Le battaglie tra le romane e la Juve
1999-2000
Il cannoniere della Lazio Christian Vieri, dopo una sola stagione in
biancoceleste, venne acquistato dall'Inter per la somma di 90 miliardi di lire.
Il Parma prese Di Vaio e Amoroso, la Fiorentina acquistò Chiesa,
il Milan puntò sull'ucraino Shevchenko, mentre la Juventus effettuò gli
acquisti dell'esterno Zambrotta e del portiere Van der Sar. La
Lazio prese Verón e Simeone, mentre la Roma affiancò a Totti il
bomber Montella. Sul fronte allenatori Marcello Lippi divenne il
nuovo mister dell'Inter, mentre Fabio Capello passò alla Roma.
Importante novità anche per la classe arbitrale: i designatori infatti
divennero due e furono scelti per tale ruolo Paolo Bergamo e Pierluigi
Pairetto. Nell'anno del Giubileo, con la città di Roma sotto gli
occhi del mondo intero, lo scudetto tornò nella Capitale : a
conquistarlo fu la Lazio, squadra in questo periodo ricca di campioni
quali il capitano Alessandro Nesta, il ceco Pavel Nedvěd, l'argentino Juan
Sebastián Verón, Roberto Mancini ed il cileno Marcelo Salas. Non
mancarono però le polemiche: nella penultima giornata fu annullato un gol
regolarissimo contro la Juventus (viziato però da un nettissimo fuorigioco di
partenza, inoltre l’autore del gol, il parmense Cannavaro, segnò a gioco fermo,
in quanto l’ arbitro su segnalazione dell’assistente aveva interrotto l’azione
per il suddetto fuorigioco) e nell'ultima giornata la Juventus di Ancelotti fu
infatti costretta a giocare l'ultima decisiva partita nell'acquitrino di Perugia
finendo per perdere un titolo che sembrava già vinto fino a poche domeniche
prima. La squadra biancoceleste, seconda a nove punti dalla Juventus ad otto
giornate dal termine, con sette vittorie ed un pareggio negli ultimi otto turni
realizzò una rimonta simile a quella subita dal Milan l'anno precedente,
approfittando del crollo dei bianconeri, che finirono con il pagare la scelta
di partecipare all'Intertoto in estate. La stagione partì il 29 agosto 1999 con
le cosiddette Sette sorelle del calcio italiano tutte in lizza per il
tricolore. La nuova Inter di Marcello Lippi rinforzatasi in
estate grazie all'acquisto record di 90 miliardi di lire di Christian
Vieri era però la squadra sulle quali ricadevano le maggiori aspettative.
I nerazzurri andarono in testa da soli alla quinta giornata ma furono ben
presto superati da Lazio e Juventus che diedero vita ad un
duello acceso. Le due squadre si presentarono appaiate in classifica allo
scontro diretto del 28 novembre all'Olimpico che si risolse però
con uno 0-0. I bianconeri di Carlo Ancelotti e i capitolini di Sven-Göran
Eriksson proseguirono a braccetto per diverse domeniche tallonati
inizialmente dalla rinnovata Roma di Fabio Capello, ma poi il
calo dei giallorossi consentì alle due squadre di staccarsi dal resto del
gruppo. A chiudere l'anno in testa fu la Lazio, ma a conquistare il titolo
d'inverno fu la Juventus il 16 gennaio con un punto di vantaggio sui
rivali biancocelesti. I torinesi riuscirono a mantenere la vetta per diverse
domeniche, ma furono costretti a far fronte anche all'inaspettato assalto del Milan campione
uscente che battendo la Lazio 2-1 a San Siro il 20 febbraio si
inserì nella lotta raggiungendo i romani al 2º posto a -4 dai bianconeri. Quello
dei rossoneri fu però un fuoco di paglia; perdendo infatti il 5 marzo il
derby contro l'Inter abbandonarono la possibilità di un bis-scudetto. La
lotta diventò quindi definitivamente a due, ma il 19 marzo, complice la
sconfitta della Lazio in quel di Verona, i punti di vantaggio
della Juve (che nel frattempo vince nonostante due rigori assegnati contro e
realizzati) diventano addirittura 9. Il campionato sembrava finito, ma a
riaprirlo ci pensò il Milan che la domenica dopo batté la Juventus a Milano con
una doppietta del giovane bomber ucraino Andriy Shevchenko e consentì
alla Lazio, vittoriosa nel derby, di portarsi a -6. Il 1º aprile ci
fu lo scontro al vertice a Torino in cui la Lazio vinse con un gol
dell'argentino Diego Simeone. La Lazio, quindi, tornò a credere nello
scudetto. Tuttavia, alla trentesima giornata, un pareggio a Firenze permise
alla Juventus di andare a +5. Contrariamente alle previsioni, la Juventus accusò
tutto d'un colpo la fatica dovuta alla decisione di partecipare all'Intertoto l'estate
precedente per non rinunciare all'Europa (a differenza dell'Inter, che, nelle
medesime condizioni, rinunciò), rovinando la preparazione: i bianconeri caddero
anche a Verona vedendo riavvicinare la Lazio a -2. Si arrivò così alla
penultima giornata quando la Juventus ospitava a Torino il Parma: coi
torinesi in vantaggio per 1-0, all'ultimo minuto l'arbitro Massimo De
Santis interruppe un'azione di calcio d'angolo del Parma che poi vide Fabio
Cannavaro, difensore dei parmigiani, andare in gol. Il finale del Campionato fu
rocambolesco e sorprendente: all'ultima giornata la Lazio vinse facilmente la
sua partita casalinga con la Reggina, ma la sorpresa venne dallo stadio
Renato Curi, proprio come ventiquattro anni prima, con il crollo della
Juventus per mano del Perugia di Carlo Mazzone, in una partita
passata alla storia: l'arbitro Pierluigi Collina, decise di sospendere la
partita sullo 0-0 per impraticabilità del campo per pioggia, per poi farla
proseguire non appena il campo, che divenne "pesante", ebbe drenato
tutta l'acqua riversatasi sul terreno di gioco, fra le proteste dei bianconeri
che volevano ripeterla, come da regolamento. In effetti, il secondo tempo
comiciò alle 17.11, con oltre un'ora di ritardo a causa di un nubifragio che
aveva allagato il campo. E la squadra di Mazzone, per ironia della sorte tifoso
storico ed ex allenatore della Roma, grazie ad una giocata del capitano
perugino Alessandro Calori fece cadere la Juventus sul traguardo di
un campionato che fino a pochi giorni prima sembrava vinto, consegnando di
fatto il tricolore ai biancazzurri. La Lazio vinse così, quel 14 maggio,
il suo secondo scudetto. In coda retrocessero Piacenza, Cagliari e Venezia,
ed infine il Torino che perse a Lecce l'ultima decisiva
partita. Uno spareggio a Verona diede all'Inter, ai danni del Parma,
una possibilità di qualificazione in Champions League.
Lo strano caso del campionato del Giubileo
Molte giornate del campionato giocate in inferiorità numerica spesso
ingiustamente, penalizzati. Inoltre nella Lazio giocarono calciatori che non
sarebbero dovuti essere schierati in campo. La Lazio di Cragnotti imitò l’Inter
per quanto riguarda le plusvalenze e i passaporti falsi. Tre anni più tardi i
laziali tiferanno Inter durante l’incontro Lazio-Inter pur di non vedere
trionfare la Juventus, il 5 maggio 2002, ultima giornata di campionato.
Campionato di Serie A ’99/’00, Juventus in testa a due giornate dalla fine
del campionato e Lazio che segue i bianconeri a ruota, rimontando punti su punti
e approfittando del calo fisico degli uomini di Ancelotti nel finale di torneo
(dovuto ad una preparazione iniziata prestissimo per disputare
l’Intertoto).Penultima giornata, è il 7 maggio, a Torino va di scena Juventus –
Parma. Minuti conclusivi, match tesissimo con la Juve in vantaggio 1-0 grazie
ad un gol di Alessandro Del Piero. Finale di partita, dicevamo: l’ala destra
parmense va sul fondo, Montero lo bracca in scivolata senza tuttavia toccare la
sfera che rotola fuori dal campo dopo l’ultimo tocco del giocatore gialloblu,
ma De Santis decreta il corner. Battuto l’angolo, mentre la sfera è ancora in
volo, l’arbitro fischia un fallo di confusione, poi Cannavaro insacca
inutilmente (tecnicamente non può parlarsi di gol annullato). Ovviamente le
moviole vivisezionarono la partita senza riuscire peraltro ad individuare
il fantomatico fallo di confusione, riproponendo a ciclo continuo le immagini
dell’errore di De Santis, senza dare tuttavia la giusta considerazione al
corner ingiustamente assegnato.
Montano le polemiche, la Lazio diretta inseguitrice
lamenta i soliti complotti ai danni delle romane da parte dei poteri forti del
Nord, mentre i soloni di televisione e carta stampata chiedono chiarezza e,
logicamente, la testa dell’arbitro De Santis. Quello stesso arbitro De Santis
che in un’intercettazione con Bergamo del Gennaio 2005, dopo aver diretto un
Parma-Juve con rigore negato ai bianconeri sottolinea come l’opinione pubblica
non faccia il diavolo a quattro memore del precedente. Dal dialogo traspare la
buona fede del De Santis, oggi come allora.
De Santis: “Perchè io voglio vedere se do…l’hai visto quell’episodio? io
voglio vedere se do quel rigore che me succede…“Bergamo: “Eh sei
morto…purtroppo […] purtroppo non è quanto sia, è quanto lo fanno essere…”
Passa una settimana, la Juve va al Renato Curi di Perugia per ottenere il
punto che le darebbe la matematica certezza del 26° scudetto, la Lazio a due
punti è costretta a vincere e sperare nella sconfitta bianconera. Com’è andata
lo ricordano tutti: nubifragio a Perugia, Collina (tifosissimo della
Lazio e simpatizzante interista) che sospende il match, la palla che non
rimbalza. Settantacinque interminabili minuti d’attesa, conversazioni convulse
dell’arbitro viareggino al cellulare con uno sconosciuto interlocutore, poi il
nulla osta: si riprende a giocare. Da testimone al processo di Napoli, Collina
ricordò cosa dice il regolamento a proposito:
Avv. Gallinelli: “Mi sa dire quali sono le modalità per qualificare un
campo come impraticabile?”
Collina: “L’impossibilità di disputare la partita.”Avv. Gallinelli:
“Chi deve decidere, e quali sono gli accertamenti da fare?”Collina: “L’arbitro
deve decidere e determinare se la gara può essere disputata; per cui se
esistono le condizioni che possono far disputare la gara anche in rispetto di
quella che è la sicurezza dei giocatori. Nel concreto dipende dal tipo di
condizione ostativa: [...] se c’è acqua sul terreno di gioco, che ci siano le
condizioni per poter disputare la partita. E cioè, che il pallone si muova.”Avv.
Gallinelli: “L’arbitro, facendo rimbalzare il pallone, verifica se ci sono
le condizioni per poter giocare?”Collina: “Sì, è una delle verifiche, ma
può essere anche quello di farlo correre.“
Nel pantano del Curi Calori piazza la zampata vincente, la Juve non riesce
a rimontare.
Lo scudetto vola a Roma, sponda Lazio, giustizia è fatta per gli
anti-juventini d’Italia, che vedono finalmente ripagata della stessa moneta la
Vecchia Signora che aveva “rubato” solo una settimana prima (nessuno ricorderà
che in quella Lazio giocava Juan Sebastian Veron con un passaporto italiano
frutto di una discendenza letteralmente inventata: non proprio un falso
materiale come quello di Recoba, ma siamo lì). Convinzione questa fortemente
radicata che lo stesso Gup De Gregorio, nella sentenza di condanna a Giraudo,
scrive testualmente ( pag.2) :”avendo già nel passato condizionato l’esito
di campionati di calcio di Serie A, con particolare riguardo a quello del
1999/2000, che fu sostanzialmente condizionato sino alla penultima giornata
(quando si giocò Juventus-Parma, diretto da Massimo De Santis e terminato con
il risultato di 1-0, e non riuscendo nell’intento di garantire alla Juventus la
vittoria finale, in quanto gli accordi illeciti già stabiliti vennero
compromessi dal clamore suscitato provocato dall’arbitraggio apertamente
favorevole alla squadra torinese da parte di De Santis.”
Per quanto ci riguarda, le evidenze dicono tutto il contrario, inutile
tuttavia appellarsi alle irregolarità delle nostre avversarie o all’anomalia
senza precedenti con cui fu disputato il match decisivo in condizioni
improponibili.
Disse infatti Paolo Montero qualche anno dopo: ”Settantaquattro
minuti dentro lo spogliatoio ad aspettare di rientrare in campo.
Settantaquattro! Li ho cronometrati. Una roba pazzesca. Però io ho il mio
codice d’onore personale e per me conta solo e sempre il verdetto del campo.
Per questo ho sempre rispettato le decisioni arbitrali. Durante la partita
tutto è lecito pur di vincere”. Ben detto, Paolo.
La piscina di Perugia e l’orgoglio bianconero
“Sono stato accusato di essere il grande manovratore del calcio
spiegatemi allora come ho fatto a perdere uno scudetto giocando il match decisivo
in piscina. La verità è che la Juve avrebbe dovuto andarsene, invece siamo
rimasti lì alla merce’ di chi decideva e quando siamo scesi in campo non
c’eravamo più. Collina? Sicuramente parlò al telefono con qualcuno: di chi si
trattasse, non lo sapremo mai. Dico solo che da regolamento la sospensione non
può durare più di 45 minuti: Collina invece aspettò quasi il doppio”. Luciano Moggi.
“Prima della partita minacciai i miei giocatori, se non avessero battuto la
Juventus, io sarei dovuto scappare da Roma, ma loro se ne sarebbero andati per
3 mesi in Cina in tournée. E al designatore durante il diluvio dissi: sia
chiaro che se sospendete questa partita, io non la gioco mai più”. Luciano Gaucci.
“Capimmo subito che la partita non sarebbe mai stata rinviata per paura che
da Roma arrivassero i laziali e scoppiassero disordini. In settimana avevamo
ricevuto attacchi durissimi, erano tutti contro di noi.” Antonio Conte.
“Il campo era davvero impraticabile. Conte diceva che la palla non
rimbalzava e aveva ragione, ma al minimo rimbalzo io dicevo: ecco, rimbalza!
Ricordo che anche l’anno prima eravamo stati arbitri dello scudetto, con quel
Perugia-Milan 1-2 che lo consegnò ai rossoneri a discapito della Lazio: fummo
sbattuti in Giappone per punizione e non ricevemmo alcun premio salvezza.
Insomma non volevamo fare la stessa fine e poi Gaucci ci telefonava ogni
giorno, faceva pressioni: diceva che Perugia-Juventus avrebbe cambiato la
nostra vita nel bene o nel male”. Renato Olive.
Sul quel dannato pomeriggio di maggio del 2000 si sono
ascoltate tante versioni, incluse quelle che riportate sopra: parole che non
fanno altro che aumentare i dubbi su quel finale di campionato in cui la
Juventus venne massacrata mediaticamente dopo il famoso gol a gioco fermo di
Cannavaro, annullato da De Santis, ed in cui i tifosi laziali erano pronti a
calare su Perugia se la partita fosse stata sospesa. Collina con chi era al
telefono? Non lo sapremo mai. Le azioni del Perugia erano in pegno a Capitalia,
che contemporaneamente era la mammella delle due romane: un’altra circostanza
inquietante. Detto questo, resta il fatto inequivocabile: quello scudetto lo perse la
Juventus, sul campo o in piscina, soprattutto nelle ultime giornate in cui i
bianconeri arrivarono con il fiatone e fisicamente sulle ginocchia, colpa anche
di una stagione iniziata prestissimo con l’Intertoto (cui la società non
rinunciò). La Lazio nelle ultime giornate fece il doppio dei punti della
Juventus, vincendo anche lo scontro diretto a Torino. Cosa resta in mano ai
gobbi, un decennio dopo? Perso un campionato in quel modo, nessuno dalle parti
di Corso Galfer ha minacciato la rivoluzione, il “ribaltone”. Certo,
recriminazione ce ne sono state, ed è naturale, ma dopo pochi giorni ci si è
tuffati immediatamente nella preparazione della stagione successiva. Ma alla storia passerà Gianluca Pessotto che a pochi
minuti dal termine corregge l’arbitro Collina che gli aveva assegnato una rimessa
laterale a favore. Ed Antonio Conte, capitano che fu costretto a sorbirsi
Materazzi – al tempo difensore del Perugia e tifoso laziale – girovagare per il
campo ad urlare “ho vinto lo scudetto”; ebbe modo di riscattarsi, un paio d’anni dopo, nello scudetto più bello
di sempre.
Squadra
|
Pt
|
G
|
V
|
N
|
P
|
GF
|
GS
|
Lazio
|
72
|
34
|
21
|
9
|
4
|
64
|
33
|
Juventus
|
71
|
34
|
21
|
8
|
5
|
46
|
20
|
Milan
|
61
|
34
|
16
|
13
|
5
|
65
|
40
|
Inter
|
58
|
34
|
17
|
7
|
10
|
58
|
36
|
Parma
|
58
|
34
|
16
|
10
|
8
|
52
|
37
|
Roma
|
54
|
34
|
14
|
12
|
8
|
57
|
34
|
Fiorentina
|
51
|
34
|
13
|
12
|
9
|
48
|
38
|
Udinese
|
50
|
34
|
13
|
11
|
10
|
55
|
45
|
Verona
|
43
|
34
|
10
|
13
|
11
|
40
|
45
|
Perugia
|
42
|
34
|
12
|
6
|
16
|
36
|
52
|
Bologna
|
40
|
34
|
9
|
13
|
12
|
32
|
39
|
Reggina
|
40
|
34
|
9
|
13
|
12
|
31
|
42
|
Lecce
|
40
|
34
|
10
|
10
|
14
|
33
|
49
|
Bari
|
39
|
34
|
10
|
9
|
15
|
34
|
48
|
Torino
|
36
|
34
|
8
|
12
|
14
|
35
|
47
|
Venezia
|
26
|
34
|
6
|
8
|
20
|
30
|
60
|
Cagliari
|
22
|
34
|
3
|
13
|
18
|
29
|
54
|
Piacenza
|
21
|
34
|
4
|
9
|
21
|
19
|
45
|
Uno scudetto perso contro la Lazio che schierava chi
non avrebbe potuto giocare (a noi nel 1923 con Rosetta diedero 3 sconfitte a
tavolino consecutive nonostante la figc diceva che era regolare farlo giocare)
e sotto pressione del ”Processo di Biscardi”e di Cragnotti presidente della
Lazio e dei laziali che minacciarono di fare una guerra civile come i
fiorentini dopo la cessione di Baggio.
In Coppa Italia fummo eliminati proprio dalla Lazio e
gli errori arbitrali sfavorevoli alla Juve furono taciuti dai media che enfatizzarono
invece un episodio di Campionato che vedeva annullata una rete di
Cannavaro contro la Signora (sarebbe stato il pareggio per il Parma e 2 punti persi
da noi, ma Fabio Cannavaro si era aggiustato il pallone con la mano ed
era anche in fuorigioco e il calcio d'angolo non c'era). Vincevamo 3-0 l’andata
e finì 3-2, il ritorno invece 2-1 per la Lazio. In Campionato ci recuperarono
10 punti (eravamo sopra di 9).
In Coppa UEFA fummo eliminati dal Celta Vigo nel ritorno degli ottavi
quando eravamo rimasti con 2 uomini in meno per due espulsioni sospette, dopo
un cammino che sembrava potesse essere trionfale e che era cominciato con la
vittoria della Coppa Intertoto.
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2000-2001
La Roma investì pesantemente sulla campagna acquisti, complice la vittoria
del campionato della rivale cittadina, prendendo il centrocampista brasiliano Emerson,
il difensore argentino Walter Samuel e soprattutto Gabriel Omar
Batistuta. La Lazio scudettata cambiò poco e prese gli attaccanti argentini Hernan
Crespo e Claudio López. La Juventus si assicurò il
"castigatore" dell'Italia agli Europei di quell'estate: l'attaccante
francese David Trezeguet. Appassionò la vicenda di Roberto
Baggio che liberatosi dall'Inter e vagliato molte proposte, tra cui alcune
provenienti dal Giappone, scelse il Brescia allenato da Carlo Mazzone. Il
Vicenza puntò sul giovane bomber Luca Toni, il Verona su Mauro Germán
Camoranesi mentre l'Udinese prelevò dalla C1 Vincenzo Iaquinta. Dopo
la gioia della Lazio stavolta fu la parte giallorossa di Roma a
trionfare: la società del presidente Sensi infatti, investendo cifre
ingenti sul mercato, allestì una squadra altamente competitiva che riuscì ad
imporsi. Il 1º ottobre 2000, alla conclusione delle Olimpiadi di
Sydney, partì il nuovo campionato con le solite favorite: la Juventus, le
milanesi e le romane, con Parma e Fiorentina nel ruolo di
possibili outsiders. All'inizio del torneo la Roma andò in testa alla
terza giornata per venire superata la domenica dopo dalle due sorprese di
inizio stagione: l'Udinese e l'Atalanta. I friulani rimasero addirittura
in vetta da soli alla sesta prima di venire sopravanzati dalla Roma di Fabio
Capello e Francesco Totti, che conquistò definitivamente il vertice
il 12 novembre. I giallorossi tennero un ritmo impressionante a cui
nessuno sembrava poter tener testa. Il 22 dicembre lo scontro
dell'Olimpico contro la Juventus terminò a reti inviolate e
permise ai capitolini di andare alla sosta natalizia con un rassicurante +6 sui
bianconeri secondi. La squadra di Capello riprese però subito la sua marcia e
il 5 febbraio diventò campione d'inverno con sei punti di vantaggio
sulla Juventus e sulla Lazio campione in carica, che dopo un avvio
difficile si propose come accreditata antagonista dei cugini. I giallorossi
continuarono la loro marcia anche nel girone di ritorno mantenendo vantaggi
sempre rassicuranti sulle due inseguitrici. Il 1º aprile, quando la Roma
andò addirittura a +9 sulla Juventus e +12 sulla Lazio, molti pensarono che il
torneo si fosse chiuso in anticipo, ma la domenica dopo i giallorossi
crollarono sotto i colpi della Fiorentina e la vigilia di Pasqua impattarono
in casa col Perugia, permettendo il recupero delle due inseguitrici. Il 6
maggio a Torino fu in programma lo scontro diretto tra Juventus
e Roma con sei punti a dividere le due formazioni: dopo il micidiale doppio
vantaggio bianconero del primo tempo, i giallorossi trovarono la forza di rimontare
con due gol segnati nell'arco degli ultimi dieci minuti della partita. Molte
delle responsabilità caddero sul portiere bianconero, Van der Sar, reo di
aver incassato il primo gol da lontanissimo, e di non aver trattenuto il
secondo. Decisivo, comunque, fu il cambio
di regolamenti sugli extracomunitari, deciso proprio alla vigilia del
big-match, che permise alla Roma di far entrare Hidetoshi Nakata, che mise a segno il gol del 2-1 e
propiziò quello del 2-2, messo a segno da Vincenzo Montella sulla ribattuta
di un suo tiro. Il 27 maggio i pareggi incrociati delle romane contro
le milanesi portarono i giallorossi ad un passo dal titolo, anche se
la Juventus si era avvicinata a soli quattro punti di distanza. Dopo il
pareggio del San Paolo alla penultima giornata, il 17 giugno la
Roma, spinta da un Olimpico gremito come non mai (allo stadio vennero
sventolate più di 30.000 bandiere), sconfisse per 3-1 il Parma (con i gol di
Totti, Montella e Batistuta) dando il via all'irrefrenabile festa per il 3º
scudetto (i festeggiamenti si protrassero per almeno una settimana, e nella
celebrazione al Circo Massimo furono presenti quasi un milione di
persone). Il titolo passò così sull'altra sponda della Capitale. Alla Lazio non
bastarono, infatti, le 26 reti del capocannoniere Hernán Crespo.
Proprio nell'ultima giornata di campionato la Juventus esonerò l'allenatore
Ancelotti. La notizia dell'esonero venne comunicata all'allenatore
nell'intervallo tra il primo ed il secondo tempo di Juventus-Atalanta, quando
ormai con la Roma vincente per 2 reti a zero sul Parma era chiaro che il
campionato sarebbe stato vinto dalla compagine giallorossa.
Mentre il Parma conseguì una possibile qualificazione in Champions
League che, come due anni prima, non seppe poi sfruttare, a Milano si
assistette ad un'annata grigia che portò le due squadre locali solo in zona
UEFA. Se al Milan il presidente Silvio Berlusconi esonerò
il tecnico dell'ultimo scudetto, Alberto Zaccheroni, dopo un'inopinata
eliminazione europea, sul fronte interista si assistette ad un vero e
proprio annus horribilis: se la stagione era partita con la clamorosa
eliminazione in Champions da parte dei semisconosciuti svedesi dell'Helsingborg,
che portò all'esonero di Marcello Lippi a favore di Marco
Tardelli, la via crucis nerazzurra continuò attraverso il pesantissimo passivo
di un 6-1 in Coppa Italia a Parma, l'esclusione anche dalla Coppa
UEFA per mano degli ignoti spagnoli dell'Alavès che scatenò
una feroce contestazione dei tifosi, ed infine l'umiliazione suprema di uno
0-6, ancor più bruciante perché subito nel derby. Sfiorò la qualificazione UEFA anche
il Brescia di Carlo Mazzone che si qualificò all'Intertoto ma
perse la finale col Paris Saint-Germain dopo due pareggi, per la
regola dei gol in trasferta. In coda oltre al Bari, retrocesso da tempo,
l'ultima giornata mise in scena un'incredibile bagarre da cui uscirono
declassati il Napoli al quale, dopo una pessima partenza, non bastò
un girone di ritorno tutto sommato positivo e il Vicenza. Si salvò per la classifica
avulsa il Lecce, che in casa all'ultimo turno batté in rimonta la Lazio per
2-1 con una doppietta di Gaetano Vasari. L'ultima squadra
retrocessa fu la Reggina, dopo lo spareggio con il Verona.
Nulla da dire sull’operato della FIGC quando a
campionato in corso cambiò la norma sul numero degli extracomunitari, non
solo a campionato in corso, ma a pochi giorni da Juve-Roma (a poche giornate
dal termine del campionato!!!!), favorendo quest’ultima alla vittoria dello
scudetto (altro che telefonate di Moggi)? Saremmo noi i potenti padroni nella
stanza dei bottoni ? Chi comanda non viene punito, chi comanda punisce e si
toglie di torno i più forti. Anche Sensi come Angelo Moratti regalava i rolex
agli arbitri, fu colto in fragranza di reato ma non fu punito e i giornalisti
amici suoi riuscirono a insabbiare lo scandalo. E che dire del 3-3 con la
Fiorentina con l’ex Di Livio che travolge fallosamente tutta la difesa
bianconera propiziando la rete del pareggio viola senza che l’arbitro
fischiasse il fallo (e Toldo che andava espulso sul fallo da rigore su Inzaghi)
? Non sono 2 preziosi punti che ci sono stati rubati dai fiorentini ? Non mi piace guardare in
casa degli altri, ma visto che nella nostra gli altri guardano allora ogni
tanto voglio farla fuori dal vaso anche io.
Squadra
|
Pt
|
G
|
V
|
N
|
P
|
GF
|
GS
|
Roma
|
75
|
34
|
22
|
9
|
3
|
68
|
33
|
Juventus
|
73
|
34
|
21
|
10
|
3
|
61
|
27
|
Lazio
|
69
|
34
|
21
|
6
|
7
|
65
|
36
|
Parma
|
56
|
34
|
16
|
8
|
10
|
51
|
31
|
Inter
|
51
|
34
|
14
|
9
|
11
|
47
|
47
|
Milan
|
49
|
34
|
12
|
13
|
9
|
56
|
46
|
Brescia
|
44
|
34
|
10
|
14
|
10
|
44
|
42
|
Atalanta
|
44
|
34
|
10
|
14
|
10
|
38
|
34
|
Fiorentina
|
43
|
34
|
10
|
13
|
11
|
53
|
52
|
Bologna
|
43
|
34
|
11
|
10
|
13
|
49
|
53
|
Perugia
|
42
|
34
|
10
|
12
|
12
|
49
|
53
|
Udinese
|
38
|
34
|
11
|
5
|
18
|
49
|
59
|
Lecce
|
37
|
34
|
8
|
13
|
13
|
40
|
54
|
Verona
|
37
|
34
|
10
|
7
|
17
|
40
|
59
|
Reggina
|
37
|
34
|
10
|
7
|
17
|
32
|
49
|
Vicenza
|
36
|
34
|
9
|
9
|
16
|
37
|
51
|
Napoli
|
36
|
34
|
8
|
12
|
14
|
35
|
51
|
Bari
|
20
|
34
|
5
|
5
|
24
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31
|
68
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Alcune gare
STAGIONE 1999-2000.
Nonostante la classifica deficitaria della stagione precedente, la
dirigenza rinnova la fiducia a Carlo Ancelotti e costruisce una squadra
nuovamente in grado di combattere per lo scudetto. Riacquistato il capitano
Alessandro Del Piero dopo il grave infortunio dell’anno prima e rinforza la
formazione con pochi innesti: la difesa rimane praticamente intatta, con la
sola eccezione del cambio del portiere con Peruzzi sostituito dall’olandese
Edwin Van der Sar, mentre è a centrocampo che i dirigenti e l’allentatore
intervengono di più, cedendo Deschamps in Inghilterra e ingaggiando le giovani
promesse Gianluca Zambrotta e Jonathan Bachini, il nuovo possibile playmaker
nigeriano Sunday Oliseh e puntellando infine l’attacco con il gigante Darko
Kovacevic. La formazione sembra così nuovamente competitiva e i primi risultati
sembrano dar ragione: il Torneo Intertoto è vinto senza difficoltà e anche in
campionato si va veloci come ai bei tempi di Lippi. A otto giornata dal termine
del torneo, la Juventus ha ben otto punti di vantaggio sulla nuova rivale, la
Lazio di Sergio Cragnotti, ma succede qualcosa di inspiegabile. I bianconeri
sembrano crollare d’improvviso subendo due sconfitte consecutive (col Milan a
San Siro e a Torino nello scontro diretto con la Lazio): i giochi sono di nuovo
aperti, ma mentre i biancocelesti sono galvanizzati dalla possibile rimonta, al
Juve fatica a tenere il passo. A tre giornata dalla fine del campionato, il
distacco si riduce a un solo punto con i bianconeri che perdono seccamente a Verona
per 2-0. Mancano due giornata e lo scudetto sembra il bilico: alla penultima
giornata la Juventus vince per 1-0 la contestatissima partita casalinga col
Parma grazie a un gol di Del Piero ma soprattutto a un gol di Cannavaro
annullato dall’arbitro De Santis. Le polemiche sono ancora furibonde, per tutta
la settimana che precede l’ultima giornata di Campionato, la Lazio mette in
piedi un caos mai visto (forse soltanto ai tempi del gol di Turone…) e così si
arriva alla fine con i nervi a fiori di pelle. A Roma, la Lazio vince
tranquillamente contro la Reggina, mentre la Juventus va a Perugia contro la
squadra di Mazzone già salva. E’ una domenica incredibile, nel primo tempo la
partia finisce 0-0 con un sole che splende come non mai, ma all’improvviso, durante
l’intervallo un autentico nubifragio apocalittico si abbatte sulla città umbra
impendendo alla partita di riprendere. I giocatori delle due squadre rimangono
negli spogliatoi per più di un’ora, ma alla fine l’arbitro Collina, dopo un
conciliabolo con la Federazione, decide di far riprendere l’incontro su un
campo impraticabile e quando ormai tutte le altre partite erano finite. Sarà un
pomeriggio paradossale per i tifosi juventini che ormai certi del ventiseiesimo
scudetto, se lo vedono strappare dalla maglia da un gol del difensore Calori
(tifoso juventino dichiarato) su cui il mediocre Van der Sar fa la bella
statuina e che permette al Perugia di vincere e alla Lazio di compiere l’ormai
insperato sorpasso finale. Le facce dei giocatori e di Ancelotti sono quanto di
più triste e incredulo si possa vedere: lo scudetto è perso nonostante 71 punti
e la migliore difesa del campionato.
CEAHLAUL - JUVENTUS 1-1
Piatra Neamt (Romania), Stadio Ceahlăul, 18.07.1999 - Torneo Intertoto –
Quarti di Finale – Andata
RETI: 28’ Scanteie (C); 58’ Tacchinardi (J)
CEAHLAUL: Campeanu, Atomulesei (72’ Soimaru), Grozavu; Alistar (65’
Baldovin), Perja, Pantazi; Marc, Ionescu, Ilie; Enache (72’ Solomon), Scantaie
- All. Hizo
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Ferrara; Iuliano, Birindelli,
Tacchinardi; Pessotto, Bachini (61’ Zambrotta), Perrotta; Kovacevic, Amoruso –
All. Ancelotti
ARBITRO: Gallagher (Inghilterra)
JUVENTUS – CEAHLAUL 0-0
Cesena, Stadio Dino Manuzzi, 24.07.1999 - Torneo Intertoto – Quarti di
Finale – Ritorno
JUVENTUS: Van der Sar, Mirkovic, Ferrara; Iuliano, Zambrotta (91’
Birindelli), Tacchinardi; Davids, Oliseh, Henry (81’ Pessotto); Amoruso,
Kovacevic – All. Ancelotti
CEAHLAUL: Lefter, Alistar, Baldovin; Perja, Atomulesei, Marc; Ionescu,
Botez, Ilie (62’ Solomon); Scanteie (88’ Nemtanu), Enache (76’ Pantazi) - All.
Hizo
ARBITRO: Olsen (Norvegia)
ROSTSELMASH - JUVENTUS 0-4
Rostov (Russia), Stadio Olimp - 21 vek, 28.07.1999 - Torneo Intertoto –
Semifinale – Andata
RETI: 9’ Zambrotta (J); 68’ Inzaghi (J); 71’ Kovacevic (J); 89’
Inzaghi rig. (J)
ROSTSELMASH: Koutepov, Koupriianov, Kolovkin (65’ Diodiouk); Goushin,
Datdeev, Bessmertnyi; Matsihura (46’ Sanko), Duyun, Khankeev; Matveev,
Pestriokov (79’ Kiritchenko) - All. Andreev
JUVENTUS: Van der Sar, Iuliano (82’ Tudor), Ferrara (77’ Mirkovic);
Montero, Zambrotta, Conte; Oliseh, Bachini (46’ Pessotto), Davids; Inzaghi,
Kovacevic – All. Ancelotti
ARBITRO: Duaden Ibanez (Spagna)
NOTE: Il viaggio della Juventus in Russia era apparso in forse a causa
di una misteriosa epidemia verificatasi nella regione (si parlava di un virus
simile a 'Ebola')
JUVENTUS – ROSTSELMASH 5-1
Cesena, Stadio Dino Manuzzi, 04.08.1999 - Torneo Intertoto – Semifinale –
Ritorno
RETI: 32’ Inzaghi rig. (J); 38’ Duyun (R); 49’ Koupriianov aut. (J);
65’ Inzaghi (J); 71’ Inzaghi (J); 76’ Del Piero (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Mirkovic (77’ O’Brien), Conte
(70’ Birindelli), Tacchinardi; Oliseh, Bachini, Davids; Inzaghi, Kovacevic (55’
Del Piero) – All. Ancelotti
ROSTSELMASH: Savtchenko, Koupriianov, Stiopushkin; Goushin,
Bessmertnyi, Duyun; Borovskoi (60’ Komarov), Khankeev, Slussar (46’ Bakhtin);
Matveev, Pestriokov - All. Andreev
ARBITRO: Romain (Belgio)
ESPULSIONI: Montero 57 (Juventus); Bessmertnyi 68 (Rostselmash)
JUVENTUS – RENNES 2-0
Cesena, Stadio Dino Manuzzi, 10.08.1999 - Torneo Intertoto –
Finale – Andata
RETI: 27’ Inzaghi; 62’ Inzaghi (J)
JUVENTUS: Van Der Sar, Mirkovic, Ferrara; Iuliano, Zambrotta, Conte; Oliseh
(46’ Zidane), Tacchinardi, Bachini (80’ Birindelli); Inzaghi, Kovacevic (46’
Del Piero – All. Ancelotti
RENNES: Malicki, Dogon, Bassila; Sommeil, Reveillere (65’ Le Bris), Bigne;
Gregoire, Le Roux, Gava; Nonda, Diouf (66’ Bardon) - All. Le Guen
ARBITRO: Pedersen (Norvegia)
RENNES - JUVENTUS 2-2
Rennes (Francia), Stadio Rennais, 24.08.1999 - Torneo Intertoto –
Finale – Ritorno
RETI: 20’ Diouf (R); 29’ Conte (J); 73’ Zambrotta (J); 93’ Nonda (R)
RENNES: Malichi, Bassila, Dogon; Sommeil, Gregoire, Bignè (77’ Le Bris); Le
Roux, Gava, Diouf (77’ Yapi); Nonda, Bardon (60’ N’Dyae) - All. Le Guen
JUVENTUS: Van Der Sar, Iuliano, Ferrara; Montero, Conte, Oliseh;
Tacchinardi, Zambrotta, Zidane (69’ Pessotto); Inzaghi (77’ Kovacevic), Del
Piero (85’ Esnaider) – All. Ancelotti
ARBITRO: Melo Pereira (Portogallo)
CRONACA: La Juventus torna in Europa pareggiando 2-2 a Rennes nel ritorno
della finale di Coppa Intertoto. (All'andata 2-0). Squadre in campo a viso
aperto e Conte che sfiora il gol al 13', il Rennes replica con un palo e poi
con il gol di Diouff al 20'. Il trio delle meraviglie Zidane-Del Piero-Inzaghi
stenta a decollare e i francesi premono, ma Conte lasciato solo in area trova
il pari di testa al 29'. Nel secondo tempo il ritmo cala e la Juve controlla,
poi Del Piero trova un assist perfetto per Zambrotta che non sbaglia (73').
Inutile il gol di Nonda a tempo scaduto. – da www.raisport.rai.it
OMONIA NICOSIA - JUVENTUS 2-5
Nicosia (Cipro), Stadio GPS, 16.09.1999 - Coppa U.E.F.A – 1° Turno – Andata
RETI: 3’ Inzaghi (J); 17’ Inzaghi (J); 22’ Kovacevic (J); 25’ Esnaider (J);
75’ Kontolefteros (O); 83’ Del Piero (J); 86’ Kontolefteros (O)
OMONIA NICOSIA: Yiallouris, Costantinides (71’ Malekkos), Ioakim; Tittel,
Nicolau, Georgiou (79’ Panayiotou); Nicolau C., Kalotheou, Mihajlovic (73’
Kontolefteros); Kaiafas, Rauffmann - All. Galis
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Montero; Tudor, Zambrotta, Tacchinardi;
Davids, Bachini, Esnaider (64’ Conte); Kovacevic, Inzaghi (46’ Del Piero) –
All. Ancelotti
ARBITRO: Schmolik (Bielorussia)
JUVENTUS – UDINESE 4-1
Torino, Stadio delle Alpi, 19.09.1999 - 3ª Giornata di Campionato
RETI: 21’ Del Piero rig. (J); 23’ Inzaghi rig. (J); 39’ Inzaghi (J); 48’
Zambrotta (J); 73’ Bisgaard (U)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Conte (84’ Birindelli),
Tacchinardi; Davids, Zambrotta (67’ Bachini), Zidane; Inzaghi (82’ Kovacevic),
Del Piero – All. Ancelotti
UDINESE: Turci, Sottil, Gargo; Bertotto, Genaux, Giannichedda; Van der Vegt
(65’ Bisgaard), Jorgensen (31’ Margiotta), Fiore; Warley, Muzzi - All. De Canio
ARBITRO: Tombolini di Ancona
CLASSIFICA: Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio p. 7; Milan, Reggina, Roma
p. 5; Perugia, Torino, Udinese p. 4; Verona p. 3; Bari, Bologna, Lecce, Parma,
Piacenza p. 2; Venezia p. 1; Cagliari p. 0
JUVENTUS – OMONIA NICOSIA 5-0
Palermo, Stadio La Favorita, 30.09.1999 - Coppa U.E.F.A – 1° Turno –
Ritorno
RETI: 20’ Kovacevic (J); 48’ Kovacevic (J); 55’ Tacchinardi (J); 87’
Kovacevic (J); 93’ Conte (J)
JUVENTUS: Rampulla, Birindelli, Tudor; Mirkovic, Bachini, Conte;
Tacchinardi (79’ Zambrotta), Pessotto, Esnaider (71’ Zidane); Kovacevic, Del
Piero (62’ Inzaghi) – All. Ancelotti
OMONIA NICOSIA: Yiallouris, Costantinides, Ioakim; Tittel, Panayiotou,
Odysseos (79’ Kontolefteros); Kaiafas, Nicolau (46’ Andreou), Mihajlovic (73’
Georgiou); Kalotheou, Rauffmann - All. Galis
ARBITRO: Corpodean (Romania)
ROMA - JUVENTUS 0-1
Roma, Stadio Olimpico, 17.10.1999 - 6ª Giornata di Campionato
RETI: 50’ Zidane (J)
ROMA: Antonioli, Rinaldi, Aldair; Zago, Cafu, Tommasi; Assunçao, Di
Francesco (56’ Fabio Junior), Candela; Montella, Alenichev (77’ Choutos) - All.
Capello
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara (87’ Tudor), Montero; Iuliano, Zambrotta
(82’ Birindelli), Conte; Tacchinardi, Pessotto, Zidane; Inzaghi (78’
Kovacevic), Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: Treossi di Forlì
CLASSIFICA: Lazio p. 14; Inter, Juventus p. 13; Roma p. 11; Milan p. 10;
Fiorentina, Lecce, Parma, Reggina, Torino p. 8; Perugia p. 7; Bari, Bologna,
Udinese, Verona p. 6; Venezia p. 5; Cagliari, Piacenza p. 3
CRONACA: Dalla passione juventina, tra contestazioni (al tecnico e alla
societa' ) e incertezze (sul futuro di Ancelotti), esce Zinedine Zidane,
finalmente convincente, malgrado l' espulsione nel recupero. Un gol su
punizione, una conclusione potente ed essenziale (al 5' del secondo tempo)
riconsegna alla Juventus una vittoria sulla Roma all' Olimpico dopo nove lunghi
anni: ultimo successo pervenuto il 24 marzo 1991 con rete decisiva di
Casiraghi. Da una partita bloccata esce l' estro del campione, sorretto da un
collettivo motivato e credibile nelle intenzioni. La Juventus si e' mossa
meglio della Roma soprattutto nel primo tempo, arrivando cosi' a disincagliarsi
con maggiore continuita' dall' ottima occupazione del suolo operata dalle due
squadre. Infatti il gruppo ancelottiano riesce a creare almeno due buone
opportunita' per il vantaggio al di la' della sfida, in parita' , sui calci
piazzati tra Candela (due pali, il primo netto, il secondo con la complicita'
di Van der Sar) e Del Piero (due belle respinte di Antonioli): Zambrotta,
sinistro in spaccata dal limite appena fuori e, soprattutto, Iuliano che, con
un destro al volo pianta il pallone proprio sullo spigolo esterno dell'
incrocio strappando un urlo di delusione tra gli 80 mila dell' Olimpico. Nella
ripresa, dopo il gol, la Juve ha arretrato l' aggressione sul portatore di
palla, preferendo studiare le intenzioni della Roma, pericolosa, prima di
Zidane, con una conclusione di Alenitchev da fuori (bene Van der Sar) e, in
svantaggio, con Montella due volte (sinistro al volo deviato dall' olandesone,
colpo di testa alto) e con Aldair (plastica parata del portiere). La Juventus,
pero' , ha sempre dato l' impressione di controllare il gioco, e senza quello,
la speranza di un colpo a sensazione risulta pretenziosa. – da www.corriere.it
ESPULSIONI: Zidane 89 (Juventus)
LEVSKI SOFIA - JUVENTUS 1-3
Sofia (Bulgaria), Stadio Gueorgui Asparuhov, 21.10.1999 - Coppa U.E.F.A –
Trentaduesimi di Finale – Andata
RETI: 23’ Oliseh (J); 52’ Kovacevic (J); 54’ Yoffou (L); 89’ Kovacevic
(J)
LEVSKI SOFIA: Ivankov, Inglis, Pazin; Dionisiev (69’ Dimitrov),
Stankov (77’ Telkiyski), Topuzakov; Alexandrov (85’ Petrov Atanassov), Ivanov
V., Sirakov; Ivanov G., Yoffou - All. Petrovic
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Montero; Tudor, Pessotto, Conte;
Oliseh, Bachini, Zidane; Kovacevic, Esnaider (74’ Zambrotta) – All. Ancelotti
ARBITRO: Monteiro Coroado (Portogallo)
ESPULSIONI: Bachini 15 (Juventus); Pazin 78 (Levski Sofia)
JUVENTUS – MILAN 3-1
Torino, Stadio delle Alpi, 21.11.1999 - 10ª Giornata di Campionato
RETI: 21’ Zidane aut. (M); 23’ Conte (J); 51’ Inzaghi (J); 93’
Kovacevic (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Birindelli (65’
Pessotto), Conte; Tacchinardi, Zambrotta (88’ Mirkovic), Zidane; Inzaghi (86’
Kovacevic), Del Piero – All. Ancelotti
MILAN: Abbiati, Sala, Costacurta (53’ Ayala); Maldini, Helveg,
Albertini; Gattuso (57’ Serginho), De Ascentis, Boban (76’ Leonardo); Bierhoff,
Weah - All. Zaccheroni
ARBITRO: De Santis di Tivoli
CLASSIFICA: Juventus, Lazio p. 21; Roma p. 19; Parma p. 18; Inter, Milan p.
17; Udinese p. 15; Torino p. 14; Bologna, Fiorentina, Perugia p. 13; Bari,
Lecce p. 11; Reggina p. 10; Verona p. 8; Piacenza p. 7; Venezia p. 6; Cagliari
p. 5
OLYMPIACOS PIREO - JUVENTUS 1-3
Atene (Grecia), Stadio Olimpico, 25.11.1999 - Coppa U.E.F.A – Sedicesimi di
Finale – Andata
RETI: 15’ Giannakopoulos (O); 27’ Tudor (J); 67’ Kovacevic (J); 87’
Inzaghi (J)
OLYMPIAKOS PIREO: Eleftheropoulos, Antzas, Amanatidis; Karaitidis,
Mavrogenidis, Niniadis; Poursanidis, Poursaitidis (72’ Ofori Quaye),
Giannakopoulos; Djordjevic, Giovanni - All. Bigon
JUVENTUS: Rampulla, Ferrara (68’ Montero), Tudor; Mirkovic, Pessotto,
Oliseh; Tacchinardi, Davids, Bachini (75’ Birindelli); Kovacevic, Del Piero
(63’ Inzaghi) – All. Ancelotti
ARBITRO: Pedersen (Norvegia)
NAPOLI - JUVENTUS 1-3
Napoli, Stadio San Paolo, 01.12.1999 - Coppa Italia – Ottavi di Finale –
Andata
RETI: 18’ Inzaghi (J); 29’ Kovacevic (J); 35’ Turrini rig. (N); 79’
Kovacevic (J)
NAPOLI: Bandieri, Oddo, Nielsen; Troise, Mora, Lucenti; Magone, Alessi
(60’ Matuzalem), Turrini (70’ Bordi); Stellone, Bellucci (46’ Scarlato) - All.
Novellino
JUVENTUS: Rampulla (87’ D’Amico), Ferrara, Tudor; Mirkovic,
Birindelli, Pessotto; Tacchinardi, Bachini, Esnaider; inzaghi (68’ Zidane),
Kovacevic – All. Ancelotti
ARBITRO: Collina di Viareggio e Tombolini di Ancona
JUVENTUS – BOLOGNA 2-0
Torino, Stadio delle Alpi, 04.12.1999 - 12ª Giornata di Campionato
RETI: 55’ Inzaghi (J); 71’ Inzaghi (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Zambrotta (90’
Birindelli), Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane (88’ Oliseh); Del Piero,
Inzaghi (76’ Kovacevic) – All. Ancelotti
BOLOGNA: Pagliuca, Falcone, Paganin; Parametti, Nervo, Ingesson;
Piacentini, Zè Elias (70’ Fontolan), Tarantino; Andersson K., Signori (83’
Ventola) - All. Guidolin
ARBITRO: Cesari di Genova
CLASSIFICA: Juventus, Lazio, Roma p. 25; Inter p. 23; Parma p. 21; Milan p.
20; Bari, Fiorentina p. 17; Perugia p. 16; Udinese p. 15; Bologna, Lecce,
Torino p. 14; Verona p. 11; Piacenza, Reggina p. 10; Venezia p. 9; Cagliari p.
5
JUVENTUS – INTER 1-0
Torino, Stadio delle Alpi, 12.12.1999 - 13ª Giornata di Campionato
RETI: 21’ Inzaghi (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Montero; Iuliano, Conte (79’
Birindelli), Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane; Inzaghi (82’ Kovacevic),
Del Piero (63’ Rampulla) – All. Ancelotti
INTER: Peruzzi, Panucci, Blanc; Fresi (78’ Baggio R.), Zanetti J.,
Cauet (46’ Recoba); Jugovic, Di Biagio (70’ Dabo), Georgatos; Vieri, Zamorano -
All. Lippi
ARBITRO: Tombolini di Ancona
ESPULSIONI: Van der Sar 61 (Juventus)
CLASSIFICA: Juventus, Lazio p. 28; Roma p. 25; Parma p. 24; Inter, Milan p.
23; Bari, Bologna, Fiorentina, Lecce, Perugia p. 17; Udinese p. 16; Torino p.
14; Verona p. 12; Piacenza, Reggina p. 11; Venezia p. 9; Cagliari p. 6
JUVENTUS – NAPOLI 1-0
Torino, Stadio delle Alpi, 16.12.1999 - Coppa Italia – Ottavi di Finale –
Ritorno
RETI: 26’ Esnaider (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Montero; Mirkovic, Zambrotta,
Oliseh; Davids (53’ Pessotto), Bachini, Esnaider; Kovacevic, Fonseca (67’
Rigoni) – All. Ancelotti
NAPOLI: Coppola, Lombardi, Malfronte; Lopez, Mora, Miceli; Scarlato
(46’ Turrini), Matuzalem (46’ Alessi), Scapolo; Schwoch (32’ Bellucci),
Robbiati - All. Novellino
ARBITRO: Racalbuto di Gallarate e Guiducci di Arezzo
PARMA - JUVENTUS 1-1
Parma, Stadio Ennio Tardini, 09.01.2000 - 16ª Giornata di Campionato
RETI: 69’ Del Piero rig. (J); 92’ Crespo (P)
PARMA: Buffon, Thuram, Torrisi; Cannavaro, Fuser (35’ Serena), Dabo;
Baggio D., Vanoli, Amoroso M. (78’ Ortega); Crespo, Di Vaio (59’ Walem) - All.
Malesani
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Zambrotta,
Tacchinardi; Davids, Pessotto (88’ Birindelli), Zidane; Inzaghi, Del Piero –
All. Ancelotti
ARBITRO: Farina di Novi Ligure
CLASSIFICA: Lazio p. 34; Juventus p. 33; Parma p. 31; Roma p. 29; Milan p.
28; Inter p. 26; Bari p. 23; Fiorentina, Lecce, Udinese p. 22; Bologna, Perugia
p. 20; Reggina, Verona p. 16; Torino p. 14; Venezia p. 12; Piacenza p. 11;
Cagliari p. 10
Ci siamo fatti rimontare con 2 uomini in più, qui ci
siamo giocati lo scudetto.
JUVENTUS – LAZIO 3-2
Torino, Stadio delle Alpi, 13.01.2000 - Coppa Italia – Quarti di Finale –
Andata
RETI: 12’ Zidane (J); 30’ Conte (J); 43’
Kovacevic (J); 51’ Ravanelli rig. (L); 81’ Mancini (L)
JUVENTUS: Van der Sar, Mirkovic, Montero; Iuliano, Birindelli, Conte;
Davids (84’ Tacchinardi), Bachini (68’ Pessotto), Zidane; Inzaghi (77’ Del
Piero), Kovacevic – All. Ancelotti
LAZIO: Ballotta, Gottardi, Negro; Mihajlovic (46’ Nesta), Pancaro,
Lombardo; Simeone, Veron (46’ Stankovic), Nedved; Mancini, Ravanelli (62’
Marcolin) - All. Eriksson
ARBITRO: Messina di Bergamo
JUVENTUS – PERUGIA 3-0
Torino, Stadio delle Alpi, 16.01.2000
Campionato a Girone Unico Serie A – 17ª Giornata
RETI: 26’ Del Piero rig. (J); 90’ Zidane (J); 93’ Kovacevic (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano (90’ Mirkovic),
Zambrotta (90’ Birindelli), Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane; Del Piero,
Inzaghi (61’ Kovacevic) – All. Ancelotti
PERUGIA: Mazzantini, Hilario, Rivalta (80’ Esposito); Calori, Monaco,
Milanese; Tedesco Gio., Olive (72’ Alenichev), Bisoli; Amoruso, Rapaic - All.
Mazzone
ARBITRO: Borriello di Mantova
CLASSIFICA: Juventus p. 36; Lazio p. 35; Parma, Roma p. 32; Milan p. 31;
Inter p. 29; Bari, Bologna, Lecce p. 23; Fiorentina, Udinese p. 22; Perugia p.
20; Reggina, Torino p. 17; Verona p. 16; Venezia p. 15; Piacenza p. 11;
Cagliari p. 10
LAZIO - JUVENTUS 2-1
Roma, Stadio Olimpico, 26.01.2000 - Coppa Italia – Quarti di Finale –
Ritorno
RETI: 53’ Boksic (L); 73’ Del Piero (J);
80’ Simeone (L)
LAZIO: Ballotta, Gottardi (76’ Mihajlovic), Nesta; Negro, Pancaro,
Lombardo (46’ Boksic); Stankovic (76’ Ravanelli), Simeone, Veron; Nedved,
Inzaghi S. - All. Eriksson
JUVENTUS: Van der Sar, Mirkovic, Tudor; Iuliano, Birindelli (60’
Zambrotta), Conte (69’ Tacchinardi); Davids, Pessotto, Bachini (58’ Del Piero);
Zidane, Kovacevic – All. Ancelotti
ARBITRO: Collina di Viareggio e Braschi di Prato
VENEZIA - JUVENTUS 0-4
Venezia, Stadio Pier Luigi Penzo, 20.02.2000 - 22ª Giornata di Campionato
RETI: 35’ Del Piero rig. (J); 79’ Inzaghi (J); 91’ Inzaghi (J); 95’
Inzaghi (J)
VENEZIA: Casazza, Cardone, Luppi (90’ Budan); Bilica, N’Gotty,
Orlandini; Pedone, Nanami, Bettarini (69’ Carnasciali); Ganz, Maniero - All.
Oddo
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero (46’ Tudor); Iuliano,
Zambrotta (90’ Mirkovic), Conte; Davids, Pessotto, Zidane (90’ Esnaider); Del
Piero, Inzaghi – All. Ancelotti
ARBITRO: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto
CLASSIFICA: Juventus p. 47; Milan p. 44; Lazio p. 43; Roma p. 42; Inter p.
40; Parma p. 34; Udinese p. 33; Lecce p. 28; Bari, Bologna, Fiorentina p. 27;
Perugia p. 25; Torino p. 23; Reggina p. 22; Verona p. 21; Venezia p. 19;
Cagliari p. 16; Piacenza p. 15
JUVENTUS – ROMA 2-1
Torino, Stadio delle Alpi, 27.02.2000 - 23ª Giornata di Campionato
RETI: 30’ Davids (J); 37’ Delvecchio (R); 46’ Inzaghi (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Conte (46’
Birindelli), Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane (88’ Mirkovic); Inzaghi (64’
Kovacevic), Del Piero – All. Ancelotti
ROMA: Antonioli, Aldair, Zago; Mangone, Cafu, Tommasi; Nakata (65’
Poggi), Di Francesco, Totti; Montella, Delvecchio - All. Capello
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Juventus p. 50; Lazio p. 46; Milan p. 45; Inter p. 43; Roma p.
42; Parma p. 34; Udinese p. 33; Fiorentina p. 30; Bari, Bologna, Lecce p. 28;
Perugia p. 26; Reggina p. 25; Torino p. 24; Verona p. 22; Venezia p. 19;
Cagliari p. 17; Piacenza p. 16
ESPULSIONI: Montero 40 (Juventus)
JUVENTUS – CELTA VIGO 1-0
Torino, Stadio delle Alpi, 02.03.2000 - Coppa U.E.F.A. – Ottavi di Finale –
Andata
RETI: 50’ Kovacevic (J)
JUVENTUS: Van Der Sar, Mirkovic, Montero; Iuliano, Birindelli (58’
Zambrotta), Tacchinardi; Oliseh (69’ Pessotto), Bachini (46’ Del Piero),
Davids; Inzaghi, Kovacevic – All. Ancelotti
CELTA VIGO: Pinto, Celades, Caceres; Garcia, Juanfran, Lopez; Karpin,
Makelele, Mostovoi; Revivo (77’ Tomas), Mccharty - All. Fernandez
ARBITRO: Krug (Germania)
CELTA VIGO - JUVENTUS 4-0
Vigo (Spagna), Stadio Balaidor, 09.03.2000 - Coppa U.E.F.A. – Ottavi di
Finale – Ritorno
RETI: 1’ Makelele (C); 32’ Birindelli aut. (C); 47’ McCarthy (C); 69’
McCarthy (C)
CELTA VIGO: Pinto, Celades, Caceres; Sergio, Juanfran, Makelele;
Giovannella, Karpin, Mostovoi (59’ Revivo); Lopez (79’ Tomas), McCarthy (81’
Mazinho) - All. Fernandez
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli (62’ Iuliano), Ferrara (80’ Tudor);
Montero, Mirkovic, Conte; Tacchinardi, Davids, Zambrotta (62’ Zidane);
Kovacevic, Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: Dallas (Scozia)
ESPULSIONI: Conte A. 28, Montero 45+2 (Juventus)
Juve in 9 contro 11 per un tempo, in 10 per 68’
JUVENTUS – TORINO 3-2
Torino, Stadio delle Alpi, 19.03.2000 - 26ª Giornata di Campionato
RETI: 23’ Brambilla aut. (J); 33’ Ferrante rig. (T);
67’ Lentini aut. (J); 73’ Del Piero rig. (J); 89’ Ferrante rig. (T)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Zambrotta (90’
Oliseh), Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane (90’ Kovacevic); Del Piero,
Inzaghi – All. Ancelotti
TORINO: Bucci, Bonomi, Grandoni; Maltagliati, Sommese (73’ Ivici),
Mendez; Galante (76’ Tricarico), Brambilla, Lentini; Silenzi (81’ Coco),
Ferrante - All. Mondonico
ARBITRO: Collina di Viareggio
CLASSIFICA: Juventus p. 59; Lazio p. 50; Inter p. 48; Milan p. 46; Roma p.
45; Parma p. 43; Udinese p. 40; Fiorentina p. 36; Perugia p. 33; Bologna p. 31;
Lecce, Reggina p. 29; Bari p. 28; Torino, Verona p. 27; Venezia p. 23; Cagliari
p. 20; Piacenza p. 16
NOTE: Sul tocco di Tacchinardi autorete del Torino. Sul corner di
Tacchinardi autorete del Torino
Mondonico disse che eravamo ormai campioni e che anche
con 2 rigori contro, in casa, in una sola partita, eravamo riusciti a
conquistare il titolo…una gufata (involontaria) che ancora me la ricordo.
JUVENTUS – LAZIO 0-1
Torino, Stadio delle Alpi, 01.04.2000 - 28ª Giornata di Campionato
RETI: 66’ Simeone (L)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Conte (77’
Kovacevic), Tacchinardi (53’ Zambrotta); Davids, Pessotto (76’ Birindelli),
Zidane; Del Piero, Inzaghi – All. Ancelotti
LAZIO: Ballotta, Negro, Fernando Couto; Mihajlovic, Pancaro, Sergio
Conçeicao (56’ Stankovic); Almeyda, Veron, Simeone; Nedved (77’ Lombardo),
Inzaghi S. (85’ Ravanelli) - All. Eriksson
ARBITRO: Farina di Novi Ligure
CLASSIFICA: Juventus p. 59; Lazio p. 56; Inter, Milan, Parma p. 49; Roma p.
46; Udinese p. 41; Fiorentina p. 40; Perugia p. 36; Bologna p. 35; Lecce,
Reggina, Verona p. 33; Bari p. 31; Torino p. 27; Venezia p. 25; Cagliari p. 20;
Piacenza p. 17
ESPULSIONI: Ferrara C. 65 (Juventus)
BOLOGNA - JUVENTUS 0-2
Bologna, Stadio Renato Dall’Ara, 09.04.2000 - 29ª Giornata di Campionato
RETI: 90’ Kovacevic (J); 95’ Paganin aut. (J)
BOLOGNA: Pagliuca, Falcone, Paganin; Dal Canto, Nervo (67’ Tonetto),
Ingesson; Piacentini, Goretti (86’ Wome), Paramatti; Ventola (77’ Binotto),
Signori - All. Guidolin
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor (73’ Birindelli), Montero; Iuliano,
Zambrotta (83’ Esnaider), Conte; Davids, Pessotto, Zidane; Del Piero, Inzaghi
(59’ Kovacevic) – All. Ancelotti
ARBITRO: De Santis di Tivoli
CLASSIFICA: Juventus p. 62; Lazio p. 59; Milan, Parma p. 50; Inter p. 49;
Roma p. 47; Udinese p. 44; Fiorentina p. 41; Perugia, Reggina, Verona p. 36;
Bologna p. 35; Lecce p. 34; Bari p. 31; Torino p. 28; Venezia p. 25; Cagliari,
Piacenza p. 20
INTER - JUVENTUS 1-2
Milano, Stadio San Siro, 16.04.2000 - 30ª Giornata di Campionato
RETI: 55’ Kovacevic (J); 79’ Kovacevic (J); 83’ Seedorf (I)
INTER: Peruzzi, Simic (85’ Moriero), Blanc; Cordoba, Zanetti J., Di
Biagio; Cauet, Serena (69’ Mutu), Seedorf; Zamorano, Recoba - All. Lippi
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara (88’ Tudor), Montero; Iuliano,
Zambrotta, Conte; Davids, Pessotto, Del Piero (85’ Esnaider); Inzaghi (66’
Tacchinardi), Kovacevic – All. Ancelotti
ARBITRO: Treossi di Forlì
CLASSIFICA: Juventus p. 65; Lazio p. 60; Parma p. 53; Milan p. 51; Roma p.
50; Inter p. 49; Udinese p. 45; Fiorentina p. 42; Perugia, Reggina p. 39;
Verona p. 37; Bologna p. 35; Bari, Lecce p. 34; Torino p. 29; Venezia p. 25;
Cagliari, Piacenza p. 20
JUVENTUS – FIORENTINA 1-0
Torino, Stadio delle Alpi, 22.04.2000 - 31ª Giornata di Campionato
RETI: 47’ p.t. Del Piero rig. (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero (30’ Tudor); Iuliano,
Zambrotta, Conte; Davids, Pessotto, Zidane (57’ Inzaghi); Del Piero (72’
Tacchinardi), Kovacevic – All. Ancelotti
FiIORENTINA: Toldo, Adani, Padalino; Pierini, Torricelli (60’ Cois),
Rossitto; Rui Costa, Di Livio (72’ Tarozzi), Heinrich; Chiesa, Batistuta (62’
Balbo) - All. Trapattoni
ARBITRO: Paparesta di Bari
CLASSIFICA: Juventus p. 68; Lazio p. 63; Milan, Parma p. 54; Inter p. 52;
Roma p. 51; Udinese p. 46; Fiorentina p. 42; Perugia, Reggina p. 39; Bologna,
Verona p. 38; Lecce p. 37; Bari p. 34; Torino p. 30; Venezia p. 26; Cagliari,
Piacenza p. 20
VERONA - JUVENTUS 2-0
Verona, Stadio Marc’Antonio Bentegodi, 30.04.2000 - 32ª Giornata di
Campionato
RETI: 45’ Cammarata (V); 57’ Cammarata (V)
VERONA: Frey, Diana, Laursen; Apolloni, Falsini (83’ Italiano),
Brocchi; Marasco, Colucci, Salvetti (78’ Giandebiaggi); Adailton (53’ Melis),
Cammarata - All. Prandelli
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara (58’ Tacchinardi), Tudor; Iuliano,
Zambrotta (46’ Birindelli), Conte; Davids, Pessotto, Zidane; Del Piero (58’
Kovacevic), Inzaghi – All. Ancelotti
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Juventus p. 68; Lazio p. 66; Milan p. 57; Inter, Parma p. 55;
Roma p. 52; Udinese p. 47; Fiorentina p. 45; Verona p. 41; Bologna, Perugia,
Reggina p. 39; Lecce p. 37; Bari p. 35; Torino p. 33; Venezia p. 26; Cagliari
p. 21; Piacenza p. 20
JUVENTUS – PARMA 1-0
Torino, Stadio delle Alpi, 07.05.2000 - 33ª Giornata di Campionato
RETI: 60’ Del Piero (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano (68’ Tudor), Conte,
Tacchinardi (84’ Zambrotta); Davids, Pessotto, Zidane; Del Piero, Inzaghi (87’
Kovacevic) – All. Ancelotti
PARMA: Buffon, Sartor, Thuram; Cannavaro, Fuser (46’ Stanic), Bolano;
Baggio D., Benarrivo (67’ Di Vaio), Vanoli; Crespo, Amoroso - All. Malesani
ARBITRO: De Santis di Tivoli
CLASSIFICA: Juventus p. 71; Lazio p. 69; Milan p. 58; Inter, Parma p. 55;
Udinese p. 50; Fiorentina p. 48; Verona p. 42; Lecce, Reggina p. 40; Bologna,
Perugia p. 39; Bari p. 38; Torino p. 33; Venezia p. 26; Cagliari p. 22;
Piacenza p. 21
Casino immenso per una rete annullata a Cannavaro (che
è in questo periodo che faceva le flebo e non con noi) in seguito ad azione da
calcio d’angolo ingiustamente accordato al Parma (era rimessa dal fondo) che era
pure viziata da un fallo ma venne annullata per dubbio fuorigioco.
PERUGIA - JUVENTUS 1-0
Perugia, Stadio Renato Curi, 14.05.2000 - 34ª Giornata di Campionato
RETI: 50’ Calori (P)
PERUGIA: Mazzantini, Bisoli, Calori; Materazzi, Esposito, Tedesco
Gio.; Olive, Milanese, Alenichev (63’ Sogliano); Amoruso (78’ Melli), Rapaic
(88’ Campolo) - All. Mazzone
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Conte (74’
Esnaider), Tacchinardi (58’ Kovacevic); Davids, Pessotto (66’ Zambrotta),
Zidane; Del Piero, Inzaghi – All. Ancelotti
ARBITRO: Collina di Viareggio
ESPULSIONI: Zambrotta 73 (Juventus)
NOTE: 19ª qualificazione in Coppa dei Campioni. Il secondo tempo ha
avuto inizio con 71 minuti di ritardo (intervallo escluso) a causa della
pioggia che ha reso impraticabile il terreno di gioco.
CLASSIFICA: Lazio p. 72; Juventus p. 71; Milan p. 61; Inter, Parma p. 58;
Roma p. 54; Fiorentina p. 51; Udinese p. 50; Verona p. 43; Perugia p. 42;
Bologna Lecce, Reggina p. 40; Bari p. 39; Torino p. 36; Venezia p. 26; Cagliari
p. 22; Piacenza p. 21
CRONACA: Ci sono i campioni e ci sono i piagnoni. I campioni sanno
vincere e sanno perdere. I piagnoni non vincono e non sanno perdere. Qualche
volta un piagnone può vincere, ma rivela nel comportamento la novità della
cosa, sfogando il proprio rancore su tutti quanti hanno vinto prima, da
Alessandro Magno in poi, dimenticando che la storia è stata segnata anche da
eroi che hanno perso. Restando al calcio, la squadra che vince il campionato è
la più forte: lo è la Juve, quando vince, lo è la Lazio quest' anno. Anche l'
anno scorso ha vinto la più forte, cioè quella che ha reso meglio nel corso del
campionato. Non importa se sia stata la Juve, quest' anno, a bruciare un
vantaggio di nove punti o la Lazio a recuperarlo (più o meno come l' anno
scorso tra Lazio e Milan): una è stata più forte dell' altra, o meno debole,
che è lo stesso. La Juve ha subito molti danni arbitrali, in partite chiave
come quella dell' andata contro il Parma, o quella di ritorno, contro il Milan,
e credo altrettanti favori. Gli arbitri sbagliano e gli errori, alla fine, si
compensano. Vale quando vinci, ma anche quando perdi. La Lazio ha vinto perché
è la più forte, perché doveva assolutamente vincere l' ultima partita e l' ha
vinta, alla grande. La Juve doveva, e poteva vincere, ma anche pareggiare, e ha
perso. Punto e basta. Come tifoso juventino poche considerazioni, non allegre:
i fuoriclasse che non giocano in difesa, come Zidane - che fuoriclasse lo è - o
come Del Piero - che fuoriclasse giurano sia - sono quelli che risolvono le
partite decisive. Così facevano Platini, Bettega e Tardelli, che pure era un
centrocampista e quindi non pagato per segnare. Nessuno ha mai pensato a
Inzaghi come a un fuoriclasse, ma a uno che la mette sempre dentro: bene, uno
che la mette dentro per metà campionato e basta, e per il resto è assente, pesa
sulla squadra come i due fuoriclasse che lo sono solo per status, ma non per
mentalità vincente. Nota dolente, crudelmente intrisa di pensiero fatale: Carlo
Ancelotti mi è simpatico, è bravo, intelligente, umile e coraggioso, per giunta
educato, ma è un fatto che, da quando guida la Juve, manca sempre il colpo
finale dopo esserci arrivato vicinissimo. La Coppa dei Campioni dello scorso
anno, con il Manchester che rimonta un 2 a 0, la Coppa Italia di quest' anno con
la Lazio che rimonta a Torino un 3 a 0. Lo so, la Coppa Italia è un trofeo per
squadre provinciali o decadute, ma un conto è farsi eliminare dall' Empoli o
dalla Ternana, un altro dalla rivale per lo scudetto: in questo caso è una
prova di forza e di nervi. Che Ancelotti non sia come Van Looy, arriva vicino e
non vince? Spero di sbagliare. Perché sarebbe bene che, come accade ora con
Eriksson, si dimostrasse che la natura dell' allenatore vincente non deve
obbligatoriamente escludere, censurare, sprezzare il rispetto dell' altrui
opinione, della cortesia, delle buone maniere, come parrebbe indicare l'
identikit del perfetto vincente, vedi Capello e Lippi. Questo per quanto
riguarda la Juve. Ma c' è altro. La Juve ha perso perché era più debole o la
Lazio più forte. Quando la Juve ha vinto, esattamente come il Milan, e ha fatto
storia, è perché era la più forte. Però, è penoso che quando la Juve perde
tifosi di altre squadre festeggino. È la sindrome Mancini: un frustrato che ha
vinto un solo scudetto in tutta la vita, che non è riuscito a trovare
collocazione in nessuna nazionale guidata da allenatori diversi, un personaggio
celebre per attacchi isterici in campo e fuori. Sarebbe meglio che i presidenti
piagnoni non istigassero le folle contro chi vince o chi si tema che vinca.
Quello che mi disturba non è la giusta perdita di uno scudetto, ma la calunnia
continua perpretata da persone che aizzano la plebe creando situazioni
pericolose, in modo irresponsabile. Capisco: per la Lazio vincere il secondo
scudetto (ripeto meritato), cioè uno su due, equivale per la Juventus a
vincerne cinquanta, il doppio dei suoi venticinque. Capisco che l' Inter per un
undicenne di oggi è come il Toro per me quando avevo undici anni: uno squadrone
del passato, che decenni prima aveva fatto sfracelli. Senza l' attenuante del
Superga. Due scudetti in vent' anni, come il Napoli, come la Lazio.
Meritatissimi. Ma perché insultare, calunniare, offendere continuamente,
fomentando istinti violenti, chi, come il Milan o la Juve, ha la colpa di
continuare a vincerne anche nel presente? Ho sentito clacson interisti
festeggiare la sconfitta della Juve. Non la vittoria dell' Inter. Chi
strombazzava non può ricordare Facchetti e Burgnich, Jair e Suarez, i campioni
per cui ho tifato con mio padre, interista moderato, quando vincevano la Coppa
dei Campioni. Proprio come i tifosi del Torino che tifano contro la Juve nella
stessa coppa. Dal loro sito in serie B. Campioni nella sconfitta, chi parlò di
complotti adesso può anche ricredersi. – da www.corriere.it
STAGIONE 2000-01.
Lo scudetto è perso per un punto, l’amarezza è tantissima, ma la Juventus
si rituffa in un’altra stagione puntando ancora una volta sui giovani:
liquidati con troppa fretta Henry e Perrotta, in estate arrivano il francese
campione d’Europa David Trezeguet e il promettente fantasista uruguagio Fabian
O’Neill; la difesa viene puntellata con Marco Zanchi di cui tutti parlano bene
come il nuovo Alessandro Nesta, mentre a centrocampo arriva un’altra giovane
promessa del calcio italiano, Matteo Brighi. Torna anche la Championg League,
da sempre gioia e tristezza dei bianconeri, ma soltanto per un turno visto che
la Juventus viene eliminata subito. In campionato si rinnova il duello con la
Roma, questa volta guidata dall’ex Fabio Capello: l’andamento della stagione
sembra chiaramente pendere a favore dei giallorossi che staccano la Juve fin
dalle prime giornate, ma in primavera sembrerebbe cambiare tutto con i
bianconeri in rimonta clamorosa. A Torino, nello scontro diretto, la Juventus
si porta sul 2-0, ormai l’aggancio è cosa fatta, mancano dieci minuti alla
fine, ma due distrazioni clamorose quanto fatali (una a centrocampo e poi una
papera del sempre più medicore Van der Sar) permette alla Roma di rimontare e
chiudere di fatto la lotta per lo scudetto. La stagione è compromessa, la
Juventus è ancora una volta seconda dietro una squadra capitolina, e così a
fine stagione la dirigenza decide di dare il ben servito a Carlo Ancelotti e di
richiamare Marcello Lippi. Fabio Capello e tutta Roma possono ringraziare anche
la Corte Federale che ha abolito la norma sull'utilizzo degli extracomunitari
proprio prima dello scontro diretto con la Juventus. Il tecnico della Roma,
infatti, nel momento clou ha potuto usufruire di tutti i suoi stranieri in
campo dando la svolta alla partita.
AMBURGO - JUVENTUS 4-4
Amburgo (Germania), Stadio AOL Arena, 13.09.2000 - Champione League –
Girone Eliminatorio - 1ª Giornata
RETI: 6’ Tudor (J); 17’ Yeboah (A); 36’ Inzaghi (J); 52’ Inzaghi (J); 65’
Mahdavikia (A); 72’ Butt rig. (A); 82’ Kovac (A); 88’ Inzaghi rig. (J)
AMBURGO: Butt, Panadic, Hoogma; Hertsch, Groth (27’ Tøfting), Kovack;
Cardoso (67’ Prager), Hollerback (46’ Ketelaer), Mahdavikia; Yeboah, Barbarez -
All. Pagelsdorf
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano (59’ Birindelli); Ferrara, Pessotto,
Tacchinardi; O’Neill (72’ Bachini), Davids, Zidane; Del Piero (59’ Kovacevic),
F. Inzaghi – All. Ancelotti
ARBITRO: Melo Pereira (Portogallo)
NAPOLI - JUVENTUS 1-2
Napoli, Stadio San Paolo, 30.09.2000 - 1ª Giornata di Campionato
RETI: 41’ Stellone (N); 66’ Kovacevic (J); 74’ Del Piero (J)
NAPOLI: Coppola, Saber, Baldini; Fresi, Baccin (74’ Troise), Vidigal;
Matuzalem, Tedesco Gia. (59’ Magoni), Sesa (74’ Di Vicino); Stellone, Bellucci
- All. Zeman
JUVENTUS: Van der Sar, Zanchi (66’ Birindelli), Ferrara; Tudor, Bachini,
Conte (66’ Kovacevic); Tacchinardi, Pessotto, Zidane; Del Piero, Inzaghi (80’
Brighi) – All. Ancelotti
ARBITRO: Collina di Viareggio
CLASSIFICA: Juventus, Milan, Reggina, Roma, Udinese p. 3; Atalanta, Bari,
Fiorentina, Lazio, Lecce, Parma, Perugia, Verina p. 1; Bologna, Brescia, Inter,
Napoli, Vicenza p. 0
MILAN - JUVENTUS 2-2
Milano, Stadio San Siro, 21.10.2000 - 3ª Giornata di Campionato
RETI: 59’ Ambrosini (M); 60’ Shevchenko (M); 67’ Trezeguet (J); 90’ Conte
(J)
MILAN: Abbiati, Roque Junior, Costacurta; Maldini, Gattuso, Ambrosini;
Albertini, Guglielminpietro (46’ Coco), Boban (75’ Giunti); Bierhoff,
Shevchenko - All. Zaccheroni
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Zanchi; Iuliano, Pessotto (69’ Birindelli),
Tacchinardi (66’ Conte); Davids, Bachini, Zidane; Inzaghi, Del Piero (65’
Trezeguet) – All. Ancelotti
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Roma p. 9; Atalanta, Juventus, Udinese p. 7; Bologna p. 6;
Fiorentina, Verona p. 5; Lazio, Lecce, Milan, Perugia p. 4; Inter, Reggina p.
3; Brescia, Parma p. 2; Bari p. 1; Napoli, Vicenza p. 0
INTER - JUVENTUS 2-2
Milano, Stadio San Siro, 03.12.2000 - 9ª Giornata di Campionato
RETI: 7’ Trezeguet (J); 9’ Zidane (J); 12’ Blanc (I); 65’ Di Biagio (I)
INTER: Frey, Ferrari, Blanc; Cordoba, Zanetti, Jugovic; Di Biagio, Farinos
(75’ Cirillo), Macellari (60’ Seedorf); Recoba, Vieri - All. Tardelli
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Montero (67’ Tudor); Iuliano, Conte (34’
Zambrotta); Tacchinardi (85’ Bachini); Davids, Pessotto, Zidane; Trezeguet, Del
Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Roma p. 22; Atalanta p. 18; Bologna, Parma p. 17; Juventus,
Udinese p. 16; Lazio, Milan p. 15; Inter, Lecce p. 12; Fiorentina p. 11; Verona
p. 10; Perugia, Vicenza p. 9; Brescia, Napoli p. 6; Bari p. 5; Reggina p. 3
ROMA - JUVENTUS 0-0
Roma, Stadio Olimpico, 22.12.2000 - 12ª Giornata di Campionato
ROMA: Lupatelli, Aldair, Samuel; Zago, Cafu, Tommasi; Guigou, Candela,
Totti (85’ Montella); Batistuta, Delvecchio - All. Capello
JUVENTUS: Van der Sar, Paramatti, Ferrara; Iuliano, Conte (74’ Zambrotta),
Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane; Inzaghi (67’ Kovacevic), Trezeguet (90’
Bachini) – All. Ancelotti
ARBITRO: Borriello di Mantova
CLASSIFICA: Roma p. 29; Juventus p. 23; Atalanta p. 22; Lazio p. 21;
Fiorentina p. 20; Milan, Udinese p. 19; Parma p. 18; Bologna p. 17; Inter,
Perugia p. 16; Lecce p. 13; Verona, Vicenza p. 12; Napoli p. 11; Brescia p. 9;
Bari p. 8; Reggina p. 7
ESPULSIONI: Davids 90+2 (Juventus)
JUVENTUS – FIORENTINA 3-3
Torino, Stadio delle Alpi, 06.01.2001 - 13ª Giornata di Campionato
RETI: 5’ Chiesa (F); 18’ Nuno Gomes (F); 33’ Conte (J); 49’ Inzaghi rig.
(J); 57’ Inzaghi (J); 63’ Chiesa (F)
JUVENTUS: Van der Sar, Paramatti, Ferrara; Iuliano, Pessotto, Conte (66’
Birindelli); Tacchinardi, Zambrotta, Zidane (85’ O’Neill); Inzaghi, Kovacevic
(64’ Trezeguet) – All. Ancelotti
FIORENTINA: Toldo, Torricelli, Repka; Pierini, Vanoli, Bressan (85’ Tarozzi);
Amoroso, Di Livio, Rui Costa; Chiesa (81’ Mijatovic), Nuno Gomes (66’ Cois) -
All. Terim
Arbitro: Cesari di Genova
CLASSIFICA: Roma p. 32; Juventus p. 24; Atalanta p. 22; Fiorentina, Lazio
p. 21; Bologna, Milan p. 20; Perugia, Udinese p. 19; Parma p. 18; Inter p. 17;
Lecce p. 16; Napoli p. 14; Verona p. 12; Reggina p. 10; Brescia p. 9; Bari p. 8
Note : Toldo andava espulso sul fallo da rigore su
Inzaghi. Sul 3-3 della fiorentina Di Livio spinge 3 giocatori della Juve : era
fallo a favore della Juventus.
FIRENZE, 9 GENNAIO - Non c'è pace fra Juventus e Fiorentina. Anzi. E così
il modo in cui è maturato il 3-3, sabato sera al Delle Alpi, ha riacceso
polemiche per la verità mai sopite. Litigano, insomma, Juventus e Fiorentina e
se da una parte Luciano Moggi ha parlato di «congiura contro la società
bianconera», per come la Fiorentina ha strappato il pari allo stadio di Torino
(«se fosse capitato a noi di segnare sfruttando quel fallo sulla punizione
calciata da Chiesa, sarebbe successo il finimondo», ha aggiunto), dall'altra,
Angelo Di Livio ha attaccato ieri la sua ex squadra e in particolare Pippo
Inzaghi.
«Sì, ho commesso fallo su Pessotto mentre Chiesa stava calciando la punizione. E allora?». Di Livio lancia l'interrogativo, ma poi snocciola subito la sua risposta. «La Juventus non può e non deve lamentarsi per il pareggio ».
«Sì, ho commesso fallo su Pessotto mentre Chiesa stava calciando la punizione. E allora?». Di Livio lancia l'interrogativo, ma poi snocciola subito la sua risposta. «La Juventus non può e non deve lamentarsi per il pareggio ».
JUVENTUS – VICENZA 4-0
Torino, Stadio delle Alpi, 28.01.2001 - 16ª Giornata di Campionato
RETI: 8’ Inzaghi (J); 23’ Davids (J); 42’ Inzaghi (J); 69’ Inzaghi (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Paramatti, Iuliano; Montero, Pessotto, Zambrotta;
Tacchinardi, Davids, Zidane (73’ Brighi); Inzaghi, Trezeguet (13’ Del Piero) –
All. Ancelotti
VICENZA: Sterchele, Cardone (59’ Beghetto), Marco Aurelio (31’ Comotto);
Dicara, Tomas, Sommese; Firmani, Bernardini, Dal Canto (70’ Zanetti P.); Toni,
Zauli - All. Reja
ARBITRO: Bertini di Arezzo
CLASSIFICA: Roma p. 36; Juventus p. 33; Lazio p. 30; Atalanta p. 26;
Fiorentina p. 25; Bologna, Milan p. 24; Parma p. 23; Perugia, Udinese p. 22;
Inter, Lecce p. 21; Vicenza p. 16; Verona p. 15; Brescia, Napoli p. 14; Reggina
p. 13; Bari p. 12
JUVENTUS – NAPOLI 3-0
Torino, Stadio delle Alpi, 11.02.2001 - 18ª Giornata di Campionato
RETI: 12’ Kovacevic (J); 52’ Inzaghi (J); 86’ Del Piero (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Ferrara; Tudor, Pessotto, Brighi (79’
Paramatti poi 83’ Montero); Tacchinardi, Davids, Zidane; Inzaghi, Kovacevic
(67’ Del Piero) – All. Ancelotti
NAPOLI: Fontana, Baldini, Fresi; Quiroga, Saber, Magoni; Matuzalem (76’
Jankulovski), Baccin, Pecchia (57’ Sesa); Amoruso (46’ Bellucci), Edmundo -
All. Mondonico
ARBITRO: Borriello di Mantova
CLASSIFICA: Roma p. 42; Juventus p. 36; Lazio p. 34; Atalanta p. 30; Milan
p. 27; Parma, Perugia p. 26; Fiorentina, Inter, Udinese p. 25; Bologna p. 24;
Lecce p. 22; Brescia p. 20; Vicenza p. 19; Verona p. 18; Napoli p. 17; Reggina
p. 14; Bari p. 12
RIGORI FALLITI: Zidane 56 (Juventus)
JUVENTUS – MILAN 3-0
Torino, Stadio delle Alpi, 25.02.2001 - 20ª Giornata di Campionato
RETI: 9’ Tudor (J); 67’ Inzaghi (J); 91’ Zidane (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Ferrara; Montero, Pessotto, Birindelli (80’
Zambrotta); Tacchinardi, Davids, Zidane (90’ Brighi); Inzaghi (87’ Kovacevic),
Del Piero – All. Ancelotti
MILAN: Abbiati, Roque Junior, Maldini; Sala, Helveg (69’ Guglielminpietro),
Albertini; Kaladze (71’ Gattuso), Giunti (62’ Boban), Coco; Shevchenko,
Leonardo - All. Zaccheroni
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Roma p. 48; Juventus p. 42; Lazio p. 40; Atalanta, Parma p. 32;
Bologna, Inter, Milan, Udinese p. 28; Fiorentina p. 27; Perugia p. 26; Lecce p.
25; Brescia p. 21; Napoli, Vicenza p. 20; Verona p. 18; Reggina p. 15; Bari p.
13
UDINESE - JUVENTUS 0-2
Udine, Stadio Friuli, 04.03.2001 - 21ª Giornata di Campionato
RETI: 38’ Zambrotta (J); 60’ Inzaghi (J)
UDINESE: Turci, Zamboni, Sottil; Bertotto, Alberto, Fiore; Giannichedda,
Jorgensen (87’ Gaarde), Diaz; Sosa, Margiotta (67’ Helguera) - All. De Canio
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli (67’ Paramatti), Tudor; Montero,
Pessotto, Zambrotta; Tacchinardi, Davids, Zidane (84’ Conte); Inzaghi (87’
Trezeguet), Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: De Santis di Tivoli
NOTE: Dopo questa partita Edgar Davids è stato trovato positivo al
controllo antidoping e sospeso cautelativamente dall'attività il 15.05.2001
CLASSIFICA: Roma p. 51; Juventus p. 45; Lazio p. 43; Parma p. 33; Atalanta
p. 32; Milan, Perugia p. 29; Bologna, Inter, Udinese p. 28; Fiorentina p. 27;
Lecce p. 26; Brescia, Napoli, Verona p. 21; Vicenza p. 20; Reggina p. 18; Bari
p. 16
ESPULSIONI: Del Piero 81 (Juventus); Alberto 84 (Udinese)
LAZIO - JUVENTUS 4-1
Roma, Stadio Olimpico, 18.03.2001 - 23ª Giornata di Campionato
RETI: 22’ Nedved (L); 46’ Crespo (L); 59’ Del Piero (J); 66’ Nedved (L);
81’ Crespo (L)
LAZIO: Peruzzi, Colonnese (42’ Pesaresi), Nesta; Negro, Pancaro, Poborsky
(81’ Castroman); Baggio D., Veron (76’ Stankovic), Simeone; Nedved, Crespo -
All. Zoff
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Tudor; Montero, Pessotto, Conte (46’
Zambrotta); Tacchinardi (69’ O’Neill), Davids, Zidane; Inzaghi (46’ Trezeguet),
Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: Collina di Viareggio
CLASSIFICA: Roma p. 55; Juventus p. 48; Lazio p. 46; Parma p. 39; Atalanta
p. 36; Inter p. 34; Milan p. 33; Bologna p. 32; Perugia p. 31; Fiorentina,
Lecce p. 29; Udinese p. 28; Verona p. 24; Vicenza p. 23; Napoli p. 22; Brescia
p. 21; Reggina p. 19; Bari p. 16
ESPULSIONI: Davids 58, Trezeguet 89 (Juventus)
JUVENTUS – INTER 3-1
Torino, Stadio delle Alpi, 14.04.2001 - 26ª Giornata di Campionato
RETI: 51’ Tacchinardi (J); 55’ Inzaghi (J); 63’ Del Piero (J); 66’ Vieri
rig. (I)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano; Montero, Pessotto (77’ Ferrara),
Zambrotta; Tacchinardi, Davids, Zidane (87’ Conte); Del Piero (90’ O’Neill),
Inzaghi – All. Ancelotti
INTER: Frey, Zanetti J., Blanc; Ferrari, Serena (63’ Ferrante), Brocchi; Di
Biagio (85’ Seedorf), Jugovic, Dalmat; Vieri, Recoba - All. Tardelli
ARBITRO: Cesari di Genova
CLASSIFICA: Roma p. 59; Juventus p. 55; Lazio p. 52; Parma p. 43; Atalanta,
Milan p. 40; Inter p. 38; Bologna, Fiorentina p. 36; Perugia, Udinese p. 32;
Lecce p. 29; Brescia, Vicenza p. 28; Napoli p. 27; Verona p. 24; Reggina p. 20;
Bari p. 19
JUVENTUS – LECCE 1-1
Torino, Stadio delle Alpi, 29.04.2001 - 28ª Giornata di Campionato
RETI: 40’ Tudor (J); 41’ Conticchio (L)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano; Montero, Athirson (46’ Brighi),
Pessotto; Conte, Davids (74’ Birindelli), Zidane; Trezegiet, Kovacevic (54’
Inzaghi) – All. Ancelotti
LECCE: Chimenti, Savino (56’ Juarez), Malusci; Dainelli, Vasari,
Conticchio; Ingesson, Piangerelli, Colonnello; Osorio (89’ Pivotto), Vugrinec
(77’ Giorgetti) - All. Cavasin
ARBITRO: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto
CLASSIFICA: Roma p. 63; Juventus p. 57; Lazio p. 56; Parma p. 47; Milan p.
44; Atalanta p. 42; Inter p. 41; Bologna p. 40; Fiorentina p. 39; Perugia p.
36; Brescia, Udinese p. 32; Lecce p. 31; Napoli, Vicenza p. 28; Reggina p. 26;
Verona p. 24; Bari p. 19
RIGORI FALLITI: Inzaghi 87 (Juventus) e qui si
è perso lo scudetto.
JUVENTUS – ROMA 2-2
Torino, Stadio delle Alpi, 06.05.2001 - 29ª Giornata di Campionato
RETI: 4’ Del Piero (J); 6’ Zidane (J); 79’ Nakata (R);
91’ Montella (R)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano (90’ Ferrara); Montero, Pessotto,
Zambrotta; Tacchinardi, Davids, Zidane; Del Piero (80’ Conte), Inzaghi (84’
Kovacevic) – All. Ancelotti
ROMA: Antonioli, Zebina, Samuel; Aldair, Cafu, Tommasi; Zanetti C. (60’
Assunçao), Candela, Totti (60’ Nakata); Delvecchio (46’ Montella), Batistuta -
All. Capello
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Roma p. 64; Lazio p. 59; Juventus p. 58; Parma p. 50; Inter, Milan
p. 44; Atalanta p. 42; Bologna p. 41; Fiorentina, Perugia p. 39; Brescia p. 35;
Udinese p. 33; Lecce, Vicenza p. 31; Napoli p. 28; Verona p. 27; Reggina p. 26;
Bari p. 19
CRONACA: Negli ultimi minuti un gol di Montella consegna alla Roma un
pareggio tanto importante quanto insperato sul campo della Juventus e prenota
lo scudetto, con cinque punti da difendere sulla Lazio, ora al secondo posto. E
così le due "riserve" di lusso di Capello, Montella, appunto e
Nakata, riacciuffano una Juve che nei primi minuti, con una partenza a razzo,
era andata in gol con Del Piero e Zidane portando i bianconeri a tre punti
dalla capolista e rimettendo in discussione il campionato. Sono stati proprio
Nakata e Montella a dare linfa vitale ad una Roma fino a quel momento
inguardabile, stordita dal micidiale uno-due dei bianconeri. Fabio Capello e
tutta Roma, comunque, possono ringraziare anche la Corte Federale che in
settimana ha abolito la norma sull'utilizzo degli extracomunitari. Il tecnico
della Roma, infatti, nel momento clou ha potuto usufruire di tutti i suoi
stranieri in campo dando la svolta alla partita.
La classica degli anni '80 ritorna ad essere una sfida per lo scudetto. La
Roma, prima, in casa della Juve, seconda. E alla finestra c'è la Lazio. In
avvio è Zidane a salire in cattedra. Al 4' pennella per la testa di Del Piero
che anticipa Antonioli in uscita e al 6' si infila nella perplessa difesa
giallorossa e batte centralmente. Dopo 6' Juventus-Roma 2-0. La formazione di
Capello è stordita e al 9' rischia ancora, stavolta su un tiro dalla distanza
di Zambrotta che Antonioli alza sulla traversa. La Roma non riesce a trovare
una contromossa ai movimenti del francese che imperversa sostenuto dal
centrocampo juventino che mette sotto Tommasi e Zanetti e non consente a Cafu e
Candela le solite avanzate. Una buona occasione la Roma ce l'ha al 13' ma
Batistuta, smarcatosi centralmente, non è abbastanza reattivo e permette a
Iuliano di recuperare. Non può esserci uno Juve-Roma senza l'episodio dubbio
che cade al 17': Delvecchio entra in area spalla a spalla con un energico
Zambrotta e finisce a terra. Braschi lascia proseguire. La Roma non c'è: al 22'
Antonioli stava per combinarne un'altra. Su un retropassaggio di un compagno il
portiere ritarda il rinvio e Davids va a contrastarlo. Il tackle lo vince
l'olandese ma la palla finisce fuori. La Juve si mostra più squadra per
l'organizzazione. E quando viene in possesso di palla mette sempre in
difficoltà la Roma con l'uno-due tra le sponde e Zidane pronto ad incunearsi tra
le maglie larghe dei giallorossi. Al 44' altra occasione per la Juve:
Tacchinardi sugli sviluppi di una punizione dal limite angola e Antonioli ci
arriva con le punte delle dita. Nella ripresa la Roma si presenta con Montella
al posto di Delvecchio: Capello vuole sfidare i bianconeri sul campo degli
scambi stretti, del fraseggio veloce. Effettivamente l'aeroplanino dà più
vivacità all'attacco della squadra giallorossa che continua a vagare nelle
nebbie. Al 6' Candela impegna Van der Sar con un tiro dalla distanza: il
portiere non trattiene ma poi la difesa libera. Un episodio isolato: la Roma
rimane evanescente, rumina gioco senza costrutto, senza convinzione. La partita
sembra chiusa, nettamente in mano alla Juve. Ma la Roma al 34' si rimette in
corsa grazie a Nakata che indovina una conclusione dalla distanza che Van der
Sar vede infilarsi sotto l'incrocio. E gli ultimi 11' diventano un inferno per
la Juve che deve fronteggiare la reazione d'orgoglio di una Roma che crede nel
recupero. I bianconeri cercano di congelare il gioco. Però è ormai sulle gambe
e la Roma forza raggiungendo il pari al 90': ancora un tiro di Nakata, stavolta
parato ma non trattenuto da Van der Sar sula quale si avventa Montella che
mette in rete. La Roma continua a stare in vetta, mentre la Juve adesso rischia
anche il secondo posto. - da www.repubblica.it
ESPULSIONI: Tacchinardi 90+2 (Juventus); Assunçao 90+2 (Roma)
FIORENTINA - JUVENTUS 1-3
Firenze, Stadio Artemio Franchi, 11.05.2001 - 30ª Giornata di Campionato
RETI: 24’ Zidane (J); 28’ Tudor (J); 40’ Rossi (F); 89’ Trezeguet (J)
FIORENTINA: Toldo, Repka, Adani; Moretti, Vanoli (59’ Nuno Gomes), Rossi
M.; Di Livio, Cois (30’ Amaral), Amoroso C. (78’ Bressan); Chiesa, Leandro -
All. Mancini
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli (67’ Athirson), Tudor; Montero,
Paramatti, Zambrotta; O’Neill, Davids, Zidane (87’ Brighi); Trezeguet, Inzaghi
(65’ Del Piero) – All. Ancelotti
ARBITRO: Cesari di Genova
CLASSIFICA: Roma p. 67; Lazio p. 62; Juventus p. 61; Parma p. 50; Milan p.
47; Inter p. 44; Atalanta, Bologna p. 42; Perugia p. 40; Fiorentina p. 39;
Brescia p. 36; Udinese p. 34; Lecce, Vicenza p. 32; Reggina p. 29; Napoli,
Verona p. 28; Bari p. 20
BOLOGNA - JUVENTUS 1-4
Bologna, Stadio Renato Dall’Ara, 20.05.2001 - 31ª Giornata di Campionato
RETI: 20’ Signori (B); 27’ Trezeguet (J); 46’ p.t. Tudor (J); 48’ Trezeguet
(J); 81’ Kovacevic (J)
BOLOGNA: Pagliuca, Falcone, Bia (55’ Castellini); Gamberini, Tarantino,
Binotto (55’ Cipriani); Olive, Lima, Nervo; Locatelli (89’ Kolyvanov), Signori
- All. Guidolin
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano (89’ Ferrara); Montero, Paramatti,
Zambrotta; Tacchinardi, Pessotto (86’ Brighi), Zidane; Del Piero, Trezeguet
(81’ Kovacevic) – All. Ancelotti
ARBITRO: Tombolini di Ancona
CLASSIFICA: Roma p. 70; Lazio p. 65; Juventus p. 64; Parma p. 53; Milan p.
47; Inter p. 44; Atalanta p. 43; Bologna, Fiorentina p. 42; Perugia p. 41;
Brescia p. 37; Udinese p. 34; Lecce, Vicenza p. 33; Napoli p. 31; Reggina p.
30; Verona p. 28; Bari p. 20
VICENZA - JUVENTUS 0-3
Vicenza, Stadio Romeo Menti, 10.06.2001 - 33ª Giornata di Campionato
RETI: 37’ Del Piero (J); 40’ Trezeguet (J); 51’ Trezeguet (J)
VICENZA: Sterchele, Tomas, Zanchi; Dicara (46’ Sommese), Cardone, Firmani;
Crovari, Dabo (61’ Bernardini), Beghetto; Kallon (46’ Tomic), Jeda - All. Reja
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano; Montero (81’ Ferrara), Paramatti,
Zambrotta; Tacchinardi, Pessotto, Zidane (85’ Brighi); Trezeguet (70’
Kovacevic), Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: De Santis di Tivoli
CLASSIFICA: Roma p. 72; Juventus p. 70; Lazio p. 69; Parma p. 56; Milan p.
49; Inter p. 48; Atalanta p. 44; Bologna, Fiorentina p. 43; Perugia p. 42;
Brescia p. 41; Udinese p. 38; Lecce, Reggina, Verona p. 34; Napoli, Vicenza p.
33; Bari p. 20
JUVENTUS – ATALANTA 2-1
Torino, Stadio delle Alpi, 17.06.2001 - 34ª Giornata di Campionato
RETI: 6’ Trezeguet (J); 64’ Tacchinardi (J); 78’ Nappi (A)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Ferrara; Iuliano, Paramatti (71’ Athirson),
Zambrotta; Tacchinardi, Pessotto, Zidane (27’ Inzaghi); Del Piero; Trezeguet
(75’ Kovacevic) – All. Ancelotti
ATALANTA: Pelizzoli, Zenoni C., Siviglia; Carrera, Bellini, Dundjerski (77’
Pagano); Zenoni D., Berretta, Zauri; Morfeo (79’ Espinal), Nappi (79’ Bianchi)
- All. Vavassori
ARBITRO: Bolognino di Milano
CLASSIFICA: Roma p. 75; Juventus p. 73; Lazio p. 69; Parma p. 56; Inter p.
51; Milan p. 49; Atalanta, Brescia p. 44; Bologna, Fiorentina p. 43; Perugia p.
42; Udinese p. 38; Lecce, Reggina, Verona p. 37; Napoli, Vicenza p. 36; Bari p.
20
CRONACA: L' illusione del sorpasso è durata 13'
45", il tempo trascorso fra il vantaggio juventino firmato dall'
implacabile David Trezeguet (5' 15") e l' annuncio del vantaggio romanista
di Totti. Era il 19' e qui si sono spente in modo definitivo le poche speranze
che avevano animato la settimana bianconera, quando dirigenti, allenatore e
giocatori avevano tentato il pressing psicologico sulla Roma, sapendo di non
essere più arbitri del proprio destino. La Juve non ha nemmeno accusato il
colpo, è andata avanti spedita, cercando il raddoppio, per confermare il
secondo posto. La gente ha smesso di credere nell' aggancio, ma non di
sostenere la Juve, senza Zidane, uscito per una contrattura e rimpiazzato da
Inzaghi, anche lui all' ultimo giorno in bianconero. Il raddoppio di Montella,
accolto da bordate di fischi e da cori di anti-romanità consolidata, ha reso la
partita poco più di un' amichevole che la Juve ha messo in cassaforte con il
gol di Tacchinardi al 19' della ripresa (su angolo di Del Piero), prima dell'
invasione, che ha bloccato la partita per un quarto d' ora e che ha fatto
infuriare tutti, soprattutto il vice-presidente Bettega, costretto a prendere
il microfono per invitare la gente a uscire dal campo («rischiamo di perdere a
tavolino»), dopo un' invasione che ha confermato come in Italia (e non solo a
Torino) certe cattive abitudini non si riescono proprio a cancellare, con
rischi gravissimi anche per la gente. E, quando finalmente il campo è tornato
agibile, Nappi ha trovato il gol del 2-1, che ha archiviato una partita ormai
inutile, chiusa da Bolognino con sei minuti di anticipo. La Juve ha concluso l'
avventura inaugurata il 30 settembre dal 2-1 sul Napoli, a 73 punti, due in più
di quelli raccolti un anno fa, uno in più di quanto era servito alla Lazio per
vincere il titolo il 14 maggio 2000. La somma dei punti è la stessa con la
quale Lippi aveva vinto il suo primo scudetto in bianconero nel ' 95, ma non è
servita ad Ancelotti per salvare la panchina. La decisione, che era già stata
presa un mese fa e che era stata comunicata al tecnico lunedì 28 maggio, dopo
l' 1-0 al Perugia - squadra che deve essere diventata per lui una specie di
incubo (uno scudetto perso nel diluvio e un licenziamento annunciato)- era
diventata ufficiale nell' intervallo, con le parole del dottor Umberto Agnelli.
Una decisione nata dalla mancanza di risultati concreti, come si è capito più
tardi, quando il presidente Chiusano e lo stesso Bettega, presente Ancelotti,
hanno chiarito le strategie della società: va bene una squadra che funziona, va
benissimo lo splendido rapporto con i giocatori, che al gol di Tacchinardi sono
andati ad abbracciare il loro (ex) allenatore, vanno bene i 144 punti in due
campionati, ma lo scudetto che non è arrivato e l' eliminazione dalla Champions
League in novembre hanno pesato come macigni. Bettega ha parlato di stagione da
analizzare nella globalità; l' avvocato Chiusano ha raccontato: «Mentre salivo
in ascensore con Ancelotti, gli ho detto: certo che fare 73 punti e non vincere
lo scudetto è una cosa ben strana». Ancelotti ha ammesso che «è una decisione
che accetto, ma che è dura da digerire». A metterlo fuorigioco è stata la
sindrome da secondo posto. E adesso si riparte da Marcello Lippi, uno che
secondo, alla Juve in campionato, è arrivato una sola volta, nel ' 96, dietro
al Milan, vincendo però la Champions League, venti giorni dopo. Se n' era
andato sbattendo la porta la notte del 7 febbraio ' 99, adesso torna dove lo
conoscono bene. E dove guadagnerà la metà di quanto prendeva all' Inter. – da
www.corriere.it
Quindi, riassumendo, nell’ epoca di Moggi (che con
ironia molti definirono "Belle EPOque") la Juve ha disputato 4 finali
europee consecutive e 5 semifinali consecutive, un’altra finale nel 2003, 3
finali di Coppa Italia; è arrivata 3 volte seconda in Campionato a pochi punti
dalla prima, ha disputato 5 volte la Supercoppa Italiana : a casa abbiamo
portato ufficialmente solo 3 scudetti, 1 Champion’s League e 1 Supercoppa europea,
1 Coppa Intercontinentale, 3 Supercoppa Italiana e 1 Coppa Italia, quindi
abbiamo perso sul filo di lana ben più di quello che abbiamo vinto. E Moggi
sarebbe il burattinaio ?
(EN)
« At the end of the last millennium, Juventus
dominated European club football. Blending power and panache, the Bianconeri
won everything. And if they didn't win it, they were usually runners-up. »
(IT)
« Alla fine dello scorso millennio, la Juventus aveva dominato il
calcio europeo per club. Combinando potenza e splendore, i bianconeri hanno
vinto tutto. E quando non vincevano, erano solitamente i vicecampioni. »
(Sheridan Bird, Champions Magazine, 2008)
La Juve di Lippi è stata riconosciuta dall'UEFA come
la più grande squadra dall'istituzione della Champions League a gruppi.
Giusto per ricordare :
Il 24 ottobre 1999, contro
il Bari in trasferta nella settima giornata di Serie A, la Juventus subì il gol
del pareggio di Spinesi che era irregolare e andava annullato. Anche il
pareggio subito dalla Reggina nella partita d’esordio del campionato stava
stretto a dirla tutta …
Durante l’incontro con l’Inter,
il 12 dicembre 1999, tredicesima giornata, fu espulso il nostro portiere Van
Der Sar, ma l’arbitro Tombolini commise un grave errore, infatti il pallone
aveva colpito il suo volto fuori area e non l’aveva toccato con le mani.
Il 9 gennaio 2000, contro
il Parma subiamo il gol del pareggio di Crespo in fuorigioco convalidato da
Farina (anche se c’è da dire che eravamo in doppia superiorità numerica e per
questo ancora mi girano le palle dopo due decenni), era la sedicesima giornata
e sembrava solo un incidente di percorso.
Intanto incontriamo la
Lazio in Coppa Italia e mentre all’andata vinciamo noi 3-2, a Roma al ritorno
perdiamo 2-1 e veniamo eliminati. E anche in questo caso, come accadrà con Conte
negli anni gloriosi, potremmo recriminare.
Il 5 febbraio 2000, a
Udine il direttore di gara Messina fu pessimo, sbagliò di tutto e tutto a
nostro sfavore. Restammo ovviamente anche in 10 per espulsione di Tudor e
riuscimmo a pareggiare 8 minuti dopo in inferiorità numerica.
Il 19 marzo 2000, durante
la partita con il Torino, Collina concesse due rigori generosi ai granata (ma
la Juve vinse ugualmente 3-2 e si portò a + 9, con Mondonico nello studio di
una nota trasmissione televisiva che disse più o meno che fanno male a
lamentarsi di noi perché anche quando ci danno due rigori contro siamo più
forti e vinciamo lo stesso proprio per questo e le avversarie fanno una figura
barbina).
Il 24 marzo 2000 si giocò Milan
– Juventus, che era il posticipo serale domenicale, ma avendo il Milan 5
giocatori sudamericani che dovevano raggiungere le rispettive nazionali entro
il sabato sera, su pressione di Galliani la gara venne anticipata al venerdì
sera e fu anche sbloccata da un rigore concesso da Paparesta (che all’epoca
frequentava il ristorante di Meani) per fallo non commesso e che portò il Milan
in vantaggio. Lo stesso Paparesta non concesse successivamente invece un rigore
netto per fallo subito da Del Piero (sgambettato da De Ascentis). Perdemmo 2-0 l’incontro
e la Lazio si portò a -6 proprio a ridosso
dello scontro diretto.
Il 1° aprile 2000, a
dirigere l’incontro che valeva lo Scudetto fu Farina, che espulse Ferrara ad
inizio ripresa con la Lazio che segna sulla punizione scaturita e da quel
momento la gara sarà interrotta in modo eccessivo impedendo di fatto alla
squadra bianconera la costruzione di una qualsiasi azione offensiva.
Poi, dopo aver battuto
rispettivamente Bologna e Inter entrambe in trasferta e infine la Fiorentina a
Torino, il 30 aprile perdiamo contro il Verona, che ci superò 2-0 anche grazie
ai gol in fuorigioco di Cammarata.
Il 7 maggio 2000 è in
programma Juventus – Parma, partita che passerà purtroppo alla storia per il
gol annullato a Cannavaro, UNICO EPISODIO DI QUELLA STAGIONE DI CUI CI SI
RICORDA E CHE VIENE PUNTUALMENTE MENZIONATO, rete scaturita da calcio d’angolo
inesistente e il cui annullamento darà vita alla caccia all’uomo subita da
Massimo De Santis, in maniera simile a quanto accaduto (e ancora oggi continua
pur a distanza di 22 anni) a Ceccarini nel 1998.
Infine, il 14 maggio 2000
è legato alla celebre piscina – “lavacro” di Perugia che tutti conoscono e che
dobbiamo ricordare soprattutto per il fatto che Gianluca Pessotto restituì
palla all’avversario con la Juve sotto di un gol e di un uomo (espulso Zambrotta …) che si stava vedendo sfilare lo Scudetto
di un punto.
Voglio fare notare una
piccola cosa : è vero che l’acqua c’era sia per noi sia per il Perugia (e non m’importa
neanche dei premi promessi da Cragnotti alla squadra di Gaucci o alle punizioni
minacciate dallo stesso Gaucci ai propri giocatori in caso di mancato successo né
del fatto che Veron non potesse essere schierato dalla Lazio …), ma la Lazio (e
non solo) aveva giocato in trasferta in condizioni normali, così come pure il
Grifone aveva giocato a Torino in condizioni normali … Tralasciamo le simpatie
calcistiche di Collina (laziale) che diresse l’incontro.
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