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Wikipedia notizie relative al Campionato di calcio di Prima Divisione
1919-1920, ho notato che nel corso degli anni sono state apportate alcune
notifiche faziose inserite per ovvi
motivi : screditare il club bianconero lasciando intendere come al solito che i
successi della Juventus siano sporchi, utilizzando come prova le lamentele
furiose dell’avversaria di turno, mentre eventuali aiuti a qualche altro club sono
omessi, perché getterebbero ombre sulla loro squadra del cuore. Il metodo è
sempre lo stesso : se c’è un minimo indizio che possa far credere che la Juve
sia stata aiutata, lo si sottolinea in diversi modi, mentre le ingiustizie
subite dal club torinese o vengono celate o minimizzate e viceversa si
ridicolizza l’ipotesi che le avversarie della Juve possano aver goduto di
benefici e si enfatizza ogni presunto torto subito giocando contro la squadra
bianconera. Dal 1903 la Juventus ha subito innumerevoli piccole e grandi
ingiustizie sportive, svariati linciaggi mediatici, viene additata
come il male assoluto persino da chi nella propria vita ha accumulato un gran
numero di nefandezze reali.
<<Nei
tre gironi di cui si componeva il campionato, nel primo i neo-insigniti
campioni genoani diedero vere e proprie lezioni di football agli avversari, tra
cui spiccavano i sempre carismatici leoni della Pro, e candidandosi con la
massima autorevolezza per la riconferma del titolo. Piuttosto regolare anche il
cammino dell'Inter nel proprio raggruppamento, con solo nel finale una minima
concessione alle speranze del già accennato astro nascente del pallone
tricolore, il Bologna. Ben più complicata invece la qualificazione della Juve
nel terzo girone dove, anzi, cadendo alla terz'ultima giornata sul campo
dell'U.S. Milanese, diede a molti l'impressione di non potercela fare e di
lasciare proprio agli "scacchi" milanesi la qualificazione alla
finale. Non fu così, e la Juve si ritrovò a giocarsi il titolo con nerazzurri e
rossoblù. A questo punto però la Federazione prese decisioni assai opinabili
che generarono feroci polemiche. Dato il protrarsi del campionato, infatti, la
finale fu stabilita in un rapido triangolare da disputarsi con gare secche in
campo neutro sul campo della squadra riposante. La prima gara fu Juve-Genoa da
svolgersi a Milano il 16 maggio. Ad arbitrarla fu designato il signor Varisco,
che era anche un importante membro dell'Associazione Italiana Arbitri ma
soprattutto un dirigente dell'US Milanese. Varisco si rese protagonista di una
conduzione di gara a dir poco discutibile, che portò i bianconeri alla vittoria
e fece gridare i liguri al complotto. >>
Perché
è stata scritta questa frase smentita in realtà da tutte le cronache dell’epoca
– eccezion fatta per quelle di sponda genoana – quando in realtà a sbagliare
furono i giocatori e i tifosi del Genoa ? La furia dei tifosi genovesi derivava
dal fatto che fra di essi molti avevano scommesso pesante sul successo finale
della propria squadra che aveva brillantemente superato i propri gironi, salvo
poi incappare in una partita sbagliata nell’atto conclusivo, come spesse volte
è capitato a noi in Europa.
<<La
settimana seguente (23 maggio) Juventus-Inter venne giocata, secondo
un'inopportuna decisione federale, proprio a Genova, dove i bianconeri vennero
accolti da un clima decisamente ostile, anche per le necessità di classifica
genoane, e persero. Inoltre, mentre tutti si aspettavano che l'ultima sfida del
30 maggio, Inter – Genoa, si disputasse
a Torino (come in effetti era stato stabilito secondo il calendario
originario), con un altro colpo di scena la FIGC la collocò invece a Modena,
rinviandola di una settimana, per motivi di ordine pubblico. Ne uscì un
pareggio e l'incoronazione dei nerazzurri a campioni del Nord.>>
La finale
nazionale fu giocata in gara unica, per gli stessi motivi che avevano portato a
rifiutare l’andata – ritorno nel girone nord finale a tre. A contendere il
titolo all’Inter fu il Livorno, squadra che nel 1931 pretenderà dalla Juventus -
fresca vincitrice dello Scudetto - di avere il risultato regalato e che dinanzi
al rifiuto bianconero si lascerà andare ad episodi di violenza e che, nel 1943,
con il Torino di Novo che cerca disperatamente di conquistare il titolo ma
rischia di essere superato proprio dalla squadra toscana, verrà sconfitto 3-0
sia all’andata sia al ritorno dalla Juventus che giungerà terza ma permetterà
ai cugini granata di ottenere l’agognato Scudetto per un punto di differenza.
Tale fu il
giudizio del quotidiano torinese La Stampa sulla partita: «L'Internazionale
F.C. ha arrischiato di farsi mettere in iscacco dall'[...] audace squadra
dell'U.S. Livorno, campioni di football dell'Italia centro-meridionale. L'U.S.
Livorno dev'essere tornata piena di orgoglio ai propri lari. Cedere di misura
ad una squadra come quella dei nero azzurri, per due goals contro tre, dopo di aver giuocato due terzi della partita con dieci
uomini, può essere considerato dai livornesi come una mezza vittoria.
Essi dovettero il brillante risultato alla loro resistenza e ad una grande
tenacia di tutti i loro elementi, sorretti da un meraviglioso entusiasmo».
La cronaca
della Stampa prosegue notando un calo di forma dell'Inter, a causa della
lunghezza spossante del campionato. I meneghini, nondimeno, chiusero il primo
tempo in vantaggio per 3-0 con doppietta di Agradi al 12' e al 34' e gol di
Aebi al 44', complice anche l'infortunio al 7' del terzino avversario Innocenti
I: il difensore infatti, dopo aver tentato di proseguire l'incontro, fu
costretto a uscire definitivamente dal campo al 29', obbligando il Livorno a
giocare il resto della partita in 10.
Secondo la cronaca del quotidiano livornese Il Telegrafo,
comunque, i labronici non meritavano tale passivo, dato che avevano creato ma
non concretizzato numerose occasioni da gol (tra cui un rigore fallito sullo
0-0). Il giornale, inoltre, sostenne che il gol del 3-0 nerazzurro fu siglato
«in evidente posizione di off-side»: questa
circostanza, tuttavia, non è confermata dalla Stampa.
Quindi
le lamentele dei genoani sono ritenute verità degne di credito perché rivolte
contro la Juve, mentre i dettagli che
potrebbero danneggiare l’Inter o quantomeno mettere in dubbio la legittimità
dei suoi “successi” vengono eliminati e siccome La Stampa non cita la probabile
o presunta irregolarità del terzo gol bisogna presumere che fosse regolare.
Eppure La Stampa non è considerato affidabile quando invece elogia la Juventus o quando Vittorio
Pozzo scrive che la squadra bianconera sia stata svantaggiata in questo o quell’incontro.
Nella
ripresa, invece, sempre secondo la cronaca della Stampa, i milanesi, ormai
esausti, «devono subire una superiorità effettiva da parte di coloro i quali
sono stati fino allora dominati». A riequilibrare la situazione influì anche
l'infortunio del giocatore nerazzurro Viganò all'8º minuto, che ne penalizzò il
rendimento, malgrado fosse riuscito a rientrare in campo. I gol livornesi
arrivarono nel finale: al 38º minuto, dopo una palla gol del Livorno sventata
in corner da Francesconi, sul successivo calcio d'angolo, battuto da Corte,
Magnozzi insaccò di testa, accorciando le distanze; quattro minuti dopo, lo
stesso Magnozzi, approfittando di una mischia in area neroazzurra, provocò
l'autorete del portiere neroazzurro Piero Campelli, portando il risultato sul
3-2 (alcune fonti attribuiscono proprio a Magnozzi il gol). A quel punto, il
Livorno sfiorò, secondo Il Telegrafo, la rete del pareggio con Jacoponi ma non
riuscì nell'intento: l'Inter vinse così, anche se con più fatica del previsto, il
suo secondo campionato.[1][2]
Il
quotidiano napoletano Il Mezzogiorno criticò il sistema del "girone
semplice" (partite di sola andata) con cui si svolsero le fasi finali del
campionato, definendolo «antisportivo» in quanto non rendeva giustizia a quelle
squadre che, dopo aver dominato le fasi iniziali del campionato, per una
giornata storta nelle finali se lo vedevano irrimediabilmente compromesso. Ad esempio
il favorito Genoa, che nelle semifinali aveva eliminato squadre del calibro del
Milan, del Legnano e della Pro Vercelli, per una rocambolesca sconfitta contro
la Juventus dovuta anche all'arbitraggio contestato di Varisco, vide
irrimediabilmente compromesso il campionato, mentre avrebbe potuto ancora
recuperare nel caso le finali si fossero disputate con il "girone
doppio" (con partite di andata e ritorno). Allo stesso modo il Livorno
vinse di misura la finale centro-sud contro una Fortitudo in cattiva giornata e
scesa in campo incompleta, e non è da escludere che l'esito avrebbe potuto essere
diverso se si fosse giocata anche la partita di ritorno.[3] Tuttavia
l'eccessiva durata del campionato rendeva necessaria l'adozione del girone
semplice, per quanto potesse portare ad esiti rocamboleschi e inaspettati sulla
carta (come la vittoria dell'Inter contro i pronostici della vigilia che davano
per vincente il favorito Genoa).[4]
1 L'Internazionale F.C. di Milano batte faticosamente l'U.S. Livorno., La Stampa,
21 giugno 1920, p. 4. U
2 Il
telegrafo, 21 giugno 1920.
3 Cfr. Il
Mezzogiorno del 17-18 giugno 1920.
4 Il
Mezzogiorno del 17-18 giugno 1920 commentò: «Ma ove avessimo avuto il sistema
del girone doppio avrebbe potuto l'Internazionale raggiungere la vittoria? Non
crediamo, che anzi è nota a tutti i competenti l'effettiva inferiorità dei
nero-blu milanesi di fronte ai campioni della Superba».
Classifica girone A Piemonte
Squadra
|
Pt
|
G
|
V
|
N
|
P
|
GF
|
GS
|
DR
|
Pro
Vercelli
|
16
|
10
|
7
|
2
|
1
|
29
|
7
|
22
|
Juventus
|
16
|
10
|
6
|
4
|
0
|
25
|
5
|
20
|
Torino
|
15
|
10
|
6
|
3
|
1
|
27
|
10
|
17
|
Biellese
|
5
|
10
|
2
|
1
|
7
|
12
|
34
|
-22
|
Amatori
Torino
|
4
|
10
|
1
|
2
|
7
|
12
|
32
|
-20
|
Alessandrina
|
4
|
10
|
1
|
2
|
7
|
7
|
24
|
-17
|
Girone B Semifinale Nazionale
Squadra
|
Pt
|
G
|
V
|
N
|
P
|
GF
|
GS
|
DR
|
Juventus
|
17
|
10
|
8
|
1
|
1
|
21
|
4
|
17
|
US Milanese
|
15
|
10
|
7
|
1
|
2
|
14
|
10
|
4
|
Modena
|
9
|
10
|
4
|
1
|
5
|
17
|
13
|
4
|
Casale
|
8
|
10
|
2
|
4
|
4
|
7
|
8
|
-1
|
Brescia
|
6
|
10
|
2
|
2
|
6
|
4
|
14
|
-10
|
Padova
|
5
|
10
|
2
|
1
|
7
|
10
|
24
|
-14
|
Fase finale
Juventus
|
3-2
|
Genoa
|
Milano, 16
maggio 1920
|
Inter
|
1-0
|
Juventus
|
Genova, 23
maggio 1920
|
Genoa
|
1-1
|
Inter
|
Modena, 6
giugno 1920
|
Classifica
Squadra
|
Pt
|
G
|
V
|
N
|
P
|
GF
|
GS
|
DR
|
Inter
|
3
|
2
|
1
|
1
|
0
|
2
|
1
|
+1
|
Juventus
|
2
|
2
|
1
|
0
|
1
|
3
|
3
|
0
|
Genoa
|
1
|
2
|
0
|
1
|
1
|
3
|
4
|
-1
|
Finalissima
Inter
|
3-2
|
Livorno
|
Bologna, 20
giugno 1920
|
Secondo
titolo per l’Inter (il 1° era stato “conquistato” contro i bambini undicenni della Pro Vercelli dieci anni
prima, il terzo minacciando Banchero del Genoa sul dischetto quando il
risultato era 3-3 e tutti gli spettatoti a Milano erano attorno al rettangolo
di gioco in seguito a un incidente nello stadio e grazie all’amnistiato Allemandi 10 anni dopo,
il 4° con i tifosi interisti che nel 38 “consigliarono”
l’arbitro mentre cercava di dirigere Milan – Juventus nelle battute conclusive
di un Campionato in cui la Juve fu
beffata nel finale e poi ancora nel 54 il 5° con i bianconeri danneggiati in
alcune gravi circostanze dalle decisioni arbitrali e l’Inter fortunata con le
sviste a favore, poi vennero i caffè di Herrera ecc ecc).
In sintesi :
Vittoriosa 3-2 nella finale di Bologna contro il Livorno, l’Inter conquista il
suo secondo campionato italiano di calcio. Gli amaranto, in dieci dal 7’ per l’infortunio
di Innocenti I, hanno fallito con Magnozzi un calcio di rigore (sullo 0-0), poi
i nerazzurri sono andati a segno con Conti (22’), Aebi (36’), Cevenini III
(40’), chiudendo il primo tempo sul 3-0. Nella ripresa lo stesso Magnozzi ha
accorciato le distanze con una doppietta (57’, 67’), ma i toscani non son
riusciti a completare la rimonta.
07.09.1919 | Inaugurazione stadio | Valenzana-Juventus | 0-1 | ||
14.09.1919 | Amichevole | Juventus-Alessandrina U.S. | 2-0 | ||
21.09.1919 | Amichevole | Juventus-Selez. Torino-Pastore | 2-3 | ||
28.09.1919 | Amichevole | Novara-Juventus | 4-3 | ||
12.10.1919 | Campionato 1a Cat. | Eliminatorie Piemontesi | Juventus-Alessandrina U.S. | 3-0 | |
19.10.1919 | Campionato 1a Cat. | Eliminatorie Piemontesi | Pro Vercelli-Juventus | 0-0 | |
26.10.1919 | Campionato 1a Cat. | Eliminatorie Piemontesi | Juventus-Biellese | 4-0 | |
02.11.1919 | Campionato 1a Cat. | Eliminatorie Piemontesi | Amatori Giuoco Calcio-Juventus | 1-5 | |
09.11.1919 | Campionato 1a Cat. | Eliminatorie Piemontesi | Torino-Juventus | 1-1 | |
11.11.1919 | Amichevole | Juventus-Novarese U.S. | 3-0 | ||
23.11.1919 | Campionato 1a Cat. | Eliminatorie Piemontesi | Alessandrina U.S.-Juventus | 0-4 | |
30.11.1919 | Campionato 1a Cat. | Eliminatorie Piemontesi | Juventus-Pro Vercelli | 1-1 | |
07.12.1919 | Campionato 1a Cat. | Eliminatorie Piemontesi | Biellese-Juventus | 0-3 | |
14.12.1919 | Campionato 1a Cat. | Eliminatorie Piemontesi | Juventus-Amatori Giuoco Calcio | 3-1 | |
21.12.1919 | Campionato 1a Cat. | Eliminatorie Piemontesi | Juventus-Torino | 1-1 | |
28.12.1919 | Amichevole | Juventus-Genoa | 1-2 | Vedi nota sotto | |
31.12.1919 | Amichevole | Juventus-Servette | 0-2 | ||
18.01.1920 | Campionato 1a Cat. | Semifinali Interregionali | Juventus-Casale | 1-0 | Vedi nota sotto |
01.02.1920 | Campionato 1a Cat. | Semifinali Interregionali | Modena-Juventus | 0-1 | |
08.02.1920 | Campionato 1a Cat. | Semifinali Interregionali | Brescia-Juventus | 0-0 | |
15.02.1920 | Campionato 1a Cat. | Semifinali Interregionali | Padova-Juventus | 1-3 | |
29.02.1920 | Campionato 1a Cat. | Semifinali Interregionali | Juventus-Milanese U.S. | 3-0 | |
07.03.1920 | Campionato 1a Cat. | Semifinali Interregionali | Casale-Juventus | 0-1 | |
14.03.1920 | Campionato 1a Cat. | Semifinali Interregionali | Juventus-Padova | 6-1 | |
21.03.1920 | Campionato 1a Cat. | Semifinali Interregionali | Milanese U.S.-Juventus | 2-1 | |
28.03.1920 | Amichevole | Parma-Juventus | 0-2 | ||
04.04.1920 | Amichevole | Juventus-Aarau | 2-4 | ||
11.04.1920 | Campionato 1a Cat. | Semifinali Interregionali | Juventus-Modena | 3-0 | |
18.04.1920 | Campionato 1a Cat. | Semifinali Interregionali | Juventus-Brescia | 2-0 | Vedi nota sotto |
25.04.1920 | Amichevole | Juventus-Selez. Juve-Torino-Torinese U.S. | 4-2 | ||
16.05.1920 | Campionato 1a Cat. | Juventus-Genoa | 3-2 | Vedi nota sotto | |
23.05.1920 | Campionato 1a Cat. | Inter-Juventus | 1-0 |
28 dicembre
1919, amichevole Juventus – Genoa 1-2
Dalle
cronache dell’epoca : “Per un equivoco
spiacevole, in seguito all’antisportiva minaccia della squadra genoana di abbandonare il campo, l’arbitro juventino accondiscese, con
forse eccessivo spirito di cavalleria sportiva, a rinunciare a un goal che
regolarmente, perché regolarmente segnato, aveva già concesso alla Juventus”. E
si trattava di un’amichevole !!!
18 gennaio
1920 : la gara Juventus – Casale prevista per il 4 gennaio 1920, era stata
rinviata per impraticabilità del campo e così pure tutti gli incontri della
Juventus furono rinviati di due settimane.
18 aprile
1920 : Il Brescia non si presentò e nemmeno l’arbitro e la Juventus fece
constatare l’assenza degli avversari. La partita doveva essere allora giocata
il 25 aprile, ma anche in quell’occasione il Brescia non si presentò. Al posto
della gara di campionato quindi, il 25 aprile, fu disputata un’amichevole tra
la Juventus e una formazione mista Juventus, Torino e US Torinese terminata
4-2.
16 maggio 1920 :
Al 18° il
genoano Santamaria esce dal campo per infortunio, rientra poco dopo ma al 25°
deve abbandonare la partita perché non in grado di continuare. All’80°
l’arbitro Varisco espelle il giocatore del Genoa Della Casa che si rifiuta di
uscire e che viene spalleggiato dai compagni che minacciano il direttore di
gara costretto a fuggire. Il pubblico invade il campo e Varisco si rifugia
negli spogliatoi protetto da alcuni spettatori e dalle forze dell’ordine. Negli
spogliatoi però è tutto un pugni e calci, sputi, schiaffi, offese pesanti,
ingiurie. Qualcuno sale su una sedia e con un discorso tenta di calmare gli
agitati e a poco a poco le guardie regie e alcune persone di buona volontà
riescono a sedare gli animi inferociti. Assicurata l’incolumità di Varisco dopo
20 minuti, ritorna in campo e fa proseguire la partita.
La Stampa Sportiva - A.19 (1920) n.21, maggio
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La Stampa Sportiva - A.19 (1920) n.22, maggio