domenica 7 settembre 2014

1906

Nel 1906 in Campionato la Juventus iniziò pareggiando 1-1 in casa del Genoa, poi sconfisse 2-1 il Milan.  Il 18 marzo la gara in cui la Juve ospitava il Genoa fu sospesa dall'arbitro Meazza di Milano sul risultato di 1-0 per la Juve (rete di Streule) perché i tifosi a causa di un diverbio fra un giocatore del Genoa e uno spettatore invasero il campo da gioco generando una rissa a cui non si sottrassero giocatori e dirigenti delle due società. La Federazione decise la ripetizione del match sul neutro di Milano, ma la vittoria dei torinesi per 2-0 fece infuriare i genoani che decisero per ripicca di favorire il Milan non presentandosi all'ultima gara contro i rossoneri in segno di protesta. Siccome la partita di ritorno con il Milan terminò 1-0 per i milanisti, la Juventus chiuse al primo posto del girone finale a pari merito proprio con loro. Si rese necessario uno spareggio da disputarsi, secondo regolamento, sul campo della società vantante la miglior differenza reti. La Juventus chiese che i due gol assegnati a tavolino al Milan non venissero conteggiati, così lo spareggio si disputò a Torino. Ma ne risultò un pareggio a reti inviolate e, dovendosi individuare una nuova diversa sede per la ripetizione, essendo per ovvie ragioni di ordine pubblico impossibile giocare a Genova, e tenuto conto della sportiva accettazione da parte del Milan della citata obiezione riguardante i gol a tavolino, la Federazione individuò il campo meneghino dell'US Milanese. La Juventus non accettò la designazione, dando forfait e risolvendo a favore del Milan il  torneo.  

Ecco il testo del comunicato della Juventus, firmato dal presidente Dick e dal segretario Donna:
"La Direzione del F.C. Juventus rifiuta energicamente di accettare la scelta del Campo dell'Unione Sportiva Milanese come campo neutro perchè il campo neutro deve essere non solo un campo di un'altra squadra ma avere altresì tutti i requisiti anche morali della neutralità, ovvero deve presentare gli stessi e precisi vantaggi e svantaggi per i due Clubs.
Ora il campo dell'U.S. Milanese non si trova in queste condizioni in specie per i seguenti motivi:
Non è giusto che trattandosi di un match da farsi in condizioni uguali il F.C. Juventus debba esso solo sostenere la fatica del viaggio Torino-Milano.
Il campo dell'U.S. Milanese è troppo conosciuto ai giocatori del Milan Cricket.
Non è giusto che il Milan Cricket debba godere dell'appoggio morale del pubblico milanese.
Ciò posto la direzione del F.C. Juventus domanda come campo neutro Alessandria o Vercelli e dichiara che se la deliberazione di questa spettabile Presidenza non verrà revocata il F.C. Juventus si ritirerà dal Campionato Italiano ed in tal caso rassegna fin d'ora con la presente le sue dimissioni dalla F.I.F.
Distinti ossequi".

Nell'autunno del 1906 la Juventus vinse per la seconda volta la Coppa Luigi Bozino dopo le vittorie contro F.C. Torinese (8-0) e Milan (2-0) e raggiunse il terzo posto del Campionato di Seconda Categoria. Il presidente della società, Alfred Dick, che stava meditando di portare all'estero la squadra cambiandole perfino il nome in Jugend Fussballverein, decise, dopo alcune discussioni con i soci juventini, di rinunciare alla Juventus per fondare «per dispetto» insieme ad alcuni giocatori come Diment, Ballinger, Mazzia e Squair (tutti dipendenti della sua industria tessile), il Foot-Ball Club Torino (oggi, Torino F.C. 1906) unendosi al Torinese che aveva già assorbito l'Internazionale Torino qualche anno prima.

In seguito all'abbandono del presidente svizzero la squadra bianconera rimase per due anni a corto di risorse finanziarie e di giocatori, senza più neanche il contratto d'affitto del Velodromo Umberto I divenuto campo di gara del Torino e ritornò al campo di Piazza d'Armi, quello dei primi anni societari. La presidenza della società fu assegnata a Carlo Vittorio Varetti.

La Juventus praticamente è forse l’unica società di livello mondiale fondata da un manipolo di ragazzi con pochi spiccioli in tasca : ebbe inizi precari al punto che nei suoi libri sociali compaiono resoconti di assemblee straordinarie finalizzate all’acquisto di una camera d’aria per il pallone. Queste ristrettezze economiche perdurarono anche nell’anno in cui la squadra conquistò il primo Campionato Italiano; la riprova è fornita dalla lettera del 1905 con cui la società domandò un sussidio di 100 lire al Municipio che accolse la richiesta. (Affari Gabinetto del Sindaco, cart. 266, fasc.5)
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Non con il denaro dunque, ma con la passione, l’entusiasmo e la voglia di non mollare mai nonostante le gravi difficoltà, con il coraggio la Juventus ha edificato la propria leggenda.

1906  Campionato Federale di Prima Categoria
Cinque squadre. Eliminatorie regionali: girone finale con partite andata-ritorno fra le vincitrice dei gironi.

GENOA – JUVENTUS 1-1

JUVENTUS – MILAN 2-1 (0-1) 
42’ Trerè (M); 55’ Donna (J); 65’ Armano (J)

JUVENTUS – GENOA 2-0
Ripetizione della gara sospesa il 18/03/1906 (Torino, Velodromo Umberto I, inizio ore 15.00) per un "incidente" tra un giocatore genoano ed uno spettatore: da questo episodio partiva un'invasione di campo considerata come la prima della storia. Forse i Genoani (giocatori e sostenitori) non accettavano il fatto che una squadra di studenti priva di risorse finanziarie quale era la Juventus, riuscisse a detronizzare coloro i quali credevano di essere i padroni del calcio di allora. L'arbitro Meazza temendo guai peggiori, anche a causa dell'eccessivo antagonismo, decideva di sospendere l'incontro. La Juventus stava vincendo per 1-0 con rete di Streule nella ripresa. Subito dopo al Genoa venivano concessi 2 calci di rigore, entrambi parati dal portiere bianconero Durante. Il secondo penalty assegnato a distanza di qualche minuto dal primo perchè la parata di Durante era sembrata poco regolamentare. La Juventus aveva annunciato che una parte dell'incasso sarebbe stata devoluta a beneficio delle vittime del disastro minerario di Courrières, nel nord della Francia (dove il 10 marzo 1906 morirono 1.099 minatori, tra cui molti bambini). Il recupero, previsto per il 25/03/1906 con la direzione del signor Sutter, veniva rinviato all'ultimo secondo dalla Federazione per impraticabilità del campo ricoperto di neve, proprio mentre le squadre si disponevano ad andare al Velodromo. La Federazione stessa decideva infine di far disputare la partita l'01/04/1906 sul neutro di Milano, terminata con la vittoria della Juventus per 2-0. In seguito alla vittoria dei torinesi il Genoa decise di favorire il Milan non presentandosi all'ultima gara contro i rossoneri in segno di protesta.

MILAN – JUVENTUS 1-0 

JUVENTUS – MILAN 0-0 dts 

MILAN – JUVENTUS 2-0 a tavolino
Milano, Campo di via Comasina, 06.05.1906 – Finale Spareggio
NOTE: Sconfitta a tavolino (rinuncia della Juventus a disputare l’incontro in seguito al rifiuto di giocare sul campo definito “neutro” dell’U. S. Milanese a Milano)
Questa partita, che doveva designare la squadra Campione d'Italia, fu data vinta per 2-0 al Milan in seguito al rifiuto della Juventus di giocare sul campo definito "neutro" dell'U.S. Milanese (a Milano).

Quindi con una vittoria a tavolino contro il Genoa che si dimostra società antisportiva (come avrà modo di dimostrare più volte nel corso della sua storia) e una contro la Juventus, il Milan vince il Campionato Federale 1906, il suo secondo titolo italiano che poi bisserà l’anno successivo con la Juve dimezzata dalla scissione e a corto di risorse finanziarie. Infine, nel 1908, quando la Juventus conquisterà il Campionato Federale per la seconda volta, i milanisti anziché consegnare il trofeo di cui erano detentori alla Juve lo diedero polemicamente al capitano del Genoa Spensley che al trofeo aveva dato il nome, il quale lo riconsegnò al Milan perché si era stabilito che chi l’avesse ottenuto per tre volte (come la precedente Coppa Fawcus) ne sarebbe divenuto proprietario assoluto. Genoa e Milan fecero proprio uno sgarbo enorme alla Juventus, altro che stile britannico : l’essere zeppe di inglesi non mutava la loro italica cultura di scorrettezza.

I Campionati Italiani
Il Milano F.B.C. campione d’Italia pel mancato intervento del F.B.C. Juventus di Torino.
Campione d’Italia il Milano F.B.C. ?
Non crediamo che questo risultato accontenti qualcuno, e specialmente il Milano FBC, che non ad una superiorità provata, bensì ad un rifiuto, in parte giustificato, di intervento da parte della forte squadra della Juventus, deve un primato, che in fondo non è tale.
Questi campionati nacquero sotto cattiva stella. Benché la F.F.B.I. sia una delle associazioni sportive meglio organizzate d’Italia, pure essa ha dovuto duramente provare come non sempre i risultati rispondano alla buona volontà e alle fatiche dei dirigenti. Campione d’Italia il Milano ?
No, ciò non può essere. Il Milano non può accettare ciò che forse nel campo di giuoco avrebbe potuto meritatamente conquistare.
Bisogna convenire che molte delle ragioni avanzate dalla Juventus per spiegare le ragioni del loro rifiuto, non sono di trascurabile importanza.
Si cerca un campo neutro e si sceglie un campo milanese.
Neutro.
Ma chi non sa che non è solo la conoscenza del campo che può influire sull’esito di una partita, ma più spesso, e maggiormente, è il pubblico, quando specialmente questo dà così di sovente, prove d’indisciplinatezza e di poca educazione sportiva ?
Queste garanzie, non si può con sicurezza affermare, fossero della scelta fatta dal Consiglio Direttivo della F.F.B.I. concesse alla Juventus con la scelta del campo della U.S.M.
Secondo i regolamenti, il Milano deve essere dichiarato vincitore. E sia.
Ma il Milano moralmente non può considerersi tale.
(Gazzetta dello Sport)



Juventus Campione d’Italia 1906 prima che accadesse l’imponderabile : Genoa che regala i punti al Milan a tavolino e vittoria sempre a tavolino del Milan contro la Juventus per decisione del presidente Juventino Dick che decide di ritirare la squadra dal Campionato e che per giunta si porta via molti giocatori suoi dipendenti (licenziando chi si rifiuta di seguirlo) e fonda il Torino.

Il Milan si era ritirato dopo aver perso con noi. Ma i genoani, dopo la sconfitta con la Juve nella gara di ritorno, fecero i furbi e contro i rossoneri ritirati diedero gara vinta al Milan perchè tanto il Genoa era ormai matematicamente fuori dalla lotta (5 la Juve, 1 il Genoa). Il Milan invece rientrò in gioco, tornando dalle "vacanze", disputò anche il ritorno con noi e vinse 1-0 e chiuse a pari punti, per poi batterci a tavolino nello spareggio farsa. In realtà il Milan aveva snobbato il Campionato, per questo si era ritirata, perchè impegnata in altri tornei all'epoca ritenuti molto prestigiosi, molti dei quali riuscì a conquistarli anche con vittorie schiaccianti. Conquistò infatti, tra le altre cose : 3 Palle Dapples, la Coppa Casteggio (Coppa Negrotto), la Medaglia d'Oro Ausonia, la Coppa triennale Federazione Italiana di Ginnastica, la Coppa d'Argento del Cav. Orefice e la Coppa d'Onore "Città di Vicenza".

La Stampa 2 aprile 1906 : La Juventus di Torino vince il Campionato.
Qui sotto invece : La Stampa 11 marzo 1906 (la vittoria nella gara di andata)


Ribadisco :

Per ricambiare il regalo, il Milan nel 1908 invece di consegnare a noi il trofeo che avevamo ottenuto in campo vincendo la finale, lo consegna al Genoa che lo restituisce al Milan che se appropria definitivamente, perché il titolo del 1906 e quello del 1907 erano suoi e si era stabilito che  il trofeo dovesse rimanere in possesso di chi lo conquistava 3 volte (2 regali  + 1907  fanno 3 ! inoltre non fosse stato per la scissione che originò i granata, anche nel 1907 la Juve avrebbe dettato legge, ma questa è un'altra storia, avesse vinto 10 titoli consecutivi non sarebbe diventata la leggenda che è, come accade negli altri sport dove squadre con 1000 titoli vinti in passato sono dimenticate).

Chi è che ha sempre rubato? chi sarebbe il cancro del calcio ? certamente non noi !
I Rossoneri vorrebbero il titolo del 1916 (Coppa Federale, non ufficiale al contrario dei titoli vinti da noi nel 1908 e 1909 che la FIGC non ci riconosce) e quello del 1973 ignorando che a beffarli fu la Lazio e non la Juve, perché Lo Bello aiutò la Lazio ("voglio vedere l'abatino piangere", parole sue ai giocatori laziali negli spogliatoi), e lo fece perché Rivera gli aveva scippato un paio di rigori decisivi, simulando. Con lo stesso criterio, e a maggior ragione, alla Juve mancano una decina di Titoli, altro che le cazzate degli anti Juve che vorrebbero svuotarci la sala trofei, maledetti idioti ignoranti senza Onore.

Da La Stampa Archivio Storico consultabile online :

11 marzo 1906 : La terza finale del Campionato italiano. Il match d'oggi fra torinesi e milanesi. Quest'oggi avremo, al Velodromo Umberto I, l'interessantissimo match di foot-ball del Campionato Italiano, le squadre. La prima squadra del F. C. Juventus, campione d'Italia, del 1905, scenderà in campo contro la squadra del Milan-Foot-Ball and Cricket-Club. La forma splendida, dimostrata dalla squadra milanese, nell’autunno, il fatto di essere sempre mantenuta egualmente composta, ne hanno fatto per molti, da parecchi mesi, la favorita del Campionato di quest'anno. A questo si aggiunge ora il lungo silenzio dei torinesi, la sconfìtte della loro II.a squadra, tutto questo fa sì che molti torinesi temono di vedere nuovamente la Coppa di Campionato esulare a Milano, che già fu campione, se non erriamo, nel 1901. La squadra milanese sarà così composta: (Guardiano) Trerè; (Terza riga) Kilpin, Moda ; (Seconda riga) Bossard, Giger, Houderger; (Prima riga) Rizzi, Pedroni, Widmer, Knoote, Malvano. Per i pratici, un insieme veramente formidabile. Oltre all'agilissimo portiere Trerè, abbiamo nella difesa Kilpin, il vecchio e notissimo Kilpin, da sei anni capitano detta squadra, e poi una buonissima seconda riga, in cui brilla, come stella di prim'ordine il famoso Giger ; diciamo .famoso per l'approvazione unanime che ha suscitato a Milano. Nei forwards abbiamo due ali assai veloci, Pedroni, anche lui noto ai torinesi, e Malvano, che per molti anni giocò nella Juventus, ed infine un'altra individualità brigante, il Wiedmer, uno dei migliori contro forwards della Svizzera, compagno di Giger nel Campionato di San Gallo, campione svizzero 1904. Con tutto ciò noi siamo fiduciosi che la nostra Juventus saprà tener alto il proprio prestigio, e saprà alla forza opporre la forza, alla volontà la volontà. Speriamo che un numerosissima pubblico accorrerà ad assistere a quest'emozionante match e portare così ai nostri giocatori quell’aiuto morale di cui tanto abbisognano. La squadra torinese non sarà di molto diversa da quella che seppe appropriarsi il detto Campionato l'anno scorso. Alla Juventus i nostri più fervidi auguri.

18 marzo La finale del campionato italiano di foot-ball.
Alle ore 14,30 d'oggi, al velodromo Umberto I, avrà luogo l'ultimo match che si giuocherà a Torino per la finale del Campionato italiano di foot-ball, detenuto per l'anno 1905 dalla nostra « Juventus ». Si troveranno di fronte la « Juventus », che domenica scorsa seppe tener alti i colori di Torino, battendo Milano , ed il « Genova C. A. F. C. », che fu per tre anni consecutivi, cioè 1902-903-904, campione d'Italia. Assisteremo certo ad una lotta splendida ed accanitissima, poiché la squadra genovese farà uno sforzo supremo onde appropriarsi nuovamente l'ambito titolo di campione, che la valorosa « Juventus » seppe carpirgli l'anno scorso. Ai nostri campioni essa contrapporrà giuocatori di grande fama: fra essi, primeggia il tedesco Mayer, giuocatore astuto e finissimo, che, a nostro avviso, è il miglior centro di seconda riga che vi è in Italia; Bugnion, un terzino veramente di primo ordine ; Pasteur, il vecchio giuocatore, tagliato a tutte le malizie del giuoco, e di una costanza ed agilità fenomenali ; Cortier, giuocatore elegante ed efficacissimo ; De Galleani, un terzino che or sono alcuni anni ammirammo quale un calciatore inarrivabile, e che siamo curiosi di rivedere; Spensley, un goal-kepper di grande abilità. Vengono in seguito: Canarello, Pollock, Pasteur H, Marassi, Goetzlof. (molti di loro arbitrarono le partite pur se giocavano nel Genoa, cosa normale all’epoca - NDA). Come si vede, un complesso di squadra veramente temibile, che darà molto filo da torcere ai nostri campioni. Queste due squadre durante il girone finale del Campionato nazionale dell'anno scorso si incontrarono due volte, e nessuna di esse potè riuscire a vincere l'altra ; per il Campionato di quest'anno, essa, dopo aver eliminato completamente l’ “ Andrea Dona “, di Genova, ebbe a sostenere due matches, uno contro Milano, che ebbe esito pari, e l'altro contro la “Juventus” , che ebbe eguale esito. Ciò dimostra come la sua forza è delle più temibili, e molti sono i partigiani che vedono in essa il campione d'Italia pel 1906. Avrà la partita di domani eguale esito dei precedenti? Sportivamente non c’è da augurarselo; perciò speriamo che una di esse riuscirà a dimostrare una buona volta la reale supremazia sull'altra. Il nostro augurio alla “Juventus”.
Il campione podista Dorando contro una squadra dell' Atalanta.
E' stato concluso un match tra il campione italiano Pietri Dorando ed una squadra di 10 podisti dello « Sport pedestre Atalanta ». La distanza stabilita è di 18 giri di piazza d'Armi, pari a Km. 30. La squadra avrà la facoltà di sostituirsi a piacimento, purché un concorrente resti sempre in gara col Dorando. Il ritrovo è fissato per oggi, alle ore 10, presso la Crocetta. Una riunione podistica d'incoraggiamento della Società ginnastica.

26 marzo FOOT-BALL. Il campionato italiano. Un incontro che non ha luogo — Genovesi e torinesi a Milano. Col diretto delle 10 giungevano ieri da Milano i componenti il Consiglio direttivo della Federazione Italiana del Foot-Ball. Riunitisi in seduta assieme ai rappresentanti delle Società di Genova e Torino, mentre a tutta prima stimavano essere il terreno praticabile, all'ultimo momento, quando il pubblico ed i concorrenti si disponevano ad andare al Velodromo Umberto I, decidevano non potersi ieri effettuare il match fra genovesi e torinesi. Ma di più: i signori della Federazione annullavano la loro prima deliberazione, secondo la quale ieri, ad ogni costo, il match avrebbe dovuto aver luogo a Torino, e decidevano che quello si effettuasse domenica prossima, e non più a Torino, ma a Milano. La Federazione ha dunque con la sua nuova decisione voluto disapprovare il contegno del pubblico torinese, poiché da questo, e non dallo stato del terreno, traeva motivo il rinvio a Milano del match. Sappiamo infatti che, nonostante la calorosa difesa del presidente del « Foot-Ball-Club Juventus », tutti i componenti la Federazione, e fra questi pure il rappresentante del “Foot Ball-Club Torinese” stimarono non potersi più svolgere il match dinanzi agli spettatori torinesi. Tale deliberazione ha dato luogo a vivi commenti del pubblico, che numerosissimo era accorso al Velodromo. Fra la prima e la seconda squadra del “F.C. Juventus” seguì un match d'allenamento interessantissimo. Il “Foot-Ball-Club Juventus”, in conseguenza della nuova decisione della Federazione, sarà cosi costretto a giocare contro la squadra genovese sul campo neutro di Milano, domenica ventura, 1° aprile, e noi gli auguriamo completo successo. A Milano i giocatori torinesi dimostreranno nuovamente il loro valore, e là su campo neutro confermeranno al pubblico sportivo italiano la ragione della loro vittoria nell'incontro a Torino con i genovesi.

1 aprile amichevole
Milan - F.C. Torinese    2-2                   
MILAN: Radice, Kilpin, Moda I, Bosshard, Giger, Heuberger, At. Treré II, Pedroni I, Widmer, G. Colombo, Malvano.
F.C. TORINESE: Biano, Nicola, Varetto, Maffei, Rodgers, Michels, Ferrari-Orsi, Forlano, Zuffi, Morelli di Popolo, Debernardi.
Arbitro: Camperio I di Milano

2 aprile FOOTBALL. La " Juventus „ di Torino vince il Campionato.
Ci telefonano da Milano, 1, ore 21:
Un tempo magnifico ha favorito quest'incontro, che si presentava con un interesse straordinario. Le tribune erano gremite d'un pubblico sceltissimo venuto anche da molte città d'Italia. Si è cominciato con una partita amichevole fra le prime squadre del Milan-Club di Milano e Club Torinese di Torino. Nella prima ripresa due goal sono fatti dal Milan Club contro uno da Torino. Nella seconda ripresa uno da Torino e zero Milano. Scendono in campo fra generale animazione la prima squadra del Kriket-Club di Genova contro Juventus di Torino. La prima ripresa finissimamente segna zero punti da ambo le parti. Nella seconda ripresa due goal sono fatti da Torino contro zero da Genova. Vinse così la Juventus con due goal a zero. Non avvennero incidenti. La Juventus al termine del giuoco fu salutata da applausi frenetici assai meritati.



8 aprile SPORT FOOT-BALL. Il Campionato nazionale, I genovesi dichiarano « forfait ».
Ci scrivono da Milano, 7 : Domani doveva aver luogo all’Acquabella il penultimo match di campionato fra il Genoa-Club ed il Milan-Club. Il Club genovese ha ieri dichiarato forfait. Infiniti sono i commenti che si fanno a Milano. La classifica attuale è dunque Ia seguente: Juventus di Torino cinque punti, Milano tre punti, Genova due punti. Un solo match resta a giocarsi, il 22 aprile, fra Torino e Milano; ma è poco probabile che il risultato di questo match venga a togliere alla Juventus di poter confermarsi il titolo di campione d'Italia, già nello scorso anno conquistato.
Grandi « matches» a Torino. Il F.C. Old Boys di Basilea a Torino. Domenica di Pasqua e lunedi, 10, aprile, la prima squadra del F.C.Juventus giocherà al motovelodromo Umberto I due matches di football contro la fortissima equipe del Foot-Ball Club Old Boys di Basilea.
I «matches» d'oggi in piazza d'Armi Oggi, olle 14,30, la 1a e la 2a squadra del F.C. Juventus disputeranno un match in piazza d'Armi, come allenamento ai tre matches importantissimi che ancora dai torinesi si devono giocare.

12 aprile FOOTBALL. Gran " match „ internazionale italo-svizzero. Il giorno di Pasqua è pure la gran festa dei foot-ballers […] Come sempre, la più favorita è la Svizzera, tantoché è difficile trovare  in essa una squadra di uno certa importanza che non sia già impegnata. Quest'anno la preferenza fu data alla Svizzera tedesca, che possiede squadre di un valore eccezionale ; sicché vediamo a Milano invitato il Basel Footbal-Club ed a Torino l’Old-Boys Foot-ball Club ». Nella recente classifica dei campionati, peraltro non ancora a termine, vediamo capolista l’ « Old-Boys », di Basilea, che, salvo incidenti, ha tutte le probabilità di aggiudicarsi il titolo di Campione della Svizzera per il 1906. La squadra, dunque, che si recherà a Torino  e che giocherà due matches col « F. C. Juventus », è una delle migliori che si trovino attualmente in Isvizzera, malgrado che quest'anno abbia subito la perdita dell'ottimo back Bollinger, che tanto ammirammo fra i giocatori torinesi. Come metodo di giuoco, ci troveremo dinanzi ad un sistema alquanto diverso da quello delle squadre della Svizzera francese “F. C. Servette”  o « Montriond F. C. »: maggior vivacità nel giuoco, corretto connubio di forza ed abilità, passaggi frequenti sulle ali, con cariche irresistibili dei forwards sul goal. Ed è a questo sistema speciale, alla complessione atletica dei giocatori, che la Svizzera tedesca deve la costante superiorità delle sue squadre su quelle della Svizzera francese.. Il « F. C. Juventus » nel scegliere questo Club ha tenuto conto di ciò, ed ha espressamente voluto a Torino una di quelle squadre che hanno la nòmina di pesanti, per dimostrare al pubblico torinese come il giuoco rude di esse sia ben poca cosa in confronto della brutalità di certe squadre italiane. Il pubblico torinese avrà campo di ammirare la correttezza di questi giocatori svizzeri, e dimostrare pure come esso sappia comprendere la forza nel giuoco del football, e come sappia tributare le maggiori lodi a chi, pur usandone, sa mantenersi nei limiti del lecito. Che se altri vollero, a pretesto di una sconfitta, invocare lo scorrettezza del pubblico torinese, questo darà ancora una prova della sua tradizionale ospitalità e della sua assoluta competenza nel giuoco del foot-ball, dimostrandosi pronto ad applaudire anche quelle squadre cosiddette pesanti, ma che sanno pur sempre mantenersi corrette.