giovedì 31 luglio 2014

Juventus 2014-2015 rosa e numeri di maglia


1
Buffon Gianluigi
2
Romulo Souza Orestes Caldeira
3
Chiellini Giorgio
4
Caceres Josè Martin Silva
5
Ogbonna Angelo Obinze
6
Pogba Paul Labile
7
Pepe Simone
8
Marchisio Claudio
9
Morata Alvaro Borja Martín
10
Tevez Carlos Alberto Martinez
11
Coman Kingsley
12
Giovinco Sebastian
14
Llorente Fernando Javier Torres
15
Barzagli Andrea
16
Motta Marco
19
Bonucci Leonardo
20
Padoin Simone
21
Pirlo Andrea
22
Asamoah Kwadwo
23
Vidal Arturo Erasmo Pardo
26
Lichtsteiner Stephan
30
Storari Marco
33
Evra Patrice Latyr
34
Rubinho Rubens Fernando Moedim
37
Pereyra Roberto Maximiliano
39
Marrone Luca

NUOVI ARRIVATI PER LA STAGIONE 2014-2015

Romulo Souza Orestes Caldeira  : Brasiliano con passaporto italiano, nato il 22 maggio 1987 a Pelotas.
E’ un centrocampista preso in prestito dal Verona per un anno a 1 milione di euro.

Roberto Maximiliano Pereyra : Argentino nato il 7 gennaio 1991 a San Miguel de Tucuman. E’ un centrocampista preso in prestito dall’Udinese per un anno a 1,5 milioni di euro.

Patrice Latyr Evra : Francese nato il 15 maggio 1981 a Dakar (Senegal). E’ un difensore arrivato a titolo definitivo  dal Manchester United per 1,2 milioni di sterline + max 0,3 milioni di sterline in caso di qualificazione della Juventus alla Champions 2015-2016. Il suo contratto scade tra due anni.

Alvaro Borja Morata Martín : Spagnolo nato il 23 ottobre 1992 a Madrid. E’ un attaccante arrivato dal Real Madrid a titolo definitivo ma con diritto di "recompra" al termine del 2015-2016 o del 2016-2017. Il costo del cartellino è stato 20 milioni di euro e il suo contratto ha la durata di 5 anni.

Kingsley Coman : Francese nato il 13 giugno 1996 a Parigi. E’ un centrocampista svincolato dal Paris Saint-Germain arrivato a titolo definitivo. Il suo contratto scade tra 5 anni.



lunedì 21 luglio 2014

1908 e 1903

Il 20 ottobre 1907 nella riunione straordinaria della FIF a Milano fu presa la decisione di sdoppiare il Campionato. Nel Regolamento dei Campionati, l’articolo 2 stabilisce che il Campionato di Prima Categoria è suddiviso in Campionato Federale e Campionato Italiano, alla pari. Le vincitrici dovevano essere considerate Campioni d’Italia, e anzi quello federale (poi vinto dalla Juve) viene indicato come “maggior gara”.  Al campionato federale di Prima Categoria si iscrivono Andrea Doria, Juventus e Milan. Nella riunione dei suoi soci tenuta il 30 dicembre 1907, il Milan decide di “astenersi dalle gare di campionato”. Quindi rimangono Doria e Juve.

Andrea Doria - Juventus
0 - 3
Juventus - Andrea Doria
0 - 1
Juventus - Andrea Doria
2 - 2
Juventus - Andrea Doria
5 - 1

La Juve vince quindi il trofeo che tutti gli anni premiava i Campioni d’Italia, ma non le fu assegnata la Coppa che le spettava di diritto in quanto Campione Federale, perché il Milan detentore in carica l'aveva polemicamente riconsegnata a Spensley, rappresentante del Genoa; all'inizio della stagione successiva, fu deliberato che la Coppa venisse assegnata permanentemente al Milan, la società che l'aveva vinta per due volte di fila (1906 e 1907). Va ricordato che il Campionato 1906 il Milan lo vinse solo grazie alla slealtà e all'anti - sportività del Genoa, oltre che ad una massiccia dose di malizia. Quello del 1906 è il primo autentico Titolo di cartone : i rossoneri anticiparono i loro cugini nerazzurri di qualche anno, nel 1910 sarà l'altra squadra milanese a fregiarsi di tale Titolo.

Nello stesso anno la società juventina conquistò due Palle d'Argento Henry Dapples battendo in entrambe le occasioni la Pro Vercelli. Da notare che La Stampa presentò le due formazioni - bianconeri e vercellesi - rispettivamente come Campione federale e Campione italiano, a conferma dell'equivalenza dei due tornei: «il match di domenica poi avrà un doppio sapore di attualità pel fatto che si troveranno alle prese le due più formidabili squadre attualmente esistenti in Italia, e cioè quella della Pro Vercelli campione italiano 1908 e quella della Juventus campione federale 1908...». Dopo i due trionfi nella Palla Dapples, la Juventus festeggiò il suo decimo anniversario di fondazione con un banchetto ai suoi tifosi presso il Ristorante Della Pace di Torino.

Oggi la FIGC riconosce ufficialmente il Campionato Italiano 1908  e quello Federale 1909 vinto sempre dalla Pro Vercelli. Anche nel 1909-10 ci furono due tornei, ma si disputò un girone unico, e i risultati valevano per entrambi i campionati: Il campionato Italiano lo vinse la Pro Vercelli e quello Federale l’Internazionale. La FIGC riconobbe nell’albo d’oro solo il torneo Federale, come l’anno prima ma non come nel 1908; teoricamente quindi anche la Pro Vercelli avrebbe il diritto di reclamare un Campionato vinto e non riconosciuto.

E ancora : gli scudetti (che scudetti non erano) riconosciuti al Genoa che in realtà valgono meno di un torneo estivo, con l’unico vero scudetto che ha vinto (1924, il 1° scudetto) che sarebbe da togliere perché nel girone nord la prima classificata era la Juventus, quindi non doveva andare il Genoa a sfidare il Bologna nelle scandalose semifinali del 1924. E sempre al Genoa fu assegnato il Campionato 1915, quando ancora poteva essere raggiunta e scavalcata in classifica da più di una squadra e c’erano inoltre da disputare le finali. (I titoli del 1902 e del 1923 sono invece meritatissimi, ma il punto non è dire se ne hanno 1, 5, 100, quanto invece mostrare che prima di gettare fango su di noi è meglio conoscere le cose , non solo le favole che fanno comodo).

Sempre il Genoa usufruì nel 1899 e 1900 e 1903 e 1904 di una regola assurda, ma la FIGC condona tutto, tranne quando c’è da eliminare senza prove e senza colpe la Juve, in questo caso processa e condanna in anticipo. Porto l’esempio del Campionato Federale 1903 : la Juve e il FC Torinese sono sorteggiate come prime squadre a scendere in campo in quel torneo. Chi vince deve affrontare un’altra squadra sorteggiata a caso per il turno successivo (più fresca quindi), e così via fino alla finale, dove la superstite affronterà la fresca squadra genoana dispensata da turni di qualifica. Inoltre la Juve è anche costretta ad affrontare due amichevoli impreviste prima della finale, così da essere sicuri che i giocatori Juventini siano esausti.

01.03.1903
Campionato Federale
Juventus-F.C. Torinese
5-0
08.03.1903
Campionato Federale
Audace Torino-Juventus
1-2
15.03.1903
Campionato Federale
Juventus-Andrea Doria
7-1
22.03.1903
Campionato Federale
Milan-Juventus
0-2
10.04.1903
Amichevole
Juventus-Montriond Losanna
0-1
12.04.1903
Amichevole
Mista Juventus Audace FC Torinese-Ginevra
4-2
13.04.1903
Campionato Federale
Genoa-Juventus
3-0

 Chi è che avrebbe sempre rubato ? Di certo non è stata la Signora del calcio.

Il "decimo" titolo al Genoa fu soffiato dall'Ambrosiana Inter nel 1930 in modo "violento" come ho già scritto nell'apposito post. Quel decimo che dal 1924 al 2014 non è mai arrivato e forse mai arriverà. Anche i Sampdoriani ci odiano a morte prendendo a pretesto le solite idiozie italiche, ma non pensano che il loro vero nemico è altrove, è facile scagliarsi contro una squadra e dei tifosi mentre chi ti fa veramente del male è apparentemente intoccabile. Chissà se la maledizione colpirà anche qualche altra squadra che ha danneggiato il nome e il palmarès e la tifoseria della Juventus ? Intanto milioni di burini continuano a pugnalarci, a tentare di lapidarci, a imprecare contro di noi, a lanciarci contro palloncini ripieni di schifezze ecc ecc. Come si fa a rendere civile una nazione dove i monumenti valgono purtroppo più dei viventi ?

sabato 19 luglio 2014

Eulogy on the Dog

George Graham Vest (18301904) è stato un politico e avvocato statunitense. Esponente del Partito Democratico, fu membro del Congresso degli Stati Confederati, durante la guerra di secessione americana, e, più tardi, senatore degli Stati Uniti d'America. Da avvocato, si distinse per le sue efficaci arringhe, tra le quali la celebre Eulogy on the dog, divenuta una pietra miliare nel cammino verso il riconoscimento dei diritti degli animali.

Gentlemen of the Jury : The best friend a man has in the world may turn against him and become his enemy. His son or daughter that he has reared with loving care may prove ungrateful. Those who are nearest and dearest to us, those whom we trust with our happiness and our good name may become traitors to their faith. The money that a man has, he may lose. It flies away from him, perhaps when he needs it most. A man's reputation may be sacrificed in a moment of ill-considered action. The people who are prone to fall on their knees to do us honor when success is with us, may be the first to throw the stone of malice when failure settles its cloud upon our heads.

The one absolutely unselfish friend that man can have in this selfish world, the one that never deserts him, the one that never proves ungrateful or treacherous is his dog. A man's dog stands by him in prosperity and in poverty, in health and in sickness. He will sleep on the cold ground, where the wintry winds blow and the snow drives fiercely, if only he may be near his master's side. He will kiss the hand that has no food to offer. He will lick the wounds and sores that come in encounters with the roughness of the world. He guards the sleep of his pauper master as if he were a prince. When all other friends desert, he remains. When riches take wings, and reputation falls to pieces, he is as constant in his love as the sun in its journey through the heavens.

If fortune drives the master forth, an outcast in the world, friendless and homeless, the faithful dog asks no higher privilege than that of accompanying him, to guard him against danger, to fight against his enemies. And when the last scene of all comes, and death takes his master in its embrace and his body is laid away in the cold ground, no matter if all other friends pursue their way, there by the graveside will the noble dog be found, his head between his paws, his eyes sad, but open in alert watchfulness, faithful and true even in death.

Signori della giuria, il migliore amico che un uomo abbia a questo mondo può rivoltarsi contro di lui e diventargli nemico. Il figlio e la figlia che ha allevato con cura amorevole possono rivelarsi ingrati. Coloro che ci sono più vicini e più cari, ai quali affidiamo la nostra felicità e il nostro buon nome, possono tradire la loro fede. Il denaro si può perdere, e ci sfugge di mano proprio quando ne abbiamo più bisogno. La reputazione di un uomo può essere sacrificata in un momento di sconsideratezza. Le persone che sono inclini a gettarsi in ginocchio per ossequiarci quando il successo ci arride possono essere le prime a lanciare il sasso della malizia, quando il fallimento aleggia sulla nostra testa come una nube temporalesca. Il solo amico del tutto privo di egoismo che un uomo possa avere in questo mondo egoista, l'unico che non lo abbandona mai, l'unico che non si rivela mai ingrato o sleale è il suo cane.

Signori della giuria, il cane resta accanto al padrone nella prosperità e nella povertà, nella salute e nella malattia. Pur di stare al suo fianco, dorme sul terreno gelido, quando soffiano i venti invernali e cade la neve. Bacia la mano che non ha cibo da offrirgli, lecca le ferite e le piaghe causate dallo scontro con la rudezza del mondo. Veglia sul sonno di un povero come se fosse un principe. Quando tutti gli altri amici si allontanano, lui resta. Quando le ricchezze prendono il volo e la reputazione s'infrange, è altrettanto costante nel suo amore come il sole nel suo percorso nel cielo.

Se la sorte spinge il padrone a vagare nel mondo come un reietto, senza amici e senza una casa, il cane fedele non chiede altro privilegio che poterlo accompagnare per proteggerlo dal pericolo e lottare contro i suoi nemici, e quando arriva la scena finale e la morte stringe nel suo abbraccio il padrone e il suo corpo viene deposto nella terra fredda, non importa se tutti gli altri amici lo accompagneranno; lì, presso la tomba, ci sarà il nobile cane, con la testa fra le zampe e gli occhi mesti, ma aperti in segno di vigilanza, fedele e sincero anche nella morte. 

L'Eulogy on the dog divenne una delle più famose orazioni della storia della giurisprudenza statunitense. In vari luoghi degli Stati Uniti nei decenni a seguire le furono dedicati monumenti e lapidi commemorative e ancora oggi resta un manifesto delle principali associazioni animaliste statunitensi ed anche di altri Paesi.


venerdì 18 luglio 2014

Ciao e grazie Conte, allenatore da 91 punti a Campionato


Qualche giornalista ha detto che il rapporto era logoro da tempo, che è stata una questione fisica e psicologica. Ho sentito parlare di mancanza di motivazioni addirittura, da parte di chi forse ignora che lui ne ha da vendere.  Probabilmente Conte ha pensato che dopo aver scritto per tre stagioni consecutive pagine leggendarie e sapendo che l'unico modo per fare meglio sarebbe vincere la Champion's League che dipende troppo dalla fortuna, il rischio di peggiorare era elevato : così ha preferito chiudere da campione immortale, ma per molti tifosi questo è sembrato sia un suo tradimento sia una furbata della società che ha preferito aspettare la conclusione della campagna abbonamenti. Comunque, trattandosi di professionisti, tutti sono liberi di fare la propria scelta.

Ecco i numeri del condottiero, gliene hanno fatte di tutti i colori, ma lui ci ha fatto ugualmente godere da matti, regalandoci uno degli scudetti più belli, da invincibili, il primo dopo la grandissima infamia ai danni della mia Fede. L’unico difetto di Conte è la sua superstizione e quei continui segni della croce scaramantici, come se esistesse un dio e si occupasse soprattutto di calcio ! ma queste sono cose mie.

Gare
151
Vittorie
102
Pareggi
34
Sconfitte
15
Reti fatte
280

2011-12 : 84 punti in Serie A
2012-13 : 87
2013-14 : 102
91 punti a stagione

2011/12
- campionato: 1° posto (con record di imbattibilità)
- coppa Italia: 2° posto 
2012/13
- Supercoppa italiana: 1° posto
- Champions League: nei quarti (eliminati dai futuri vincitori)
- coppa Italia: in semifinale (eliminati dai futuri vincitori)
- campionato: 1° posto
2013/14
- Supercoppa italiana: 1° posto
- Champions League: nei sedicesimi (eliminati dai futuri vincitori)
- coppa Italia: nei quarti
- Europa League: eliminata in semifinale
- campionato: 1° posto (stracciando qualsiasi record)