venerdì 11 luglio 2014

Moviola Bianconera 2013-2014 seconda parte (Girone di Ritorno)

LAZIO-JUVENTUS: 1 - 1 (arbitro Massa di Imperia)
Il 32enne Massa, a dispetto dell’età, conduce con grande personalità una gara molto aspra, prendendo la giusta decisioni sui due episodi principali della partita. Al 24’ concede rigore alla Lazio e mostra il cartellino rosso a Buffon per un fallo su Klose: il portiere della Juve colpisce tibia su tibia il tedesco che l’aveva anticipato, il pallone resta vicino, in area piccola e non troppo defilato, quindi l’occasione da gol è chiara. La Lazio reclama un altro penalty nel recupero del primo tempo: Hernanes cerca di controllare in area un cross da destra, il pallone finisce sul braccio di Bonucci. Il tocco del difensore è netto, Massa valuta il movimento congruo di Bonucci, e non sembra avere torto: Bonucci è in elevazione, con la gamba alta, ci sta che "debba" tenere il braccio così largo. Cesari concorda per l'involontarietà per 3 motivi: il braccio alto è congruo col movimento volto al cercare la massima elevazione del salto; il braccio non è teso ad intercettare la palla ma è “molle”; il braccio non va mai verso la palla ma è la palla che, calciata da Klose, sbatte sul braccio. Regolare il gol dell’1-1: Llorente gira un cross di Lichtsteiner, in posizione regolare perché al centro dell’area c’è Biava (che controlla proprio Llorente). Qualche sbavatura arriva su altri episodi minori (un angolo assegnato su tiro di Asamoah non deviato, un fuorigioco di Keita nel finale), ma niente di grave. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

JUVENTUS-INTER: 3 - 1 (arbitro Rocchi di Firenze)
Gianluca Rocchi si conferma arbitro solido e di talento: gestisce bene la partita, lasciando giocare il giusto e intervenendo con decisione nei momenti più complicati. E poi è sempre nel cuore delle azioni, mostrando una condizione fisica invidiabile. La gara è subito intensa: in avvio la Juve sfiora il vantaggio due volte con Tevez che è in posizione regolare dopo una mischia successiva a un angolo. L’ultimo tiro (alto) è di Chiellini sul quale piomba Campagnaro colpendolo sulla gamba: da valutare se il pallone era ancora in campo, in quel caso si poteva anche sanzionare l’entrata (avvenuta in area). 13' Rischia molto Kuzmanovic autore di una scivolata pericolosa su Vidal: Rocchi l’ammonisce e forse la scelta è giusta perché il piede dell’interista è tenuto al suolo e non ad altezza ginocchio (come aveva fatto De Rossi, per intenderci, sullo stesso Chiellini: entrata sanzionata con il rosso diretto). Secondo Cesari, in campo internazionale è sempre rosso; in Italia è un arancione intenso. Regolare il 2-0 della Juve: non c’è fuorigioco di Chiellini sul tocco di Pogba. Nella ripresa altri due gialli: Pogba per un fallo da dietro su Kovacic e Alvarez (steso Lichtsteiner) Secondo Cesari, anche il fallo di Pogba sarebbe da rosso in ambito europeo. Meno grave di quello di Kuzmanovic, ma comunque da rosso. Al 7' (0-0) Rolando spinge Llorente impedendogli di controllare il pallone: fallo stupido ed inutile ma se non fosse stato in area sarebbe stato fischiato. Manca un calcio di rigore alla Juventus. (NDR sinceramente non concordo con Cesari sulle due espulsioni. Secondo me l'impatto di Pogba è assolutamente casuale e il fallo di Kuzmanovic è duro ma tiene sempre il piede a terra. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

VERONA-JUVENTUS: 2 - 2 (arbitro Doveri di Roma)
Tanti episodi e due certezze: irregolari al 21’ (1-0) il 2-0 di Tevez e al 52' (2-0) il gol di Toni. Entrambi i gol viziati da fuorigioco non visti dall’assistente Stallone. Parliamo di situazioni non facili, ma gli errori restano. Nel primo caso l’argentino scatta un attimo prima, forse più semplice la seconda azione perché la posizione viziata di Toni nasce dopo una punizione e perché ci sono ben tutti e 5 i giocatori del Verona in fuorigioco. Condivisibile, invece, la valutazione di Stallone sul vantaggio Juve. Vero, sul tiro di Asamoah c’è il fuorigioco di Llorente, ma secondo noi è giusto non considerarlo attivo anche se lo spagnolo è molto vicino alla traiettoria del pallone. Il portiere Rafael, però, non sembra per nulla disturbato e compie la sua parata senza interferenze. Al 4' (0-0) secondo Cesari il gol della Juventus sarebbe irregolare perché: è vero che Asamoah tira in porta e che non è un passaggio; è vero che Llorente non disturba in alcun modo la parata di Rafael; è vero che neanche Moras potrebbe intervenire comunque perché troppo distante; è vero che Llorente non tenta la giocata e quindi non è punibile; però, la sua posizione è “interferente”. “Mettiamo che Moras impazzisca e decisa di tentare una parata: non può farlo perché Llorente è in posizione irregolare e glielo impedisce”. Lo riporto testuale e virgolettato perché, anche se può sembrare incredibile, l'ha detto veramente. A tal proposito, Malagutti non concorda e cita testuale Busacca, interrogato sulla punibilità del fuorigioco: “Ci deve essere un tentativo di contendere la palla, un gesto che possa far pensare a un intervento. Se un giocatore non fa nulla, anche se è vicino all'avversario si ritiene che non disturbi. Quindi non è in fuorigioco punibile”. Il Verona richiede anche due rigori: al 50' (0-2) il dubbio maggiore è per il mani di Vidal, che non fa nulla per evitare l’impatto in mischia, ma è difficile dimostrarne la volontarietà. L'intervento di Vidal è veramente goffo: si poteva fischiare il calcio di rigore. Giusto non intervenire sul tocco di Lichtsteiner nel recupero: il difensore salta con Toni e il movimento del braccio è congruo con questa azione. La palla poi gli finisce sul braccio (largo), ma l’involontarietà è evidente: le nuove direttive Fifa (vedi intervista di Busacca alla Gazzetta) hanno “depenalizzato” questi interventi. Cesari concorda. Ok il gol non dato a Osvaldo: fuorigioco. Al 83' (1-2) Marquez a piedi uniti su Vidal: intervento durissimo, coi tacchetti squarcia il calzettone del giocatore e lo colpisce alla caviglia. Punito col giallo, meritava il rosso diretto. Vidal ha zoppicato fino alla fine della partita. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

0-1, POSIZIONE LLORENTE
Sul tiro di Asamoah Llorente è lievemente al di là della linea difensiva, ma la sua posizione non influisce sulla giocata di Rafael che non appare disturbato nella respinta poi ribadita in rete dall’Apache.
0-2, POSIZIONE TEVEZ
Sulla verticalizzazione di Pogba l’ex Manchester ha una gamba al di là di Moras, il guardalinee non se ne accorge, sarebbe stato giusto annullare.
1-2, POSIZIONE TONI
L’ex centravanti bianconero è sicuramente in posizione irregolare nel momento in cui Romulo mette dentro il cross vincente, gol da annullare anche qui.
MANI DI VIDAL
Il cileno è scoordinato e tocca effettivamente la palla col braccio, ma dal movimento del corpo, della testa e la distanza dal pallone nel momento in cui si accorge di averlo vicino sono tutti fattori che fanno propendere per l’involontarietà.
AMMONIZIONE MARQUES
Brutto intervento del difensore veronese su Vidal al limite dell’area: entrata a gambe unite che colpisce la gamba dell’avversario. Per Doveri è solo giallo, ci stava il rosso.
MANI DI LICHTSTEINER
Il bianconero salta in contrasto su Toni, la palla finisce per rotolargli sul braccio, ma il movimento è evidentemente congruo e dunque il tocco involontario. Giusto non concedere il rigore.

JUVENTUS-CHIEVO: 3 - 1 (arbitro Valeri di Roma)
Non precisa la direzione dell’arbitro: 9' (0-0) manca almeno un rigore alla Juve, quando in avvio Frey colpisce Llorente. Dubbi anche sulla manata alla pancia rifilata da Radovanovic a Giovinco (forse la caduta plateale non è utile alla causa del bianconero). Al 24' (1-0) manata e trattenuta: ci stava il calcio di rigore. Fosse stato fuori area, avrebbe fischiato il fallo ma in questo caso non se l'è sentita. Okay il 2-0 di Marchisio: non c’è fuorigioco. Al 28' (1-0) Bruttissima entrata di Frey su Vidal: gamba alta e pericolosa direttamente sull'uomo. “Rosso, non ci piove” (testuale Cesari). [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

Come al solito quando gli episodi penalizzano la Juve, la moviola trova poco spazio all’interno dei commenti sia degli addetti ai lavori che dei tifosi, ma nel match vinto ieri col Chievo ci sono da segnalare due circostanze che se giudicate come si sarebbe dovuto giudicare, avrebbero portato alla concessione di due rigori a favore dei ragazzi di Conte.

FREY SU LLORENTE
Sullo 0-0, proprio in apertura di match, Llorente viene colpito dentro l’area piccola da Frey col piede destro dietro al ginocchio sinistro, ma per Valeri fila via tutto liscio.
RADOVANOVIC SU GIOVINCO
Al 25′, invece, quando il risultato era già stato sbloccato da Asamoah, Giovinco veniva maltrattato da Radovanovic: manata e trattenuta in area vicino al vertice sinistro alto dell’area ospite. Anche in quest’occasione per l’arbitro tutto regolare. Due evidenti errori ancora una volta archiviati nel dimenticatoio.

Derby di ritorno
Così come nel derby d’andata nelle moviole dei giornali e tv varie non vengono analizzati proprio tutti gli episodi, inoltre all’andata furono  Immobile e Meggiorini a farla franca, al ritorno Glik. Quindi il Torino ha poco da recriminare.
MANCATA ESPULSIONE VIDAL
Al 40′ il cileno, già ammonito, interviene al limite dell’area bianconera interrompendo l’azione granata: Rizzoli decreta il calcio di punizione, ma non estrae il giallo. Dalle immagini, però, si capisce che non sarebbe neanche fallo: la palla prima carambola sulla coscia di Vidal, e solo dopo sul suo braccio. Proteste anche al 71′ quando Vidal ferma Darmian irregolarmente: fallo del tutto normale, nulla di particolarmente grave che lasci pensare all’ammonizione come provvedimento disciplinare da adottare a corredo dell’intervento citato.
RIGORE SU EL KADDOURI
Minuto 80, l’ex Napoli entra in area da destra, supera Pirlo, e questi lo tocca sulla caviglia: il giocatore resta in piedi, ma si lascia andare dopo un paio di passi trascinando la gamba non colpita, e mandando per aria le braccia. Il rigore ci stava, ma la caduta irregolare probabilmente trae in inganno il direttore di gara.
RIGORE SU LLORENTE
Ed eccoci all’episodio di cui nessuno parla: al 56′ Pirlo batte un corner, Glik toglie quasi la maglia del centravanti basco, ma ne’ Rizzoli, ne’ il collaboratore d’area vedono nulla: anche qui ci stava il rigore.

Da CanaleJuve
Gli strascichi polemici del derby di domenica pomeriggio continuano a trovare spazio, già ne abbiamo parlato nei giorni scorsi in maniera abbastanza dettagliata in un nostro editoriale, ma non possiamo esimerci dal ritornare a discutere di alcuni argomenti che rischiano di confondere il popolo degli osservatori di questo malato mondo del calcio italiano.
LA CLASSIFICA DI PANORAMA
Nelle ultime ore si è tanto sentito parlare della nota “classifica senza errori arbitrali” redatta settimanalmente da Panorama.it: abbiamo provato a contattare direttamente colui che cura tale rubrica per farci spiegare meglio le logiche che ci stanno dietro (quanto spiegato nei loro articoli è evidentemente riduttivo, e vi spiegheremo fra poco perché: “il parametro preso in considerazione sono le decisioni che avrebbero potuto cambiare concretamente il risultato: rigori non assegnati o che non c’erano, reti annullate o concesse per errore”), ma non abbiamo ancora ricevuto risposta. La nostra curiosità nasce da un’incongruenza evidente che abbiamo notato anche solo restando al derby di Torino. Nel match d’andata alla Juve fu assegnato solo 1 punto anziché i 3 conquistati sul campo per via del gol in fuorigioco siglato da Pogba, mentre non vennero prese in considerazione le due mancate espulsioni a Immobile e Meggiorini comunque citate nel resoconto; nella partita di domenica, invece, l’eventuale rosso a Vidal diventa decisivo per rompere l’equilibrio sugli errori relativi ai rigori non concessi su El Kaddouri e Llorente. Delle due, l’una: torneremo sull’argomento se e quando riceveremo risposta. Nota a margine su questa classifica che tanto sta spopolando in ambienti romanisti: ammesso e non concesso che questo tipo di graduatorie abbiano un reale riscontro pratico (il calcio non è matematica, basterebbe già questo a far capire di cosa si sta parlando), è inspiegabile come non sia oggetto di polemica il bottino del Napoli, identico a quello della Juventus; ricordiamo che i partenopei sono la più diretta inseguitrice della Roma in classifica.

IL DOSSIER DEL CORSPORT
Detto ciò, un altro argomento che tanto rumore sta facendo è il noto dossier anti-Juve realizzato nella giornata di ieri da Il Corriere dello Sport. Prima di citare gli episodi da questi considerati come “aiutini a favore”, vogliamo riportarne l’introduzione affiancata dall’altra faccia della medaglia dimenticata dall’autorevole quotidiano romano:
Le ombre stagionali
CORSPORT - “Una stagione piena di ombre sulla Juventus. Non che siano mancate anche sviste arbitrali “contro” (il braccio largo di Ceccherini in Livorno-Juve 0-2 che avrebbe meritato il penalty, il pugno di Mexes a Chiellini che sarebbe stato rigore e rosso per il francese in Juve-Milan 3-2, tanto per citare)”.
CANALE JUVE - Una stagione del tutto nella norma. Non che siano mancate le sviste arbitrali “a favore” (vedi elenco Corsport in basso).
Il silenzio degli almanacchi
CORSPORT - “Ma c’è un dato che gli almanacchi non riporteranno mai: decisamente gli “aiutini” hanno avuto un peso specifico, soprattutto per i momenti in cui sono arrivati, diverso. Un dossier che, dopo 25 giornate (ne mancano tredici), è già abbastanza corposo”.
CANALE JUVE - Ma c’è un dato che gli almanacchi non ripoteranno mai: la forza della Juventus ha fatto passare quasi inosservate alcune decisioni arbitrali sfavorevoli ai bianconeri capaci di vincere nonostante gli errori altrui, anche se, in mezzo ad una lista già corposa, in tre delle quattro occasioni in cui gli uomini di Conte non hanno conquistato la vittoria, si sono comunque registrate sviste dei direttori di gara.
Le situazioni al limite
CORSPORT - “Tacendo le situazioni al limite. Per spiegare ed esemplificare: la decisione di Orsato di non ammonire per la seconda volta Lichtsteiner per un fallo su Taider in Inter-Juve 1-1 alla terza giornata, scelta che per l’andamento della gara non creò polemiche, possiamo ritenerla passabile”.
CANALE JUVE - Tacendo le situazioni al limite. Per spiegare ed esemplificare: la decisione di non concedere rigore per fallo di Costa su Pogba in Samp-Juve, la decisione di non concedere rigore per fallo di Antonsson su Ogbonna in Bologna-Juventus, la decisione di non espellere Kuzmanovic per l’entrataccia su Vidal in Juventus-Inter, scelte che per l’andamento delle gare non crearono polemiche, possiamo ritenerle passabili.
LA LISTA DEI FAVORI
Eccola, dunque, la pietra dello scandalo secondo Il Corriere dello Sport:
Chievo-Juventus 1-2: annullato ingiustamente un gol a Paloschi per fuorigioco inesistente;
Juventus-Genoa 2-0: il fallo che porta al rigore dell’1-0 avviene qualche centimetro fuori area;
Juventus-Napoli 3-0: sul suo gol Llorente parte da una posizione di 21 centimetri al di là della difesa partenopea;
Verona-Juventus 2-2: i due gol della Juventus nascono da posizioni di fuorigioco dei giocatori bianconeri, e in più non viene concesso un rigore per mani di Vidal;
Juventus-Torino 1-0: manca un rosso a Vidal e non viene concesso un rigore per fallo di Pirlo su El Kaddouri.
Stranamente dimenticato un episodio abbastanza eclatante che ricordiamo noi ai nostri colleghi:
Torino-Juventus 0-1: il gol di Pogba nasce da un fuorigioco di Tevez non rilevato.

LA LISTA DEGLI SFAVORI
Appurato tutto ciò, sul quale non ci può essere ovviamente nulla da dire, è doveroso adesso ricordare a tutti un’altra lista di episodi arbitrali, circostanze stavolte avverse alla Juve. Per evitare di rendere poco credibile questa lista si è deciso di dare spazio all’analisi moviolistica di due testate fortemente qualificate nel settore dello sport (e certamente non filo-Juventine - NDA) : La Gazzetta dello Sport e SportMediaset. Consultate le moviole delle prime 25 giornate di campionato, ecco la lista di partite con relativa chiave di lettura degli episodi dove le due redazioni hanno “sentenziato” allo stesso modo:
Juventus-Lazio 4-1
Contatto fra Cana e Tevez sullo 0-0.
GAZZETTA - Potrebbe starci un rigore per la Juventus: Tevez chiede l’uno-due a Vucinic, Cana si disinteressa del pallone e abbatte Tevez andandogli addosso.
SPORTMEDIASET - Tevez entra in area e riceve il pallone di ritorno da Vucinic: Cana si disinteressa completamente del pallone e stende l’argentino. Tagliavento è lì vicino e dovrebbe fischiare il calcio di rigore per la Juve ma fa finta di nulla.
Torino-Juventus 0-1
Contatto fra Immobile e Tevez sullo 0-0, contatto fra Meggiorini e Marchisio sullo 0-1.
GAZZETTA - Sbaglia pure Mazzoleni quando nel primo tempo non mostra il rosso diretto a Immobile (ammonito) autore di un’entrataccia sulla caviglia di Tevez: da dietro e senza nessuna possibilità di prendere la palla. Nella ripresa c’è anche un pugno dato da Meggiorini a Marchisio (sulla schiena): meritava il rosso
SPORTMEDIASET - L’attaccante granata colpisce la caviglia destra dell’argentino. E’ un fallo da espulsione. Da segnalare un pugno sulla schiena di Meggiorini a Marchisio. Il gesto di frustrazione del granata è tanto evidente quanto inutile. Rischia di essere punito con la prova tv
Juventus-Milan 3-2
Contatto fra Mexes e Chiellini sull’1-1.
GAZZETTA - Rocchi non si accorge del pugno di Mexes a Chiellini in area del Milan: mancano rigore e rosso al francese.
SPORTMEDIASET - Il pugno di Mexes a Chiellini è da rigore ed espulsione.
Nota: episodio citato anche da CorSport.
Fiorentina-Juventus 4-2
Contatto fra Aquilani e Bonucci sullo 0-0.
GAZZETTA - Unica decisione “traballante” il cartellino giallo mostrato ad Aquilani dopo l’entrata a tenaglia su Bonucci: era da rosso.
SPORTMEDIASET - Rizzoli si è limitato al giallo, ma l’intervento a forbice avrebbe meritato una sanzione peggiore.
Juventus-Catania 4-0
Contatto fra Gyomber e Tevez sull’1-0.
GAZZETTA - Alla Juve manca un rigore: Tevez è messo giù da Gyomber.
SPORTMEDIASET - Mentre Tevez entra dentro l’area viene buttato a terra. In quel momento l’attaccante bianconero poteva fare qualunque cosa, girarsi, andare a destra o a sinistra, impossibile non fischiare il rigore.
Livorno-Juventus 0-2
Contatto fra Ceccherini e il pallone sullo 0-0.
GAZZETTA - Il braccio è molto largo e anche il movimento è sospetto (pare cerchi il pallone). Più giusto dare il rigore, insomma.
SPORTMEDIASET - Mancata concessione di un calcio di rigore alla Juventus nella prima parte della ripresa. Intervento di mano di Ceccherini: ci sono tutti i presupposti per il calcio di rigore. Il giocatore di Nicola allarga il braccio, lo muove per andare a colpire la palla. E’ assolutamente volontario il suo intervento.
Nota: episodio citato anche da CorSport.
Atalanta-Juventus 1-4
Contatto fra Stendardo e Llorente sull’1-3.
GAZZETTA - Ci poteva stare un rigore per la Juventus sul punteggio di 3-1: Stendardo in marcatura su Llorente lo trattiene in modo evidente senza mai tentare l’anticipo sul pallone.
SPORTMEDIASET - Llorente viene trattenuto in area da Stendardo e non si capisce per quale motivo nè l’arbitro, nè l’assistente di porta Bergonzi non concedano il rigore.
Verona-Juventus 2-2
Posizione di Toni sullo 0-2.
GAZZETTA - Irregolare l’1-2 di Toni, viziato da fuorigioco non visto dall’assistente
SPORTMEDIASET - Da annullare il primo gol del Verona per posizione di fuorigioco di Toni: altro errore da matita rossa
Nota: episodio citato anche da CorSport.
Juventus-Chievo 3-1
Contatto fra Frey e Llorente sullo 0-0, contatto fra Radovanovic e Giovinco sull’1-0.
GAZZETTA - Non precisa la direzione dell’arbitro: manca almeno un rigore alla Juve, quando in avvio Frey colpisce Llorente. Dubbi anche sulla manata alla pancia rifilata da Radovanovic e Giovinco.
SPORTMEDIASET - Llorente (che copre il pallone) viene colpito nettamente alle spalle da Frey. Radovanovic rifila una manata sullo stomaco a Giovinco. Valeri, che è a due passi dall’episodio, decide di non intervenire. Altro rigore chiaro non concesso ai bianconeri.
Juventus-Torino 1-0
Contatto fra Glik e Llorente sull’1-0.
GAZZETTA - Proteste Juve per la trattenuta su Llorente mentre Padelli rinvia di pugno: dubbi.
SPORTMEDIASET - Fallo da rigore per la Juve con una trattenuta in area ai danni di Llorente da parte di Glik.

RIEPILOGO: IL BILANCIO FINALE
A favore: 1 gol annullato ingiustamente, 1 rigore inesistente concesso, 4 gol irregolari convalidati, 2 rigori non concessi, 1 espulsione mancante. Totale: 9.
A sfavore: 8 rigori non concessi, 4 espulsioni mancanti, 1 gol irregolare convalidato.
Totale: 13.
Bisogna aggiungere altro?

Continua incessante la guerra mediatica degli ambienti romanisti alla Juventus, e in prima linea ritroviamo anche oggi Il Corriere dello Sport: la foto copertina di quest’articolo raffigura il titolone centrale del quotidiano romano, il cui evidente obiettivo è quello di far passare per ipocrita ed opportunista l’allenatore della Juventus, Antonio Conte. Spazio dominante, dunque, concesso a una non-polemica anziché, per esempio, alla strepitosa prestazione del Real Madrid di Carlo Ancelotti guidato dalle mirabilianti giocate di Cristiano Ronaldo, pallone d’oro in carica.
Le parole riportate, infatti, si riferiscono alla conferenza stampa pre-partita di Europa League (Juve impegnata stasera in casa del Trabzonspor): il CorSport lascia passare un messaggio “pericoloso”, come a voler dire che si tratta di una situazione ovvia quella in cui l’allenatore della Juventus, la (secondo loro) squadra più aiutata d’Italia, si schiera a fianco dei direttori di gara impegnati in Serie A. Poco importa se così facendo non si sta presentando tutto lo scenario a 360 gradi: gli errori a sfavore della Juve vengono ancora una volta ignorati, le parole di Conte vengono presentate in maniera parziale.
Per completezza d’informazione eccole integralmente le parole del mister in tema arbitrale: “Polemiche arbitrali? Preferisco parlare di calcio giocato, quello che ho fatto l’anno scorso nel post-Genoa non mi è piaciuto, e da allora infatti ho cambiato totalmente atteggiamento nei confronti del mondo arbitrale. Gli arbitri italiani sono i migliori al mondo (frase sentita e risentita da mille soggetti del mondo del calcio, non ultimo il presidente dell’Inter Thohir un paio di giorni fa, ma evidentemente qualcuno si sarà distratto, n.d.r.), dobbiamo essere tutti più rispettosi ed educati, e ve lo sto dicendo io che ho sbagliato grossolanamente l’anno scorso”.
Ennesima occasione, dunque, in cui c’è chi preferisce il terrorismo mediatico all’informazione: si può anche comprendere la visuale di parte, ma la mistificazione della realtà che senso ha? Già, mistificazione, perché chi fa un dossier come quello di cui vi abbiamo parlato ieri, NON PUO’ E NON DEVE (ma lo fa) dimenticare quanto da loro stesso scritto nelle settimane scorse, nei mesi scorsi. Già, perché, eccezion fatta per il fallo di Cana su Tevez (Juventus-Lazio 4-1) – di questo nello specifico non vi è traccia d’analisi sul web -, i due di Juventus-Chievo 3-1 (Frey su Llorente e Radovanovic su Giovinco) e quello di Glik su Llorente (Juventus-Torino 1-0), il CorSport non conferma quanto vi abbiamo anticipato, ma per lo meno compensa l’operato dei direttori di gara nelle partite della Vecchia Signora: secondo da quanto loro pubblicato, infatti, in questa stagione i bianconeri hanno avuto tanti favori quanti sfavori, nove per parte per la precisione.

Leggere per credere, ecco la loro analisi:

Torino-Juventus 0-1, Mazzoleni
Tevez se ne va alla sua maniera, Immobile entra in scivolata da dietro. L’intervento è duro e brutto e, soprattutto, mette a repentaglio l’incolumità del giocatore argentino. Ci sono tutti i connotati per il cartellino rosso. Marchisio cade e si tocca la schiena poiché Meggiorini lo colpisce con un pugno.
Juventus-Milan 3-2, Rocchi
Pugno di Mexes alla spalla e poi alla nuca di Chiellini, pallone in gioco da calcio d’angolo: era rigore e cartellino rosso.
Fiorentina-Juve 4-2, Rizzoli
L’errore su Aquilani è clamoroso: il viola, saltando verso Bonucci, da dietro lo colpisce a forbice. Per Rizzoli è giallo, sarebbe stato da rosso. Ancora graziato Aquilani (quest’episodio è addirittura sfuggita alla nostra analisi, n.d.r.): ammonito, tocca Pirlo che aveva già dato via il pallone, entrando in ritardo, avrebbe meritato il secondo cartellino.
Juventus-Catania 4-0, Guida
Manca un penalty alla Juventus: Gyomber si disinteressa del pallone e va diretto su Tevez con una spallata-ancata che fa volare l’argentino.
Livorno-Juventus 0-2, Massa
Manca un rigore (solare, mica da interpretare) alla Juve: colpo di tacco di Llorente in area del Livorno, Ceccherini ha il braccio sinistro largo e lo abbassa sul pallone, Massa dice «E’ involontario», era rigore.
Atalanta-Juventus 1-4, Celi
E’ in area, e sarebbe stato rigore, l’intervento di Stendardo su Llorente: c’è una trattenuta, il braccio sinistro è sul corpo dello spagnolo.
Verona-Juventus 2-2, Doveri
Il gol di Toni è in fuorigioco, o per lo meno sospetto (versione buonista): ha una gamba in off side.
Tutto ciò non fa parte delle “ombre sulla stagione della Juve”? Considerando che ben 7 di questi 9 episodi sono arrivati col risultato ancora in bilico, il “peso specifico di questi aiutini verrà riportato negli almanacchi”? Il fatto che manchino solamente tredici partite alla fine rende “abbastanza corposo” questo contro-dossier realizzato facendo un banalissimo copia-incolla dal loro sito?
Coerenza e sportività, non si richiede altro, nella speranza che almeno stavolta l’attesa non sia vana.

JUVENTUS-TORINO: 1 - 0 (arbitro Rizzoli di Bologna)
Un paio di lunghissimi secondi: tanto è durata l’attesa di Rizzoli (fermo nella sua posizione infelice: aveva la visuale coperta) dopo il tocco galeotto di Pirlo su El Kaddouri in area della Juve. Per dare il rigore aspettava un suggerimento del giudice di porta Calvarese, meglio piazzato per vedere l’irregolarità. L’auricolare resta "muto" e allora l’arbitro lascia giocare, sbagliando. Ci stava il calcio di rigore. Si vede proprio Rizzoli rimanere fermo in attesa di un “segnale” dall'addizionale meglio piazzato, a conferma di quella che probabilmente è stata la sua sensazione. Non arrivando nessuna conferma, lascia giocare, sbagliando. A parziale scusante c’è la caduta innaturale di El Kaddouri, quasi in ritardo rispetto al contatto, ma anche perché il granata sbilanciato si autocalcia sulla gamba. Le immagini mostrano che non c'è nessun auto calcio/sgambetto, solo il tocco di Pirlo sul piede sinistro. El Kaddouri cade “col piede sbagliato” (viene toccato sul sinistro ma fa un passo e cade col destro, mentre il sinistro è naturalmente appoggiato a terra) e parecchio dopo il tocco: questa accentuazione/simulazione probabilmente instilla il dubbio in Rizzoli.
Per il resto c’è un’altra situazione particolare: Vidal già ammonito rischia per due volte il secondo giallo. Al 40' (1-0) Rizzoli gli fischia un mani al limite dell’area sul tentativo di aggirarlo di Cerci. Per le direttive Fifa è cartellino automatico se si ha certezza che il pallone torni nella disponibilità del calciatore autore della giocata (in questo caso Cerci), altrimenti no. Rizzoli sceglie la seconda opzione: molti dubbi. Secondo Cesari ci stava il secondo giallo. Le immagini e la ripresa “da dietro” mostrano chiaramente che Vidal alza la gamba destra per intercettare il pallone e lo colpisce con la coscia, poi la palla carambola e rimane schiacciata tra coscia e gomito: in questo caso sarebbe quindi involontario. Questa la spiegazione che Rizzoli fornisce ai giocatori (Secondo le interpretazioni fornite da Collina anche nel famoso caso di Guida in Juventus-Genoa, “se la palla tocca prima un'altra parte del corpo, l'intervento non è volontario e quindi non punibile”). Il dubbio è che Vidal poi ne “approfitti” per interrompere l'azione, tenendo schiacciata la palla tra coscia e braccio un attimo in più del lecito. Caso molto dubbio. Al 72' (1-0) ci poteva stare l’ammonizione per l’entrata su Darmian. In questo caso il giallo ci stava tutto perché Vidal, superato, si aiuta anche trattenendo l'avversario. Lo stesso Conte "fiuta" il pericolo: dentro Marchisio al posto di Vidal. Corretto il primo giallo a Vidal. Al 56' (1-0) proteste Juve per la trattenuta su Llorente mentre Padelli rinvia di pugno: dubbi. Trattenuta da punire col calcio di rigore. Fischiato fallo in attacco che però non si vede da nessuna parte. Al limite c'è anche una trattenuta su Tevez: non ci sono altri falli. “Fallo da libera l'area, non bello da parte di Rizzoli” (testuale Cesari ndr). [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

MILAN-JUVENTUS: 0 - 2 (arbitro Guida di Torre Annunziata)
Se a 32 anni ti ritrovi ad arbitrare per la prima volta Milan-Juve, un minimo di emozione ci deve essere per forza. Ma se
la designazione arriva in una settimana piena di veleni per le decisioni prese dai tuoi colleghi e tanto per gradire 24 ore prima della sfida accade di tutto in Roma-Inter a un fischietto esperto come Bergonzi, allora la pressione e il livello di difficoltà salgono di parecchio. Ecco perché la cosa che ci è piaciuta di più di Marco Guida è stata la serenità con cui ha
affrontato una gara che poteva scottarlo. L’arbitro della sezione di Torre Annunziata, neo internazionale da gennaio, poco più di un anno fa aveva sostenuto un duro faccia a faccia con Antonio Conte al termine di Juve-Genoa. Il tecnico bianconero era furioso per il rigore non dato dopo un mani di Granqvist (il settore tecnico dell’Aia, dopo un consulto con Fifa e Uefa, sentenziò che non era da punire): fu espulso, si pentì e chiese scusa pubblicamente. E ieri era pronto a non alimentare polemiche in caso di errori contro la Juve. Non è stato necessario perché la partita di Guida, con qualche inevitabile sbavatura, è stata buona. Gialli ok L’unica svista di un certo peso arriva dopo 8 minuti: Marchisio è steso da Montolivo fuori dall’area di rigore milanista, l’arbitro lascia correre. Manca la punizione alla Juve e un possibile giallo al capitano rossonero. Montolivo colpisce Marchisio: c'erano i presupposti per fischiare il fallo dal limite. Il
giallo è eccessivo. 25' Bonera su Tevez: fischiato il fallo ma manca il giallo a Bonera. Poteva essere un campanello
d’allarme, ma proprio la serenità aiuta Guida ad andare avanti senza "scheletri". Da quel momento gli spettatori spostano l’attenzione sulla gara dopo giorni passati a parlare degli arbitri. Nella ripresa un paio di casi più importanti. In primis il giallo a Pirlo (era diffidato, salterà la Fiorentina) per una brutta entrata su Saponara. Il bianconero rischia il rosso diretto, ma il giallo sembra più appropriato: il piede di Pirlo non è alto, se lo avesse portato ad altezza tibia o ginocchio allora il colore del cartellino sarebbe stato diverso. Per Cesari ci poteva stare anche il rosso ma “è il classico fallo da arancione, da espulsione a tempo se la introdurranno” (testuale). Giallo pure per Marchisio: giusto, esce dalla barriera un secondo prima del tocco di Montolivo per Rami. Per Cesari il giallo è troppo severo, eccessivo, anche se a termini di regolamento non si può contestare.  [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

L’episodio più chiacchierato riguarda il giallo a Pirlo: ci sono state timide lamentele rossonere, alcuni volevano il rosso, ma la decisione appare corretta considerando che il piede del centrocampista bianconero non è alto, e l’intervento non è neanche in particolare ritardo. Ci poteva stare, invece, un penalty per parte, ma in situazioni del genere si tende (sbagliando) quasi sempre a lasciar correre: poco dopo il quarto d’ora Lichtsteiner conclude dal limite dell’area piccola, De Jong arriva in ritardo e colpisce il terzino bianconero dopo che questi aveva già tirato. Il pallone è nettamente in gioco al momento del contatto, il regolamento parla chiaro, ma per Guida si gioca. Subito in apertura di ripresa caso analogo stavolta in area bianconera: cross di Kakà, Poli anticipa Caceres d’un soffio, dopo arriva il contatto fra le teste dei due. Il rossonero è addirittura costretto a lasciare il campo per infortunio. Serve un chiarimento forte a riguardo: in occasioni simili abbiamo visto che non viene solitamente concesso il rigore (Campagnaro su Chiellini in Juve-Inter e Meggiorini su Pogba in Juve-Toro), ma non sono mancate le occasioni in cui è stato assegnato il penalty (Tomovic su Biabiany in Parma-Fiorentina).

similitudini con il famoso Milan Juventus 1-1 (Muntari !!!!!!!!) ma considerazioni opposte in questo caso perché non c’è la Juve in mezzo allora nessuno osa dire che la Roma è aiutata, neanche gli Interisti che sono stati penalizzati pesantemente in questa gara :

ROMA-INTER: 0 – 0 (arbitro Bergonzi di Genova)
Al 16' (0-0) l'Inter protesta per un rigore non concesso: Benatia mette il braccio destro sul collo di Icardi, mentre con il braccio sinistro lo cinge alla vita. Lo sbilanciamento c'è: è rigore. Trattenuta accompagnata da un colpo sulla coscia destra di Icardi. Il rigore doveva essere accompagnato da un provvedimento disciplinare: ci stava il rosso per chiara occasione da gol. Al 20' (0-0) intervento con il piede a martello di Castan su Icardi: intervento almeno da cartellino giallo (identico a quello di Pirlo in Milan-Juventus ndr)Al 32' (0-0) gol annullato alla Roma per fuorigioco di Destro: ma la rete doveva essere fermata per un braccio di Nainggolan, che ha servito così il compagno di squadra. Manca il giallo a Nainggolan. Al 37'(0-0) episodio da prova tv: la palla è giocata. In una mischia nell'area della Roma De Rossi tocca i capelli di Icardi e poi lo colpisce con un pugno. Calcio di rigore ed espulsione per il capitano della Roma. Già nei primi minuti della partita brutto fallo di De Rossi su Icardi con le braccia larghe, su cui Bergonzi ha sorvolato. Nella ripresa a lamentarsi è la Roma. Al 72' (0-0) Samuel prima ostacola Destro con il braccio sinistro poi frana sull'attaccante giallorosso in area: è calcio di rigore. Al 86' (0-0) pugno di Juan Jesus a Romagnoli: anche in questo caso calcio di rigore e rosso per il difensore dell'Inter. Anche qui palla in gioco ed episodio da prova tv. [Fonte: Sportmediaset.it e La moviola è uguale per tutti]

JUVENTUS-FIORENTINA: 1 - 0 (arbitro Orsato di Schio)
Daniele Orsato esce bene da una gara considerata "a rischio". Esce bene anche al netto di due episodi molto al limite: valutazioni difficili da valutare anche alla moviola, figuriamoci dal vivo. Partiamo dal gol a gioco fermo segnato da Diakité al 48’ (1-0): il fischio dell’arbitro arriva prima del tiro in porta perché l’assistente Nicoletti segnala un fuorigioco del difensore viola. C’era? Andiamo a sensazione: bisogna fermare le immagini nel momento preciso del tocco di Pizarro e capire se il tallone di Pogba tiene in gioco oppure no l’avversario. Nicoletti valuta in un attimo a circa 45 metri dall’azione avendo un altro giocatore della Fiorentina in fuorigioco passivo a impallare la visuale. Se sbaglia, lo fa di pochissimo. Nel dubbio non si dovrebbe tenere giù la bandierina? Sì, ma l’assistente dimostra di non averli alzando subito, forse perché influenzato dall’altro giocatore in offside. Praticamente impossibile stabilire se il tallone di Pogba tenga o meno in gioco Diakìtè. Il gol comunque avviene a gioco fermo. Secondo Cesari è in gioco, però non se la sente di penalizzare l'arbitro. Altra situazione televisiva in area della Fiorentina: durante una mischia, Vargas corre verso il pallone e incoccia involontariamente con la gamba su quella di Pogba. Ci poteva anche stare il rigore, ma un contatto simile è quasi impossibile da vedere per l’arbitro. La dinamica è diversa: Vargas è fermo e rifila un calcio a Pogba che gli passa davanti. Si salva dal rigore perché probabilmente per pochi istanti la palla non è ancora in gioco. Manca però il provvedimento disciplinare: “nessun dubbio, rosso diretto” (testuale Cesari ndr). Giusta, infine, la simulazione di Matos. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

Europa League : Fiorentina – Juventus 0-1
I tifosi viola non hanno mancato nemmeno stavolta di esibire il consueto mix di sconcezze con le quali sono soliti accogliere la Juve: da tutta la Curva Fiesole e da parte della tribuna, infatti, prima della partita si è alzato il coro “Amo Liverpool” e gruppi di tifosi hanno anche intonato “Salta con noi, Gianluca Pessotto”. Inoltre  Beppe Marotta è stato pesantemente insultato durante l'intervista concessa a Mediaset. Ma a finire sotto inchiesta invece ha rischiato di finire Stephan Lichtsteiner che sarebbe stato reo, secondo l'ambiente viola, di avere rivolto un gesto sconveniente verso il pubblico. Ma lo svizzero ci ha subito tenuto a precisare: "Non ho fatto il gesto dell'ombrello. Ho solo fatto il segno di andare a casa ai tifosi per sottolineare l'eliminazione. Non hanno smesso di insultarci per un attimo". E un portavoce della Juventus ha ribadito: "Lichtsteiner non ha rivolto nessun gesto dell'ombrello ai tifosi viola, ha solo fatto segno con la mano di andare a casa a quei tanti che gli hanno augurato di morire durante il riscaldamento".

giovedì 20 marzo 2014
Bonolis: «Anche stasera tifo contro la Juve»
"Non faccio pronostici, i viola devono vincere, punto e basta. Lo pretendo. Passate questo turno e fatela finita. Qualsiasi cosa batta la Juve è “ambrosiana”". Lo showman intervistato da Radio Blu ha poi detto: "In campionato? La Fiorentina è forte, rosicchiare qualche punto è importante per l’Inter. Però siamo lì dietro. Se passate stasera in Europa League-riporta violanews- chiudete un occhio e fate passare quarta la mia Inter”.


GENOA-JUVE: 0 - 1 (arbitro Mazzoleni di Bergamo)
Tanti episodi, non sempre brillante la squadra arbitrale. Nel primo tempo due gol annullati a Osvaldo e una caduta in area di Bertolacci. Giusta la prima segnalazione di Ghiandai: la palla sbatte su Llorente e poi arriva al compagno in offside; sbagliata la seconda: al 39' (0-0) Osvaldo, sul tacco di Pogba, è in linea con il difensore. Chiamata molto facile, aiutata anche dalla riga dell'area, eppure sbagliata. Al 38' (0-0) forti dubbi nell’incrocio Lichtsteiner-Bertolacci: il bianconero colpisce, in modo fortuito, la gamba dell’avversario, ci poteva stare il rigore, ma era complicato vederlo. Ci poteva stare il calcio di rigore. Il contatto, involontario, avviene con le gambe, non nella parte alta come sembra inizialmente. Il fatto che sia involontario non cambia comunque il giudizio del rigore. Al 53' (0-0) Gilardino addomestica un pallone col braccio: tocco volontario, manca il giallo (sarebbe stato il secondo). Al 69’ (0-0) tocco col braccio largo di Antonelli sul cross di Llorente: l’arbitro lascia giocare ritenendolo giustamente involontario e soprattutto per la distanza minima tra i due. All'inizio dell'azione Antonelli tiene le braccia dietro il corpo; poi senza un motivo allarga il destro e lo tiene sempre largo ad occupare più spazio; però di converso non c'è alcun movimento della mano verso la palla, tale per cui l'intervento sembrerebbe involontario. “Non mi sarei stupito per nulla se avesse fischiato calcio di rigore, però il dubbio rimane e quindi assolvo l'arbitro”. (testuale Cesari). Al 71’ (0-0) caso non troppo diverso, ma punito col rigore (ok non ammonire, la palla non è destinata a un rossoblù): cross di Motta, toccato prima da Bertolacci e poi da Vidal con il braccio aperto. L’involontarietà sembra esserci anche per il cileno che però non è vicinissimo al genoano. La palla è deviata a un metro circa da Bertolacci, tocca terra a meno di un metro e schizza sul braccio largo di Vidal in corsa. Nonostante questo, secondo Cesari il rigore è netto. Calcio di rigore da ripetere perché Bonucci, che spazza l'area, entra con largo anticipo rispetto alla battuta. Per il resto, gara ruvida con l’arbitro che ha cercato di galleggiare nel mare in tempesta. Al 28' (0-0) gomitata di Gilardino a Bonucci: se la cava col giallo ma secondo Cesari il provvedimento corretto è
l'espulsione. Al 88' (0-0) assolutamente corretto fischiare il fallo da cui nasce il gol di Pirlo: il genoano colpisce la gamba destra di Quagliarella senza toccare mai il pallone. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]
Nedved infastidito ai tifosi deve lasciare la tribuna
Dopo un episodio contestato il consigliere d'amministrazione bianconero è stato oggetto di contestazione e ha abbandonato il suo posto a Marassi
CATANIA-JUVENTUS: 0 – 1 (arbitro Damato di Barletta)
Gara molto nervosa che Damato fatica a tenere in pugno, fermando in ritardo le maniere forti usate da Bergessio verso Chiellini: l'attaccante argentino vuole vendicarsi del gravissimo fallo subito nella partita d'andata vinta 4-0 dalla Juve (frattura del perone). Ma l'arbitro sbaglia già al 2' (0-0) quando annulla un gol a Vidal fischiando un fallo a centro area di Bonucci su Bellusci: in realtà anche il bianconero viene tenuto per la maglia dal difensore. Se ferma il gioco deve fischiare il calcio di rigore, altrimenti gol valido.  Ok un paio di decisioni nei minuti iniziali l'ammonizione a Gyomper per una brutta entrata su Tevez e a Osvaldo per un fallo sullo stesso Gyomper. Ma poi Damato va in difficoltà. All'8'(0-0) c'è un accenno di rissa: manata di Chiellini a Barrientos mentre saltano per colpire di testa, subito dopo Bergessio reagisce e fa lo stesso con Chiellini: viene ammonito, ma merita il cartellino rosso. Secondo Cesari, entrambi gli interventi sarebbero da rosso. Secondo Malagutti invece quello di Chiellini è scomposto, Bergessio invece violento: concordo con Malagutti. Chiellini comunque meriterebbe almeno un giallo. Al 27' (0-0) episodio singolare: espulsi insieme i due tecnici Maran e Conte per proteste, chiaramente di segno opposto, dopo un'altra manata del solito Bergessio ai danni di Bonucci (Damato grazia l'argentino: niente ammonizione) Bergessio punta Bonucci, lo aspetta e gli rifila una gomitata: rosso. Altra sberla di Bergessio a Chiellini a centrocampo: manca almeno un giallo. Ma è soltanto questione di tempo: Bergessio trova il secondo giallo (e conseguente espulsione) al 66' (0-1) del secondo tempo quando frana addosso a Chiellini. Forse di tutti gli episodi precedenti, questo è il fallo meno da ammonizione di tutti. Dei vari interventi fallosi dell'attaccante argentino, questo sembra il meno duro. Ma Damato, anche se in ritardo, lo punisce per l'atteggiamento provocatorio tenuto per tutta la partita. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

Annullato un gol regolare a Vidal e negato un rigore a Bonucci. Bergessio, da rosso già all’8° del primo tempo, ha potuto aggredire liberamente i giocatori della Juventus fino a metà ripresa, quando finalmente Damato ha deciso di applicare il regolamento espellendo lo scarpone argentino. In questa stagione il rapporto tra episodi a favore e contro è di 1 a 6: per ogni errore che ha avvantaggiato la Juventus, altri 6 l’hanno sfavorita. Ti aspetteresti un minimo di obiettività anche da un giornale ormai caduto in disgrazia come il Corriere dello Sport (che dedica la prima pagina al calcio spagnolo: semplicemente pazzesco!), invece al peggio non c’è mai fine: "Damato GRAZIA Chiellini", questo il titolo dei Trigoriani. E a proposito di giornalismo spazzatura, ecco cosa succede a fomentare odio: a Catania assaltato il pullman della Juventus (Marotta: "Atti di delinquenza"). 

Moviola Bianconera 2013-2014 prima parte (Girone di Andata)

Il Campionato di Serie A 2013-2014 è stato dominato in modo schiacciante dalla Juventus e agli avversari non resta neanche l'alibi della moviola, infatti i nostri inseguitori sarebbero arrivati lontani anni luce dalla Juve se non fossero stati aiutati da innumerevoli sviste ed errori arbitrali in loro favore. Napoli e Roma sono state aiutate in modo vergognoso, solo persone anti sportive possono negare questo, però quelli che lo fanno sono gli stessi che chiamano ladra la Juve.

Già nella gara di Supercoppa Italiana non solo c'era stata la beffa dei campi inadeguati della Borghesiana, ma parecchie decisioni arbitrali durante la partita erano state sfavorevoli alla Juventus che avrebbe inoltre dovuto da regolamento giocare in casa e non a Roma. Per fortuna un Lichsteiner straordinario sbriciolò in quell'occasione la sua ex squadra e la Lazio fu travolta 4-0. Rigore solare negato a Vidal a pochi secondi dallo scadere e sul fallo in area fischiata la fine.

Prima giornata
Nella ripresa Costa affossa Pogba in piena area ma per l’arbitro è tutto regolare. L’episodio è già evidentemente di suo falloso, figuriamoci tenendo conto delle ultime disposizioni che parlano di tolleranza zero con falli simili. Il risultato era ancora in bilico.

Seconda giornata
Tevez entra in area e viene affrontato da Cana che si disinteressa della palla mettendo le braccia sul petto dell’avversario, atterrandolo. Tagliavento, sbagliando, lascia proseguire.

Terza giornata
Gara che ha visto l'aggressione subita da un  tifoso bianconero isolato da parte di decine di ultras nerazzurri dopo il gol del pareggio di Vidal e un finale Juventino che sapeva di assedio alla porta dell'Inter. Al 18′ Vidal viene braccato da Taider, fallo netto da rigore, ma il cileno aveva precedentemente toccato di mano per controllare il pallone, come da lui stesso ammesso, e come giustamente segnalato dal collaboratore d’area Damato, dunque giusto far riprendere il gioco con una punizione per l’Inter. Lamentele nerazzurre per il mancato rosso a Lichtsteiner : già esagerato il primo giallo per un normale duello in fascia fra lo svizzero ed Alvarez concluso col fallo del bianconero, giusto non mostrare il secondo cartellino per un intervento dell’ex laziale su Taider al 32′. Ottimi voti in pagella per il direttore di gara e gli assistenti su tutti i quotidiani sportivi.

Quarta giornata
Non manca l’ennesimo spunto per confondere gli spettatori in merito alle nuove disposizioni relative al fuorigioco: nella ripresa, sul finire del match, Vucinic non supera un avversario al limite dell’area, il tocco del difensore fa rocambolare la palla sull’esterno verso Tevez, inizialmente davanti alla linea della difesa, e allora il guardalinee segnala l’off-side all’arbitro: è un’errata interpretazione considerando l’avvenuta giocata della difesa; nulla di grave, comunque, semplicemente una curiosità. In definitiva, ottima la prestazione di Bergonzi e dei suoi assistenti.

Quinta giornata
Vittoria fortunata per la Juventus. Dopo il pareggio della Juve i padroni di casa segnano il 2-1 : tiro di Bentivoglio, Buffon respinge male, Paloschi ribadisce in rete. L’arbitro annulla su segnalazione dell’assistente: segnalazione errata poiché ad essere al di là della linea dei difensori è Thereau e non l’ex rossoneroNel primo tempo ci poteva stare un penalty per la Juve per una spinta su Llorente non ravvisata dall’arbitro De Marco (lo stesso che non ha concesso il netto rigore al Milan contro il Napoli per il fallo di Zuniga su Poli), così come nella ripresa Tevez viene strattonato ripetutamente in area prima di andare giù. Intervento da “arancione”, infine, quello di Bentivoglio su Pirlo in mezzo al campo subito dopo la rete annullata al Chievo: l’arbitro opta solo per il giallo. Nulla da dire su un mani di Dramè: il rimpallo con Pogba è troppo ravvicinato per poter parlare di volontarietà.

Sesta giornata
Il derby è deciso da una rete di Pogba viziata dalla posizione irregolare di Tevez: corner per la Juve, spizzata di Bonucci, Tevez colpisce la traversa, palla a Pogba che di testa insacca. Al momento del tocco di Bonucci, però, Tevez, a stretto contatto con Masiello, è una manciata di centimetri al di là della linea difensiva granata. Posizione irregolare riscontrabile alla moviola. Ci sono due episodi che, però, non possono essere ugualmente trascurati. Il primo sullo 0-0, prima frazione di gioco: Pogba ruba palla a Immobile e serve Tevez, questi va via per circa 20 metri inseguito dallo stesso ex attaccante della Primavera bianconera che ad un certo punto decide di affondare il tackle a gamba testa, da dietro e senza nessuna possibilità di giocare la palla, finendo per colpire Tevez sulla caviglia. Intervento da rosso diretto, ma l’arbitro ammonisce solamente il granata. Nella ripresa, infine, Marchisio va via a Meggiorini, questi lo insegue e lo colpisce con un pugno evidentemente volontario sulla schiena. Mazzoleni non ravvisa neanche il fallo. In 9 contro 11 per i cugini sarebbero stati dolori.

Molti veleni arbitrali sul derby: la vetrina se la prende la rete irregolare di Pogba, ma anche la Juve può recriminare in primis per la mancata espulsione di Immobile (con Tevez a rischio per la Champions). E c’è anche spazio per una possibile prova tv ai danni di Meggiorini. Ma procediamo con ordine. ll gol della vittoria era da annullare: sull’angolo c’è lo stacco di Bonucci e a quel punto Tevez (che si è liberato dalla marcatura "tentacolare" di Masiello a rischio rigore) è davanti a tutti i difensori. L’assistente La Rocca non si accorge del fuorigioco: così Tevez spedisce la palla sulla traversa e Pogba la ribadisce in rete. Un errore non grave come quello di Verona, ma neppure "comprensibile". Anche il giudice di porta Orsato si gira verso l’assistente (sarà fermato per qualche settimana) avendo intuito il possibile fuorigioco. Sbaglia pure Mazzoleni quando nel primo tempo non mostra il rosso diretto a Immobile (ammonito) autore di un’entrataccia sulla caviglia di Tevez: da dietro e senza nessuna possibilità di prendere la palla. In questo inizio di stagione è forse il tallone d’Achille degli arbitri: troppo permissivi con il gioco duro, servono più rossi. Nella ripresa c’è anche un pugno dato da Meggiorini a Marchisio (sulla schiena): meritava il rosso. Se non è stato visto dalla cinquina arbitrale potrebbe scattare la prova tv. Qualche dubbio anche per la trattenuta subita da Bonucci in area granata. [Fonte: Gazzetta.it]

Settima giornata
La punizione da cui nasce il pareggio bianconero è decretata da Rocchi per una scivolata da dietro di De Jong su Tevez: non è chiaro se l’olandese tocchi l’argentino, ma a questo punto è necessario ricordare cosa dice il regolamento per casi del genere: “I falli e le scorrettezze devono essere punti come segue: calcio di punizione diretto se un calciatore (…) commette una delle infrazioni seguenti in un modo considerato dall’arbitro negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata: dà o tenta di dare un calcio ad un avversario; fa o tenta uno sgambetto ad un avversario; (…) colpisce o tenta di colpire un avversario; (…) effettua un tackle su un avversario (…)”. A questo punto si può dire senza possibilità alcuna di smentita che è stata presa la decisione corretta. Sul punteggio di 1-1, Tevez trova spazio sulla destra della difesa rossonera, entra in area e viene affrontato con la spalla da Constant: il contatto finale, però, avviene col braccio del difensore milanista. Era rigore. Sempre sull’1-1, corner per la Juve, Mexes stende in piena area Giorgio Chiellini con un pugno: sarebbe rigore ed espulsione per il francese, ma non per il direttore di gara che lascia correre. Il provvedimento disciplinare nei confronti del biondo ex Roma viene preso solamente al momento del fallo su Giovinco sulla punizione del 3-1: doppio giallo (il primo per fallo su Vidal nell’azione del 2-1) sacrosanto. Nel primo tempo, minuto 23, Bonucci va a muso duro su Robinho appoggiandogli la fronte in faccia: l’arbitro lo ammonisce, il rosso non sarebbe stato scandaloso, anche se la sceneggiata di Robinho è da Oscar. Pessima la gestione Muntari: all’ex Inter è stato concesso di tutto durante l’arco del match, compresi mancati provvedimenti disciplinari a seguito di falli da ammonizione ripetuti. Al 92′ invece, il giallo è arrivato: peccato che in quell’occasione non avesse commesso fallo su Giovinco. Manca un giallo a Robinho che, sceneggiata su Bonucci a parte, ferma un’azione della Juventus lanciando volontariamente in campo un secondo pallone (evidente gesto antisportivo), e costringendo dunque l’arbitro ad interrompere il gioco.

Ottava giornata
Al 37′ giusto concedere il rigore alla Juve per un calcio di Rodriguez su Tevez, e ci potrebbe stare anche il penalty concesso ai viola per fallo di Asamoah su Fernandez, anche se quest’ultimo episodio lascia perplessi considerando il metro di giudizio applicato dal direttore di gara nell’arco del match: una gestione totalmente sballata che trova il punto più alto nel mancato rosso ad Aquilani per un fallo a forbice da dietro su Bonucci. Qualche dubbio anche sul gol del 3-2: l’azione pare nascere da un tocco di mano di B.Valero che interrompe un passaggio di Vidal.

REAL MADRID-JUVENTUS
Nettamente insufficiente la prestazione dell’arbitro Grafe: innanzitutto il rigore concesso al Real, provvedimento che ci può stare nonostante in Italia non fischino mai falli del genere, ma di contatti di questo tipo se ne sono visti nel corso di tutto il match anche nell’area avversaria. Indiscutibilmente errato il provvedimento preso nei confronti di Chiellini ad inizio ripresa: il duello con Ronaldo sarebbe stato anche esagerato interromperlo per fallo, figuriamoci con annessa espulsione per intervento che interrompe una chiara occasione da gol. Alla Juve, inoltre, manca anche un rigore: Vidal viene toccato da dietro da Illarramendi (già ammonito), se in Italia non concedessero un rigore del genere al nostro avversario di turno apriti cielo !

Nona giornata
L’unica piccola sbavatura è il rigore che permette alla Juve di sbloccare il risultato che sembra non esserci: indiscutibile il fallo di Biondini su Asamoah, ma il contatto arriva un paio di centimetri al di qua della linea dell’area di rigore, in una gara dominata in lungo e in largo dalla Juventus con numerose incursioni in area.

Decima giornata
Sul punteggio di 1-0, Tevez entrava in area da sinistra, sfruttava la sovrapposizione di De Ceglie per accentrarsi, ma a quel punto veniva ostacolato irregolarmente da Gyomber con un’ancata che mandava a terra l’argentino. Per l' arbitro Guida tutto regolare. Giusta, invece, la decisione di decretare il fallo da cui nasce il 2-0 di Pirlo: Almiron tocca da dietro Tevez proprio un attimo prima che l’ex Manchester entri in area. Sacrosanta l’espulsione per doppia ammonizione di Guarente, qualche dubbio in più sul giallo per simulazione a Pirlo.

Undicesima giornata
Partita decisamente corretta dal punto di vista disciplinare (il primo fallo viene fischiato dopo quasi quattordici minuti...) e un solo episodio dubbio da rivedere. Al 44’ del primo tempo Giovinco riceve il pallone appena dentro l’area e lo controlla con l’esterno spostandolo, poi va giù per la carica da dietro da parte di Lucarelli: il difensore del Parma non tocca il pallone ed è un po’ troppo irruento, soprattutto considerando la differenza di stazza con il bianconero. Celi decide di non fischiare, ma a inizio ripresa assegna una punizione al limite dell’area per la Juve praticamente per lo stesso intervento e sempre di Lucarelli su Giovinco. Per il resto, l’arbitro di Bari è piuttosto severo nella distribuzione dei cartellini: un po’ esagerato, in particolare, il "giallo" a Llorente per una trattenuta molto lieve a centrocampo su Lucarelli, quando poco prima Cassano, per un intervento analogo, era stato richiamato solo verbalmente. [Fonte: Gazzetta.it]

Dodicesima giornata
Il grandissimo 3-0 della Signora sul Napoli dell'arrogante De Laurentis, con il miracolo di Pirlo e la bomba di Pogba é stato criticato perchè la prima rete sarebbe viziata di un fuorigioco di 21 cm (!!!!!!) di Llorente nei post-partita di Sky e Mediaset. Ma la realtà è un'altra. Llorente, al momento del tocco di tacco di Tevez, non era al di là della linea difensiva di 21 centimetri, distanza questa calcolata in base alla posizione di Behrami: le regie che hanno posto in essere la moviola del big-match hanno totalmente ignorato chi stava dietro all’attaccante spagnolo, cioè il difensore Fernandez (da una ripresa da differente angolazione lo si nota, con attenzione, anche a velocità normale, lì dove, fra l’altro, si nota anche una ripetuta trattenuta ai danni dell’ex Athletic Bilbao, e non una pacca come quella che secondo i tifosi napoletani avrebbe dovuto portare alla concessione di un penalty per intervento di Ogbonna su Higuain).
E' evidente come al di là dell'ultimo giocatore del Napoli ci sia solo il braccio di Llorente, e dunque non una parte del corpo utile a giocare la palla. (Al ritorno la prima rete del Napoli era più irregolare, ma noi non ci lamentiamo, come al solito per noi parla il campo, nella vittoria e nella sconfitta).

Tredicesima giornata
Nella ripresa gli episodi più significativi. L’arbitro mostra il giallo a Greco per una simulazione: in effetti la caduta non è motivata, ma il Livorno può recriminare perché un attimo prima c’è un fallo di Pirlo su Belingheri (spinto da dietro), manca la punizione dal limite ai toscani. Poco dopo Massa giudica involontario un mani di Ceccherini dopo un tocco di Llorente: il braccio è molto largo e anche il movimento è sospetto (pare cerchi il pallone). Più giusto dare il rigore, insomma. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

Quattordicesima giornata
Braschi lo aveva detto: "Ho piena fiducia di Calvarese". L’arbitro di Teramo è uno dei migliori fischietti a sua disposizione e sembra aver metabolizzato l’errore di Firenze (non visto un rigore su Cuadrado, pure ammonito per simulazione). Ieri la fiducia del designatore è stata ripagata: Calvarese ha diretto con personalità sbagliando quasi nulla in una gara corretta. Nella ripresa timide proteste per un’entrata in area di Vidal su Badu, ma il cileno prende il pallone. A voler essere pignoli, manca un giallo per Silva. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

Quindicesima giornata 
Bene la squadra arbitrale soprattutto nella valutazione del fuorigioco. A partire dal primo gol. Marchisio parte in posizione regolare sul lancio di Ogbonna (salva Garics), poi è oltre la linea sul cross di Peluso, ma la sua posizione è ininfluente perché il pallone è per Vidal, tenuto in gioco da Perez. Giusto invece annullare al 23’ del secondo tempo un gol di Asamoah, innescato da Quagliarella ma in fuorigioco. Al 35’ del primo tempo, forti proteste del Bologna per un tocco di mano di Vucinic in contrasto con Kone: il pallone è solo sfiorato e non cambia direzione, giusto lasciare correre. Secondo Cesari il fallo di mano è volontario, secondo Malagutti è dubbio; essendo tutt’altro che netto consideriamo corretta la decisione arbitrale. Al 21’ della ripresa rischia grosso Peluso che, già ammonito, va dritto sul piede di Diamanti: meritava il secondo giallo, Conte decide di toglierlo subito. Al 34’, su un calcio d’angolo di Tevez, Antonsson trattiene in area Ogbonna: dov’è l’attenzione su queste situazioni chiesta dai vertici arbitrali a inizio stagione? Trattenuta evidente e con forza. Manca anche l'ammonizione ad Antonnson. Metro arbitrale molto difforme nella gestione delle ammonizioni: giallo a Peluso e subito dopo graziato Kone su Vucinic per fallo identico, ammonito Chiellini per un intervento neanche falloso e graziato subito dopo Antonnson (che quindi avrebbe dovuto essere espulso) su Llorente e graziata anche la seconda ammonizione a Peluso. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

Al 23′ (0-1) ammonito Peluso per un duro intervento falloso: nulla da eccepire . Pochi minuti dopo, al 30′ (0-1) Kone entra duramente su Vucinic che a seguito del colpo subito uscirà infortunato: il bolognese non solo viene incredibilmente graziato dall’ammonizione, ma Mazzoleni neanche fischia il fallo. 44′ (0-1) Ammonito Chiellini per fallo su Diamanti: lo juventino interviene scompostamente ma non tocca mai il bolognese; intervento assolutamente corretto, nonostante ciò si becca pure l’ammonizione. 56′ (0-1) Antonnson commette fallo su Peluso: graziato dal sacrosanto giallo. 65′ Peluso commette fallo su Diamanti: ci stava la seconda ammonizione e il giocatore sarebbe stato espulso. 79′ Corner di Tevez, Antonnson trattiene vistosamente Ogbonna: manca il rigore e l’ammonizione del giocatore bolognese, che a sua volta sarebbe stato espulso.Tutta questa sequenza di ammonizioni è stata citata ed analizzata da Cesari per un solo motivo: perché Conte ha sostituito Peluso appena “graziato”, per non rischiare di rimanere poi in 10 alla prima occasione. Questo fatto ha acceso i riflettori sulla vicenda, che altrimenti sarebbe passata del tutto inosservata. Antonnson, in questa medesima partita, avrebbe dovuto subire la stessa sorte di Peluso, ma nessuno se n’è accorto; in Verona-Atalanta, al 46′ del primo tempo, Carmona, già ammonito in precedenza, entra duro su Iturbe ed avrebbe meritato il secondo giallo. Graziato dall’arbitro De Marco, viene sostituito da Colantuono: subito dopo il fallo, l’allenatore dell’Atalanta fa scaldare prontamente il sostituto e Carmona resterà negli spogliatoi. Questo episodio viene citato dal solo Cesari e solo per paragonarlo a quello, del tutto simile, di Peluso; altrimenti, sarebbe rimasto nel dimenticatoio dei mille falli impuniti di ogni gara.

Prima, l'amichevole accoglienza riservata al pullman della Juve, con duecento persone che, dopo averlo circondato, lo hanno riempito di calci, pugni, insulti e sputi. Poi, i cori in favore del Galatasaray, e la promessa "Ci rivediamo a fine partita". Dopo di che, sugli spalti i civilissimi ultras bolognesi hanno esposto degli striscioni piuttosto eloquenti: "Per un caldo Natale... brucia un gobbo" e "Dopo anni di terroni e milanesi... vi servivano i bambini per portare in curva dei veri piemontesi". Per l'intransigente Tosel è tutta simpatica ed esuberante goliardia. Non sono mancati cori e striscioni su Pessotto. 

Galatasaray-Juventus
Una partita stregata per i bianconeri che vengono beffati da Sneijder abile a trovare il diagonale giusto che punisce Buffon e fa impazzire il pubblico sugli spalti. Disperazione incredibile per la squadra di Conte che nonostante il campo infame era riuscita a tenere con le unghie e con i denti (ma anche con grande personalità) lo 0-0 che valeva la qualificazione. Poi la rete dei turchi a 5' dalla fine che chiude una due giorni allucinante che relega la Juve in Europa League in maniera assolutamente immeritata. Tanti rimpianti e soprattutto il meteo inclemente che ancora una volta ci si è messo di mezzo impedendo alla Juve di portare avanti il suo sogno Champions. I "cugini" del Fenerbahce hanno ironizzato su una scelta quanto meno singolare nella cura dedicata al terreno di gioco. La televisione ufficiale del Fenerbahce inquadrava il campo del proprio stadio, il Sukru Saracoglu Stadium che, apparentemente, sembrava perfettamente agibile. "L'impianto di riscaldamento dello stadio Saracoglu non sembra aver subìto problemi dalla nevicata che ha colpito Istanbul".
Conte : «Sì abbiamo provato a farla rimandare. Con il delegato Uefa abbiamo provato a spiegare alcune cose, ma nessuno ha voluto sentire niente. Alla fine del primo tempo ci abbiamo provato di nuovo. Drogba diceva che era la stessa cosa per tutte e due le squadre, ma non è così perché se il campo era in buone condizioni non so se uscivamo. Di cosa parliamo? Abbiamo giocato in un pantano. Siamo stati penalizzati in maniera enorme e nella bagarre loro sono stati più bravi. Questo non è stato calcio.  Dove abbiamo sbagliato però è stato ridurci all'ultima partita con la qualificazione in ballo. Può capitarti l'impossibile e allora ne paghi le conseguenze. È una qualificazione non giusta ma un po' è anche colpa nostra anche se ho fatto i complimenti ai ragazzi per quanto dimostrato oggi sul campo. L'Europa League e la finale allo Stadium? Ma intanto tuffiamoci in campionato perché dobbiamo sfogare lì la nostra rabbia. Poi penseremo all'Europa League per fare del nostro meglio. Dispiace ma dobbiamo fare tesoro di queste esperienze».

Sedicesima giornata
La Juve mette in ghiaccio il risultato già nella prima frazione e rende facile il lavoro di Bergonzi. Il Sassuolo reclama due volte il rigore, ma ha torto: involontario il tocco col braccio di Barzagli, mentre nei limiti il contatto tra De Ceglie e Gazzola. Da annullare il gol di Peluso perché si aiuta trattenendo Antei per la maglia, anche se il giocatore del Sassuolo si aiuta a sua volta trattenendo Peluso per il colletto della maglia, la trattenuta di Peluso è più decisiva. Da annullare anche il gol del 4-0 perché al momento del passaggio di Isla, Tevez è in leggero fuorigioco. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

Diciassettesima giornata
31' Evidente fallo di mano volontario di Moralez a centrocampo: Celi fischia il fallo ma incredibilmente non lo ammonisce. 77' Ci poteva stare un rigore per la Juventus sul punteggio di 3-1: Stendardo in marcatura su Llorente lo trattiene in modo evidente senza mai tentare l’anticipo sul pallone. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti]

Diciottesima giornata
Nicola Rizzoli sfodera una prestazione da Mondiale: non esiste una gara perfetta, ma ieri sera l’arbitro bolognese c’è andato vicino. Complimenti a lui e anche agli assistenti Stefani e Faverani (che dovrebbero accompagnarlo in Brasile) per la gestione di tutti gli episodi. Nel primo tempo la gara si sblocca con Vidal: regolare la sua posizione, bravo Stefani a valutarla. In questa fase Rizzoli controlla la sfida con personalità: la dimostrazione è nei due cartellini gialli mostrati a Tevez e a Gervinho nel giro di pochi minuti. Entrambi i giocatori si lasciano andare a gesti inutili e plateali per contestare un fallo (che c’era) fischiato contro. Okay anche l’ammonizione per Chiellini e la scelta di giudicare involontario il tocco con il gomito di Dodò in area giallorossa: il difensore sul cross di Lichtsteiner porta il braccio al corpo e non fa nulla per aumentare il volume. Nella ripresa la Juventus trova il raddoppio con Bonucci: altra bella interpretazione di un assistente (questa volta Faverani) che non si fa distrarre da Tevez e Pogba in fuorigioco passivo, valutando bene il movimento di Bonucci. Al 29’ bruttissima entrata da dietro e a forbice di De Rossi (piede ad altezza ginocchio) su Chiellini: rosso diretto inevitabile. Sulla azione successiva Castan salva sulla linea con un pugno: giusti l’espulsione e il rigore. Nel finale giallo per Barzagli (ci stava): era diffidato, salterà Cagliari. [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti] Arbitraggio perfetto anche secondo Cesari.

Diciannovesima giornata
Non c’è fuorigioco sul terzo gol della Juve. 86' (1-4) Nel finale espulso Pinilla: inutili proteste dopo un fallo non fischiato a Ibarbo. Le immagini non mostrano nessun intervento falloso di Chiellini su Ibarbo: fa bene Guida a lasciar proseguire. A quel punto Pinilla insulta l'arbitro apostrofandolo con “figlio di...” (il labiale è inequivocabile): inevitabile l'espulsione. Al 55' (1-1) scivolata molto decisa di Vidal su Cossu, Guida non fischia il fallo ma sbaglia; a quel punto, Cossu interviene a tenaglia da dietro su Vidal per ritorsione. Il giallo a Cossu è giustificato solo dal metro molto tollerante che Guida ha tenuto per tutta la partita; in campo internazionale sarebbe stato da rosso. (In considerazione del metro di arbitraggio molto tollerante che Guida ha tenuto per tutta la partita consideriamo corretto il giallo). [Fonte: Gazzetta.it e La moviola è uguale per tutti].

Momenti di tensione al termine di Cagliari-Juventus. Una cinquantina di ultras rossoblu si sono piazzati all'esterno del settore ospiti dello stadio Sant'Elia, in attesa dell'uscita di quelli bianconeri. I cagliaritani hanno anche staccato alcuni pezzi di cemento, lanciandoli contro le forze dell'ordine che nel frattempo si erano frapposte per evitare contatti tra le tifoserie. Polizia, carabinieri e guardia di finanza, in tenuta antisommossa, sono stati costretti a lanciare alcuni lacrimogeni ed effettuare una carica di alleggerimento per far disperdere i facinorosi. Nessuno è rimasto ferito. Cinque persone sono state fermate per l'identificazione. 

Prima di ritorno
Partita ben diretta da Gervasoni e dalla sua squadra, che al 18’ del primo tempo, sull’1-0 per la Juventus, non si fa ingannare dalla velocità dell’azione: Pogba fa filtrare un pallone insaccato da Vidal solo davanti a Da Costa. Il cileno arriva da dietro ed è in posizione regolare perché Regini tarda a muoversi in avanti e lo tiene in gioco (salvo poi alzare la mano chiedendo il fuorigioco...). Al 41'(2-1) lo stesso Regini è responsabile del rigore che porta al 3-1: Vidal lo
sorpassa e il difensore della Sampdoria lo spinge leggermente e soprattutto lo sgambetta da dietro. Lo stesso Regini allarga le braccia in segno di resta (prendendosi anche la giusta ammonizione). Regolare anche il secondo gol della Sampdoria. Buffon si oppone al colpo di testa di Regini ma nulla può sul tap-in da due passi di Gabbiadini, che non è in fuorigioco perché c’è Ogbonna, indietreggiato verso la porta per controllare Eder. Solo quattro gli ammoniti, tra cui Chiellini, che stende Gabbiadini al limite: era diffidato. Al 79' non c’è invece la gomitata di Chiellini a Gabbiadini nella ripresa in un contrasto aereo.  [Fonte: Gazzetta.it ]

Coppa Italia Quarti di finale
Roma Juventus 1-0
Prima della gara due tifosi juventini accoltellati fuori dallo stadio.  La Juve delle seconde linee non ha sfigurato contro i titolarissimi della Roma, inoltre  il direttore di gara si è dimenticato di espellere Benatia dopo pochi minuti dall'inizio del primo tempo, non tanto per aver ritenuto non da ultimo uomo il fallo commesso dal romanista, ma per i successivi falli gravi e ripetuti sempre sullo scatenato Giovinco, e il suo assistente Manganelli ha annullato un gol regolarissimo a Peluso nella ripresa. Ovviamente a parti invertite ci sarebbero state le interrogazioni parlamentari e il pessimo corriere al pari della gazzetta avrebbe scassato le palle per giorni.

Da ricordare che il famoso gol di Turone non solo era fuorigioco (all'epoca, 80-81, anche essere in linea era considerato fuori gioco), ma i giornalisti romani si comportarono in modo sconsiderato taroccando la moviola.