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sabato 16 marzo 2019

Ajax- Juventus

Prima parte

Mentre ero in fabbrica, poco prima della pausa pranzo, la radio annuncia che nei quarti di finale della Champions League la Juventus avrebbe affrontato la sorprendente squadra olandese, che dopo un ottimo girone ha surclassato i fenomenali campioni d’Europa e del mondo del Real Madrid, mostrando i propri magnifici giovani cresciuti in casa e un gioco spettacolare.

La notizia non mi è affatto dispiaciuta, perché ho molto rispetto per questa squadra, verso la quale nutro una certa simpatia fin da quando da ragazzino, negli anni 80, vidi per la prima volta le immagini della finale di Coppa dei Campioni del 1973, con i giocatori olandesi vittoriosi contro di noi che sollevavano la coppa, mostrandola al pubblico indossando le maglie dei nostri calciatori.

Quella finale era la prima della nostra storia per quanto riguarda la massima competizione europea. Sarebbero passati ventitré anni prima di affrontare di nuovo l’Ajax in finale, nella magica notte di Roma del 1996.

In generale, la Juventus ha affrontato l’Ajax 15 volte :  

3 nella vecchia Coppa dei Campioni (2 pareggi e 1 sconfitta);

30.05.1973
Coppa dei Campioni
Juventus-Ajax
0-1
Finale
01.03.1978
Coppa dei Campioni
Ajax-Juventus
1-1
Quarti di finale
15.03.1978
Coppa dei Campioni
Juventus-Ajax
1-1
Quarti di finale (3-0 DCR), Juve in semifinale

5 in Champions League (4 vittorie e 1 pareggio);

22.05.1996
Champions League
Ajax-Juventus
1-1
Finale (3-5 DCR) 
09.04.1997
Champions League
Ajax-Juventus
1-2
semifinali
23.04.1997
Champions League
Juventus-Ajax
4-1
Semifinali, Juve in finale 
15.09.2004
Champions League
Ajax-Juventus
0-1
Fase a gironi
23.11.2004
Champions League
Juventus-Ajax
1-0
Fase a gironi

2 in Coppa UEFA (1 vittoria e 1 sconfitta); 

27.11.1974
Coppa UEFA
Juventus-Ajax
1-0
Ottavi di finale
11.12.1974
Coppa UEFA
Ajax-Juventus
2-1
Ottavi di finale, la Juve accede ai quarti

2 in Europa League (1 vittoria e 1 pareggio);

18.02.2010
Europa League
Ajax-Juventus
1-2
Sedicesimi di finale
25.02.2010
Europa League
Juventus-Ajax
0-0
Sedicesimi di finale, Juve agli ottavi

3 in amichevole (2 vittorie e 1 sconfitta);

27.08.1969
Amichevole
Juventus-Ajax
2-1
Prima sfida
26.08.1973
Torneo Ramon Carranza
Ajax-Juventus
2-0
L’Ajax vince ancora dopo la finale
09.08.1996
Trofeo Teresa Herrera
Ajax-Juventus
0-6
La Juventus vince ancora dopo la finale

1972-1973
La Juventus che sfidò l’Ajax il 30 maggio 1973, dieci giorni prima aveva conquistato il suo secondo scudetto di fila all’ultima giornata con sei vittorie consecutive nelle ultime sei partite di campionato, ribaltando la Roma fuori casa, nel secondo tempo dei 90’ finali del campionato, con il gran gol da fuori area di Cuccureddu, che le permette di scavalcare di un punto il Milan ed evitare addirittura uno spareggio a tre con la squadra milanese e la Lazio.

Il Milan aveva da pochissimo vinto la Coppa delle Coppe a Salonicco contro il Leeds e si recava a Verona contro una squadra senza obiettivi, mentre Juventus e Lazio erano impegnate rispettivamente contro la Roma e il Napoli. All’inizio dell’ultima partita, la classifica vedeva in testa il Milan con 44 punti, seguita dalla Juventus e dalla Lazio entrambe a 43 punti. La Roma passa in vantaggio con Spadoni e nel primo tempo domina in campo mentre la Juve si rende pericolosa solo con lo stopper calabrese Longobucco. Dopo i primi 45’ il Milan perde incredibilmente 3-1 contro il Verona,  Napoli  e Lazio pareggiano 0-0. Quindi Milan e Lazio sono a pari punti e in teoria dovrebbero giocarsi lo spareggio, mentre la Juve è terza staccata di un punto. L’allenatore bianconero corre ai ripari sostituendo Haller con Altafini e al 61' è proprio lui a siglare il gol del pareggio dopo che in precedenza gli era stata annullata un’altra rete. A cinque minuti dalla fine del campionato, Milan, Lazio e Juve sono tutte in testa con 44 punti. Ma a tre minuti dalla fine, con il Milan che ha ormai perso 5-3, Cuccureddu con un gol indimenticabile permette alla Juventus di rimontare la Roma passando in vantaggio 1-2 e un minuto dopo, a Napoli, Damiani segna la rete del vantaggio partenopeo contro la Lazio. Così la Juventus vince il campionato, il Milan non riesce a raggiungere il 10° scudetto che le garantirebbe la stella d’oro e la Lazio chiude al terzo posto. Tre giorni dopo la finale con gli olandesi, iniziò la fase conclusiva della Coppa Italia, che vide la Juventus conquistare la sua seconda finale in stagione, persa poi ai rigori contro il Milan l’1 luglio, che era stato beffato poche settimane prima sul filo di lana in campionato ed ebbe così modo di vendicarsi. Prima della finale furono 10 le partite affrontate dalla Juventus dal 7 aprile in poi, tra Coppa dei Campioni, Serie A e Coppa Italia. L’Ajax aveva conquistato invece il campionato olandese con 2 punti di vantaggio sul Feyenoord,  segnando la bellezza di 102 reti e subendone soltanto 18 in un campionato a 18 squadre, era campione del mondo in carica avendo sconfitto nella Coppa Intercontinentale l’Independiente (0-0 fuori casa e 3-0 ad Amsterdam il 28 settembre 1972), mentre nella coppa nazionale venne eliminata al secondo turno dal NAC Breda, che infine si porterà a casa la coppa.

La Juventus nell’edizione della Coppa Campioni della stagione 1972-1973 aveva eliminato nel primo turno l’O. Marsiglia, cedendo 1-0 fuori casa e imponendosi 3-0 nella gara di ritorno a Torino. L 'Ajax fu qualificato invece d'ufficio come detentore della Coppa direttamente al turno successivo, gli ottavi di finale, dove si sbarazza del CSKA Sofia con un complessivo 6-1 mentre la Juventus ha la meglio sul Magdeburgo vincendo sia la gara di andata sia quella di ritorno per 1-0. Intanto il Bayern Monaco nel primo turno surclassa il Galatasaray 7-1 e agli ottavi invece umilia l’Omonia 13-0 (9-0 finisce l’andata e 4-0 il ritorno). Nei quarti la grande sfida fu proprio quella tra la squadra bavarese e quella olandese : fu una delle partite più straordinarie nella storia della Coppa Campioni. L’Ajax demolì 4-0 il Bayern Monaco nella gara d’andata, che consacrò Johan Cruijff. Il risultato è in verità bugiardo, perché la squadra tedesca non meritava affatto di perdere con un simile scarto di reti, ma ciò nulla toglie all’impresa dei lancieri che in venti minuti infilano la palla in rete per tre volte. Al ritorno il Bayern vinse 2-1 in Germania. La Juventus affrontò l’Ujpesti e dopo aver pareggiato 0-0 in casa pareggia anche fuori 2-2 e passa per le reti segnate in trasferta. In semifinale l’Ajax si sbarazza del Real Madrid vincendo entrambe le partite (2-1 e 1-0) e la Juventus elimina il Derby County imponendosi 3-1 a Torino e pareggiando 0-0 in casa degli avversari che falliscono un calcio di rigore. 

La finale :
Il match si mette subito in salita per la Juventus, alla sua prima finale di Coppa dei Campioni e già alla vigilia data per sfavorita dinanzi a un Ajax ritenuto dalla stampa specializzata la squadra al tempo più forte del mondo. Gli italiani vanno infatti in svantaggio dopo quattro minuti: un traversone di Horst Blankenburg trova ad attenderlo Johnny Rep, il quale sovrasta il suo marcatore Silvio Longobucco e colpisce di testa, creando una strana parabola a pallonetto che si insacca scavalcando il portiere Dino Zoff [1] [2]. Di lì in poi i Bianconeri provano a reagire facendo uso del contropiede per sfruttare gli spazi concessi della retroguardia dell’Ajax, compensando così in parte le proprie difficoltà difensive dovute agli strascichi di un'usurante stagione che aveva visto i torinesi arrivare in fondo a tutte le competizioni cui presero parte, riuscendo in questo modo a creare tre chiare occasioni da gol per il pareggio. L'Ajax nella ripresa fa ampio ricorso alla trappola del fuorigioco per contenere le manovre offensive bianconere, ma dopo un paio di occasioni da gol per parte, la formazione olandese a un minuto dal termine rischia di subire la rete del pareggio : uno svarione del portiere Heinz Stuy innesca Pietro Anastasi e il libero Horst Blankenburg salva alla disperata. Il risultato resta quindi invariato fino al fischio finale e Johan Cruijff e compagni possono sollevare la loro terza Coppa dei Campioni consecutiva, la quarta di fila vinta da una formazione olandese, cui seguirà il triennio bavarese e successivamente il dominio delle inglesi.

[1] : Longobucco : "L’olandese mi impedì di saltare a dovere, mise il braccio sinistro sulle mie spalle e mi tenne giù: il gol era da annullare".
[2] : Rep :  "Blankenburg fece spiovere un pallone. Saltai con Longobucco e sfiorai la palla, che con strano
effetto scavalcò Zoff. Provai incredulità. Sentii alcuni juventini lamentarsi col portiere, lo accusavano di non essere uscito sul cross. Zoff e Longobucco incolpevoli, la mia deviazione fu fortunosa".

Quindi il grandissimo Ajax che aveva annichilito il formidabile Bayern Monaco riuscì a battere la Juventus praticamente solo grazie a un colpo di fortuna.



Seconda parte

La Juventus conquistò il campionato di Serie A nel 1994-95 dopo nove stagioni di digiuno ed ebbe modo così di partecipare per la prima volta alla Champions League, competizione identica alla Coppa dei Campioni, proprio nel suo atto conclusivo, perché dalla stagione successiva avrebbero avuto accesso anche le squadre seconde classificate, perciò il nome del trofeo da quel momento in poi non avrebbe più avuto lo stesso reale significato. Il club torinese viene sorteggiato nel girone C, insieme al Borussia Dortmund, il Glasgow Rangers e la Steaua Bucarest : la Juve chiude al 1° posto con 13 punti. Nella successiva fase a eliminazione diretta, i bianconeri battono in sequenza gli spagnoli del Real Madrid nei quarti di finale (0-1 a Madrid per il Real e 2-0 per la Juve nella gara di ritorno), e i francesi del Nantes in semifinale (2-0 in casa nella gara di andata e sconfitta 3-2 fuori casa in quella di ritorno). Il 22 maggio 1996, nella finale di Roma, la Juventus supera l'Ajax di Louis van Gaal, campione uscente, ai tiri di rigore per 4-2 (dopo l'1-1 dei tempi regolamentari e supplementari), dopo aver dominato per 120’ e aver subito la rete del pareggio in seguito a un calcio di punizione per un fallo dubbio. Nella stagione 1996-97 in Champions League, da detentrice del trofeo, la Juventus ottenne ottimi risultati nel girone: il Manchester Utd fu battuto due volte per 1-0 (a Torino con gol di Bokšić, e all'Old Trafford con un rigore di Del Piero, per quella che fu la prima sconfitta dei Red Devils in casa contro squadre italiane nonché la seconda interna assoluta in Coppa dei Campioni), così come il Fenerbahçe (1-0 a Istanbul con gol di Bokšić, e 2-0 al Delle Alpi con reti di Padovano e Amoruso), mentre col Rapid Vienna arrivarono un pareggio (1-1 in Austria, gol di Vieri) e una larga vittoria in casa per 5-0 (con doppiette di Bokšić e Del Piero, e gol di Montero); la Juve vinse il girone con 16 punti, record per la squadra bianconera, che sarà poi eguagliato nella stagione 2004-2005.  Il 26 novembre 1996 arrivò uno dei momenti più importanti della stagione: la Juventus vinse infatti la Coppa Intercontinentale per la seconda volta nella sua storia, superando gli argentini del River Plate a Tokyo per 1-0 con gol di Del Piero all'81': la squadra bianconera si laureò quindi campione del mondo e Del Piero fu eletto miglior giocatore della partita. Tra gennaio e febbraio, i bianconeri campioni del mondo e d'Europa vinsero anche la Supercoppa UEFA per la seconda volta nella storia del club. La doppia sfida col Paris Saint-Germain, detentore della Coppa delle Coppe, si risolse in un trionfo: nella finale di andata, al Parco dei Principi di Parigi, la Juventus vinse nettamente 6-1 (nel primo tempo doppietta di Padovano e gol di Porrini e Ferrara, nella ripresa sigilli di Lombardo e Amoruso) per quella che resta la più ampia vittoria in trasferta nella storia della Supercoppa Europea; al ritorno, disputato a Palermo, la squadra bianconera vinse 3-1 (con una doppietta di Del Piero e un gol di Vieri) aggiudicandosi il trofeo: il 9-2 complessivo è lo scarto più ampio mai registrato nelle finali delle competizioni UEFA. Nei mesi successivi la Juventus strappò anche lo scudetto al Milan grazie alla storica vittoria in goleada a San Siro : 6-1 con doppiette di Jugović e Vieri, gol di Zidane su rigore, e Amoruso. Nella fase a eliminazione diretta della Champions League la Juventus eliminò nei quarti di finale i norvegesi del Rosenborg (1-1 a Trondheim con gol di Vieri, e 2-0 a Torino con gol di Zidane e Amoruso su rigore), accedendo così alle semifinali dove ritrovò l’Ajax. In Olanda la squadra di Lippi offrì spettacolo dando una lezione ai padroni di casa e vincendo 2-1(gol di Amoruso e Vieri, tre giorni dopo il 6-1 di Milano), ma il risultato non deve ingannare, quella Juve faceva davvero paura e solo la sfortuna nelle conclusioni non permetteva uno scarto più ampio in diverse partite. Nella gara di ritorno, a Torino, i bianconeri travolsero l’Ajax 4-1 (con gol di Lombardo, Vieri, Amoruso e Zidane), con una prestazione mostruosa del francese Zidane, che dopo ventidue anni ancora ricordo.

Juventus – Ajax 1-1 (5-3 DCR) 1996 https://www.youtube.com/watch?v=-kXraMIPIq8
Juventus – Ajax 4-1 1997  https://www.youtube.com/watch?v=NgtyN8DsgME
Ajax – Juventus 1-2 (rete di Nedved nel 2004) https://www.youtube.com/watch?v=2VldZnk9EXs
Ajax – Juventus 1-2  2010 https://www.dailymotion.com/video/xcb3vn