Il Campionato di Serie A 2013-2014 è stato dominato in modo schiacciante dalla Juventus e agli avversari non resta neanche l'alibi della moviola, infatti i nostri inseguitori sarebbero arrivati lontani anni luce dalla Juve se non fossero stati aiutati da innumerevoli sviste ed errori arbitrali in loro favore. Napoli e Roma sono state aiutate in modo vergognoso, solo persone anti sportive possono negare questo, però quelli che lo fanno sono gli stessi che chiamano ladra la Juve.
Già nella gara di Supercoppa Italiana non solo c'era stata la beffa dei campi inadeguati della Borghesiana, ma parecchie decisioni arbitrali durante la partita erano state sfavorevoli alla Juventus che avrebbe inoltre dovuto da regolamento giocare in casa e non a Roma. Per fortuna un Lichsteiner straordinario sbriciolò in quell'occasione la sua ex squadra e la Lazio fu travolta 4-0. Rigore solare negato a Vidal a pochi secondi dallo scadere e sul fallo in area fischiata la fine.
Prima giornata
Nella ripresa Costa
affossa Pogba in piena area ma per l’arbitro è tutto regolare. L’episodio è già
evidentemente di suo falloso, figuriamoci tenendo conto delle
ultime disposizioni che parlano di tolleranza zero con falli simili. Il risultato era ancora in bilico.
Seconda giornata
Tevez entra in area e viene affrontato da Cana che si disinteressa della palla
mettendo le braccia sul petto dell’avversario, atterrandolo. Tagliavento,
sbagliando, lascia proseguire.
Terza giornata
Gara che ha visto l'aggressione subita da un tifoso bianconero isolato da parte di decine di ultras nerazzurri dopo il gol del pareggio di Vidal e un finale Juventino che sapeva di assedio alla porta dell'Inter. Al 18′ Vidal viene braccato da
Taider, fallo netto da rigore, ma il
cileno aveva precedentemente toccato di mano per controllare il pallone, come da lui stesso ammesso, e come
giustamente segnalato dal collaboratore d’area Damato, dunque giusto far
riprendere il gioco con una punizione per l’Inter. Lamentele nerazzurre per il
mancato rosso a Lichtsteiner : già esagerato il primo giallo per
un normale duello in fascia fra lo svizzero ed Alvarez concluso col fallo del
bianconero, giusto non mostrare il secondo cartellino per un intervento dell’ex
laziale su Taider al 32′. Ottimi voti in pagella per il direttore di gara e gli assistenti su tutti i quotidiani sportivi.
Quarta giornata
Non
manca l’ennesimo spunto per confondere gli spettatori in merito alle nuove
disposizioni relative al fuorigioco: nella ripresa, sul finire
del match, Vucinic non supera un avversario al limite dell’area, il tocco del
difensore fa rocambolare la palla sull’esterno verso Tevez, inizialmente
davanti alla linea della difesa, e allora il guardalinee segnala l’off-side
all’arbitro: è un’errata interpretazione considerando
l’avvenuta giocata della difesa; nulla di grave, comunque, semplicemente una
curiosità. In definitiva, ottima la
prestazione di Bergonzi e dei suoi assistenti.
Quinta giornata
Vittoria fortunata per la Juventus. Dopo il pareggio della Juve i padroni
di casa segnano il 2-1 : tiro di Bentivoglio, Buffon respinge male,
Paloschi ribadisce in rete. L’arbitro annulla su segnalazione dell’assistente:
segnalazione errata poiché ad essere al di là della linea dei
difensori è Thereau e non l’ex rossonero. Nel
primo tempo ci poteva stare un penalty per la Juve per una spinta su
Llorente non ravvisata dall’arbitro De Marco (lo
stesso che non ha concesso il netto rigore al Milan contro il Napoli per il fallo di Zuniga su Poli),
così come nella ripresa Tevez viene strattonato ripetutamente in area prima di
andare giù. Intervento da “arancione”,
infine, quello di Bentivoglio su Pirlo in
mezzo al campo subito dopo la rete annullata al Chievo: l’arbitro opta solo per
il giallo. Nulla da dire su un mani di Dramè: il rimpallo con Pogba
è troppo ravvicinato per poter parlare di volontarietà.
Sesta giornata
Il derby è deciso da una
rete di Pogba viziata dalla posizione irregolare di Tevez:
corner per la Juve, spizzata di Bonucci, Tevez colpisce la traversa,
palla a Pogba che di testa insacca. Al momento del tocco di Bonucci, però,
Tevez, a stretto contatto con Masiello, è una manciata di centimetri al di là
della linea difensiva granata. Posizione irregolare
riscontrabile alla moviola. Ci sono due episodi che, però,
non possono essere ugualmente trascurati. Il primo sullo 0-0, prima frazione di
gioco: Pogba ruba palla a Immobile e serve Tevez, questi va via per circa 20
metri inseguito dallo stesso ex attaccante della Primavera bianconera che ad un
certo punto decide di affondare il tackle a gamba testa, da dietro e senza
nessuna possibilità di giocare la palla, finendo per colpire Tevez sulla
caviglia. Intervento da rosso diretto, ma
l’arbitro ammonisce solamente il granata. Nella ripresa, infine, Marchisio
va via a Meggiorini, questi lo insegue e lo colpisce con un pugno evidentemente
volontario sulla schiena. Mazzoleni non ravvisa neanche il
fallo. In 9 contro 11 per i cugini sarebbero stati dolori.
Molti veleni arbitrali sul derby: la vetrina se la prende la rete
irregolare di Pogba, ma anche la Juve può recriminare in primis per la mancata espulsione di Immobile (con Tevez a rischio
per la Champions). E c’è anche spazio per una possibile prova tv ai danni di Meggiorini. Ma procediamo con
ordine. ll gol della vittoria era da annullare: sull’angolo c’è lo stacco di Bonucci e a quel punto Tevez (che si è liberato
dalla marcatura "tentacolare" di Masiello a rischio rigore) è davanti a tutti i difensori. L’assistente La Rocca non
si accorge del fuorigioco: così Tevez spedisce la palla sulla traversa e Pogba la ribadisce in rete. Un errore non grave come
quello di Verona, ma neppure "comprensibile". Anche il giudice di porta Orsato si gira verso l’assistente (sarà
fermato per qualche settimana) avendo intuito il possibile fuorigioco. Sbaglia pure Mazzoleni quando nel primo tempo non
mostra il rosso diretto a Immobile (ammonito) autore di un’entrataccia sulla caviglia di Tevez: da dietro e senza
nessuna possibilità di prendere la palla. In questo inizio di stagione è forse il tallone d’Achille degli arbitri: troppo
permissivi con il gioco duro, servono più rossi. Nella ripresa c’è anche un pugno dato da Meggiorini a Marchisio (sulla schiena):
meritava il rosso. Se non è stato visto dalla cinquina arbitrale potrebbe scattare la prova tv. Qualche dubbio anche per
la trattenuta subita da Bonucci in area granata. [Fonte:
Gazzetta.it]
Settima giornata
La punizione da cui nasce il
pareggio bianconero è decretata da Rocchi per una scivolata da dietro di De
Jong su Tevez: non è chiaro se l’olandese tocchi l’argentino, ma a questo punto
è necessario ricordare cosa dice il regolamento per casi del genere: “I falli e
le scorrettezze devono essere punti come segue: calcio di punizione diretto se
un calciatore (…) commette una delle infrazioni seguenti in un modo considerato
dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata: dà o tenta di
dare un calcio ad un avversario; fa o tenta uno sgambetto ad un avversario; (…)
colpisce o tenta di colpire un avversario; (…) effettua un tackle su un
avversario (…)”. A questo punto si può dire senza
possibilità alcuna di smentita che è stata presa la decisione corretta. Sul punteggio di 1-1, Tevez trova
spazio sulla destra della difesa rossonera, entra in area e viene affrontato
con la spalla da Constant: il contatto finale, però, avviene col braccio del
difensore milanista. Era rigore. Sempre sull’1-1, corner per la
Juve, Mexes stende in piena area Giorgio Chiellini con un pugno: sarebbe rigore
ed espulsione per il francese, ma non per il direttore di gara che lascia
correre. Il provvedimento disciplinare nei confronti del biondo ex Roma viene
preso solamente al momento del fallo su Giovinco sulla punizione del 3-1: doppio
giallo (il primo per fallo su Vidal nell’azione del 2-1) sacrosanto. Nel primo tempo, minuto 23,
Bonucci va a muso duro su Robinho appoggiandogli la fronte in faccia: l’arbitro
lo ammonisce, il rosso non sarebbe stato scandaloso, anche se la sceneggiata di
Robinho è da Oscar. Pessima la gestione Muntari:
all’ex Inter è stato concesso di tutto durante l’arco del match, compresi
mancati provvedimenti disciplinari a seguito di falli da ammonizione ripetuti.
Al 92′ invece, il giallo è arrivato: peccato che in
quell’occasione non avesse commesso fallo su Giovinco. Manca un giallo a
Robinho che, sceneggiata su Bonucci a parte, ferma un’azione della Juventus
lanciando volontariamente in campo un secondo pallone (evidente gesto
antisportivo), e costringendo dunque l’arbitro ad interrompere il gioco.
Ottava giornata
Al 37′ giusto concedere il rigore alla Juve per un
calcio di Rodriguez su Tevez, e ci potrebbe stare anche il penalty concesso ai
viola per fallo di Asamoah su Fernandez, anche se quest’ultimo episodio lascia
perplessi considerando il metro di giudizio applicato dal direttore di gara
nell’arco del match: una gestione totalmente sballata che trova il punto più
alto nel mancato rosso ad Aquilani per un fallo a forbice da dietro su
Bonucci. Qualche dubbio anche sul gol del 3-2: l’azione pare nascere da un tocco
di mano di B.Valero che
interrompe un passaggio di Vidal.
REAL MADRID-JUVENTUS
Nettamente insufficiente la
prestazione dell’arbitro Grafe: innanzitutto il rigore concesso al Real,
provvedimento che ci può stare nonostante in Italia non fischino mai falli del
genere, ma di contatti di questo tipo se ne sono visti nel corso di tutto il
match anche nell’area avversaria. Indiscutibilmente errato il provvedimento
preso nei confronti di Chiellini ad inizio ripresa: il duello con Ronaldo
sarebbe stato anche esagerato interromperlo per fallo, figuriamoci con annessa
espulsione per intervento che interrompe una chiara occasione da gol. Alla Juve,
inoltre, manca anche un rigore: Vidal viene toccato da dietro da Illarramendi
(già ammonito), se in Italia non concedessero un rigore del genere al nostro avversario di turno apriti cielo !
Nona giornata
L’unica piccola sbavatura è il
rigore che permette alla Juve di sbloccare il risultato che sembra non esserci:
indiscutibile il fallo di Biondini su Asamoah, ma il contatto arriva un paio di
centimetri al di qua della linea dell’area di rigore, in una gara dominata in lungo e in largo dalla Juventus con numerose incursioni in area.
Decima giornata
Sul punteggio di 1-0, Tevez entrava in area da sinistra, sfruttava la sovrapposizione di De Ceglie
per accentrarsi, ma a quel punto veniva ostacolato irregolarmente da
Gyomber con
un’ancata che mandava a terra l’argentino. Per l' arbitro Guida tutto regolare. Giusta, invece, la decisione di
decretare il fallo da cui nasce il 2-0 di Pirlo: Almiron
tocca da dietro Tevez proprio
un attimo prima che l’ex Manchester entri in area. Sacrosanta l’espulsione per
doppia ammonizione di Guarente, qualche dubbio in più sul
giallo per simulazione a Pirlo.
Undicesima giornata
Partita decisamente corretta dal punto di vista disciplinare (il
primo fallo viene fischiato dopo quasi quattordici minuti...) e un solo episodio dubbio da rivedere. Al 44’ del primo
tempo Giovinco riceve il pallone appena dentro l’area e lo controlla con l’esterno spostandolo, poi va giù per la carica
da dietro da parte di Lucarelli: il difensore del Parma non tocca il pallone ed è un po’ troppo irruento, soprattutto
considerando la differenza di stazza con il bianconero. Celi decide di non fischiare, ma a inizio ripresa assegna una
punizione al limite dell’area per la Juve praticamente per lo stesso intervento e sempre di Lucarelli su Giovinco. Per il
resto, l’arbitro di Bari è piuttosto severo nella distribuzione dei cartellini: un po’ esagerato, in particolare, il
"giallo" a Llorente per una trattenuta molto lieve a centrocampo su Lucarelli, quando poco prima Cassano, per un
intervento analogo, era stato richiamato solo verbalmente. [Fonte: Gazzetta.it]
Dodicesima giornata
Il grandissimo 3-0 della Signora sul Napoli dell'arrogante De Laurentis, con il miracolo di Pirlo e la bomba di Pogba é stato criticato perchè la prima rete sarebbe viziata di un fuorigioco di 21 cm (!!!!!!) di Llorente nei post-partita di Sky e Mediaset. Ma la realtà è un'altra. Llorente, al momento del
tocco di tacco di Tevez, non era al di là della linea difensiva di 21
centimetri,
distanza questa calcolata in base alla posizione di Behrami: le regie che hanno
posto in essere la moviola del big-match hanno totalmente ignorato chi stava dietro all’attaccante spagnolo, cioè
il difensore Fernandez (da una ripresa da differente angolazione lo si
nota, con attenzione, anche a velocità normale, lì dove, fra l’altro, si nota
anche una ripetuta trattenuta ai danni dell’ex Athletic Bilbao, e non una pacca
come quella che secondo i tifosi napoletani avrebbe dovuto portare alla
concessione di un penalty per intervento di Ogbonna su Higuain).
E' evidente come al di là dell'ultimo giocatore del Napoli ci sia solo il braccio di
Llorente, e
dunque non una parte del corpo utile a giocare la palla. (Al ritorno la prima rete del Napoli era più irregolare, ma noi non ci lamentiamo, come al solito per noi parla il campo, nella vittoria e nella sconfitta).
Tredicesima giornata
Nella ripresa gli episodi più significativi. L’arbitro mostra il
giallo a Greco per una simulazione: in effetti la caduta non è motivata, ma il Livorno può recriminare perché un attimo prima c’è
un fallo di Pirlo su Belingheri (spinto da dietro), manca la punizione dal limite ai toscani. Poco dopo Massa giudica
involontario un mani di Ceccherini dopo un tocco di Llorente: il braccio è molto largo e anche il movimento è sospetto
(pare cerchi il pallone). Più giusto dare il rigore, insomma.
[Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]
Quattordicesima giornata
Braschi lo aveva detto: "Ho piena fiducia di Calvarese".
L’arbitro di Teramo è uno dei migliori fischietti a sua disposizione e sembra aver metabolizzato l’errore di Firenze (non
visto un rigore su Cuadrado, pure ammonito per simulazione). Ieri la fiducia del designatore è stata ripagata:
Calvarese ha diretto con personalità sbagliando quasi nulla in una gara corretta. Nella ripresa timide proteste per
un’entrata in area di Vidal su Badu, ma il cileno prende il pallone. A voler essere pignoli, manca un giallo per Silva. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]
Quindicesima giornata
Bene la squadra arbitrale soprattutto nella valutazione del
fuorigioco. A partire dal primo gol. Marchisio parte in posizione regolare sul lancio di Ogbonna (salva Garics), poi è
oltre la linea sul cross di Peluso, ma la sua posizione è ininfluente perché il pallone è per Vidal, tenuto in gioco da
Perez. Giusto invece annullare al 23’ del secondo tempo un gol di Asamoah, innescato da Quagliarella ma in fuorigioco. Al 35’
del primo tempo, forti proteste del Bologna per un tocco di mano di Vucinic in contrasto con Kone: il pallone è solo
sfiorato e non cambia direzione, giusto lasciare correre. Secondo Cesari il fallo di mano è volontario, secondo
Malagutti è dubbio; essendo tutt’altro che netto consideriamo corretta la
decisione arbitrale. Al 21’ della ripresa rischia grosso Peluso che, già
ammonito, va dritto sul piede di Diamanti: meritava il secondo giallo,
Conte decide di toglierlo subito. Al 34’, su un calcio d’angolo di Tevez, Antonsson
trattiene in area Ogbonna: dov’è l’attenzione su queste situazioni chiesta dai
vertici arbitrali a inizio stagione? Trattenuta evidente e con forza.
Manca anche l'ammonizione ad Antonnson. Metro arbitrale molto difforme nella
gestione delle ammonizioni: giallo a Peluso e subito dopo graziato Kone su
Vucinic per fallo identico, ammonito Chiellini per un intervento neanche
falloso e graziato subito dopo Antonnson (che quindi avrebbe dovuto essere
espulso) su Llorente e graziata anche la seconda ammonizione a Peluso. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]
Al 23′ (0-1) ammonito Peluso per un duro intervento falloso: nulla da eccepire . Pochi minuti dopo, al 30′ (0-1) Kone entra duramente su Vucinic che a seguito del colpo subito uscirà infortunato: il bolognese non solo viene incredibilmente graziato dall’ammonizione, ma Mazzoleni neanche fischia il fallo. 44′ (0-1) Ammonito Chiellini per fallo su Diamanti: lo juventino interviene scompostamente ma non tocca mai il bolognese; intervento assolutamente corretto, nonostante ciò si becca pure l’ammonizione. 56′ (0-1) Antonnson commette fallo su Peluso: graziato dal sacrosanto giallo. 65′ Peluso commette fallo su Diamanti: ci stava la seconda ammonizione e il giocatore sarebbe stato espulso. 79′ Corner di Tevez, Antonnson trattiene vistosamente Ogbonna: manca il rigore e l’ammonizione del giocatore bolognese, che a sua volta sarebbe stato espulso.Tutta questa sequenza di ammonizioni è stata citata ed analizzata da Cesari per un solo motivo: perché Conte ha sostituito Peluso appena “graziato”, per non rischiare di rimanere poi in 10 alla prima occasione. Questo fatto ha acceso i riflettori sulla vicenda, che altrimenti sarebbe passata del tutto inosservata. Antonnson, in questa medesima partita, avrebbe dovuto subire la stessa sorte di Peluso, ma nessuno se n’è accorto; in Verona-Atalanta, al 46′ del primo tempo, Carmona, già ammonito in precedenza, entra duro su Iturbe ed avrebbe meritato il secondo giallo. Graziato dall’arbitro De Marco, viene sostituito da Colantuono: subito dopo il fallo, l’allenatore dell’Atalanta fa scaldare prontamente il sostituto e Carmona resterà negli spogliatoi. Questo episodio viene citato dal solo Cesari e solo per paragonarlo a quello, del tutto simile, di Peluso; altrimenti, sarebbe rimasto nel dimenticatoio dei mille falli impuniti di ogni gara.
Al 23′ (0-1) ammonito Peluso per un duro intervento falloso: nulla da eccepire . Pochi minuti dopo, al 30′ (0-1) Kone entra duramente su Vucinic che a seguito del colpo subito uscirà infortunato: il bolognese non solo viene incredibilmente graziato dall’ammonizione, ma Mazzoleni neanche fischia il fallo. 44′ (0-1) Ammonito Chiellini per fallo su Diamanti: lo juventino interviene scompostamente ma non tocca mai il bolognese; intervento assolutamente corretto, nonostante ciò si becca pure l’ammonizione. 56′ (0-1) Antonnson commette fallo su Peluso: graziato dal sacrosanto giallo. 65′ Peluso commette fallo su Diamanti: ci stava la seconda ammonizione e il giocatore sarebbe stato espulso. 79′ Corner di Tevez, Antonnson trattiene vistosamente Ogbonna: manca il rigore e l’ammonizione del giocatore bolognese, che a sua volta sarebbe stato espulso.Tutta questa sequenza di ammonizioni è stata citata ed analizzata da Cesari per un solo motivo: perché Conte ha sostituito Peluso appena “graziato”, per non rischiare di rimanere poi in 10 alla prima occasione. Questo fatto ha acceso i riflettori sulla vicenda, che altrimenti sarebbe passata del tutto inosservata. Antonnson, in questa medesima partita, avrebbe dovuto subire la stessa sorte di Peluso, ma nessuno se n’è accorto; in Verona-Atalanta, al 46′ del primo tempo, Carmona, già ammonito in precedenza, entra duro su Iturbe ed avrebbe meritato il secondo giallo. Graziato dall’arbitro De Marco, viene sostituito da Colantuono: subito dopo il fallo, l’allenatore dell’Atalanta fa scaldare prontamente il sostituto e Carmona resterà negli spogliatoi. Questo episodio viene citato dal solo Cesari e solo per paragonarlo a quello, del tutto simile, di Peluso; altrimenti, sarebbe rimasto nel dimenticatoio dei mille falli impuniti di ogni gara.
Prima, l'amichevole accoglienza
riservata al pullman della Juve, con duecento persone che, dopo averlo
circondato, lo hanno riempito di calci, pugni, insulti e sputi. Poi, i cori in
favore del Galatasaray, e la promessa "Ci rivediamo a fine partita". Dopo di che, sugli spalti i civilissimi ultras bolognesi hanno esposto degli
striscioni piuttosto eloquenti: "Per un caldo Natale... brucia un
gobbo" e "Dopo anni di terroni e milanesi... vi servivano i bambini
per portare in curva dei veri piemontesi". Per l'intransigente Tosel è tutta simpatica ed esuberante goliardia. Non sono mancati cori e striscioni su Pessotto.
Galatasaray-Juventus
Una partita stregata per i bianconeri che vengono beffati da
Sneijder abile a trovare il diagonale giusto che punisce Buffon e fa impazzire
il pubblico sugli spalti. Disperazione incredibile per la squadra di Conte che
nonostante il campo infame era riuscita a tenere con le unghie e con i denti
(ma anche con grande personalità) lo 0-0 che valeva la qualificazione. Poi la
rete dei turchi a 5' dalla fine che chiude una due giorni allucinante che
relega la Juve in Europa League in maniera assolutamente immeritata. Tanti
rimpianti e soprattutto il meteo inclemente che ancora una volta ci si è messo
di mezzo impedendo alla Juve di portare avanti il suo sogno Champions. I "cugini" del Fenerbahce hanno
ironizzato su una scelta quanto meno singolare nella cura dedicata al terreno
di gioco. La televisione ufficiale del Fenerbahce inquadrava
il campo del proprio stadio, il Sukru Saracoglu Stadium che, apparentemente,
sembrava perfettamente agibile. "L'impianto di riscaldamento dello stadio Saracoglu non sembra aver subìto
problemi dalla nevicata che ha colpito Istanbul".
Conte : «Sì abbiamo provato a farla rimandare. Con il delegato Uefa abbiamo
provato a spiegare alcune cose, ma nessuno ha voluto sentire niente. Alla fine
del primo tempo ci abbiamo provato di nuovo. Drogba diceva che era la stessa
cosa per tutte e due le squadre, ma non è così perché se il campo era in buone
condizioni non so se uscivamo. Di cosa parliamo? Abbiamo giocato in un pantano.
Siamo stati penalizzati in maniera enorme e nella bagarre loro sono stati più
bravi. Questo non è stato calcio. Dove abbiamo sbagliato però è stato ridurci all'ultima partita con la
qualificazione in ballo. Può capitarti l'impossibile e allora ne paghi le
conseguenze. È una qualificazione non giusta ma un po' è anche colpa nostra
anche se ho fatto i complimenti ai ragazzi per quanto dimostrato oggi sul
campo. L'Europa League e la finale allo Stadium? Ma intanto tuffiamoci in
campionato perché dobbiamo sfogare lì la nostra rabbia. Poi penseremo
all'Europa League per fare del nostro meglio. Dispiace ma dobbiamo fare tesoro
di queste esperienze».
Sedicesima giornata
La Juve mette in ghiaccio il risultato già nella prima frazione e
rende facile il lavoro di Bergonzi. Il Sassuolo reclama due volte il rigore, ma ha torto: involontario il tocco col braccio di
Barzagli, mentre nei limiti il contatto tra De Ceglie e Gazzola. Da annullare il gol di Peluso perché si aiuta
trattenendo Antei per la maglia, anche se il giocatore del Sassuolo si aiuta a
sua volta trattenendo Peluso per il colletto della maglia, la trattenuta di
Peluso è più decisiva. Da annullare anche il gol del 4-0 perché al momento del
passaggio di Isla, Tevez è in leggero fuorigioco. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]
Diciassettesima giornata
31' Evidente fallo di mano volontario di Moralez a centrocampo:
Celi fischia il fallo ma incredibilmente non lo ammonisce. 77' Ci poteva stare un rigore per la Juventus sul punteggio di 3-1:
Stendardo in marcatura su Llorente lo trattiene in modo evidente senza
mai tentare l’anticipo sul pallone. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]
Diciottesima giornata
Nicola
Rizzoli sfodera una prestazione da Mondiale: non esiste una gara perfetta, ma
ieri sera l’arbitro bolognese c’è andato
vicino. Complimenti a lui e anche agli assistenti Stefani e Faverani (che
dovrebbero accompagnarlo in Brasile) per la
gestione di tutti gli episodi. Nel primo tempo la gara si sblocca con Vidal:
regolare la sua posizione, bravo Stefani a
valutarla. In questa fase Rizzoli controlla la sfida con personalità: la
dimostrazione è nei due cartellini gialli mostrati a Tevez e
a Gervinho nel giro di pochi minuti. Entrambi i giocatori si lasciano andare a
gesti inutili e plateali per contestare
un fallo (che c’era) fischiato contro. Okay anche l’ammonizione per Chiellini e
la scelta di giudicare involontario
il tocco con il gomito di Dodò in area giallorossa: il difensore sul cross di
Lichtsteiner porta il braccio al corpo e
non fa nulla per aumentare il volume. Nella ripresa la Juventus trova il
raddoppio con Bonucci: altra bella interpretazione
di un assistente (questa volta Faverani) che non si fa distrarre da Tevez e
Pogba in fuorigioco passivo, valutando
bene il movimento di Bonucci. Al 29’ bruttissima entrata da dietro e a forbice
di De Rossi (piede ad altezza ginocchio)
su Chiellini: rosso diretto inevitabile. Sulla azione successiva Castan salva
sulla linea con un pugno: giusti l’espulsione
e il rigore. Nel finale giallo per Barzagli (ci stava): era diffidato, salterà
Cagliari. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola
è uguale per tutti] Arbitraggio perfetto anche secondo Cesari.
Diciannovesima giornata
Non c’è fuorigioco sul terzo gol della Juve. 86' (1-4) Nel finale
espulso Pinilla: inutili proteste dopo un fallo non fischiato a Ibarbo. Le immagini non mostrano
nessun intervento falloso di Chiellini su Ibarbo: fa bene Guida a lasciar
proseguire. A quel punto Pinilla insulta l'arbitro apostrofandolo con “figlio
di...” (il labiale è inequivocabile): inevitabile l'espulsione. Al 55' (1-1)
scivolata molto decisa di Vidal su Cossu, Guida non fischia il fallo ma
sbaglia; a quel punto, Cossu interviene a tenaglia da dietro su Vidal per
ritorsione. Il giallo a Cossu è giustificato solo dal metro molto tollerante
che Guida ha tenuto per tutta la partita; in campo internazionale sarebbe stato
da rosso. (In considerazione del metro di arbitraggio molto tollerante che
Guida ha tenuto per tutta la partita consideriamo corretto il giallo). [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti].
Momenti di tensione
al termine di Cagliari-Juventus. Una cinquantina di ultras
rossoblu si sono piazzati all'esterno del settore ospiti dello stadio
Sant'Elia, in attesa dell'uscita di quelli bianconeri. I cagliaritani hanno
anche staccato alcuni pezzi di cemento, lanciandoli contro le forze
dell'ordine che nel frattempo si erano frapposte per
evitare contatti tra le tifoserie. Polizia, carabinieri
e guardia di finanza, in tenuta antisommossa, sono stati costretti a
lanciare alcuni lacrimogeni ed effettuare una carica di alleggerimento per far
disperdere i facinorosi. Nessuno è rimasto ferito. Cinque persone sono state
fermate per l'identificazione.
Prima di ritorno
Partita ben diretta da Gervasoni e dalla sua squadra, che al 18’
del primo tempo, sull’1-0 per la Juventus, non si fa ingannare dalla velocità dell’azione: Pogba fa filtrare un pallone
insaccato da Vidal solo davanti a Da Costa. Il cileno arriva da dietro ed è in posizione regolare perché Regini tarda a
muoversi in avanti e lo tiene in gioco (salvo poi alzare la mano chiedendo il fuorigioco...). Al 41'(2-1) lo stesso Regini
è responsabile del rigore che porta al 3-1: Vidal lo
sorpassa e il difensore della Sampdoria lo spinge leggermente e
soprattutto lo sgambetta da dietro. Lo stesso Regini allarga le braccia in segno di resta (prendendosi anche la giusta
ammonizione). Regolare anche il secondo gol della Sampdoria. Buffon si oppone al colpo di testa di Regini ma nulla
può sul tap-in da due passi di Gabbiadini, che non è in fuorigioco perché c’è Ogbonna, indietreggiato verso la porta per
controllare Eder. Solo quattro gli ammoniti, tra cui Chiellini, che stende Gabbiadini al limite: era diffidato. Al 79'
non c’è invece la gomitata di Chiellini a Gabbiadini nella ripresa in un contrasto aereo. [Fonte: Gazzetta.it ]
Coppa Italia Quarti di finale
Roma Juventus 1-0
Prima della gara due tifosi juventini accoltellati fuori
dallo stadio. La
Juve delle seconde linee non ha sfigurato contro i titolarissimi della Roma, inoltre il direttore di gara si è dimenticato di
espellere Benatia dopo pochi minuti dall'inizio del primo tempo, non tanto per aver ritenuto non da ultimo uomo il fallo commesso dal romanista, ma per i successivi falli gravi e ripetuti sempre sullo scatenato Giovinco, e il suo assistente
Manganelli ha annullato un gol regolarissimo a Peluso nella ripresa. Ovviamente a parti invertite ci sarebbero state le
interrogazioni parlamentari e il pessimo corriere al pari della gazzetta avrebbe scassato le palle per giorni.
Da ricordare che il famoso gol di Turone non solo era fuorigioco (all'epoca, 80-81, anche essere in linea era considerato fuori gioco), ma i giornalisti romani si comportarono in modo sconsiderato taroccando la moviola.
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