di loro quasi sicuramente prese parte al torneo. Siccome da quello che ho letto su La Stampa dell'epoca, le giornate in cui furono disputate le gare non erano che tre, quasi sicuramente si affrontarono in un torneo ad eliminazione diretta 8 squadre tra le quali la Juventus : quarti, semifinali e finale. Certamente, a dispetto del celebre documento attribuito ad E.Canfari, il Milan non prese parte, perché nacque a dicembre mentre le gare furono giocate a maggio del 1899.
Prima del Trofeo
Juventus, i ragazzi erano stati invitati dal Torinese F. C. per disputare un
incontro amichevole, cosa entusiasmò i giovanissimi Juventini. L’incontro,
giorno 30 aprile 1899, terminò 5-0 in favore degli avversari, che avevano già
preso parte ai primi due campionati italiani e nelle cui fila militavano alcuni
dei pionieri del calcio a Torino e in Italia e che tanta importanza ebbero
nella diffusione di questo sport. Il 2 aprile il Torinese F. C. era stato
eliminato 2-0 dopo tempi supplementari dal Ginnastica Torino, nelle
eliminatorie piemontesi. Per quanto riguarda invece il torneo, le prime sfide
ebbero luogo il 14 maggio e nella propria partita il F.C. Juventus eliminò
l’Estudiantina. Il 21 maggio fu la volta delle semifinali e ad essere eliminato
dalla squadra con maglia rosa e pantaloncini neri fu l’Audace Torino, sezione
calcistica dell’omonima polisportiva, la cui maglia sarà resa gloriosa proprio
dal club da cui fu battuto quel giorno di maggio. Il 28 maggio in finale il F.
C. Juventus sconfisse il club Ginnastica Torino, sorto nel 1897 e che proprio
l’uno novembre di quello stesso anno aveva dato vita ad un torneo con le due
formazioni torinesi più antiche.
Il 4 giugno gli
Juventini affrontano in amichevole l’Albergo di Virtù e l’11 dello stesso mese
hanno la meglio per 3-0 contro l’Istituto Tecnico Germano Sommeiller. La
presidenza era passata il 30 luglio del 1899 da Enrico Canfari a Riccardo
Villanova. Il 3 dicembre 1899 i nostri ragazzi si tolgono la prima grande
soddisfazione sconfiggendo i temibili rivali del Torinese F.C. per 2-1
[4]
: "Mi ricorderò sempre, allora ero
Ufficiale di Complemento,come venne indetta una gara di marcia e corsa Torino -
Orbassano e ritorno ed alla stessa venne anche invitato a concorrere
l'Esercito, quale non fu il nostro stupore quando per l'ora della partenza ci
giunsero diversi plotoni comandati dai relativi caporali o sergenti in tenuta
di tela per partecipare alla gara ! Fu una delle primissime gare indette da
società private a cui concorressero truppe." (Enrico Canfari).
[5]
: Tra le altre cose si legge anche : " E' socio effettivo chi, dopo essere
stato presentato alla Presidenza da due Soci :
- paga
al Cassiere Segretario la quota mensile di Lire 1, e la tassa di buon ingresso
di L. 2 "
"
Non capisco e non posso capire come dall'Assemblea sia potuto scaturire un così
bel nome per la nostra Società. "JUVENTUS" è una bella parola , ma
cosa ha a che fare con ciò che si fa in questo circolo ? Se ciò è avvenuto, lo
si deve al genere di Soci intervenuto alla Seduta, che salvo pochi erano tutte
gorbe".
"Questa
Società a mio parere non deve durare. I Soci credono, perché la Società è
fatta, debba durare. Si sbagliano di grosso !"
"Proprio
non capisco come si possa dare un nome ad una società "JUVENTUS". Già
il solo fatto di provenire dal latino, non lo approvo. Chi ha pensato tale
nome, crede e vuole abbia a durare questi pochi anni in cui siamo ancora
"JUVENTUS" ? E non crede abbia a durare fino al giorno in cui saremo
uomini ? Allora si che andrebbe d'accordo "JUVENTUS" quando la
maggior parte dei Soci avrà quaranta o cinquantanni ! Qualcuno - e non solo
qualcuno - riderà all'idea che la nostra Società debba durare sino ad allora
... "
"Rispondo
alle lagnanze circa il foot-ball cucito dal Presidente. Esso fu rotto nella
mattina della domenica e quindi la Commissione fu nell'impossibilità di farlo
aggiustare. Aggiungo che la domenica mattina eravamo appena otto e ci siamo
puramente dilettati a ballottarsi, purtroppo rovinando il foot-ball per il dopo
pranzo."
"Vedo
con dispiacere che finora sono solamente sei i Soci iscritti per formare la
Squadra d'allenamento fattasi assolutamente necessaria. Siamo stati i primi a
portare questo giuoco fra gli studenti e chiedo ai Soci studenti di dare per
primi il buon esempio. Si fisserà subito la data del primo allenamento, 3 ore
alla settimana le possono trovare tutti."
"La
Direzione ha deliberato la spesa di L. 7,00 per l'affitto di una camera per la
lotta."
"I
soci che avessero qualche manico di scopa disoccupato, sono pregati di portarlo
alla Sede Sociale per farne delle aste da banderuole per il gioco del foot-ball."
"Chiedo si provveda una
cassetta con vetri od un armadietto per custodirvi i premi vinti dai Soci. Il
Bracciale Piemontese vinto dal Socio Botto brilla in un cassone chiuso da un
sipario di tela da sacchi, con rischio di rotture e di scomparsa."
"La Direzione ha ricevuto,
come premio per la gara podistica di 10 KM, una pompa per bicicletta da un
Socio che vuole mantenere l'anonimo."
[6]
: Questi scritti furono
pubblicati sul settimanale "Il Calcio Illustrato" tra il 1949 e il
1950, ne ho estrapolato alcune parti.
« Gara popolare al “Football”.
Indetta dallo Sport-Club Juventus
avrà luogo in piazza d’Armi una gran gara popolare al Football sotto la direzione della Federazione italiana del Football. Le gare di eliminazione cominceranno
il 14 corrente : sono assegnate per premi medaglie d’argento e di bronzo. Per
informazioni, iscrizioni, da E.Canfari, corso Re Umberto, 42
(La Stampa, 3 maggio 1899 pagina 2).
« La gara al Foot ball. Le gare
d’eliminazione della gara al Foot ball, indette dalla “Juventus”, avranno
principio domenica,14, e seguiteranno nei giorni festivi ».
(La Stampa ,10 maggio 1899 pagina 2).
«Gara popolare di Foot ball. La
gara decisiva della grande gara popolare al Foot ball indetta dal Club-Sport Juventus
avrà luogo domani 28, alle 8, in piazza d’Armi ».
(La Stampa, 27 maggio 1899 pagina 2).
I giocatori
Juventini si occupavano di vari sport :
«Il giro di piazza d'Armi a piedi.
Questa corsa di 2250 metri si svolse pure nel pomeriggio di ieri, alla presenza
di numeroso pubblico, organizzata dal Club pedestre Atalanta. Dei 12
concorrenti, giunsero: 1° Torchio, della Juventus, in 7' -14", 2°
Fioravante, 3° Borgarelli, 4° Ghersi, 5°Bertola ».
(La
Stampa, 21 Agosto 1899, pagina 2).
« Campionato pedestre di corsa di
resistenza.(Percorso come il precedente, t. m. ore 3 15'). Arrivano: 1"
Ziglia. di Milano, in ore 2 35' 10 ; 2" Lampionaio, di Torino (che, causa
malore passeggero, abbandonò per poco); 3° Cerutti. Campionato italiano di
corsa veloce. — (M. 100, t. m. 11"). — Si fanno tre batterie e un
repechage. Restano in decisiva Colombo, Botto Giov., Tarella, Botto Guido,
arrivando in quest'ordine. Al traguardo Botto Giovanni cade mentre era quasi
primo. Corsa bellissima».
(La
Stampa, 2 ottobre 1899).
« La marcia sociale della « Juventus ». Ieri ebbe luogo sul percorso
Torino-Stupinigi-None e ritorno (chilom. 85) la marcia indetta dal Club «
Juventus ». I partenti furono 5, gli arrivati 3. 1° G. Fornas in ore 3 58'
12" — 2' G. Rolfo — 3° U. Rolandi. Premi in medaglie. La gara si svolse
alle sei antimeridiane con poco pubblico
di appassionati ».
(La Stampa, 4 settembre1899 pagina 2).
«Un'ascensione alpina. La Cima
Imperatoria (2302) del gruppo del Civrari fu salita il giorno 7 aprile dai
signori fratelli Gayda del Club Alpino Italiano e dal signor Molinatti dello
Sport-Club Juventus. Partiti da Avigliana, alle ore 1,25, giunsero alle Alpi
Nubia olle 5,40 e sulla vetta alle 9,5. Il ritorno fu eseguito dalla medesima
via. Giornata limpidissima; veduta magnifica dalle Alpi marittime al Gran
Paradiso e al Monte Rosa; neve eccellente ».
(La Stampa, 11 aprile 1900, pagina 2).
«Podismo. Le corse di Savona. Ci
scrivono da Savona, 1: Quest'oggi, alle ore 13, ebbero luogo sulla pista di
piazza d'Armi le gare podistiche di velocità o di marcia, promosse dal fiorente
Podisti-Club Juventus. Stante forse la giornata, che non prometteva di
mantenersi serena, mancò il concorso dei corridori forestieri. Ad ogni modo le
gare non mancarono di essere interessanti, anche per il discreto concorso di
pubblico accorso in piazza d'Armi a presenziare le gare. [….]» .
(La
Stampa, 2 settembre 1901, pagina 3).
Nel 1900 la sede passò a via Gazometro 14. Il
Foot-Ball Club Juventus fu iscritto nel consiglio della FIF e partecipò per la
prima volta al Campionato Federale di Prima Categoria, il terzo nella storia
del calcio italiano. Oltre al club nato a Torino ma tra i cui primissimi soci
diversi provenivano dalla liguria, si affiliarono alla Federazione anche il Cricket
and Football Club di Milano (fondato il 13 dicembre 1899) e la Sampierdarenese
(fondata il 19 marzo 1899).
Il primo incontro ufficiale della storia fu
disputato giorno 11 marzo 1900 e i ragazzi Juventini furono battuti 0-1 dal F.
B. C. Torinese. Una settimana dopo, il 18 marzo 1900, la Juventus vinse la sua
prima partita ufficiale battendo per 2-0 il Ginnastica Torino. Il 1º aprile
vinse, sempre per 2-0, ancora contro il Ginnastica, per poi perdere l'ultima
partita domenica 8 aprile 1900 contro il F.C. Torinese per 1-2 venendo così
eliminata nelle qualificazioni regionali. Non è vero che le vittorie contro il
Ginnastica furono a tavolino perché la compagine torinese non si presentò :
queste due sono state realmente le prime vittorie sia nell’ incontro di andata
sia in quello di ritorno e i primi gol segnati possono essere considerati come
il primo ufficiale in casa e in trasferta in incontri di campionato.
Il primo gol ufficiale subito dalla Juventus fu
realizzato da Marcellino Luigi Giuseppe Colongo, l’11 marzo 1900. Ecco gli 11
che disputarono quell’incontro : Beniamino Andrea Mario Nicola era il portiere, Ferdinando
Chiapirone e Gioacchino Armano i difensori (terzini, perché dei tre della
difesa uno è il portiere e gli altri due sono ciascuno un terzo nello schema
della “piramide di Cambridge”), Enrico Canfari, Costantino Nicola e Ugo Rolandi
i tre centrocampisti, Barberis, Ghibezzi, Forlano, Varetti e Donna gli
attaccanti, con Barberis e Donna esterni e Forlano in mezzo (centravanti, il
centrale dei 5).
Torino, Campo di Piazza d'armi, 11 marzo 1900 : i giovani
calciatori del F. C. Juventus posano con la camicia rosa e i pantaloncini neri
in attesa del primo incontro ufficiale della sua storia
Il 29 aprile conquistò per la prima volta la
Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione, un torneo studentesco allora prestigioso,
contro il Ginnastica Torino che aveva vinto le ultime due edizioni mentre una
settimana prima, il 22, in amichevole al
Trotter di Milano furono i rossoneri del Cricket and FC Milano ad avere la
meglio vincendo 2-0. Questa la formazione dei padroni di casa : Hood, Cignaghi,
Camperio II, Lies, Kilpin (il fondatore), Valerio, Dubini, Angeloni I, Neville,
Allison, Formenti , mentre la squadra torinese era composta da : Beniamino Andrea Mario Nicola, Gioacchino Armano ,
Chiapirone, Enrico Canfari, Costantino Nicola, Rolandi, Barberis, Gibezzi,
Forlano, Varetti, Donna. Il 17 maggio viene portata a casa la Coppa Studenti di
Torino con la vittoria per 3 a 1 ottenuta contro la Squadra Studenti di Medicina,
dopo aver pareggiato 2-2 il primo incontro il 6 maggio.
Il 27 maggio 1900 il F. C. Juventus partecipa a
Milano al torneo della Società L'Esercito in occasione del 20° anniversario
della sua fondazione, chiamato anche Medaglia del Re, perché Umberto I aveva
messo in palio una medaglia d'oro. Molti credono che in semifinale la squadra
torinese abbia sconfitto la Mediolanum 5-0, per poi perdere in finale 2-0
contro il Milan. In realtà si trattava di un mini girone
"all'italiana" : il 25 il Milan sconfisse 2-0 la Mediolanum dopo averla
già sconfitta 1-0 in amichevole il 20, mentre il 27 è la Juventus a battere la
Mediolanum 5-0 per poi cedere 2-0 al Milan lo stesso giorno. Su Magliarossonera
è riportato invece che giorno 11 marzo 1900 (lo stesso del debutto ufficiale
della Juventus in campionato) fu disputato il primo incontro della storia del
Milan, o almeno il primo di cui si abbia notizia, proprio fra i rossoneri e la Mediolanum,
terminato 2-0 per il Milan : 11 marzo anziché 25 maggio, inoltre il 20 maggio
sarebbe avvenuto un altro incontro sempre con la Mediolanum, vinto 1-0 dalla
squadra di Kilpin, disputato nell'ambito di un saggio ginnico scolastico. E' da
sottolineare che gli Juventini affrontarono 2 gare nello stesso giorno, cosa
per cui erano celebri in quegli anni, mentre la prima delle due sfide per i
rivali del Cricket and FC Milano era
stata disputata prima ancora dell’inizio del torneo in ogni caso. In questo
modo il Milan si aggiudicò il “Trofeo Medaglia del Re”, in assoluto il primo
titolo conquistato dal club rossonero. Il torneo venne allestito in onore del
re d’Italia Umberto I di Savoia, successore di Vittorio Emanuele III, che due
mesi dopo quella partita fu ucciso a Monza. Nella corsa lo Juventino Botto
ottiene il 2° posto dietro il campione italiano Colombo, della Mediolanum.
Per quanto riguarda i tornei studenteschi è utile ricordare che lo SC Juventus/il FC Juventus era formato da studenti quindi erano presenti in campo anche alcuni dei ragazzi fondatori liceali, mentre poteva capitare che altre formazioni, composte in gran parte da persone più che ventenni o addirittura da atleti che in passato avevano militato nel Campionato Inglese e che avevano già messo su famiglia, dovevano sostituire i titolari solitamente stranieri con ragazzi che fossero studenti, quindi la critica mossa negli anni 20 del 20° secolo da Baruffini, allora vice presidente del Milan e intento a scrivere la storia dei primi decenni del suo club, che lamentava il mancato contributo di alcuni validi giocatori rossoneri impossibilitati a partecipare mentre la Juventus era presente in formazione titolare, non ha ragion d'essere.
03.12.1899
|
Amichevole
|
FC Torinese – FC Juventus
|
1-2
|
11.03.1900
|
Campionato Federale
|
FC Juventus – FC
Torinese
|
0-1
|
18.03.1900
|
Campionato Federale
|
Ginnastica Torino - FC Juventus
|
0-2
|
01.04.1900
|
Campionato Federale
|
FC Juventus -
Ginnastica Torino
|
2-0
|
08.04.1900
|
Campionato Federale
|
FC Torinese - FC
Juventus
|
2-1
|
22.04.1900
|
Amichevole
|
Cricket and FC Milano –
FC Juventus
|
2-0
|
29.04.1900
|
Coppa Ministero
Pubblica Istruzione
|
FC Juventus -
Ginnastica Torino
|
1-0
|
06.05.1900
|
Coppa Studenti Torino
|
Squadra Studenti di
Medicina - FC Juventus
|
2-2
|
17.05.1900
|
Coppa Studenti Torino
|
FC Juventus - Squadra
Studenti di Medicina
|
3-1
|
27.05.1900
|
Medaglia del Re
|
Mediolanum SEF – FC Juventus
|
0-5
|
27.05.1900
|
Medaglia del Re
|
Cricket and FC Milano –
FC Juventus
|
2-0
|
Campionato
federale
Classifica finale
|
Pt
|
G
|
V
|
N
|
P
|
GF
|
GS
|
FC Torinese
|
8
|
4
|
4
|
0
|
0
|
8
|
2
|
Juventus
|
4
|
4
|
2
|
0
|
2
|
5
|
3
|
Ginnastica
Torino
|
0
|
4
|
0
|
0
|
4
|
1
|
9
|
Medaglia
del Re/Coppa della Società L'Esercito
Classifica finale
|
Pt
|
G
|
V
|
N
|
P
|
GF
|
GS
|
Milan
|
4
|
2
|
2
|
0
|
0
|
4
|
0
|
Juventus
|
2
|
2
|
1
|
0
|
1
|
5
|
2
|
Mediolanum
|
0
|
2
|
0
|
0
|
2
|
0
|
7
|
Se si fosse trattato di
Torneo, alla Medaglia del Re doveva esserci una quarta squadra. Ma non è così.
Primo Campionato che ha
visto la partecipazione della Juventus, terzo organizzato dalla F. I. F.
Era formato da cinque
squadre. La vincitrice delle eliminatorie ha incontrato la detentrice del
titolo.
11/03/1900
|
Juventus - FBC Torinese
|
0
- 1
|
18/03/1900
|
Ginnastica
T. – Juventus
|
0
- 2
|
01/04/1900
|
Juventus - Ginnastica T.
|
2
- 0
|
08/04/1900
|
FBC
Torinese – Juventus
|
2
- 1
|
Squadra
|
PU
|
GG
|
VI
|
PA
|
SC
|
GF
|
GS
|
FC Torinese
|
8
|
4
|
4
|
0
|
0
|
8
|
2
|
Juventus
|
4
|
4
|
2
|
0
|
2
|
5
|
3
|
Ginnastica Torino
|
0
|
4
|
0
|
0
|
4
|
1
|
9
|
L’anno successivo, nel
suo secondo Campionato Federale, giocato tra cinque squadre, la Juventus vinse
la prima eliminatoria contro la Società Ginnastica Torino per 5-0 con tripletta
di Malvano e doppietta di Donna e giunse alle semifinali, dove fu battuta dal Milan
Cricket e Foot Ball Club 2-3 in un incontro
entusiasmante con reti di Donna (J), Negretti (M),
Malvano (J), Negretti (M), e rete della vittoria di Kilpin (M), fondatore del Milan. Si
aggiudicò il Trofeo Città di Saluzzo battendo l’Audace e il Ginnastica Torino
rispettivamente 4-1 e 3-0 e per la seconda volta consecutiva la Coppa del
Ministero dell’Istruzione Pubblica. Quell’anno arrivò dall'Internazionale
Torino il primo straniero, il marchese John Savage, veniva dall'Inghilterra e
proprio da lì arriverà la maglia bianconera grazie anche ad un suo prezioso
contributo.
10.03.1901
|
Medaglia del Re semifinali
|
Milan - Juventus
|
3-0
|
07.04.1901 |
Coppa Ministero
Pubblica Istruzione
|
Juventus - Milan
|
3-2
|
14.04.1901
|
Campionato Federale
|
Juventus - Ginnastica Torino
|
5-0
|
21.04.1901
|
Campionato Federale
|
Juventus - Milan
|
rinviata
|
28.04.1901
|
Campionato Federale
|
Juventus - Milan
|
2-3
|
01.09.1901
|
Trofeo Città di Saluzzo
|
Audace - Juventus
|
1-4
|
01.09.1901
|
Trofeo Città di Saluzzo
|
Ginnastica Torino - Juventus
|
0-3
|
08.12.1901
|
Amichevole
|
Milan - Juventus
|
7-0
|
Comunicato
del Milan : "non potendo alcuni dei nostri giocatori essere oggi (21
aprile) a Torino, il match si effettuerà in una prossima domenica".
Il
Milan chiede e ottiene di rimandare l’incontro (La Stampa, 21 aprile 1901)
In realtà i rossoneri stavano addirittura pensando di ritirarsi dal Campionato, avevano altri impegni ritenuti più importanti del torneo federale.
Anche
se ufficialmente si sa soltanto che la Juventus conquistò per la seconda volta
consecutiva la Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione, si ignora il risultato. Ma dalle parole di Enrico Canfari e dall'attenta analisi di
vari documenti dell'epoca, posso affermare che fu conquistata vincendo 3-2
contro il Milan, che poi ci sconfisse con lo stesso punteggio in Campionato, in
cui trionfò per la prima volta mettendo fine all'egemonia genoana almeno per il
momento, dopo aver dapprima rimandato la gara con la Juventus e quasi
abbandonato il torneo. Probabilmente la gara fu disputata giorno 7 aprile 1901.
"Una
famosa partita disputata contro il Milan, dove nemmeno in 10 minuti segnammo
tre goal vincendo così per un goal la più fortissima squadra d’ Italia
d’allora. Fu in quell’occasione che il nostro Donna, di statura piccolissima,
passò lui ed il pallone fra le gambe di Wade, di statura altissima. " (Enrico Canfari)
La gara probabilmente fu disputata
tra la Medaglia del Re e l'inizio del Campionato Federale, tra il 10 marzo e il
14 aprile 1901 quindi.
Un articolo del 30 agosto 1901 che testimonia l'invito ala Juventus a disputare il trofeo di Saluzzo :
(La Stampa archivio storico online)
Alla gara di Foot-Ball dell'Unione Ginnico-Ricreativa Jolanda Margherita piglierà parte una squadra del Foot-Ball -Club Juventus di Torino, composta dai signori Ferrero Carlo, Malvano, Nizza, Franzini, Ferrero F., Canfari Enrico, Rolandi, Armano, Forlano, Canfari Eugenio, Mattioli.
A proposito della gara amichevole giocata contro il Milan e persa 7-0 :
Quindi la Juventus sarebbe bianconera fin dalla fine del 1901.
Nel 1902 nella
Juventus, ormai composta da studenti universitari, c'è un avvicendamento alla
presidenza : Carlo Favale è il quinto presidente del club (dopo Eugenio ed Enrico Canfari, Villanova e Botto). Il campionato è ben
giocato, contro Audace, Ginnastica e FC Torinese: il girone è vinto dalla Juventus
e da quest'ultimo con 5 punti (la Juventus ha una migliore differenza reti). Si
va allo spareggio, il 23 marzo 1902, e il F. C. Torinese si impone per 4-1
qualificandosi alla semifinale contro il Genoa. Il 20 aprile la formazione
studentesca della Juventus conquista la
Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione per la terza volta consecutiva
battendo 5-0 il Milan Cricket e Foot Ball Club, superando anche la concorrenza
della Juventus B. Il 4 maggio la Juventus partecipa alla Coppa del Municipio
della Città di Asti e il 10 settembre al Trofeo Città di Saluzzo : nel primo ha
la meglio sul F.C. Torinese e sull’Andrea Doria, nel secondo sull’Audace. In
autunno la squadra partecipa alla Coppa Città di Torino al Velodromo di Corso
Re Umberto, uno dei più prestigiosi stadi dell'epoca, che dal 1905 al 1906 sarà
il suo terreno di gioco (nel frattempo è divenuto presidente Giacomo
Parvopassu) : Il 26 ottobre la Juve sfida l'Audace, battuta 6-0 a marzo in
campionato: nell'intervallo, sotto per 3-0 e sovrastata dalla Juventus, decise
di ritirarsi, come riportano i giornali dell'epoca. Il 2 novembre c'è la
finale, contro il Milan vicecampione d'Italia. La partita termina 2-2 e poi 3-3
ai supplementari. Allora l'arbitro Francesco Calì decide di andare a oltranza
fino al gol seguente, ma il Milan Cricket e Foot Ball Club
si ritira
perché i giocatori sono sfiniti e la Juve vince la Coppa. Quindi nel 1902 la
Juventus disputa 4 incontri del Campionato Federale e 6 incontri nei quali
erano in palio 3 diversi trofei tutti conquistati più una gara amichevole
contro il FC Torinese, riportando 8 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, 26 le
reti realizzate e 10 quelle subite.
21.02.1902
|
Amichevole
|
Juventus - FC Torinese
|
3-2
|
02.03.1902
|
Campionato Federale
|
F.C. Torinese - Juventus
|
1-1
|
09.03.1902
|
Campionato Federale
|
Juventus - Audace Torino
|
6-0
|
16.03.1902
|
Campionato Federale
|
Juventus - Ginnastica Torino
|
2-0
|
23.03.1902
|
Campionato Federale
|
F.C. Torinese - Juventus
|
4-1
|
20.04.1902
|
Coppa Ministero Pubblica Istruzione
|
Juventus - Milan
|
5-0
|
04.05.1902
|
Coppa del Municipio della Città di Asti
|
Juventus - FC Torinese
|
1-0
|
04.05.1902
|
Coppa del Municipio della Città di Asti
|
Juventus - Andrea Doria
|
0-0
|
10.09.1902
|
Trofeo Città di Saluzzo
|
Juventus - Audace
|
1-0
|
26.10.1902
|
Torneo Città di Torino
|
Audace - Juventus
|
0-3
|
02.11.1902
|
Torneo Città di Torino
|
Juventus - Milan
|
3-3
|
Otto squadre suddivise
in due gironi eliminatori: finale tra le due prime e la vincitrice della finale
ha affrontato nella finalissima la detentrice del titolo.
Eliminatorie:
Girone Piemontese
|
|
|
02/03/1902
|
FBC
Torinese - Juventus
|
1
- 1
|
09/03/1902
|
Juventus - Audace Torino
|
6
- 0
|
16/03/1902
|
Juventus - Ginnastica T.
|
2
- 0
|
|
|
|
|
23/03/1902
|
Juventus - FBC Torinese
|
1
- 4
|
|
Squadra
|
Pt
|
G
|
V
|
N
|
P
|
GF
|
GS
|
Juventus
|
5
|
3
|
2
|
1
|
0
|
9
|
1
|
FC Torinese
|
5
|
3
|
2
|
1
|
0
|
5
|
1
|
Audace Torino
|
2
|
3
|
1
|
0
|
2
|
5
|
10
|
Ginnastica Torino
|
0
|
3
|
0
|
0
|
3
|
2
|
9
|
La gara del 5/10 con
l’Audace fu rinviata, non fu giocata. I dati riportati su vari almanacchi e su
internet sono dunque errati. E ‘ sbagliato considerala di esito incerto.
Articolo sulla vittoria della squadra studentesca della Juventus nella
Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione, competizione alla quale potevano
partecipare appunto solo studenti :
Coppa Ministero Pubblica Istruzione
Torino (Piazza d’Armi), 20 aprile 1902
Juventus – Milan 5-0 (2-0).
La vittoria del “Club Juventus” di Torino
Ieri, alla presenza di un affollatissimo
pubblico, ebbe luogo in piazza d’Armi questo atteso incontro fra la squadra
studenti del Criket Foot-Ball Club di Milano e quella del Club Juventus di
Torino, detentore del Campionato 1901. Contrariamente all’attesa generale, sino
dall’inizio della prima ripresa (di minuti 45) i milanesi si dimostrarono
contrastati dalla squadra avversaria, che, con slancio ammirabile, vince con 5
goals a zero, e cioè 2 nella prima ripresa e 3 nella seconda. Fra grande
entusiasmo ed applausi fortissimi si saluta la bella vittoria del Club
Juventus.
La
gara di «foot-ball» per la Coppa della Città di Torino.
Ieri al Velodromo
Umberto I, alla presenza di numerosi sportsmen,
ebbe luogo il match decisivo per la Coppa della Città di Torino (triennale).
Lo sport di ieri riuscì
interessantissimo. Le due squadre in gara erano quelle del Club Juventus di Torino e quella del Cricket Foot-Ball Club di Milano.
La lotta si impegnò
viva fin da principio, sollevando frequenti applausi. Nella prima ripresa (45
minuti) le due squadre segnarono 1 goal ciascuna; nella seconda ripresa ne
fecero 2.
La partita, splendida
sotto ogni rapporto, terminò così con parità di goals; 3 all’attivo di ambedue
le squadre.
Terminate le due
riprese, la squadra milanese, stanca, non volle continuare la gara. Il referèe,
signor Calì, dichiarò vincitrice del match la valente squadra di Torino.
Componevano la squadra
del Foot-Ball Club Juventus i signori
: Armano (cap.), Durante, Mutzell, Varetti, Goccione, Donna, Ferrari, Vigo,
Forlano, Canfari, Malvano.
La
Stampa
3 novembre 1902.
Nel 1903, secondo la storia "ufficiale", Mister Savage,
commerciante all'ingrosso di prodotti tessili a Torino, giocatore di calcio e
arbitro designato in partite ufficiali, viste le magliette color rosa ed i
pantaloni neri dei giocatori della Juventus, propose loro di rinnovare
quell'uniforme, comprando in Inghilterra una nuova e più completa dotazione.
Ricevuto l'incarico si mise subito in contatto con una fabbrica tessile di
Nottingham ed inviò l'ordine d'acquisto accompagnato da una delle vecchie
uniformi rosa e nere. [1] Ma l'impiegato di
Nottingham, vista la scolorita maglietta rosa, ha creduto che fosse, invece,
bianca e macchiata. Quindi, data la coincidenza con i colori bianconeri della
squadra locale, il Notts County, pensò di spedire in Italia una dotazione di
uniformi di questa squadra. A Torino, quando fu aperto il grosso pacco postale,
ci furono esclamazioni di delusione e molte critiche. Le maglie a strisce
bianconere non piacquero. Ma non c'era alternativa, pertanto furono adottate.
Il mercante di Nottingham incaricato di dare esecuzione all'ordine, grande
tifoso del Notts (ma addirittura taluni sosterrebbero lo stesso Savage) forse
"boicottò" volontariamente le indicazioni dei soci Juventini che
avrebbero desiderato un’uniforme da gioco simile a quella del Nottingham
Forest, rossa, spedendo quelle bianconere invece di quelle dei rivali. La sede
sociale venne trasferita da Via Gasometro 14 a Via Pastrengo. Il campionato dà
belle soddisfazioni: il 1° marzo è battuto il Torinese 5-0, l'8 l'Audace (2-1)
e il 15 l'Andrea Doria con un roboante 7-1. La semifinale, una settimana dopo,
è vinta all'Acquabella di Milano contro i rossoneri con i gol di Forlano e
Malvano. Resta da giocare la finale, in casa del Genoa, che dopo due rinvii si
impone per 3-0; questa è stata la prima finale di campionato della nostra
storia.
E’ meglio sottolineare
alcune cose del Campionato Federale 1903 : le partecipanti erano sei e per quanto riguarda la formula era
stata prevista una eliminazione progressiva a sorteggio e la Juventus ebbe la
sfortuna di giocare per prima, insieme al F. C. Torinese. Vincendo quella gara
la squadra bianconera acquisisce lo scomodo diritto di affrontare in successione le
altre squadre di Piemonte, Liguria e Lombardia. Sotto i suoi colpi cadono la
società ginnastica Audace Torino, poi quella genovese dell’Andrea Doria,
infine, a Milano, il Milan. A quel punto, forse stanca, la Juventus si reca a
Genova ad affrontare i detentori del titolo dopo aver tentato inutilmente di
convincere la Federazione a spostare a Torino la partita finale (gli Juventini
erano studenti con pochi spiccioli, era molto difficile spostarsi per le
trasferte) rinviata 2 volte e infine spostata al 13 aprile : i genoani,
avvantaggiati dalla dispensa da turni eliminatori e dal campo e tifo di casa a
Ponte Carrega, si aggiudicarono il match per 3-0 e con esso la quinta coppa del
titolo nazionale.
La Juventus
vicecampione d'Italia venne invitata a Trino, presso Vercelli, a disputare un
torneo triangolare. Gli incontri si giocarono nella stessa giornata, l'11
ottobre, e la Juve raggiunse la finale che giocò nel pomeriggio contro una
compagine novarese chiamata Forza e Costanza dopo aver eliminato l'Audace con il risultato di 2-0. I Bianconeri Mattioli, Carlo
Vittorio Varetti, Heinrich Hess, Dalle Case, Giovanni Goccione, Fernando Nizza,
Alfredo Armano, Frédéric Dick, Ugo Rolandi, lo svizzero Walter Streule ed
Umberto Malvano vinsero per 15 reti a 0, conquistando così il Torneo di Trino
Vercellese. La Juve partecipa anche alla Coppa Città di Torino - stavolta un
quadrangolare con Audace, Doria e Milan Cricket - un mese dopo la vittoria a
Trino e la fa sua per la seconda volta consecutiva, dopo avere vinto per 2-1 contro l'Audace e per 1-0 contro i rossoneri del Milan Cricket in finale.
Nel 1903 quindi la
Juventus disputa 15 gare, 13 più 2 con squadre miste, ottenendo 12 vittorie certe,
2 sconfitte e un pareggio, mentre è incerto l’esito della gara del 13/10. La
gara amichevole con l’Audace del 11/1/1903 non è di esito incerto come
riportano tutti gli almanacchi e i vari siti di statistiche, in realtà non fu
disputata, venne rinviata al 25/1/1903.
04.01.1903
|
Amichevole
|
Genoa - Juventus
|
1-2
|
25.01.1903
|
Amichevole
|
Juventus - Audace
|
5-2
|
01.03.1903
|
Campionato Federale
|
Juventus - F. C. Torinese
|
5-0
|
08.03.1903
|
Campionato Federale
|
Audace Torino - Juventus
|
1-2
|
15.03.1903
|
Campionato Federale
|
Juventus - Andrea Doria
|
7-1
|
22.03.1903
|
Campionato Federale
|
Milan- Juventus
|
0-2
|
10.04.1903
|
Amichevole
|
Juventus - Montriond Losanna
|
0-1
|
12.04.1903
|
Amichevole
|
Mista Juventus Audace
FC Torinese - Ginevra
|
4-2
|
13.04.1903
|
Campionato Federale
|
Genoa - Juventus
|
3-0
|
11.10.1903
|
Torneo di
Trino Vercellese
|
Audace - Juventus
|
0-2
|
11.10.1903
|
Torneo di
Trino Vercellese
|
Forza e
Costanza Novara - Juventus
|
0-15
|
13.10.1903
|
Amichevole
|
Trino
Vercellese - Juventus
|
?-?
|
08.11.1903
|
Torneo
Città di Torino
|
Juventus - Audace
|
2-1
|
22.11.1903
|
Torneo
Città di Torino
|
Juventus - Milan
|
1-0
|
27.12.1903
|
Amichevole
|
Mista
Andrea Doria e Genoa - Juventus
|
2-2
|
03.01.1904
|
Amichevole
|
Juventus - Racing
Club Lione
|
?-?
|
17.01.1904
|
Amichevole
|
Juventus - Audace
|
1-0
|
Il 25 aprile 1903 nella Coppa degli Studenti la Juventus sconfigge il Milan 3-0
Campionato
formato da sei squadre. Eliminatorie a sorteggio: la vincitrice delle
eliminatorie ha incontrato la detentrice del titolo. Con quattro vittorie
consecutive, 16 reti segnate e solo 2 al passivo, la Juventus accede alla prima
finale ufficiale della sua storia.
JUVENTUS – F. C. TORINESE 5-0
Torino, Campo Sportivo di Piazza d’Armi, 01.03.1903 – Eliminatorie a sorteggio
JUVENTUS
– AUDACE TORINO 2-1
Torino, Campo Sportivo di Piazza d’Armi, 08.03.1903 – Eliminatorie a sorteggio
JUVENTUS – ANDREA DORIA 7-1 (3-0)
Torino, Campo Sportivo di Piazza d’Armi, 15.03.1903 – Eliminatorie a sorteggio
MILAN
– JUVENTUS 0-2 (0-1)
Milano, Campo dell’Acquabella, 22.03.1903 – Eliminatorie a sorteggio
GENOA
– JUVENTUS 3-0
Genova, Campo di Ponte Carrega, 13.04.1903 – Finale
Persa la
prima finale. La partita era stata rinviata prima il 29/03/1903 e poi il
09/04/1903.
Il giorno
prima alcuni giocatori della Juventus (tra cui Durante, Barberis e Mazzia)
avevano disputato un'amichevole a Torino (Mista squadre torinesi-Club
Athletique Ginevra 4-2).
Articolo
La Stampa-Gazzetta Piemontese del 14-3-1903
Il campionato italiano del foot-ball.
La gara semi-finale del campionato
nazionale avrà luogo domani al velodromo Umberto I. Avremo di fronte genovesi e
torinesi e cioè i campioni della «Juventus» e quelli dell' «Andrea Doria».
Queste due squadre hanno nel 1902 riportato il maggior numero di Vittorie fra
tutte le Società footballistiche italiane. L' «Andrea Doria» riusciva pari col
«F. C. Juventus» il 4 maggio 1902 ed il
4 batteva il «Milan Foot-Ball-Club» a Milano, riusciva pari merito col « F.C. Juventus» a Vercelli,
batteva domenica, 8 marzo, la «Mediolanum» di Milano ed il «Genoa Foot-Ball-Club». Il «Foot-Ball Club
Juventus» vinse nell’aprile 1902 per la
terza volta la coppa del Ministero della Pubblica istruzione contro il «Milan
Foot-Ball Club». In maggio battè in Asti il «F. C. Torinese» e restò pari con
l’«Andrea Doria» ; a Vercelli vinse la Coppa della Città di Saluzzo contro l’
«Audace » di Torino, che batteva nuovamente nella gara per la Coppa della città
di Torino; più tardi batteva il «Genoa Foot-Ball Club», attuale campione
d'Italia. Rimane ora in gara dopo aver
eliminato recentemente il «F. C. Torinese» e Io «Sport Club Audace». Fece così,
dall'aprile 1902, 10 match , dei quali ne vinse 8 e fece pari 2 volte, segnando
al proprio attivo 26 gol, dei quali 2 contestati e 7 al passivo, con una media
di circa 3 e mezzo contro 1.
|
|
01/03/1903
|
Juventus - FBC Torinese
|
5
- 0
|
|
08/03/1903
|
Audace Torino - Juventus
|
1
- 2
|
|
|
|
Eliminatoria
Interregionale
|
|
|
15/03/1903
|
Juventus - Andrea Doria
|
7
- 1
|
|
|
|
|
|
22/03/1903
|
Milan - Juventus
|
0
- 2
|
|
|
|
|
|
20/04/1903
|
Genoa - Juventus
|
3
- 0
|
|
Archivio
storico La Stampa consultabile online, articolo de La Stampa Sportiva del 16/3/1903, pagina 2
(Dopo
la vittoria per 7-1 contro l’Andrea Doria).
Il terzo « match» di foot-ball pel
campionato nazionale
.
Un
pubblico numeroso accorse ieri al Velodromo Umberto I per assistere
all’emozionante incontro delle reputate squadre squadre foot-ballistiche
«Andrea Doria» di Genova e « Club Juventus
di Torino. Sin dall’inizio della partita il giuoco appare assai animato,
specie da parte dei torinesi, che attaccano subito la porta avversaria, e dopo
circa dieci minuti segnano un goal a loro vantaggio, applauditi ssimi. La «Juventus », incoraggiata dall’esito del primo
attacco, incalza incalza abilmente la squadra avversaria, e riesce a fare, nei
45 minuti della prima ripresa, altri due goals. Dopo il regolamentare riposo la
cornetta dell’abile referèe signor Dobbie richiama i giocatori in campo. L'«
Andrea Doria », con slancio ammirabile, tenta ricuperare i punti perduti.
La
«Juventus», all’inverso si difende
energicamente, ma questa volta i genovesi riescono a segnare un goal a loro
vantaggio, suscitando gli applausi del
pubblico. La « Juventus » non si preoccupa, ma stringeda vicino la squadra
avversaria, e con abili paesaggi segna presto un altro goal, poi il quinto, un
sesto ed infine un settimo che pone a termine l’incontro. Finita la partita, il
pubblico applaude a lungo vincitori e vinti.
Ecco i
nomi dei componenti le due squadre:
«Andrea Doria», Genova : [...]
«Club
Juventus», Torino: Malvano, Canfari, Forlano. Gibezzi, Ferraris, Mozzìa,
Goccione, Varetti, Bollinger, Armano, Durante.
Presenziavano
l'importante gara parecchie notabilità sportive fra le quali l'ing. assessore
Vitari, presidente della Federazione Italiana del Foot-Ball, e il cav. Orengo,
presidente della Società ginnastica « Andrea Doria » di Genova.
A
domenica, 22 corr.. la quarta semifinale di questo campionato, fra il « Club
Juventus » di Torino e il «Milan Cricket and Foot-Ball Club» di Milano.
L’incontro
avverrà a Milano.
Archivio
storico La Stampa consultabile online, articolo de La Stampa Sportiva del 23/3/1903, pagina 2
(dopo la vittoria a Milano in semifinale)
Il
campionato nazionale del foot-ball
Nuova
vittoria del torinesi.
Ci
telefonano da Milano, 22, ore 22: Oggi ebbe luogo la secondo gara semifinale
pel campionato italiano. Erano di fronte la prima squadra della «Juventus» di Torino o quella del «Cricket end football Club » di Milano.
I torinesi vinsero, segnando due goals a zero. Gara applauditissima. Domenica,
29, a Genova avrà luogo la gara finale fra i torinesi e la squadra del «Genoa Foot-Ball Club ».
Archivio storico La Stampa, La Stampa Sportiva del 23 novembre 1903, pagina 3.
Nel 1904 arrivarono
nuovi soci e di conseguenza soldi che rafforzarono le fondamenta della società
ed entrò nel club lo svizzero Alfredo Dick, proprietario di un'industria
tessile, che garantì ai bianconeri di giocare le partite in casa al Velodromo
Umberto I, il primo stadio nella storia della Juventus, dotato di tribune al
contrario del campo di Piazza d'Armi. Diventerà presidente l'anno dopo. Questo
è il primo anno in cui ci sono le trasferte all'estero : la Juventus è scelta
per rappresentare l'Italia a Losanna, in Svizzera. Proprio dalla Nazione
elvetica arrivano i tre fratelli Ajmone Marsan. In campionato la Juventus
supera la F. C. Torinese nell'eliminatoria per 3-2 in un incontro che manda in
visibilio i sostenitori di entrambe le compagini (il 6 marzo), ma impatta 1-1
(gol di Streule) in casa del Milan sette giorni dopo. È così necessaria la
ripetizione, in cui la Juve vince 3-0 (Ferrari, Streule, Gibezzi) disputando
una gran partita e uscendo dal campo di nuovo tra gli applausi di tutti i
presenti, qualificandosi per la finale di Ponte Carrega contro il Genoa, che
con un gol di Bugnion (che sorprende il portiere bianconero Luigi Durante con
un tiro direttamente dalla propria metà campo, complice il forte vento
favorevole che prese a soffiare durante il secondo tempo, proprio in direzione
della metà campo - e quindi della porta - bianconera a metà della seconda
frazione di gioco, conquista il suo sesto campionato in una giornata dalle
pessime condizioni atmosferiche. Al Velodromo, a fine stagione, la Juventus conquista
la Coppa Universitaria (Coppa Municipio di Torino), primo torneo amichevole
internazionale, contro l'Olympique Lyonnais Universitarie per 10-1.
21.02.1904
|
Palla
Dapples
|
Genoa - Juventus
|
rinviata
|
21.02.1904
|
Amichevole
|
FC Torinese
- Juventus
|
2-3
|
28.02.1904
|
Amichevole
|
Juventus - Virtus
|
2-1
|
06.03.1904
|
Campionato
1a Cat.
|
Juventus - F.C.
Torinese
|
3-2
|
13.03.1904
|
Campionato
1a Cat.
|
Milan - Juventus
|
1-1
|
20.03.1904
|
Campionato
1a Cat.
|
Milan - Juventus
|
0-3
|
27.03.1904
|
Campionato
1a Cat.
|
Genoa - Juventus
|
1-0
|
09.04.1904
|
Amichevole
|
Juventus - FC
Torinese
|
2-0
|
24.04.1904
|
Coppa
Municipio di Torino
|
Juventus - Olympique
Lione
|
10-1
|
30.10.1904
|
Coppa
Luigi Bozino
|
Audace - Juventus
|
?-?
|
18.12.1904
|
Amichevole
|
Juventus - Genoa
|
2-1
|
Giorno 26 giugno 1904 : Sempione Milano - Juventus 1-1 (amichevole)
1904 Campionato Federale
Campionato
formato da cinque squadre. Eliminatorie a sorteggio: la vincitrice delle
eliminatorie ha incontrato la detentrice del titolo. La Juventus per la seconda
volta consecutiva raggiunge la finale.
JUVENTUS – F. C.
TORINESE 3-2 (1-0)
Torino, Velodromo
Umberto I, 06.03.1904 – Girone Eliminatorio – Semifinali
JUVENTUS: Durante,
Armano G., Mazzia O., Varetti, Goccione, Barberis A., Ferraris A., Gibezzi,
Forlano, Streule, Malvano
F.C. TORINESE: Beaton,
Nicola C., Mutzell, De Fernex E., Schombrod, De Fernex I, Colongo II, Weber,
Dobbie, Franzini, De Fernex C.
MILAN – JUVENTUS 1-1
dts (0-1)
Milano, Campo
dell’Acquabella, 13.03.1904 – Girone Eliminatorio – Finale
RETI: Streule (J);
Scotti (M)
MILAN: Ermolli, Kilpin,
Suter; Walty, Heberlin, Pedroni; Cederna, Colombo, Scotti; Canfari II, Angeloni
I
JUVENTUS: Durante,
Varetti, Mazzia; Goccione, Bella, Donna; Ferraris, Gibezzi, Forlano; Streule,
Malvano
ARBITRO: Bosisio
MILAN – JUVENTUS 0-3
(0-1)
Milano, Campo
dell’Acquabella, 20.03.1904 – Girone Eliminatorio – Finale Spareggio
RETI: Streule,
Ferraris A., Gibezzi
MILAN: Ermolli,
Kilpin, Sutter, Walty, Sala, Heberlin, Pedroni I, Colombo G., Scotti, Canfari
En., Angeloni I
JUVENTUS: Durante,
Varetti, Mazzia O., Goccione, Bella, Ferraris A., Gibezzi, Forlano, Streule,
Malvano, Donna
ARBITRO: Dobbie
(Inghilterra)
GENOA – JUVENTUS 1-0
(0-0)
Genova, Campo di Ponte
Carrega, 27.03.1904 – Finale
RETI: 65’ Bugnion (G)
GENOA: Spensley,
Bugnion, Rossi; Pasteur I, Senft, Pasteur II; Schoeller, Goetzlof, Agar;
Salvadè, Pellerani
(o forse : Spensley,
Pasteur Ed., Senft, Bugnion, Agar, Rossi, Dobbie, Schoeller, Salvadè,
Goetzloff, Pasteur Er.)
JUVENTUS: Durante,
Bella, Mazzia O., Varetti, Goccione, Donna, Ferraris A., Gibezzi, Forlano,
Streule, Malvano
ARBITRO: Sutter
(Svizzera)
NOTE: Persa 2ª
Finale
Archivio
storico La Stampa consultabile online,
articolo de La Stampa Sportiva del
28/3/1904, pagina 2
La gara
finale — Vincono i genovesi. Ci telefonano da Genova, 27, ore 20,30 : — Oggi,
nella pista di Ponte Carrega, ebbe luogo la gara finale pel Campionato
nazionale di football (seniores). La partita si svolse fra la prima squadra dal
F. C. Juventus di Torino e quella del Genoa Cricket and Foot-ball Club. Nella
prima ripresa non si fece alcun goal da ambo le squadre ; nella seconda ripresa
il Genoa Cricket segnò un punto. Della Juventus si distinsero Malvano, Bella,
Mazzìa. Varetti, Durante ; del Genoa Cricket Bugnion, Rossi e i fratelli
Pasteur. Referèe fu il signor Sutter, del Milan Foot-Ball Club. Quello d'oggi è
il settimo Campionato che si disputa in Italia. Il premio di questa gara era
una Coppa d'argento, dono del presidente del Genoa Cricket, signor Fawcus.
Avendola vinta per tre anni consecutivi il Genoa Cricket, questo ne rimane proprietario.
Il Secondo
Campionato nazionale.
La seconda
squadra del Foot-ball-Club Torinese, concorrente al secondo campionato
nazionale (juniores), che doveva ieri incontrarsi con la seconda squadra del
Club Juventus, ha rinunciato alla gara. Così il giorno 10 aprile il F. C. Juventus si misurerà con la seconda
squadra del Club Audace.
Conquiste prestigiose della
Juventus fino a questo punto :
Competizioni nazionali
3 Coppe del Ministero della
Pubblica Istruzione : 1900, 1901, 1902
1 Medaglia del Comune della
Città di Torino :1901
2 Coppe Città di Saluzzo :
1901, 1902
1 Gonfalone d'onore del
Comune d'Asti :1902
2 Coppe Città di Torino :
1902, 1903
1 Torneo di Trino Vercellese
: 1903
Competizioni
internazionali
1 Coppa Universitaria :
1904
Formazioni Juventine (rosa nel 1900 e nel 1901, bianconera dalla fine del 1901) :
|
Rosa
1900
|
Rosa 1901
|
Rosa 1902
|
Rosa 1903
|
Rosa 1904
|
B.Nicola 1
|
Durante [1]
|
Durante
|
Durante
|
Durante
|
Alfr.Armano 2
|
Alfr.Armano
2
|
Alfr.
Armano 2
|
Alfr.
Armano 2
|
Bella
|
Gioac. Armano 1
|
Ugo
Rolandi
|
Ugo
Rolandi
|
Heinrich
Hess
|
Oreste
Mazzia
|
Enrico Canfari
|
Gioac.
Armano 1
|
Gioac.
Armano 1
|
Oreste
Mazzia
|
Alfredo
Ferraris
|
Chiapirone
|
Enrico
Canfari
|
Enrico
Canfari
|
Ugo
Rolandi
|
Giov.Goccione
|
Carlo Ferrero
|
Alb.Barberis
|
Giov.Goccione
|
Gioac.
Armano 1
|
Umb.Malvano
|
Ugo Rolandi
|
Domenico
Donna
|
Alb.Barberis
|
Alb.Barberis
|
W.J.Streule
|
C.Nicola 2
|
Luigi
Forlano
|
Domenico
Donna
|
F.Bollinger
|
Alb.Barberis
|
Alb.Barberis
|
Luigi
Gibezzi
|
Luigi
Forlano
|
Enrico
Canfari
|
Domenico
Donna
|
Domenico Donna
|
Umb.Malvano
|
Luigi
Gibezzi
|
Alfredo
Ferraris
|
Luigi
Forlano
|
Luigi Forlano
|
John
Savage
|
Umb.Malvano
|
Giov.Goccione
|
Luigi
Gibezzi
|
Luigi Gibezzi
|
C.Vitt.Varetti
|
John
Savage
|
Giovanni
Vigo
|
C.Vitt.Varetti
|
Umb.Malvano
|
|
C.Vitt.Varetti
|
Domenico
Donna
|
|
C.Vitt.Varetti
|
|
|
Luigi
Forlano
|
|
|
|
|
Luigi
Gibezzi
|
|
|
|
|
Umb.Malvano
|
|
|
|
|
C.Vitt.Varetti
|
|
1 : Domenico Maria Durante, presente nella rosa
della Ginnastica Torino almeno dal novembre 1899, quando disputò una partita di
preparazione al campionato successivo. Nella sua prima stagione, Durante fu in
forza al Ginnastica Torino, con cui giunse al terzo ed ultimo posto del girone
eliminatorio piemontese. Durante fu il secondo portiere della storia della
Juventus (dopo Beniamino Andrea Mario Nicola riportato come B. Nicola Rencomino) ma il primo a ricoprire tale ruolo per più di
una stagione. Il suo esordio avvenne contro il Milan il 28 aprile 1901, partita
vinta dai rossoneri per 3-2. L'ultima partita avvenne invece nel derby della
Mole, il 26 febbraio 1911, partita vinta dal Torino per 2-1. La sua carriera
nella porta bianconera durò undici stagioni, in cui collezionò 29 presenze e
subì 34 gol. Nel 1905 fu uno dei protagonisti del primo titolo di campione
d'Italia della storia della Juventus. Di professione pittore, partecipò a molte
esposizioni e fu più volte invitato alla Biennale di Venezia. Si distinse
particolarmente come ritrattista e paesaggista. Svolse anche l'attività di disegnatore,
sotto lo pseudonimo di Durantin. Fu illustratore del mensile Hurrà Juventus e
delle campagne promozionali dei bianconeri torinesi.
B. A. M. Nicola : il
fratello Costantino fu suo compagno di squadra sia alla Juventus che al
Torinese. Dopo gli studi al liceo classico Massimo d'Azeglio, si iscrisse nel
1898 alla facoltà di Medicina all'università di Torino ove si laureò nel 1904. Al
1930 risulta medico insegnante per i missionari e le suore dell'Istituto
missioni Consolata di Torino, mentre nel 1941 pubblica Piccolo manuale di
medicina e chirurgia teorico pratica. Nel 1900 fu il portiere titolare nel
primo incontro ufficiale giocato dalla Juventus, l'11 marzo. Sono accertate dai
tabellini solo due presenze sulle quattro partite giocate dalla Juventus ma in
quell'anno non risultano nella rosa altri portieri. Forse fu sostituito a causa
di impegni da un compagno che ricopriva un altro ruolo.
"Il Ginnasta" del 15
gennaio 1904 dà notizia della Coppa "Città di Torino", la seconda edizione
del
torneo :
Relazione
della gara « Coppa città
di Torino ».
Quattro
erano le Società inscritte a questa gara : l' « Andrea Doria », di Genova, il « Milan Criket and foot-ball Club », il « Iuventus
foot-ball Club» di Torino e lo « Sport Club Audace » pure di Torino. In
sostanza, salvo la consueta deplorevole assenza del « Genoa foot-ball Club » la riunione di queste quattro valentissime squadre, dava alla
gara il carattere di un vero campionato « principio di stagione » il cui
risultato, sommato a quelli che le diverse squadre otterranno nel 1904, servirà
a dare una idea della superiorità rispettiva di esse durante l' annata, molto
meglio che non la stessa gara di campionato , le cui modalità non sono
certamente state dettate con equo criterio sportivo (1).
L'otto
novembre ebbe luogo la prima partita fra lo « S. C. Audace » ed il « F.C. Iuventus », vinto da
quest'ultimo con due goals ad uno.
[seguono 59 righe estremamente interessanti,
quasi sbalorditive data l'epoca in cui fu scritto l'articolo, poi segue quello
che riporto qui sotto].
Domenica 22 novembre ebbe luogo la finale di
questa gara, tra il « F. C. Iuventus » ed il « M.C.a.F.C.» (essendosi ritirata
l' « Andrea Doria ») che richiamò al Velodromo Umberto I un pubblico numeroso
ed appassionato. La partita riuscì interessantissima : forti ambedue le squadre
il « Milan Criket » specialmente nella difesa, il « F. C. Iuventus » un pò più
debole in questa rispetto all'altra, si compensava largamente con un migliore
attacco. Ecco le due squadre :
[seguono le due formazioni schierate secondo
la celebre piramide, 1-2-3-5]
La prima ripresa passò senza che alcune delle due squadre segnasse
un goal, tuttavia si notò subito la superiorità nell'attacco del « F. C.
Iuventus ». Nella seconda ripresa si manifestò anche meglio segnando a
vantaggio di questo Club un goal seguito a poca distanza da un secondo non
rimarcato dal réferee, e che quindi senza contestazioni di sorta, e questo va a
lode del « F. C. Iuventus », non viene contato.
I
Milanesi si rianimano, attaccano con vigore e parecchie volte minacciano il
goal avversario, ma la difesa resiste e riesce a rimandare il pallone ai propri
forwards. Negli ultimi minuti la partita assume un carattere violento, non
sgradevole e facilmente compatibile, ma nessuna delle due squadre riesce a
segnare un goal a proprio vantaggio. Insuperabili, come sempre, i due beak
Milanesi Suter e Kilpin, che da soli, si può dire, sostengono le sorti della
squadra : assai bene l'ala destra Pedroni. Tra i Torinesi si distinse in modo
speciale il forward Rolandi ed il beak Mazzia, buonissimo come al solito l' af-beak
Goccione.
La
Coppa di Torino rimane così detenuta per il secondo anno dal « foot-ball Club Iuventus ».
Auguri per l'anno venturo.
(1)
Questo criterio sarà equo e concorde quando le società avranno votato per referendum il regolamento dei campionati
approvato dal Consiglio Federale straordinario di Firenze e spedito testé ai
delegati federali colla circolare n. 241. Nota
del Direttore
Il "Ginnasta", del 15 gennaio 1904
[1] : John Savage fu tra i primi calciatori a militare in Italia, membro del più antico club calcistico italiano, il Torino Football & Cricket Club che nel 1891 si fuse con il Nobili Torino per dare vita all'Internazionale Torino. Il 6 gennaio 1898, a Ponte Carrega, l'Internazionale Football Club di Torino del signor Bosio è invitato a una sfida contro il Genoa Cricket and Athletic Club, e i Torinesi vincono 0-1 proprio con un gol di Savage.
Partecipò al primo campionato di calcio italiano, tra le file dell'Internazionale Torino, club del quale era capitano, e con il quale raggiunse la finale di campionato persa contro il Genoa per due a uno. Anche nella stagione seguente, sempre tra le file dell'Internazionale Torino, disputò la finale di campionato, persa anche in questa occasione contro i genovesi, che vinsero per tre a uno. In seguito militò per due stagioni nella Juventus. A lui si deve l'adozione della maglia bianconera da parte della squadra. Ricoprì il ruolo di attaccante per cinque partite senza segnare alcuna rete. Il suo esordio avvenne contro il Milan il 28 aprile 1901, in cui i rossoneri vinsero per tre a due, mentre la sua ultima partita fu disputata il 20 marzo dell'anno seguente contro il Torinese Football Club, gara anch'essa persa dalla Juventus per quattro a uno.
Benché inglese, il 30 aprile 1899 giocò a Torino presso il Velodromo Umberto I l'incontro amichevole nella Selezione Italiana contro la Selezione Svizzera, terminato due a zero a favore degli elvetici. Svolse anche il ruolo di arbitro federale, dirigendo incontri importanti come la finale di campionato del 1902.
- La seconda Coppa del Ministero della Pubblica Istruzione a sentire Baruffini sarebbe invece la prima, ma in realtà fu la "prima" contro il suo Milan. La Juventus vinse 3-2 e l'anno successivo si impose con un clamoroso 5-0. Mentre nel 1900 erano presenti i ragazzi fondatori, così pure nel 1901 e nel 1902, già nel 1903 si può parlare di una seconda squadra o squadra ragazzi, anche se gli anni di differenza con i soci fondatori erano pochissimi : non più liceali erano ora universitari. Non c'erano categorie minori, ma seconde squadre e squadre riserve, con tornei riservati a loro appositamente, ma poteva capitare che prima e seconda squadra partecipassero a uno stesso evento, persino in formazione mista. La Juventus dominò le manifestazioni studentesche di quegli anni, allora assai prestigiose. Il Campionato solo dal 1905 comincia ad essere "serio", mentre fino ad allora squadre come il Milan per esempio, davano maggior importanza ad altre manifestazioni pionieristiche nelle quali eccelsero. Così pure la Juventus, mentre in Campionato il Genoa spesso vinceva disputando una sola gara contro chi aveva affrontato un intero torneo e disputato incontri durissimi in varie manifestazioni.
- E' riportato su diversi almanacchi e siti web di statistiche che il 17 agosto 1902 la Juventus fu sconfitta dal San Pier d'Arena 16-6 ("con giochi 16 contro 6" si legge su La Stampa). Successivamente in finale di quella competizione che si disputò in quello che oggi è un quartiere genovese la vincitrice sconfisse il Genoa 18-6. Non si trattava di calcio, ma del celebre Sferisterio. Inoltre è scritto chiaramente che si trattava di "giochi", non di gol, non scrivo reti perché in quel momento non si utilizzavano in Italia, saranno poste poco tempo dopo alle porte di gioco.
- Durante la prima guerra mondiale, non furono gli Juventini a dare in affitto il campo di gioco : questo fu sequestrato dall'esercito per farne un allevamento intensivo di maiali.La data 1 novembre fu scelta da Umberto Agnelli perché giorno del suo compleanno e per il fatto che si conosceva il mese della riunione durante la quale fu scelto il nome della società. Ma quel giorno in cui fu dato il nome non venne costituita ufficialmente una nuova società : avverrà successivamente la nascita ufficiale dello SC Juventus prima e del FC Juventus poi.
Curiosità : Il giorno 1 novembre 1897 fu disputato un torneo amichevole fra la sezione calcio della Ginnastica Torino, nata quell’anno, con prima e seconda squadra opposte (ed entrambe eliminate) ad altre due squadre torinesi, Torinese ed Internazionale Torino (quest’ultima prevalse in finale).
NB : Nel 1900 il Foot-Ball Club Juventus fu iscritto nel consiglio della FIF e partecipò per la
prima volta al Campionato Federale di Prima Categoria, il terzo nella storia
del calcio italiano. Il formato del torneo prevedeva due turni
eliminatori regionali, uno piemontese e uno ligure. L'eliminatoria piemontese
consisteva in un girone a tre squadre con partite di andata e ritorno: la
squadra prima classificata avrebbe avuto accesso alla semifinale. Il Cricket
and Football Club di Milano, invece, fu ammesso di diritto alla semifinale in
quanto unico club lombardo. L'eliminatoria ligure, infine, prevedeva una gara
unica fra il Genoa e la Sampierdarenese e la compagine vincitrice avrebbe ottenuto
la qualificazione diretta alla finale contro la semifinalista vincente.
Dal 4 marzo all'8 aprile 1900 si disputarono le
sei partite dell'eliminatoria piemontese: il girone fu vinto dal Torinese, che
così ottenne il passaggio alla semifinale contro il Cricket and Football Club
di Milano. Nell'ambito dell'eliminatoria ligure, l'8 aprile 1900 si sfidarono
in gara singola il Genoa e la Sampierdarenese a Genova, sul campo di Ponte
Carrega: il 7-0 conseguito dai genoani diede loro l'accesso diretto alla finale
di campionato. La semifinale e la finale si tennero a Torino, presso il
Velodromo Umberto I, il 15 e il 22 aprile 1900. Il primo match fra Torinese e
Milan fu vinto dai padroni di casa per 3-0, mentre la finale fra i gialloneri e
il Genoa vide questi ultimi prevalere per 3-1. Il club rossoblù vinse il torneo
per la terza volta consecutiva, acquisendo definitivamente la Coppa Duca degli
Abruzzi.
Domenico Donna ai tempi del liceo aveva creato insieme
a Varetti un giornale, “Sport”, un bollettino che veniva inviato ai soci
agli inizi del Novecento. Più tardi invece, quando la sede era in Via Piazzi, ne
crea un altro, Inter Nos, “Fra noi”. Peccato
che questo è il nome che successivamente sarà adottato dalla tifoseria fra quelle
che più ci odiano e calunniano e sicuramente di più ci hanno danneggiato infangando
la nostra reputazione.