giovedì 26 giugno 2014

2000 e 2001 Da soli contro tutti

Le battaglie tra le romane e la Juve

1999-2000
Il cannoniere della Lazio Christian Vieri, dopo una sola stagione in biancoceleste, venne acquistato dall'Inter per la somma di 90 miliardi di lire. Il Parma prese Di Vaio e Amoroso, la Fiorentina acquistò Chiesa, il Milan puntò sull'ucraino Shevchenko, mentre la Juventus effettuò gli acquisti dell'esterno Zambrotta e del portiere Van der Sar. La Lazio prese Verón e Simeone, mentre la Roma affiancò a Totti il bomber Montella. Sul fronte allenatori Marcello Lippi divenne il nuovo mister dell'Inter, mentre Fabio Capello passò alla Roma. Importante novità anche per la classe arbitrale: i designatori infatti divennero due e furono scelti per tale ruolo Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto. Nell'anno del Giubileo, con la città di Roma sotto gli occhi del mondo intero, lo scudetto tornò nella Capitale : a conquistarlo fu la Lazio, squadra in questo periodo ricca di campioni quali il capitano Alessandro Nesta, il ceco Pavel Nedvěd, l'argentino Juan Sebastián Verón, Roberto Mancini ed il cileno Marcelo Salas. Non mancarono però le polemiche: nella penultima giornata fu annullato un gol regolarissimo contro la Juventus (viziato però da un nettissimo fuorigioco di partenza, inoltre l’autore del gol, il parmense Cannavaro, segnò a gioco fermo, in quanto l’ arbitro su segnalazione dell’assistente aveva interrotto l’azione per il suddetto fuorigioco) e nell'ultima giornata la Juventus di Ancelotti fu infatti costretta a giocare l'ultima decisiva partita nell'acquitrino di Perugia finendo per perdere un titolo che sembrava già vinto fino a poche domeniche prima. La squadra biancoceleste, seconda a nove punti dalla Juventus ad otto giornate dal termine, con sette vittorie ed un pareggio negli ultimi otto turni realizzò una rimonta simile a quella subita dal Milan l'anno precedente, approfittando del crollo dei bianconeri, che finirono con il pagare la scelta di partecipare all'Intertoto in estate. La stagione partì il 29 agosto 1999 con le cosiddette Sette sorelle del calcio italiano tutte in lizza per il tricolore. La nuova Inter di Marcello Lippi rinforzatasi in estate grazie all'acquisto record di 90 miliardi di lire di Christian Vieri era però la squadra sulle quali ricadevano le maggiori aspettative. I nerazzurri andarono in testa da soli alla quinta giornata ma furono ben presto superati da Lazio e Juventus che diedero vita ad un duello acceso. Le due squadre si presentarono appaiate in classifica allo scontro diretto del 28 novembre all'Olimpico che si risolse però con uno 0-0. I bianconeri di Carlo Ancelotti e i capitolini di Sven-Göran Eriksson proseguirono a braccetto per diverse domeniche tallonati inizialmente dalla rinnovata Roma di Fabio Capello, ma poi il calo dei giallorossi consentì alle due squadre di staccarsi dal resto del gruppo. A chiudere l'anno in testa fu la Lazio, ma a conquistare il titolo d'inverno fu la Juventus il 16 gennaio con un punto di vantaggio sui rivali biancocelesti. I torinesi riuscirono a mantenere la vetta per diverse domeniche, ma furono costretti a far fronte anche all'inaspettato assalto del Milan campione uscente che battendo la Lazio 2-1 a San Siro il 20 febbraio si inserì nella lotta raggiungendo i romani al 2º posto a -4 dai bianconeri. Quello dei rossoneri fu però un fuoco di paglia; perdendo infatti il 5 marzo il derby contro l'Inter abbandonarono la possibilità di un bis-scudetto. La lotta diventò quindi definitivamente a due, ma il 19 marzo, complice la sconfitta della Lazio in quel di Verona, i punti di vantaggio della Juve (che nel frattempo vince nonostante due rigori assegnati contro e realizzati) diventano addirittura 9. Il campionato sembrava finito, ma a riaprirlo ci pensò il Milan che la domenica dopo batté la Juventus a Milano con una doppietta del giovane bomber ucraino Andriy Shevchenko e consentì alla Lazio, vittoriosa nel derby, di portarsi a -6. Il 1º aprile ci fu lo scontro al vertice a Torino in cui la Lazio vinse con un gol dell'argentino Diego Simeone. La Lazio, quindi, tornò a credere nello scudetto. Tuttavia, alla trentesima giornata, un pareggio a Firenze permise alla Juventus di andare a +5. Contrariamente alle previsioni, la Juventus accusò tutto d'un colpo la fatica dovuta alla decisione di partecipare all'Intertoto l'estate precedente per non rinunciare all'Europa (a differenza dell'Inter, che, nelle medesime condizioni, rinunciò), rovinando la preparazione: i bianconeri caddero anche a Verona vedendo riavvicinare la Lazio a -2. Si arrivò così alla penultima giornata quando la Juventus ospitava a Torino il Parma: coi torinesi in vantaggio per 1-0, all'ultimo minuto l'arbitro Massimo De Santis interruppe un'azione di calcio d'angolo del Parma che poi vide Fabio Cannavaro, difensore dei parmigiani, andare in gol. Il finale del Campionato fu rocambolesco e sorprendente: all'ultima giornata la Lazio vinse facilmente la sua partita casalinga con la Reggina, ma la sorpresa venne dallo stadio Renato Curi, proprio come ventiquattro anni prima, con il crollo della Juventus per mano del Perugia di Carlo Mazzone, in una partita passata alla storia: l'arbitro Pierluigi Collina, decise di sospendere la partita sullo 0-0 per impraticabilità del campo per pioggia, per poi farla proseguire non appena il campo, che divenne "pesante", ebbe drenato tutta l'acqua riversatasi sul terreno di gioco, fra le proteste dei bianconeri che volevano ripeterla, come da regolamento. In effetti, il secondo tempo comiciò alle 17.11, con oltre un'ora di ritardo a causa di un nubifragio che aveva allagato il campo. E la squadra di Mazzone, per ironia della sorte tifoso storico ed ex allenatore della Roma, grazie ad una giocata del capitano perugino Alessandro Calori fece cadere la Juventus sul traguardo di un campionato che fino a pochi giorni prima sembrava vinto, consegnando di fatto il tricolore ai biancazzurri. La Lazio vinse così, quel 14 maggio, il suo secondo scudetto. In coda retrocessero Piacenza, Cagliari e Venezia, ed infine il Torino che perse a Lecce l'ultima decisiva partita. Uno spareggio a Verona diede all'Inter, ai danni del Parma, una possibilità di qualificazione in Champions League.

Lo strano caso del campionato del Giubileo
Molte giornate del campionato giocate in inferiorità numerica spesso ingiustamente, penalizzati. Inoltre nella Lazio giocarono calciatori che non sarebbero dovuti essere schierati in campo. La Lazio di Cragnotti imitò l’Inter per quanto riguarda le plusvalenze e i passaporti falsi. Tre anni più tardi i laziali tiferanno Inter durante l’incontro Lazio-Inter  pur di non vedere trionfare la Juventus, il 5 maggio 2002, ultima giornata di campionato.

Campionato di Serie A ’99/’00, Juventus in testa a due giornate dalla fine del campionato e Lazio che segue i bianconeri a ruota, rimontando punti su punti e approfittando del calo fisico degli uomini di Ancelotti nel finale di torneo (dovuto ad una preparazione iniziata prestissimo per disputare l’Intertoto).Penultima giornata, è il 7 maggio, a Torino va di scena Juventus – Parma. Minuti conclusivi, match tesissimo con la Juve in vantaggio 1-0 grazie ad un gol di Alessandro Del Piero. Finale di partita, dicevamo: l’ala destra parmense va sul fondo, Montero lo bracca in scivolata senza tuttavia toccare la sfera che rotola fuori dal campo dopo l’ultimo tocco del giocatore gialloblu, ma De Santis decreta il corner. Battuto l’angolo, mentre la sfera è ancora in volo, l’arbitro fischia un fallo di confusione, poi Cannavaro insacca inutilmente (tecnicamente non può parlarsi di gol annullato). Ovviamente le moviole  vivisezionarono la partita senza riuscire peraltro ad individuare il fantomatico fallo di confusione, riproponendo a ciclo continuo le immagini dell’errore di De Santis, senza dare tuttavia la giusta considerazione al corner ingiustamente assegnato.
Montano le polemiche, la Lazio diretta inseguitrice lamenta i soliti complotti ai danni delle romane da parte dei poteri forti del Nord, mentre i soloni di televisione e carta stampata chiedono chiarezza e, logicamente, la testa dell’arbitro De Santis. Quello stesso arbitro De Santis che in un’intercettazione con Bergamo del Gennaio 2005, dopo aver diretto un Parma-Juve con rigore negato ai bianconeri sottolinea come l’opinione pubblica non faccia il diavolo a quattro memore del precedente. Dal dialogo traspare la buona fede del De Santis, oggi come allora.
De Santis: “Perchè io voglio vedere se do…l’hai visto quell’episodio? io voglio vedere se do quel rigore che me succede…“Bergamo: “Eh sei morto…purtroppo […] purtroppo non è quanto sia, è quanto lo fanno essere…” 
Passa una settimana, la Juve va al Renato Curi di Perugia per ottenere il punto che le darebbe la matematica certezza del 26° scudetto, la Lazio a due punti è costretta a vincere e sperare nella sconfitta bianconera. Com’è andata lo ricordano tutti: nubifragio a Perugia, Collina (tifosissimo della Lazio  e simpatizzante interista) che sospende il match, la palla che non rimbalza. Settantacinque interminabili minuti d’attesa, conversazioni convulse dell’arbitro viareggino al cellulare con uno sconosciuto interlocutore, poi il nulla osta: si riprende a giocare. Da testimone al processo di Napoli, Collina  ricordò cosa dice il regolamento a proposito:
Avv. Gallinelli: “Mi sa dire quali sono le modalità per qualificare un campo come impraticabile?”
Collina: “L’impossibilità di disputare la partita.”Avv. Gallinelli: “Chi deve decidere, e quali sono gli accertamenti da fare?”Collina: “L’arbitro deve decidere e determinare se la gara può essere disputata; per cui se esistono le condizioni che possono far disputare la gara anche in rispetto di quella che è la sicurezza dei giocatori. Nel concreto dipende dal tipo di condizione ostativa: [...] se c’è acqua sul terreno di gioco, che ci siano le condizioni per poter disputare la partita. E cioè, che il pallone si muova.”Avv. Gallinelli: “L’arbitro, facendo rimbalzare il pallone, verifica se ci sono le condizioni per poter giocare?”Collina: “Sì, è una delle verifiche, ma può essere anche quello di farlo correre.
Nel pantano del Curi Calori piazza la zampata vincente, la Juve non riesce a rimontare.
Lo scudetto vola a Roma, sponda Lazio, giustizia è fatta per gli anti-juventini d’Italia, che vedono finalmente ripagata della stessa moneta la Vecchia Signora che aveva “rubato” solo una settimana prima (nessuno ricorderà che in quella Lazio giocava Juan Sebastian Veron con un passaporto italiano frutto di una discendenza letteralmente inventata: non proprio un falso materiale come quello di Recoba, ma siamo lì). Convinzione questa fortemente radicata che lo stesso Gup De Gregorio, nella sentenza di condanna a Giraudo, scrive testualmente ( pag.2) :”avendo già nel passato condizionato l’esito di campionati di calcio di Serie A, con particolare riguardo a quello del 1999/2000, che fu sostanzialmente condizionato sino alla penultima giornata (quando si giocò Juventus-Parma, diretto da Massimo De Santis e terminato con il risultato di 1-0, e non riuscendo nell’intento di garantire alla Juventus la vittoria finale, in quanto gli accordi illeciti già stabiliti vennero compromessi dal clamore suscitato provocato dall’arbitraggio apertamente favorevole alla squadra torinese da parte di De Santis.
Per quanto ci riguarda, le evidenze dicono tutto il contrario, inutile tuttavia appellarsi alle irregolarità delle nostre avversarie o all’anomalia senza precedenti con cui fu disputato il match decisivo in condizioni improponibili.
Disse infatti Paolo Montero qualche anno dopo:  ”Settantaquattro minuti dentro lo spogliatoio ad aspettare di rientrare in campo. Settantaquattro! Li ho cronometrati. Una roba pazzesca. Però io ho il mio codice d’onore personale e per me conta solo e sempre il verdetto del campo. Per questo ho sempre rispettato le decisioni arbitrali. Durante la partita tutto è lecito pur di vincere”. Ben detto, Paolo.

La piscina di Perugia e l’orgoglio bianconero
 “Sono stato accusato di essere il grande manovratore del calcio spiegatemi allora come ho fatto a perdere uno scudetto giocando il match decisivo in piscina. La verità è che la Juve avrebbe dovuto andarsene, invece siamo rimasti lì alla merce’ di chi decideva e quando siamo scesi in campo non c’eravamo più. Collina? Sicuramente parlò al telefono con qualcuno: di chi si trattasse, non lo sapremo mai. Dico solo che da regolamento la sospensione non può durare più di 45 minuti: Collina invece aspettò quasi il doppio”. Luciano Moggi.
“Prima della partita minacciai i miei giocatori, se non avessero battuto la Juventus, io sarei dovuto scappare da Roma, ma loro se ne sarebbero andati per 3 mesi in Cina in tournée. E al designatore durante il diluvio dissi: sia chiaro che se sospendete questa partita, io non la gioco mai più”. Luciano Gaucci.
“Capimmo subito che la partita non sarebbe mai stata rinviata per paura che da Roma arrivassero i laziali e scoppiassero disordini. In settimana avevamo ricevuto attacchi durissimi, erano tutti contro di noi.” Antonio Conte.
“Il campo era davvero impraticabile. Conte diceva che la palla non rimbalzava e aveva ragione, ma al minimo rimbalzo io dicevo: ecco, rimbalza! Ricordo che anche l’anno prima eravamo stati arbitri dello scudetto, con quel Perugia-Milan 1-2 che lo consegnò ai rossoneri a discapito della Lazio: fummo sbattuti in Giappone per punizione e non ricevemmo alcun premio salvezza. Insomma non volevamo fare la stessa fine e poi Gaucci ci telefonava ogni giorno, faceva pressioni: diceva che Perugia-Juventus avrebbe cambiato la nostra vita nel bene o nel male”. Renato Olive.
Sul quel dannato pomeriggio di maggio del 2000 si sono ascoltate tante versioni, incluse quelle che riportate sopra: parole che non fanno altro che aumentare i dubbi su quel finale di campionato in cui la Juventus venne massacrata mediaticamente dopo il famoso gol a gioco fermo di Cannavaro, annullato da De Santis, ed in cui i tifosi laziali erano pronti a calare su Perugia se la partita fosse stata sospesa. Collina con chi era al telefono? Non lo sapremo mai. Le azioni del Perugia erano in pegno a Capitalia, che contemporaneamente era la mammella delle due romane: un’altra circostanza inquietante. Detto questo, resta il fatto inequivocabile: quello scudetto lo perse la Juventus, sul campo o in piscina, soprattutto nelle ultime giornate in cui i bianconeri arrivarono con il fiatone e fisicamente sulle ginocchia, colpa anche di una stagione iniziata prestissimo con l’Intertoto (cui la società non rinunciò). La Lazio nelle ultime giornate fece il doppio dei punti della Juventus, vincendo anche lo scontro diretto a Torino. Cosa resta in mano ai gobbi, un decennio dopo? Perso un campionato in quel modo, nessuno dalle parti di Corso Galfer ha minacciato la rivoluzione, il “ribaltone”. Certo, recriminazione ce ne sono state, ed è naturale, ma dopo pochi giorni ci si è tuffati immediatamente nella preparazione della stagione successiva. Ma alla storia passerà Gianluca Pessotto che a pochi minuti dal termine corregge l’arbitro Collina che gli aveva assegnato una rimessa laterale a favore. Ed Antonio Conte, capitano che fu costretto a sorbirsi Materazzi – al tempo difensore del Perugia e tifoso laziale – girovagare per il campo ad urlare “ho vinto lo scudetto”; ebbe modo di riscattarsi, un paio d’anni dopo, nello scudetto più bello di sempre.

Squadra
Pt
G
V
N
P
GF
GS
Lazio
72
34
21
9
4
64
33
Juventus
71
34
21
8
5
46
20
Milan
61
34
16
13
5
65
40
Inter
58
34
17
7
10
58
36
Parma
58
34
16
10
8
52
37
Roma
54
34
14
12
8
57
34
Fiorentina
51
34
13
12
9
48
38
Udinese
50
34
13
11
10
55
45
Verona
43
34
10
13
11
40
45
Perugia
42
34
12
6
16
36
52
Bologna
40
34
9
13
12
32
39
Reggina
40
34
9
13
12
31
42
Lecce
40
34
10
10
14
33
49
Bari
39
34
10
9
15
34
48
Torino
36
34
8
12
14
35
47
Venezia
26
34
6
8
20
30
60
Cagliari
22
34
3
13
18
29
54
Piacenza
21
34
4
9
21
19
45

Uno scudetto perso contro la Lazio che schierava chi non avrebbe potuto giocare (a noi nel 1923 con Rosetta diedero 3 sconfitte a tavolino consecutive nonostante la figc diceva che era regolare farlo giocare) e sotto pressione del ”Processo di Biscardi”e di Cragnotti presidente della Lazio e dei laziali che minacciarono di fare una guerra civile come i fiorentini dopo la cessione di Baggio.

In Coppa Italia fummo eliminati proprio dalla Lazio e gli errori arbitrali sfavorevoli alla Juve furono taciuti dai media che enfatizzarono invece un episodio di Campionato  che vedeva annullata una rete di Cannavaro contro la Signora (sarebbe stato il pareggio per il Parma e 2 punti persi da noi, ma Fabio  Cannavaro si era aggiustato il pallone con la mano ed era anche in fuorigioco e il calcio d'angolo non c'era). Vincevamo 3-0 l’andata e finì 3-2, il ritorno invece 2-1 per la Lazio. In Campionato ci recuperarono 10 punti (eravamo sopra di 9).

In Coppa UEFA fummo eliminati dal Celta Vigo nel ritorno degli ottavi quando eravamo rimasti con 2 uomini in meno per due espulsioni sospette, dopo un cammino che sembrava potesse essere trionfale e che era cominciato con la vittoria della Coppa Intertoto.

Data
Incontro
Ris
29/08/1999
Juventus - Reggina
1 - 1
12/09/1999
Cagliari - Juventus
0 - 1
18/09/1999
Juventus - Udinese
4 - 1
25/09/1999
Lecce - Juventus
2 - 0
03/10/1999
Juventus - Venezia
1 - 0
17/10/1999
Roma - Juventus
0 - 1
24/10/1999
Bari - Juventus
1 - 1
31/10/1999
Juventus - Piacenza
1 - 0
07/11/1999
Torino - Juventus
0 - 0
21/11/1999
Juventus - Milan
3 - 1
28/11/1999
Lazio - Juventus
0 - 0
04/12/1999
Juventus - Bologna
2 - 0
12/12/1999
Juventus - Inter
1 - 0
19/12/1999
Fiorentina - Juventus
1 - 1
06/01/2000
Juventus - Verona
1 - 0
09/01/2000
Parma - Juventus
1 - 1
16/01/2000
Juventus - Perugia
3 - 0
23/01/2000
Reggina - Juventus
0 - 2
30/01/2000
Juventus - Cagliari
1 - 1
05/02/2000
Udinese - Juventus
1 - 1
13/02/2000
Juventus - Lecce
1 - 0
20/02/2000
Venezia - Juventus
0 - 4
27/02/2000
Juventus - Roma
2 - 1
05/03/2000
Juventus - Bari
2 - 0
12/03/2000
Piacenza - Juventus
0 - 2
19/03/2000
Juventus - Torino
3 - 2
24/03/2000
Milan - Juventus
2 - 0
01/04/2000
Juventus - Lazio
0 - 1
09/04/2000
Bologna - Juventus
0 - 2
16/04/2000
Inter - Juventus
1 - 2
22/04/2000
Juventus - Fiorentina
1 - 0
30/04/2000
Verona - Juventus
2 - 0
07/05/2000
Juventus - Parma
1 - 0
14/05/2000
Perugia - Juventus
1 - 0

Coppa Italia 1999/00
Ottavi di Finale
01/12/1999
Napoli - Juventus
1 - 3
16/12/1999
Juventus - Napoli
1 - 0
Quarti di Finale
13/01/2000
Juventus - Lazio
3 - 2
26/01/2000
Lazio - Juventus
2 - 1

Coppa UEFA 1999/00
I Turno Eliminatorio
16/09/1999
Omonia Nicosia (CIP) - Juventus
2 - 5
30/09/1999
Juventus - Omonia Nicosia (CIP)
5 - 0
II Turno Eliminatorio
21/10/1999
Levski Sofia (BUL) - Juventus
1 - 3
04/11/1999
Juventus - Levski Sofia (BUL)
1 - 1
III Turno Eliminatorio
25/11/1999
Olympiacos Pireo (GRE) - Juventus
1 - 3
07/12/1999
Juventus - Olympiacos Pireo (GRE)
1 - 2
Ottavi di Finale
02/03/2000
Juventus - Celta Vigo (SPA)
1 - 0
09/03/2000
Celta Vigo (SPA) - Juventus
4 - 0
Coppa Intertoto 1999
Quarti di Finale
18/07/1999
Ceahlăul (ROM) - Juventus
1 - 1
24/07/1999
Juventus - Ceahlăul (ROM)
0 - 0
Semifinali
28/07/1999
Rostselmash (RUS) - Juventus
0 - 4
04/08/1999
Juventus - Rostselmash (RUS)
5 - 1
Finale
10/08/1999
Juventus - Rennes (FRA)
2 - 0
24/08/1999
Rennes (FRA) - Juventus
2 - 2

2000-2001
La Roma investì pesantemente sulla campagna acquisti, complice la vittoria del campionato della rivale cittadina, prendendo il centrocampista brasiliano Emerson, il difensore argentino Walter Samuel e soprattutto Gabriel Omar Batistuta. La Lazio scudettata cambiò poco e prese gli attaccanti argentini Hernan Crespo e Claudio López. La Juventus si assicurò il "castigatore" dell'Italia agli Europei di quell'estate: l'attaccante francese David Trezeguet.  Appassionò la vicenda di Roberto Baggio che liberatosi dall'Inter e vagliato molte proposte, tra cui alcune provenienti dal Giappone, scelse il Brescia allenato da Carlo Mazzone. Il Vicenza puntò sul giovane bomber Luca Toni, il Verona su Mauro Germán Camoranesi mentre l'Udinese prelevò dalla C1 Vincenzo Iaquinta. Dopo la gioia della Lazio stavolta fu la parte giallorossa di Roma a trionfare: la società del presidente Sensi infatti, investendo cifre ingenti sul mercato, allestì una squadra altamente competitiva che riuscì ad imporsi. Il 1º ottobre 2000, alla conclusione delle Olimpiadi di Sydney, partì il nuovo campionato con le solite favorite: la Juventus, le milanesi e le romane, con Parma e Fiorentina nel ruolo di possibili outsiders. All'inizio del torneo la Roma andò in testa alla terza giornata per venire superata la domenica dopo dalle due sorprese di inizio stagione: l'Udinese e l'Atalanta. I friulani rimasero addirittura in vetta da soli alla sesta prima di venire sopravanzati dalla Roma di Fabio Capello e  Francesco Totti, che conquistò definitivamente il vertice il 12 novembre. I giallorossi tennero un ritmo impressionante a cui nessuno sembrava poter tener testa. Il 22 dicembre lo scontro dell'Olimpico contro la Juventus terminò a reti inviolate e permise ai capitolini di andare alla sosta natalizia con un rassicurante +6 sui bianconeri secondi. La squadra di Capello riprese però subito la sua marcia e il 5 febbraio diventò campione d'inverno con sei punti di vantaggio sulla Juventus e sulla Lazio campione in carica, che dopo un avvio difficile si propose come accreditata antagonista dei cugini. I giallorossi continuarono la loro marcia anche nel girone di ritorno mantenendo vantaggi sempre rassicuranti sulle due inseguitrici. Il 1º aprile, quando la Roma andò addirittura a +9 sulla Juventus e +12 sulla Lazio, molti pensarono che il torneo si fosse chiuso in anticipo, ma la domenica dopo i giallorossi crollarono sotto i colpi della Fiorentina e la vigilia di Pasqua impattarono in casa col Perugia, permettendo il recupero delle due inseguitrici. Il 6 maggio a Torino fu in programma lo scontro diretto tra Juventus e Roma con sei punti a dividere le due formazioni: dopo il micidiale doppio vantaggio bianconero del primo tempo, i giallorossi trovarono la forza di rimontare con due gol segnati nell'arco degli ultimi dieci minuti della partita. Molte delle responsabilità caddero sul portiere bianconero, Van der Sar, reo di aver incassato il primo gol da lontanissimo, e di non aver trattenuto il secondo. Decisivo, comunque, fu il cambio di regolamenti sugli extracomunitari, deciso proprio alla vigilia del big-match, che permise alla Roma di far entrare Hidetoshi Nakata, che mise a segno il gol del 2-1 e propiziò quello del 2-2, messo a segno da Vincenzo Montella sulla ribattuta di un suo tiro. Il 27 maggio i pareggi incrociati delle romane contro le milanesi portarono i giallorossi ad un passo dal titolo, anche se la Juventus si era avvicinata a soli quattro punti di distanza. Dopo il pareggio del San Paolo alla penultima giornata, il 17 giugno la Roma, spinta da un Olimpico gremito come non mai (allo stadio vennero sventolate più di 30.000 bandiere), sconfisse per 3-1 il Parma (con i gol di Totti, Montella e Batistuta) dando il via all'irrefrenabile festa per il 3º scudetto (i festeggiamenti si protrassero per almeno una settimana, e nella celebrazione al Circo Massimo furono presenti quasi un milione di persone). Il titolo passò così sull'altra sponda della Capitale. Alla Lazio non bastarono, infatti, le 26 reti del capocannoniere Hernán Crespo. Proprio nell'ultima giornata di campionato la Juventus esonerò l'allenatore Ancelotti. La notizia dell'esonero venne comunicata all'allenatore nell'intervallo tra il primo ed il secondo tempo di Juventus-Atalanta, quando ormai con la Roma vincente per 2 reti a zero sul Parma era chiaro che il campionato sarebbe stato vinto dalla compagine giallorossa.
Mentre il Parma conseguì una possibile qualificazione in Champions League che, come due anni prima, non seppe poi sfruttare, a Milano si assistette ad un'annata grigia che portò le due squadre locali solo in zona UEFA. Se al Milan il presidente Silvio Berlusconi esonerò il tecnico dell'ultimo scudetto, Alberto Zaccheroni, dopo un'inopinata eliminazione europea, sul fronte interista si assistette ad un vero e proprio annus horribilis: se la stagione era partita con la clamorosa eliminazione in Champions da parte dei semisconosciuti svedesi dell'Helsingborg, che portò all'esonero di Marcello Lippi a favore di Marco Tardelli, la via crucis nerazzurra continuò attraverso il pesantissimo passivo di un 6-1 in Coppa Italia a Parma, l'esclusione anche dalla Coppa UEFA per mano degli ignoti spagnoli dell'Alavès che scatenò una feroce contestazione dei tifosi, ed infine l'umiliazione suprema di uno 0-6, ancor più bruciante perché subito nel derby. Sfiorò la qualificazione UEFA anche il Brescia di Carlo Mazzone che si qualificò all'Intertoto ma perse la finale col Paris Saint-Germain dopo due pareggi, per la regola dei gol in trasferta. In coda oltre al Bari, retrocesso da tempo, l'ultima giornata mise in scena un'incredibile bagarre da cui uscirono declassati il Napoli al quale, dopo una pessima partenza, non bastò un girone di ritorno tutto sommato positivo e il Vicenza. Si salvò per la classifica avulsa il Lecce, che in casa all'ultimo turno batté in rimonta la Lazio per 2-1 con una doppietta di Gaetano Vasari. L'ultima squadra retrocessa fu la Reggina, dopo lo spareggio con il Verona.

Nulla da dire sull’operato della FIGC  quando a campionato in corso  cambiò la norma sul numero degli extracomunitari, non solo a campionato in corso, ma a pochi giorni da Juve-Roma (a poche giornate dal termine del campionato!!!!), favorendo quest’ultima alla vittoria dello scudetto (altro che telefonate di Moggi)? Saremmo noi i potenti padroni nella stanza dei bottoni ? Chi comanda non viene punito, chi comanda punisce e si toglie di torno i più forti. Anche Sensi come Angelo Moratti regalava i rolex agli arbitri, fu colto in fragranza di reato ma non fu punito e i giornalisti amici suoi riuscirono a  insabbiare lo scandalo. E che dire del 3-3 con la Fiorentina con l’ex Di Livio che travolge fallosamente tutta la difesa bianconera propiziando la rete del pareggio viola senza che l’arbitro fischiasse il fallo (e Toldo che andava espulso sul fallo da rigore su Inzaghi) ? Non sono 2 preziosi punti che ci sono stati rubati dai fiorentini ? Non mi piace guardare in casa degli altri, ma visto che nella nostra gli altri guardano allora ogni tanto voglio farla fuori dal vaso anche io.

Squadra
Pt
G
V
N
P
GF
GS
Roma
75
34
22
9
3
68
33
Juventus
73
34
21
10
3
61
27
Lazio
69
34
21
6
7
65
36
Parma
56
34
16
8
10
51
31
Inter
51
34
14
9
11
47
47
Milan
49
34
12
13
9
56
46
Brescia
44
34
10
14
10
44
42
Atalanta
44
34
10
14
10
38
34
Fiorentina
43
34
10
13
11
53
52
Bologna
43
34
11
10
13
49
53
Perugia
42
34
10
12
12
49
53
Udinese
38
34
11
5
18
49
59
Lecce
37
34
8
13
13
40
54
Verona
37
34
10
7
17
40
59
Reggina
37
34
10
7
17
32
49
Vicenza
36
34
9
9
16
37
51
Napoli
36
34
8
12
14
35
51
Bari
20
34
5
5
24
31
68


Data
Incontro
Ris
30/09/2000
Napoli - Juventus
1 - 2
15/10/2000
Juventus - Bari
2 - 0
22/10/2000
Milan - Juventus
2 - 2
01/11/2000
Juventus - Udinese
1 - 2
05/11/2000
Reggina - Juventus
0 - 2
11/11/2000
Juventus - Lazio
1 - 1
19/11/2000
Brescia - Juventus
0 - 0
26/11/2000
Juventus - Verona
2 - 1
03/12/2000
Inter - Juventus
2 - 2
10/12/2000
Juventus - Parma
1 - 0
17/12/2000
Lecce - Juventus
1 - 4
23/12/2000
Roma - Juventus
0 - 0
07/01/2001
Juventus - Fiorentina
3 - 3
14/01/2001
Juventus - Bologna
1 - 0
21/01/2001
Perugia - Juventus
0 - 1
28/01/2001
Juventus - Vicenza
4 - 0
03/02/2001
Atalanta - Juventus
2 - 1
11/02/2001
Juventus - Napoli
3 - 0
18/02/2001
Bari - Juventus
0 - 1
25/02/2001
Juventus - Milan
3 - 0
04/03/2001
Udinese - Juventus
0 - 2
11/03/2001
Juventus - Reggina
1 - 0
18/03/2001
Lazio - Juventus
4 - 1
01/04/2001
Juventus - Brescia
1 - 1
08/04/2001
Verona - Juventus
0 - 1
14/04/2001
Juventus - Inter
3 - 1
22/04/2001
Parma - Juventus
0 - 0
29/04/2001
Juventus - Lecce
1 - 1
06/05/2001
Juventus - Roma
2 - 2
11/05/2001
Fiorentina - Juventus
1 - 3
20/05/2001
Bologna - Juventus
1 - 4
27/05/2001
Juventus - Perugia
1 - 0
10/06/2001
Vicenza - Juventus
0 - 3
17/06/2001
Juventus - Atalanta
2 - 1

Coppa Italia 2000/01
Ottavi di Finale
16/09/2000
Brescia - Juventus
0 - 0
24/09/2000
Juventus - Brescia
1 - 2
Champions League 2000/01
Girone Eliminatorio E
13/09/2000
Amburgo SV (GER) - Juventus
4 - 4
19/09/2000
Juventus - Panathinaikos Atene (GRE)
2 - 1
26/09/2000
Juventus - Deportivo La Coruña (SPA)
0 - 0
18/10/2000
Deportivo La Coruña (SPA) - Juventus
1 - 1
24/10/2000
Juventus - Amburgo SV (GER)
1 - 3
08/11/2000
Panathinaikos Atene (GRE) - Juventus
3 - 1

Alcune gare

STAGIONE 1999-2000.
Nonostante la classifica deficitaria della stagione precedente, la dirigenza rinnova la fiducia a Carlo Ancelotti e costruisce una squadra nuovamente in grado di combattere per lo scudetto. Riacquistato il capitano Alessandro Del Piero dopo il grave infortunio dell’anno prima e rinforza la formazione con pochi innesti: la difesa rimane praticamente intatta, con la sola eccezione del cambio del portiere con Peruzzi sostituito dall’olandese Edwin Van der Sar, mentre è a centrocampo che i dirigenti e l’allentatore intervengono di più, cedendo Deschamps in Inghilterra e ingaggiando le giovani promesse Gianluca Zambrotta e Jonathan Bachini, il nuovo possibile playmaker nigeriano Sunday Oliseh e puntellando infine l’attacco con il gigante Darko Kovacevic. La formazione sembra così nuovamente competitiva e i primi risultati sembrano dar ragione: il Torneo Intertoto è vinto senza difficoltà e anche in campionato si va veloci come ai bei tempi di Lippi. A otto giornata dal termine del torneo, la Juventus ha ben otto punti di vantaggio sulla nuova rivale, la Lazio di Sergio Cragnotti, ma succede qualcosa di inspiegabile. I bianconeri sembrano crollare d’improvviso subendo due sconfitte consecutive (col Milan a San Siro e a Torino nello scontro diretto con la Lazio): i giochi sono di nuovo aperti, ma mentre i biancocelesti sono galvanizzati dalla possibile rimonta, al Juve fatica a tenere il passo. A tre giornata dalla fine del campionato, il distacco si riduce a un solo punto con i bianconeri che perdono seccamente a Verona per 2-0. Mancano due giornata e lo scudetto sembra il bilico: alla penultima giornata la Juventus vince per 1-0 la contestatissima partita casalinga col Parma grazie a un gol di Del Piero ma soprattutto a un gol di Cannavaro annullato dall’arbitro De Santis. Le polemiche sono ancora furibonde, per tutta la settimana che precede l’ultima giornata di Campionato, la Lazio mette in piedi un caos mai visto (forse soltanto ai tempi del gol di Turone…) e così si arriva alla fine con i nervi a fiori di pelle. A Roma, la Lazio vince tranquillamente contro la Reggina, mentre la Juventus va a Perugia contro la squadra di Mazzone già salva. E’ una domenica incredibile, nel primo tempo la partia finisce 0-0 con un sole che splende come non mai, ma all’improvviso, durante l’intervallo un autentico nubifragio apocalittico si abbatte sulla città umbra impendendo alla partita di riprendere. I giocatori delle due squadre rimangono negli spogliatoi per più di un’ora, ma alla fine l’arbitro Collina, dopo un conciliabolo con la Federazione, decide di far riprendere l’incontro su un campo impraticabile e quando ormai tutte le altre partite erano finite. Sarà un pomeriggio paradossale per i tifosi juventini che ormai certi del ventiseiesimo scudetto, se lo vedono strappare dalla maglia da un gol del difensore Calori (tifoso juventino dichiarato) su cui il mediocre Van der Sar fa la bella statuina e che permette al Perugia di vincere e alla Lazio di compiere l’ormai insperato sorpasso finale. Le facce dei giocatori e di Ancelotti sono quanto di più triste e incredulo si possa vedere: lo scudetto è perso nonostante 71 punti e la migliore difesa del campionato.

CEAHLAUL - JUVENTUS 1-1
Piatra Neamt (Romania), Stadio Ceahlăul, 18.07.1999 - Torneo Intertoto – Quarti di Finale – Andata
RETI: 28’ Scanteie (C); 58’ Tacchinardi (J)
CEAHLAUL: Campeanu, Atomulesei (72’ Soimaru), Grozavu; Alistar (65’ Baldovin), Perja, Pantazi; Marc, Ionescu, Ilie; Enache (72’ Solomon), Scantaie - All. Hizo
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Ferrara; Iuliano, Birindelli, Tacchinardi; Pessotto, Bachini (61’ Zambrotta), Perrotta; Kovacevic, Amoruso – All. Ancelotti
ARBITRO: Gallagher (Inghilterra)

JUVENTUS – CEAHLAUL 0-0
Cesena, Stadio Dino Manuzzi, 24.07.1999 - Torneo Intertoto – Quarti di Finale – Ritorno
JUVENTUS: Van der Sar, Mirkovic, Ferrara; Iuliano, Zambrotta (91’ Birindelli), Tacchinardi; Davids, Oliseh, Henry (81’ Pessotto); Amoruso, Kovacevic – All. Ancelotti
CEAHLAUL: Lefter, Alistar, Baldovin; Perja, Atomulesei, Marc; Ionescu, Botez, Ilie (62’ Solomon); Scanteie (88’ Nemtanu), Enache (76’ Pantazi) - All. Hizo
ARBITRO: Olsen (Norvegia)

ROSTSELMASH - JUVENTUS 0-4
Rostov (Russia), Stadio Olimp - 21 vek, 28.07.1999 - Torneo Intertoto – Semifinale – Andata
RETI: 9’ Zambrotta (J); 68’ Inzaghi (J); 71’ Kovacevic (J); 89’ Inzaghi rig. (J)
ROSTSELMASH: Koutepov, Koupriianov, Kolovkin (65’ Diodiouk); Goushin, Datdeev, Bessmertnyi; Matsihura (46’ Sanko), Duyun, Khankeev; Matveev, Pestriokov (79’ Kiritchenko) - All. Andreev
JUVENTUS: Van der Sar, Iuliano (82’ Tudor), Ferrara (77’ Mirkovic); Montero, Zambrotta, Conte; Oliseh, Bachini (46’ Pessotto), Davids; Inzaghi, Kovacevic – All. Ancelotti
ARBITRO: Duaden Ibanez (Spagna)
NOTE: Il viaggio della Juventus in Russia era apparso in forse a causa di una misteriosa epidemia verificatasi nella regione (si parlava di un virus simile a 'Ebola')

JUVENTUS – ROSTSELMASH 5-1
Cesena, Stadio Dino Manuzzi, 04.08.1999 - Torneo Intertoto – Semifinale – Ritorno
RETI: 32’ Inzaghi rig. (J); 38’ Duyun (R); 49’ Koupriianov aut. (J); 65’ Inzaghi (J); 71’ Inzaghi (J); 76’ Del Piero (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Mirkovic (77’ O’Brien), Conte (70’ Birindelli), Tacchinardi; Oliseh, Bachini, Davids; Inzaghi, Kovacevic (55’ Del Piero) – All. Ancelotti
ROSTSELMASH: Savtchenko, Koupriianov, Stiopushkin; Goushin, Bessmertnyi, Duyun; Borovskoi (60’ Komarov), Khankeev, Slussar (46’ Bakhtin); Matveev, Pestriokov - All. Andreev
ARBITRO: Romain (Belgio)
ESPULSIONI: Montero 57 (Juventus); Bessmertnyi 68 (Rostselmash)

JUVENTUS – RENNES 2-0
Cesena, Stadio Dino Manuzzi, 10.08.1999 - Torneo Intertoto – Finale – Andata
RETI: 27’ Inzaghi; 62’ Inzaghi (J)
JUVENTUS: Van Der Sar, Mirkovic, Ferrara; Iuliano, Zambrotta, Conte; Oliseh (46’ Zidane), Tacchinardi, Bachini (80’ Birindelli); Inzaghi, Kovacevic (46’ Del Piero – All. Ancelotti
RENNES: Malicki, Dogon, Bassila; Sommeil, Reveillere (65’ Le Bris), Bigne; Gregoire, Le Roux, Gava; Nonda, Diouf (66’ Bardon) - All. Le Guen
ARBITRO: Pedersen (Norvegia)

RENNES - JUVENTUS 2-2
Rennes (Francia), Stadio Rennais, 24.08.1999 - Torneo Intertoto – Finale – Ritorno
RETI: 20’ Diouf (R); 29’ Conte (J); 73’ Zambrotta (J); 93’ Nonda (R)
RENNES: Malichi, Bassila, Dogon; Sommeil, Gregoire, Bignè (77’ Le Bris); Le Roux, Gava, Diouf (77’ Yapi); Nonda, Bardon (60’ N’Dyae) - All. Le Guen
JUVENTUS: Van Der Sar, Iuliano, Ferrara; Montero, Conte, Oliseh; Tacchinardi, Zambrotta, Zidane (69’ Pessotto); Inzaghi (77’ Kovacevic), Del Piero (85’ Esnaider) – All. Ancelotti
ARBITRO: Melo Pereira (Portogallo)
CRONACA: La Juventus torna in Europa pareggiando 2-2 a Rennes nel ritorno della finale di Coppa Intertoto. (All'andata 2-0). Squadre in campo a viso aperto e Conte che sfiora il gol al 13', il Rennes replica con un palo e poi con il gol di Diouff al 20'. Il trio delle meraviglie Zidane-Del Piero-Inzaghi stenta a decollare e i francesi premono, ma Conte lasciato solo in area trova il pari di testa al 29'. Nel secondo tempo il ritmo cala e la Juve controlla, poi Del Piero trova un assist perfetto per Zambrotta che non sbaglia (73'). Inutile il gol di Nonda a tempo scaduto. – da www.raisport.rai.it

OMONIA NICOSIA - JUVENTUS 2-5
Nicosia (Cipro), Stadio GPS, 16.09.1999 - Coppa U.E.F.A – 1° Turno – Andata
RETI: 3’ Inzaghi (J); 17’ Inzaghi (J); 22’ Kovacevic (J); 25’ Esnaider (J); 75’ Kontolefteros (O); 83’ Del Piero (J); 86’ Kontolefteros (O)
OMONIA NICOSIA: Yiallouris, Costantinides (71’ Malekkos), Ioakim; Tittel, Nicolau, Georgiou (79’ Panayiotou); Nicolau C., Kalotheou, Mihajlovic (73’ Kontolefteros); Kaiafas, Rauffmann - All. Galis
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Montero; Tudor, Zambrotta, Tacchinardi; Davids, Bachini, Esnaider (64’ Conte); Kovacevic, Inzaghi (46’ Del Piero) – All. Ancelotti
ARBITRO: Schmolik (Bielorussia)

JUVENTUS – UDINESE 4-1
Torino, Stadio delle Alpi, 19.09.1999 - 3ª Giornata di Campionato
RETI: 21’ Del Piero rig. (J); 23’ Inzaghi rig. (J); 39’ Inzaghi (J); 48’ Zambrotta (J); 73’ Bisgaard (U)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Conte (84’ Birindelli), Tacchinardi; Davids, Zambrotta (67’ Bachini), Zidane; Inzaghi (82’ Kovacevic), Del Piero – All. Ancelotti
UDINESE: Turci, Sottil, Gargo; Bertotto, Genaux, Giannichedda; Van der Vegt (65’ Bisgaard), Jorgensen (31’ Margiotta), Fiore; Warley, Muzzi - All. De Canio
ARBITRO: Tombolini di Ancona
CLASSIFICA: Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio p. 7; Milan, Reggina, Roma p. 5; Perugia, Torino, Udinese p. 4; Verona p. 3; Bari, Bologna, Lecce, Parma, Piacenza p. 2; Venezia p. 1; Cagliari p. 0

JUVENTUS – OMONIA NICOSIA 5-0
Palermo, Stadio La Favorita, 30.09.1999 - Coppa U.E.F.A – 1° Turno – Ritorno
RETI: 20’ Kovacevic (J); 48’ Kovacevic (J); 55’ Tacchinardi (J); 87’ Kovacevic (J); 93’ Conte (J)
JUVENTUS: Rampulla, Birindelli, Tudor; Mirkovic, Bachini, Conte; Tacchinardi (79’ Zambrotta), Pessotto, Esnaider (71’ Zidane); Kovacevic, Del Piero (62’ Inzaghi) – All. Ancelotti
OMONIA NICOSIA: Yiallouris, Costantinides, Ioakim; Tittel, Panayiotou, Odysseos (79’ Kontolefteros); Kaiafas, Nicolau (46’ Andreou), Mihajlovic (73’ Georgiou); Kalotheou, Rauffmann - All. Galis
ARBITRO: Corpodean (Romania)

ROMA - JUVENTUS 0-1
Roma, Stadio Olimpico, 17.10.1999 - 6ª Giornata di Campionato
RETI: 50’ Zidane (J)
ROMA: Antonioli, Rinaldi, Aldair; Zago, Cafu, Tommasi; Assunçao, Di Francesco (56’ Fabio Junior), Candela; Montella, Alenichev (77’ Choutos) - All. Capello
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara (87’ Tudor), Montero; Iuliano, Zambrotta (82’ Birindelli), Conte; Tacchinardi, Pessotto, Zidane; Inzaghi (78’ Kovacevic), Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: Treossi di Forlì
CLASSIFICA: Lazio p. 14; Inter, Juventus p. 13; Roma p. 11; Milan p. 10; Fiorentina, Lecce, Parma, Reggina, Torino p. 8; Perugia p. 7; Bari, Bologna, Udinese, Verona p. 6; Venezia p. 5; Cagliari, Piacenza p. 3
CRONACA: Dalla passione juventina, tra contestazioni (al tecnico e alla societa' ) e incertezze (sul futuro di Ancelotti), esce Zinedine Zidane, finalmente convincente, malgrado l' espulsione nel recupero. Un gol su punizione, una conclusione potente ed essenziale (al 5' del secondo tempo) riconsegna alla Juventus una vittoria sulla Roma all' Olimpico dopo nove lunghi anni: ultimo successo pervenuto il 24 marzo 1991 con rete decisiva di Casiraghi. Da una partita bloccata esce l' estro del campione, sorretto da un collettivo motivato e credibile nelle intenzioni. La Juventus si e' mossa meglio della Roma soprattutto nel primo tempo, arrivando cosi' a disincagliarsi con maggiore continuita' dall' ottima occupazione del suolo operata dalle due squadre. Infatti il gruppo ancelottiano riesce a creare almeno due buone opportunita' per il vantaggio al di la' della sfida, in parita' , sui calci piazzati tra Candela (due pali, il primo netto, il secondo con la complicita' di Van der Sar) e Del Piero (due belle respinte di Antonioli): Zambrotta, sinistro in spaccata dal limite appena fuori e, soprattutto, Iuliano che, con un destro al volo pianta il pallone proprio sullo spigolo esterno dell' incrocio strappando un urlo di delusione tra gli 80 mila dell' Olimpico. Nella ripresa, dopo il gol, la Juve ha arretrato l' aggressione sul portatore di palla, preferendo studiare le intenzioni della Roma, pericolosa, prima di Zidane, con una conclusione di Alenitchev da fuori (bene Van der Sar) e, in svantaggio, con Montella due volte (sinistro al volo deviato dall' olandesone, colpo di testa alto) e con Aldair (plastica parata del portiere). La Juventus, pero' , ha sempre dato l' impressione di controllare il gioco, e senza quello, la speranza di un colpo a sensazione risulta pretenziosa. – da www.corriere.it
ESPULSIONI: Zidane 89 (Juventus)

LEVSKI SOFIA - JUVENTUS 1-3
Sofia (Bulgaria), Stadio Gueorgui Asparuhov, 21.10.1999 - Coppa U.E.F.A – Trentaduesimi di Finale – Andata
RETI: 23’ Oliseh (J); 52’ Kovacevic (J); 54’ Yoffou (L); 89’ Kovacevic (J)
LEVSKI SOFIA: Ivankov, Inglis, Pazin; Dionisiev (69’ Dimitrov), Stankov (77’ Telkiyski), Topuzakov; Alexandrov (85’ Petrov Atanassov), Ivanov V., Sirakov; Ivanov G., Yoffou - All. Petrovic
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Montero; Tudor, Pessotto, Conte; Oliseh, Bachini, Zidane; Kovacevic, Esnaider (74’ Zambrotta) – All. Ancelotti
ARBITRO: Monteiro Coroado (Portogallo)
ESPULSIONI: Bachini 15 (Juventus); Pazin 78 (Levski Sofia)

JUVENTUS – MILAN 3-1
Torino, Stadio delle Alpi, 21.11.1999 - 10ª Giornata di Campionato
RETI: 21’ Zidane aut. (M); 23’ Conte (J); 51’ Inzaghi (J); 93’ Kovacevic (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Birindelli (65’ Pessotto), Conte; Tacchinardi, Zambrotta (88’ Mirkovic), Zidane; Inzaghi (86’ Kovacevic), Del Piero – All. Ancelotti
MILAN: Abbiati, Sala, Costacurta (53’ Ayala); Maldini, Helveg, Albertini; Gattuso (57’ Serginho), De Ascentis, Boban (76’ Leonardo); Bierhoff, Weah - All. Zaccheroni
ARBITRO: De Santis di Tivoli
CLASSIFICA: Juventus, Lazio p. 21; Roma p. 19; Parma p. 18; Inter, Milan p. 17; Udinese p. 15; Torino p. 14; Bologna, Fiorentina, Perugia p. 13; Bari, Lecce p. 11; Reggina p. 10; Verona p. 8; Piacenza p. 7; Venezia p. 6; Cagliari p. 5

OLYMPIACOS PIREO - JUVENTUS 1-3
Atene (Grecia), Stadio Olimpico, 25.11.1999 - Coppa U.E.F.A – Sedicesimi di Finale – Andata
RETI: 15’ Giannakopoulos (O); 27’ Tudor (J); 67’ Kovacevic (J); 87’ Inzaghi (J)
OLYMPIAKOS PIREO: Eleftheropoulos, Antzas, Amanatidis; Karaitidis, Mavrogenidis, Niniadis; Poursanidis, Poursaitidis (72’ Ofori Quaye), Giannakopoulos; Djordjevic, Giovanni - All. Bigon
JUVENTUS: Rampulla, Ferrara (68’ Montero), Tudor; Mirkovic, Pessotto, Oliseh; Tacchinardi, Davids, Bachini (75’ Birindelli); Kovacevic, Del Piero (63’ Inzaghi) – All. Ancelotti
ARBITRO: Pedersen (Norvegia)

NAPOLI - JUVENTUS 1-3
Napoli, Stadio San Paolo, 01.12.1999 - Coppa Italia – Ottavi di Finale – Andata
RETI: 18’ Inzaghi (J); 29’ Kovacevic (J); 35’ Turrini rig. (N); 79’ Kovacevic (J)
NAPOLI: Bandieri, Oddo, Nielsen; Troise, Mora, Lucenti; Magone, Alessi (60’ Matuzalem), Turrini (70’ Bordi); Stellone, Bellucci (46’ Scarlato) - All. Novellino
JUVENTUS: Rampulla (87’ D’Amico), Ferrara, Tudor; Mirkovic, Birindelli, Pessotto; Tacchinardi, Bachini, Esnaider; inzaghi (68’ Zidane), Kovacevic – All. Ancelotti
ARBITRO: Collina di Viareggio e Tombolini di Ancona

JUVENTUS – BOLOGNA 2-0
Torino, Stadio delle Alpi, 04.12.1999 - 12ª Giornata di Campionato
RETI: 55’ Inzaghi (J); 71’ Inzaghi (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Zambrotta (90’ Birindelli), Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane (88’ Oliseh); Del Piero, Inzaghi (76’ Kovacevic) – All. Ancelotti
BOLOGNA: Pagliuca, Falcone, Paganin; Parametti, Nervo, Ingesson; Piacentini, Zè Elias (70’ Fontolan), Tarantino; Andersson K., Signori (83’ Ventola) - All. Guidolin
ARBITRO: Cesari di Genova
CLASSIFICA: Juventus, Lazio, Roma p. 25; Inter p. 23; Parma p. 21; Milan p. 20; Bari, Fiorentina p. 17; Perugia p. 16; Udinese p. 15; Bologna, Lecce, Torino p. 14; Verona p. 11; Piacenza, Reggina p. 10; Venezia p. 9; Cagliari p. 5

JUVENTUS – INTER 1-0
Torino, Stadio delle Alpi, 12.12.1999 - 13ª Giornata di Campionato
RETI: 21’ Inzaghi (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Montero; Iuliano, Conte (79’ Birindelli), Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane; Inzaghi (82’ Kovacevic), Del Piero (63’ Rampulla) – All. Ancelotti
INTER: Peruzzi, Panucci, Blanc; Fresi (78’ Baggio R.), Zanetti J., Cauet (46’ Recoba); Jugovic, Di Biagio (70’ Dabo), Georgatos; Vieri, Zamorano - All. Lippi
ARBITRO: Tombolini di Ancona
ESPULSIONI: Van der Sar 61 (Juventus)
CLASSIFICA: Juventus, Lazio p. 28; Roma p. 25; Parma p. 24; Inter, Milan p. 23; Bari, Bologna, Fiorentina, Lecce, Perugia p. 17; Udinese p. 16; Torino p. 14; Verona p. 12; Piacenza, Reggina p. 11; Venezia p. 9; Cagliari p. 6

JUVENTUS – NAPOLI 1-0
Torino, Stadio delle Alpi, 16.12.1999 - Coppa Italia – Ottavi di Finale – Ritorno
RETI: 26’ Esnaider (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Montero; Mirkovic, Zambrotta, Oliseh; Davids (53’ Pessotto), Bachini, Esnaider; Kovacevic, Fonseca (67’ Rigoni) – All. Ancelotti
NAPOLI: Coppola, Lombardi, Malfronte; Lopez, Mora, Miceli; Scarlato (46’ Turrini), Matuzalem (46’ Alessi), Scapolo; Schwoch (32’ Bellucci), Robbiati - All. Novellino
ARBITRO: Racalbuto di Gallarate e Guiducci di Arezzo

PARMA - JUVENTUS 1-1
Parma, Stadio Ennio Tardini, 09.01.2000 - 16ª Giornata di Campionato
RETI: 69’ Del Piero rig. (J); 92’ Crespo (P)
PARMA: Buffon, Thuram, Torrisi; Cannavaro, Fuser (35’ Serena), Dabo; Baggio D., Vanoli, Amoroso M. (78’ Ortega); Crespo, Di Vaio (59’ Walem) - All. Malesani
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Zambrotta, Tacchinardi; Davids, Pessotto (88’ Birindelli), Zidane; Inzaghi, Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: Farina di Novi Ligure
CLASSIFICA: Lazio p. 34; Juventus p. 33; Parma p. 31; Roma p. 29; Milan p. 28; Inter p. 26; Bari p. 23; Fiorentina, Lecce, Udinese p. 22; Bologna, Perugia p. 20; Reggina, Verona p. 16; Torino p. 14; Venezia p. 12; Piacenza p. 11; Cagliari p. 10
Ci siamo fatti rimontare con 2 uomini in più, qui ci siamo giocati lo scudetto.

JUVENTUS – LAZIO 3-2
Torino, Stadio delle Alpi, 13.01.2000 - Coppa Italia – Quarti di Finale – Andata
RETI: 12’ Zidane (J); 30’ Conte (J); 43’ Kovacevic (J); 51’ Ravanelli rig. (L); 81’ Mancini (L)
JUVENTUS: Van der Sar, Mirkovic, Montero; Iuliano, Birindelli, Conte; Davids (84’ Tacchinardi), Bachini (68’ Pessotto), Zidane; Inzaghi (77’ Del Piero), Kovacevic – All. Ancelotti
LAZIO: Ballotta, Gottardi, Negro; Mihajlovic (46’ Nesta), Pancaro, Lombardo; Simeone, Veron (46’ Stankovic), Nedved; Mancini, Ravanelli (62’ Marcolin) - All. Eriksson
ARBITRO: Messina di Bergamo

JUVENTUS – PERUGIA 3-0
Torino, Stadio delle Alpi, 16.01.2000
Campionato a Girone Unico Serie A – 17ª Giornata
RETI: 26’ Del Piero rig. (J); 90’ Zidane (J); 93’ Kovacevic (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano (90’ Mirkovic), Zambrotta (90’ Birindelli), Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane; Del Piero, Inzaghi (61’ Kovacevic) – All. Ancelotti
PERUGIA: Mazzantini, Hilario, Rivalta (80’ Esposito); Calori, Monaco, Milanese; Tedesco Gio., Olive (72’ Alenichev), Bisoli; Amoruso, Rapaic - All. Mazzone
ARBITRO: Borriello di Mantova
CLASSIFICA: Juventus p. 36; Lazio p. 35; Parma, Roma p. 32; Milan p. 31; Inter p. 29; Bari, Bologna, Lecce p. 23; Fiorentina, Udinese p. 22; Perugia p. 20; Reggina, Torino p. 17; Verona p. 16; Venezia p. 15; Piacenza p. 11; Cagliari p. 10

LAZIO - JUVENTUS 2-1
Roma, Stadio Olimpico, 26.01.2000 - Coppa Italia – Quarti di Finale – Ritorno
RETI: 53’ Boksic (L); 73’ Del Piero (J); 80’ Simeone (L)
LAZIO: Ballotta, Gottardi (76’ Mihajlovic), Nesta; Negro, Pancaro, Lombardo (46’ Boksic); Stankovic (76’ Ravanelli), Simeone, Veron; Nedved, Inzaghi S. - All. Eriksson
JUVENTUS: Van der Sar, Mirkovic, Tudor; Iuliano, Birindelli (60’ Zambrotta), Conte (69’ Tacchinardi); Davids, Pessotto, Bachini (58’ Del Piero); Zidane, Kovacevic – All. Ancelotti
ARBITRO: Collina di Viareggio e Braschi di Prato

VENEZIA - JUVENTUS 0-4
Venezia, Stadio Pier Luigi Penzo, 20.02.2000 - 22ª Giornata di Campionato
RETI: 35’ Del Piero rig. (J); 79’ Inzaghi (J); 91’ Inzaghi (J); 95’ Inzaghi (J)
VENEZIA: Casazza, Cardone, Luppi (90’ Budan); Bilica, N’Gotty, Orlandini; Pedone, Nanami, Bettarini (69’ Carnasciali); Ganz, Maniero - All. Oddo
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero (46’ Tudor); Iuliano, Zambrotta (90’ Mirkovic), Conte; Davids, Pessotto, Zidane (90’ Esnaider); Del Piero, Inzaghi – All. Ancelotti
ARBITRO: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto
CLASSIFICA: Juventus p. 47; Milan p. 44; Lazio p. 43; Roma p. 42; Inter p. 40; Parma p. 34; Udinese p. 33; Lecce p. 28; Bari, Bologna, Fiorentina p. 27; Perugia p. 25; Torino p. 23; Reggina p. 22; Verona p. 21; Venezia p. 19; Cagliari p. 16; Piacenza p. 15

JUVENTUS – ROMA 2-1
Torino, Stadio delle Alpi, 27.02.2000 - 23ª Giornata di Campionato
RETI: 30’ Davids (J); 37’ Delvecchio (R); 46’ Inzaghi (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Conte (46’ Birindelli), Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane (88’ Mirkovic); Inzaghi (64’ Kovacevic), Del Piero – All. Ancelotti
ROMA: Antonioli, Aldair, Zago; Mangone, Cafu, Tommasi; Nakata (65’ Poggi), Di Francesco, Totti; Montella, Delvecchio - All. Capello
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Juventus p. 50; Lazio p. 46; Milan p. 45; Inter p. 43; Roma p. 42; Parma p. 34; Udinese p. 33; Fiorentina p. 30; Bari, Bologna, Lecce p. 28; Perugia p. 26; Reggina p. 25; Torino p. 24; Verona p. 22; Venezia p. 19; Cagliari p. 17; Piacenza p. 16
ESPULSIONI: Montero 40 (Juventus)

 JUVENTUS – CELTA VIGO 1-0
Torino, Stadio delle Alpi, 02.03.2000 - Coppa U.E.F.A. – Ottavi di Finale – Andata
RETI: 50’ Kovacevic (J)
JUVENTUS: Van Der Sar, Mirkovic, Montero; Iuliano, Birindelli (58’ Zambrotta), Tacchinardi; Oliseh (69’ Pessotto), Bachini (46’ Del Piero), Davids; Inzaghi, Kovacevic – All. Ancelotti
CELTA VIGO: Pinto, Celades, Caceres; Garcia, Juanfran, Lopez; Karpin, Makelele, Mostovoi; Revivo (77’ Tomas), Mccharty - All. Fernandez
ARBITRO: Krug (Germania)

CELTA VIGO - JUVENTUS 4-0
Vigo (Spagna), Stadio Balaidor, 09.03.2000 - Coppa U.E.F.A. – Ottavi di Finale – Ritorno
RETI: 1’ Makelele (C); 32’ Birindelli aut. (C); 47’ McCarthy (C); 69’ McCarthy (C)
CELTA VIGO: Pinto, Celades, Caceres; Sergio, Juanfran, Makelele; Giovannella, Karpin, Mostovoi (59’ Revivo); Lopez (79’ Tomas), McCarthy (81’ Mazinho) - All. Fernandez
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli (62’ Iuliano), Ferrara (80’ Tudor); Montero, Mirkovic, Conte; Tacchinardi, Davids, Zambrotta (62’ Zidane); Kovacevic, Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: Dallas (Scozia)
ESPULSIONI: Conte A. 28, Montero 45+2 (Juventus)
Juve in 9 contro 11 per un tempo, in 10 per 68’


JUVENTUS – TORINO 3-2  
Torino, Stadio delle Alpi, 19.03.2000 - 26ª Giornata di Campionato
RETI: 23’ Brambilla aut. (J); 33’ Ferrante rig. (T); 67’ Lentini aut. (J); 73’ Del Piero rig. (J); 89’ Ferrante rig. (T)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Zambrotta (90’ Oliseh), Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane (90’ Kovacevic); Del Piero, Inzaghi – All. Ancelotti
TORINO: Bucci, Bonomi, Grandoni; Maltagliati, Sommese (73’ Ivici), Mendez; Galante (76’ Tricarico), Brambilla, Lentini; Silenzi (81’ Coco), Ferrante - All. Mondonico
ARBITRO: Collina di Viareggio
CLASSIFICA: Juventus p. 59; Lazio p. 50; Inter p. 48; Milan p. 46; Roma p. 45; Parma p. 43; Udinese p. 40; Fiorentina p. 36; Perugia p. 33; Bologna p. 31; Lecce, Reggina p. 29; Bari p. 28; Torino, Verona p. 27; Venezia p. 23; Cagliari p. 20; Piacenza p. 16
NOTE: Sul tocco di Tacchinardi autorete del Torino. Sul corner di Tacchinardi autorete del Torino
Mondonico disse che eravamo ormai campioni e che anche con 2 rigori contro, in casa, in una sola partita, eravamo riusciti a conquistare il titolo…una gufata (involontaria) che ancora me la ricordo.

JUVENTUS – LAZIO 0-1
Torino, Stadio delle Alpi, 01.04.2000 - 28ª Giornata di Campionato
RETI: 66’ Simeone (L)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Conte (77’ Kovacevic), Tacchinardi (53’ Zambrotta); Davids, Pessotto (76’ Birindelli), Zidane; Del Piero, Inzaghi – All. Ancelotti
LAZIO: Ballotta, Negro, Fernando Couto; Mihajlovic, Pancaro, Sergio Conçeicao (56’ Stankovic); Almeyda, Veron, Simeone; Nedved (77’ Lombardo), Inzaghi S. (85’ Ravanelli) - All. Eriksson
ARBITRO: Farina di Novi Ligure
CLASSIFICA: Juventus p. 59; Lazio p. 56; Inter, Milan, Parma p. 49; Roma p. 46; Udinese p. 41; Fiorentina p. 40; Perugia p. 36; Bologna p. 35; Lecce, Reggina, Verona p. 33; Bari p. 31; Torino p. 27; Venezia p. 25; Cagliari p. 20; Piacenza p. 17
ESPULSIONI: Ferrara C. 65 (Juventus)

BOLOGNA - JUVENTUS 0-2
Bologna, Stadio Renato Dall’Ara, 09.04.2000 - 29ª Giornata di Campionato
RETI: 90’ Kovacevic (J); 95’ Paganin aut. (J)
BOLOGNA: Pagliuca, Falcone, Paganin; Dal Canto, Nervo (67’ Tonetto), Ingesson; Piacentini, Goretti (86’ Wome), Paramatti; Ventola (77’ Binotto), Signori - All. Guidolin
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor (73’ Birindelli), Montero; Iuliano, Zambrotta (83’ Esnaider), Conte; Davids, Pessotto, Zidane; Del Piero, Inzaghi (59’ Kovacevic) – All. Ancelotti
ARBITRO: De Santis di Tivoli
CLASSIFICA: Juventus p. 62; Lazio p. 59; Milan, Parma p. 50; Inter p. 49; Roma p. 47; Udinese p. 44; Fiorentina p. 41; Perugia, Reggina, Verona p. 36; Bologna p. 35; Lecce p. 34; Bari p. 31; Torino p. 28; Venezia p. 25; Cagliari, Piacenza p. 20

INTER - JUVENTUS 1-2
Milano, Stadio San Siro, 16.04.2000 - 30ª Giornata di Campionato
RETI: 55’ Kovacevic (J); 79’ Kovacevic (J); 83’ Seedorf (I)
INTER: Peruzzi, Simic (85’ Moriero), Blanc; Cordoba, Zanetti J., Di Biagio; Cauet, Serena (69’ Mutu), Seedorf; Zamorano, Recoba - All. Lippi
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara (88’ Tudor), Montero; Iuliano, Zambrotta, Conte; Davids, Pessotto, Del Piero (85’ Esnaider); Inzaghi (66’ Tacchinardi), Kovacevic – All. Ancelotti
ARBITRO: Treossi di Forlì
CLASSIFICA: Juventus p. 65; Lazio p. 60; Parma p. 53; Milan p. 51; Roma p. 50; Inter p. 49; Udinese p. 45; Fiorentina p. 42; Perugia, Reggina p. 39; Verona p. 37; Bologna p. 35; Bari, Lecce p. 34; Torino p. 29; Venezia p. 25; Cagliari, Piacenza p. 20

JUVENTUS – FIORENTINA 1-0
Torino, Stadio delle Alpi, 22.04.2000 - 31ª Giornata di Campionato
RETI: 47’ p.t. Del Piero rig. (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero (30’ Tudor); Iuliano, Zambrotta, Conte; Davids, Pessotto, Zidane (57’ Inzaghi); Del Piero (72’ Tacchinardi), Kovacevic – All. Ancelotti
FiIORENTINA: Toldo, Adani, Padalino; Pierini, Torricelli (60’ Cois), Rossitto; Rui Costa, Di Livio (72’ Tarozzi), Heinrich; Chiesa, Batistuta (62’ Balbo) - All. Trapattoni
ARBITRO: Paparesta di Bari
CLASSIFICA: Juventus p. 68; Lazio p. 63; Milan, Parma p. 54; Inter p. 52; Roma p. 51; Udinese p. 46; Fiorentina p. 42; Perugia, Reggina p. 39; Bologna, Verona p. 38; Lecce p. 37; Bari p. 34; Torino p. 30; Venezia p. 26; Cagliari, Piacenza p. 20

VERONA - JUVENTUS 2-0
Verona, Stadio Marc’Antonio Bentegodi, 30.04.2000 - 32ª Giornata di Campionato
RETI: 45’ Cammarata (V); 57’ Cammarata (V)
VERONA: Frey, Diana, Laursen; Apolloni, Falsini (83’ Italiano), Brocchi; Marasco, Colucci, Salvetti (78’ Giandebiaggi); Adailton (53’ Melis), Cammarata - All. Prandelli
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara (58’ Tacchinardi), Tudor; Iuliano, Zambrotta (46’ Birindelli), Conte; Davids, Pessotto, Zidane; Del Piero (58’ Kovacevic), Inzaghi – All. Ancelotti
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Juventus p. 68; Lazio p. 66; Milan p. 57; Inter, Parma p. 55; Roma p. 52; Udinese p. 47; Fiorentina p. 45; Verona p. 41; Bologna, Perugia, Reggina p. 39; Lecce p. 37; Bari p. 35; Torino p. 33; Venezia p. 26; Cagliari p. 21; Piacenza p. 20

JUVENTUS – PARMA 1-0
Torino, Stadio delle Alpi, 07.05.2000 - 33ª Giornata di Campionato
RETI: 60’ Del Piero (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano (68’ Tudor), Conte, Tacchinardi (84’ Zambrotta); Davids, Pessotto, Zidane; Del Piero, Inzaghi (87’ Kovacevic) – All. Ancelotti
PARMA: Buffon, Sartor, Thuram; Cannavaro, Fuser (46’ Stanic), Bolano; Baggio D., Benarrivo (67’ Di Vaio), Vanoli; Crespo, Amoroso - All. Malesani
ARBITRO: De Santis di Tivoli
CLASSIFICA: Juventus p. 71; Lazio p. 69; Milan p. 58; Inter, Parma p. 55; Udinese p. 50; Fiorentina p. 48; Verona p. 42; Lecce, Reggina p. 40; Bologna, Perugia p. 39; Bari p. 38; Torino p. 33; Venezia p. 26; Cagliari p. 22; Piacenza p. 21

Casino immenso per una rete annullata a Cannavaro (che è in questo periodo che faceva le flebo e non con noi) in seguito ad azione da calcio d’angolo ingiustamente accordato al Parma (era rimessa dal fondo) che era pure viziata da un fallo ma venne annullata per dubbio fuorigioco.

PERUGIA - JUVENTUS 1-0
Perugia, Stadio Renato Curi, 14.05.2000 - 34ª Giornata di Campionato
RETI: 50’ Calori (P)
PERUGIA: Mazzantini, Bisoli, Calori; Materazzi, Esposito, Tedesco Gio.; Olive, Milanese, Alenichev (63’ Sogliano); Amoruso (78’ Melli), Rapaic (88’ Campolo) - All. Mazzone
JUVENTUS: Van der Sar, Ferrara, Montero; Iuliano, Conte (74’ Esnaider), Tacchinardi (58’ Kovacevic); Davids, Pessotto (66’ Zambrotta), Zidane; Del Piero, Inzaghi – All. Ancelotti
ARBITRO: Collina di Viareggio
ESPULSIONI: Zambrotta 73 (Juventus)
NOTE: 19ª qualificazione in Coppa dei Campioni. Il secondo tempo ha avuto inizio con 71 minuti di ritardo (intervallo escluso) a causa della pioggia che ha reso impraticabile il terreno di gioco.
CLASSIFICA: Lazio p. 72; Juventus p. 71; Milan p. 61; Inter, Parma p. 58; Roma p. 54; Fiorentina p. 51; Udinese p. 50; Verona p. 43; Perugia p. 42; Bologna Lecce, Reggina p. 40; Bari p. 39; Torino p. 36; Venezia p. 26; Cagliari p. 22; Piacenza p. 21
CRONACA: Ci sono i campioni e ci sono i piagnoni. I campioni sanno vincere e sanno perdere. I piagnoni non vincono e non sanno perdere. Qualche volta un piagnone può vincere, ma rivela nel comportamento la novità della cosa, sfogando il proprio rancore su tutti quanti hanno vinto prima, da Alessandro Magno in poi, dimenticando che la storia è stata segnata anche da eroi che hanno perso. Restando al calcio, la squadra che vince il campionato è la più forte: lo è la Juve, quando vince, lo è la Lazio quest' anno. Anche l' anno scorso ha vinto la più forte, cioè quella che ha reso meglio nel corso del campionato. Non importa se sia stata la Juve, quest' anno, a bruciare un vantaggio di nove punti o la Lazio a recuperarlo (più o meno come l' anno scorso tra Lazio e Milan): una è stata più forte dell' altra, o meno debole, che è lo stesso. La Juve ha subito molti danni arbitrali, in partite chiave come quella dell' andata contro il Parma, o quella di ritorno, contro il Milan, e credo altrettanti favori. Gli arbitri sbagliano e gli errori, alla fine, si compensano. Vale quando vinci, ma anche quando perdi. La Lazio ha vinto perché è la più forte, perché doveva assolutamente vincere l' ultima partita e l' ha vinta, alla grande. La Juve doveva, e poteva vincere, ma anche pareggiare, e ha perso. Punto e basta. Come tifoso juventino poche considerazioni, non allegre: i fuoriclasse che non giocano in difesa, come Zidane - che fuoriclasse lo è - o come Del Piero - che fuoriclasse giurano sia - sono quelli che risolvono le partite decisive. Così facevano Platini, Bettega e Tardelli, che pure era un centrocampista e quindi non pagato per segnare. Nessuno ha mai pensato a Inzaghi come a un fuoriclasse, ma a uno che la mette sempre dentro: bene, uno che la mette dentro per metà campionato e basta, e per il resto è assente, pesa sulla squadra come i due fuoriclasse che lo sono solo per status, ma non per mentalità vincente. Nota dolente, crudelmente intrisa di pensiero fatale: Carlo Ancelotti mi è simpatico, è bravo, intelligente, umile e coraggioso, per giunta educato, ma è un fatto che, da quando guida la Juve, manca sempre il colpo finale dopo esserci arrivato vicinissimo. La Coppa dei Campioni dello scorso anno, con il Manchester che rimonta un 2 a 0, la Coppa Italia di quest' anno con la Lazio che rimonta a Torino un 3 a 0. Lo so, la Coppa Italia è un trofeo per squadre provinciali o decadute, ma un conto è farsi eliminare dall' Empoli o dalla Ternana, un altro dalla rivale per lo scudetto: in questo caso è una prova di forza e di nervi. Che Ancelotti non sia come Van Looy, arriva vicino e non vince? Spero di sbagliare. Perché sarebbe bene che, come accade ora con Eriksson, si dimostrasse che la natura dell' allenatore vincente non deve obbligatoriamente escludere, censurare, sprezzare il rispetto dell' altrui opinione, della cortesia, delle buone maniere, come parrebbe indicare l' identikit del perfetto vincente, vedi Capello e Lippi. Questo per quanto riguarda la Juve. Ma c' è altro. La Juve ha perso perché era più debole o la Lazio più forte. Quando la Juve ha vinto, esattamente come il Milan, e ha fatto storia, è perché era la più forte. Però, è penoso che quando la Juve perde tifosi di altre squadre festeggino. È la sindrome Mancini: un frustrato che ha vinto un solo scudetto in tutta la vita, che non è riuscito a trovare collocazione in nessuna nazionale guidata da allenatori diversi, un personaggio celebre per attacchi isterici in campo e fuori. Sarebbe meglio che i presidenti piagnoni non istigassero le folle contro chi vince o chi si tema che vinca. Quello che mi disturba non è la giusta perdita di uno scudetto, ma la calunnia continua perpretata da persone che aizzano la plebe creando situazioni pericolose, in modo irresponsabile. Capisco: per la Lazio vincere il secondo scudetto (ripeto meritato), cioè uno su due, equivale per la Juventus a vincerne cinquanta, il doppio dei suoi venticinque. Capisco che l' Inter per un undicenne di oggi è come il Toro per me quando avevo undici anni: uno squadrone del passato, che decenni prima aveva fatto sfracelli. Senza l' attenuante del Superga. Due scudetti in vent' anni, come il Napoli, come la Lazio. Meritatissimi. Ma perché insultare, calunniare, offendere continuamente, fomentando istinti violenti, chi, come il Milan o la Juve, ha la colpa di continuare a vincerne anche nel presente? Ho sentito clacson interisti festeggiare la sconfitta della Juve. Non la vittoria dell' Inter. Chi strombazzava non può ricordare Facchetti e Burgnich, Jair e Suarez, i campioni per cui ho tifato con mio padre, interista moderato, quando vincevano la Coppa dei Campioni. Proprio come i tifosi del Torino che tifano contro la Juve nella stessa coppa. Dal loro sito in serie B. Campioni nella sconfitta, chi parlò di complotti adesso può anche ricredersi. – da www.corriere.it

STAGIONE 2000-01.
Lo scudetto è perso per un punto, l’amarezza è tantissima, ma la Juventus si rituffa in un’altra stagione puntando ancora una volta sui giovani: liquidati con troppa fretta Henry e Perrotta, in estate arrivano il francese campione d’Europa David Trezeguet e il promettente fantasista uruguagio Fabian O’Neill; la difesa viene puntellata con Marco Zanchi di cui tutti parlano bene come il nuovo Alessandro Nesta, mentre a centrocampo arriva un’altra giovane promessa del calcio italiano, Matteo Brighi. Torna anche la Championg League, da sempre gioia e tristezza dei bianconeri, ma soltanto per un turno visto che la Juventus viene eliminata subito. In campionato si rinnova il duello con la Roma, questa volta guidata dall’ex Fabio Capello: l’andamento della stagione sembra chiaramente pendere a favore dei giallorossi che staccano la Juve fin dalle prime giornate, ma in primavera sembrerebbe cambiare tutto con i bianconeri in rimonta clamorosa. A Torino, nello scontro diretto, la Juventus si porta sul 2-0, ormai l’aggancio è cosa fatta, mancano dieci minuti alla fine, ma due distrazioni clamorose quanto fatali (una a centrocampo e poi una papera del sempre più medicore Van der Sar) permette alla Roma di rimontare e chiudere di fatto la lotta per lo scudetto. La stagione è compromessa, la Juventus è ancora una volta seconda dietro una squadra capitolina, e così a fine stagione la dirigenza decide di dare il ben servito a Carlo Ancelotti e di richiamare Marcello Lippi. Fabio Capello e tutta Roma possono ringraziare anche la Corte Federale che ha abolito la norma sull'utilizzo degli extracomunitari proprio prima dello scontro diretto con la Juventus. Il tecnico della Roma, infatti, nel momento clou ha potuto usufruire di tutti i suoi stranieri in campo dando la svolta alla partita.

AMBURGO - JUVENTUS 4-4
Amburgo (Germania), Stadio AOL Arena, 13.09.2000 - Champione League – Girone Eliminatorio - 1ª Giornata
RETI: 6’ Tudor (J); 17’ Yeboah (A); 36’ Inzaghi (J); 52’ Inzaghi (J); 65’ Mahdavikia (A); 72’ Butt rig. (A); 82’ Kovac (A); 88’ Inzaghi rig. (J)
AMBURGO: Butt, Panadic, Hoogma; Hertsch, Groth (27’ Tøfting), Kovack; Cardoso (67’ Prager), Hollerback (46’ Ketelaer), Mahdavikia; Yeboah, Barbarez - All. Pagelsdorf
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano (59’ Birindelli); Ferrara, Pessotto, Tacchinardi; O’Neill (72’ Bachini), Davids, Zidane; Del Piero (59’ Kovacevic), F. Inzaghi – All. Ancelotti
ARBITRO: Melo Pereira (Portogallo)

NAPOLI - JUVENTUS 1-2
Napoli, Stadio San Paolo, 30.09.2000 - 1ª Giornata di Campionato
RETI: 41’ Stellone (N); 66’ Kovacevic (J); 74’ Del Piero (J)
NAPOLI: Coppola, Saber, Baldini; Fresi, Baccin (74’ Troise), Vidigal; Matuzalem, Tedesco Gia. (59’ Magoni), Sesa (74’ Di Vicino); Stellone, Bellucci - All. Zeman
JUVENTUS: Van der Sar, Zanchi (66’ Birindelli), Ferrara; Tudor, Bachini, Conte (66’ Kovacevic); Tacchinardi, Pessotto, Zidane; Del Piero, Inzaghi (80’ Brighi) – All. Ancelotti
ARBITRO: Collina di Viareggio
CLASSIFICA: Juventus, Milan, Reggina, Roma, Udinese p. 3; Atalanta, Bari, Fiorentina, Lazio, Lecce, Parma, Perugia, Verina p. 1; Bologna, Brescia, Inter, Napoli, Vicenza p. 0


MILAN - JUVENTUS 2-2
Milano, Stadio San Siro, 21.10.2000 - 3ª Giornata di Campionato
RETI: 59’ Ambrosini (M); 60’ Shevchenko (M); 67’ Trezeguet (J); 90’ Conte (J)
MILAN: Abbiati, Roque Junior, Costacurta; Maldini, Gattuso, Ambrosini; Albertini, Guglielminpietro (46’ Coco), Boban (75’ Giunti); Bierhoff, Shevchenko - All. Zaccheroni
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Zanchi; Iuliano, Pessotto (69’ Birindelli), Tacchinardi (66’ Conte); Davids, Bachini, Zidane; Inzaghi, Del Piero (65’ Trezeguet) – All. Ancelotti
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Roma p. 9; Atalanta, Juventus, Udinese p. 7; Bologna p. 6; Fiorentina, Verona p. 5; Lazio, Lecce, Milan, Perugia p. 4; Inter, Reggina p. 3; Brescia, Parma p. 2; Bari p. 1; Napoli, Vicenza p. 0

INTER - JUVENTUS 2-2
Milano, Stadio San Siro, 03.12.2000 - 9ª Giornata di Campionato
RETI: 7’ Trezeguet (J); 9’ Zidane (J); 12’ Blanc (I); 65’ Di Biagio (I)
INTER: Frey, Ferrari, Blanc; Cordoba, Zanetti, Jugovic; Di Biagio, Farinos (75’ Cirillo), Macellari (60’ Seedorf); Recoba, Vieri - All. Tardelli
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Montero (67’ Tudor); Iuliano, Conte (34’ Zambrotta); Tacchinardi (85’ Bachini); Davids, Pessotto, Zidane; Trezeguet, Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Roma p. 22; Atalanta p. 18; Bologna, Parma p. 17; Juventus, Udinese p. 16; Lazio, Milan p. 15; Inter, Lecce p. 12; Fiorentina p. 11; Verona p. 10; Perugia, Vicenza p. 9; Brescia, Napoli p. 6; Bari p. 5; Reggina p. 3

ROMA - JUVENTUS 0-0
Roma, Stadio Olimpico, 22.12.2000 - 12ª Giornata di Campionato
ROMA: Lupatelli, Aldair, Samuel; Zago, Cafu, Tommasi; Guigou, Candela, Totti (85’ Montella); Batistuta, Delvecchio - All. Capello
JUVENTUS: Van der Sar, Paramatti, Ferrara; Iuliano, Conte (74’ Zambrotta), Tacchinardi; Davids, Pessotto, Zidane; Inzaghi (67’ Kovacevic), Trezeguet (90’ Bachini) – All. Ancelotti
ARBITRO: Borriello di Mantova
CLASSIFICA: Roma p. 29; Juventus p. 23; Atalanta p. 22; Lazio p. 21; Fiorentina p. 20; Milan, Udinese p. 19; Parma p. 18; Bologna p. 17; Inter, Perugia p. 16; Lecce p. 13; Verona, Vicenza p. 12; Napoli p. 11; Brescia p. 9; Bari p. 8; Reggina p. 7
ESPULSIONI: Davids 90+2 (Juventus)

JUVENTUS – FIORENTINA 3-3
Torino, Stadio delle Alpi, 06.01.2001 - 13ª Giornata di Campionato
RETI: 5’ Chiesa (F); 18’ Nuno Gomes (F); 33’ Conte (J); 49’ Inzaghi rig. (J); 57’ Inzaghi (J); 63’ Chiesa (F)
JUVENTUS: Van der Sar, Paramatti, Ferrara; Iuliano, Pessotto, Conte (66’ Birindelli); Tacchinardi, Zambrotta, Zidane (85’ O’Neill); Inzaghi, Kovacevic (64’ Trezeguet) – All. Ancelotti
FIORENTINA: Toldo, Torricelli, Repka; Pierini, Vanoli, Bressan (85’ Tarozzi); Amoroso, Di Livio, Rui Costa; Chiesa (81’ Mijatovic), Nuno Gomes (66’ Cois) - All. Terim
Arbitro: Cesari di Genova
CLASSIFICA: Roma p. 32; Juventus p. 24; Atalanta p. 22; Fiorentina, Lazio p. 21; Bologna, Milan p. 20; Perugia, Udinese p. 19; Parma p. 18; Inter p. 17; Lecce p. 16; Napoli p. 14; Verona p. 12; Reggina p. 10; Brescia p. 9; Bari p. 8
Note : Toldo andava espulso sul fallo da rigore su Inzaghi. Sul 3-3 della fiorentina Di Livio spinge 3 giocatori della Juve : era fallo a favore della Juventus.
FIRENZE, 9 GENNAIO - Non c'è pace fra Juventus e Fiorentina. Anzi. E così il modo in cui è maturato il 3-3, sabato sera al Delle Alpi, ha riacceso polemiche per la verità mai sopite. Litigano, insomma, Juventus e Fiorentina e se da una parte Luciano Moggi ha parlato di «congiura contro la società bianconera», per come la Fiorentina ha strappato il pari allo stadio di Torino («se fosse capitato a noi di segnare sfruttando quel fallo sulla punizione calciata da Chiesa, sarebbe successo il finimondo», ha aggiunto), dall'altra, Angelo Di Livio ha attaccato ieri la sua ex squadra e in particolare Pippo Inzaghi.
«Sì, ho commesso fallo su Pessotto mentre Chiesa stava calciando la punizione. E allora?». Di Livio lancia l'interrogativo, ma poi snocciola subito la sua risposta. «La Juventus non può e non deve lamentarsi per il pareggio ».

JUVENTUS – VICENZA 4-0
Torino, Stadio delle Alpi, 28.01.2001 - 16ª Giornata di Campionato
RETI: 8’ Inzaghi (J); 23’ Davids (J); 42’ Inzaghi (J); 69’ Inzaghi (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Paramatti, Iuliano; Montero, Pessotto, Zambrotta; Tacchinardi, Davids, Zidane (73’ Brighi); Inzaghi, Trezeguet (13’ Del Piero) – All. Ancelotti
VICENZA: Sterchele, Cardone (59’ Beghetto), Marco Aurelio (31’ Comotto); Dicara, Tomas, Sommese; Firmani, Bernardini, Dal Canto (70’ Zanetti P.); Toni, Zauli - All. Reja
ARBITRO: Bertini di Arezzo
CLASSIFICA: Roma p. 36; Juventus p. 33; Lazio p. 30; Atalanta p. 26; Fiorentina p. 25; Bologna, Milan p. 24; Parma p. 23; Perugia, Udinese p. 22; Inter, Lecce p. 21; Vicenza p. 16; Verona p. 15; Brescia, Napoli p. 14; Reggina p. 13; Bari p. 12

JUVENTUS – NAPOLI 3-0
Torino, Stadio delle Alpi, 11.02.2001 - 18ª Giornata di Campionato
RETI: 12’ Kovacevic (J); 52’ Inzaghi (J); 86’ Del Piero (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Ferrara; Tudor, Pessotto, Brighi (79’ Paramatti poi 83’ Montero); Tacchinardi, Davids, Zidane; Inzaghi, Kovacevic (67’ Del Piero) – All. Ancelotti
NAPOLI: Fontana, Baldini, Fresi; Quiroga, Saber, Magoni; Matuzalem (76’ Jankulovski), Baccin, Pecchia (57’ Sesa); Amoruso (46’ Bellucci), Edmundo - All. Mondonico
ARBITRO: Borriello di Mantova
CLASSIFICA: Roma p. 42; Juventus p. 36; Lazio p. 34; Atalanta p. 30; Milan p. 27; Parma, Perugia p. 26; Fiorentina, Inter, Udinese p. 25; Bologna p. 24; Lecce p. 22; Brescia p. 20; Vicenza p. 19; Verona p. 18; Napoli p. 17; Reggina p. 14; Bari p. 12
RIGORI FALLITI: Zidane 56 (Juventus)

JUVENTUS – MILAN 3-0
Torino, Stadio delle Alpi, 25.02.2001 - 20ª Giornata di Campionato
RETI: 9’ Tudor (J); 67’ Inzaghi (J); 91’ Zidane (J)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Ferrara; Montero, Pessotto, Birindelli (80’ Zambrotta); Tacchinardi, Davids, Zidane (90’ Brighi); Inzaghi (87’ Kovacevic), Del Piero – All. Ancelotti
MILAN: Abbiati, Roque Junior, Maldini; Sala, Helveg (69’ Guglielminpietro), Albertini; Kaladze (71’ Gattuso), Giunti (62’ Boban), Coco; Shevchenko, Leonardo - All. Zaccheroni
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Roma p. 48; Juventus p. 42; Lazio p. 40; Atalanta, Parma p. 32; Bologna, Inter, Milan, Udinese p. 28; Fiorentina p. 27; Perugia p. 26; Lecce p. 25; Brescia p. 21; Napoli, Vicenza p. 20; Verona p. 18; Reggina p. 15; Bari p. 13

UDINESE - JUVENTUS 0-2
Udine, Stadio Friuli, 04.03.2001 - 21ª Giornata di Campionato
RETI: 38’ Zambrotta (J); 60’ Inzaghi (J)
UDINESE: Turci, Zamboni, Sottil; Bertotto, Alberto, Fiore; Giannichedda, Jorgensen (87’ Gaarde), Diaz; Sosa, Margiotta (67’ Helguera) - All. De Canio
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli (67’ Paramatti), Tudor; Montero, Pessotto, Zambrotta; Tacchinardi, Davids, Zidane (84’ Conte); Inzaghi (87’ Trezeguet), Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: De Santis di Tivoli
NOTE: Dopo questa partita Edgar Davids è stato trovato positivo al controllo antidoping e sospeso cautelativamente dall'attività il 15.05.2001
CLASSIFICA: Roma p. 51; Juventus p. 45; Lazio p. 43; Parma p. 33; Atalanta p. 32; Milan, Perugia p. 29; Bologna, Inter, Udinese p. 28; Fiorentina p. 27; Lecce p. 26; Brescia, Napoli, Verona p. 21; Vicenza p. 20; Reggina p. 18; Bari p. 16
ESPULSIONI: Del Piero 81 (Juventus); Alberto 84 (Udinese)

LAZIO - JUVENTUS 4-1
Roma, Stadio Olimpico, 18.03.2001 - 23ª Giornata di Campionato
RETI: 22’ Nedved (L); 46’ Crespo (L); 59’ Del Piero (J); 66’ Nedved (L); 81’ Crespo (L)
LAZIO: Peruzzi, Colonnese (42’ Pesaresi), Nesta; Negro, Pancaro, Poborsky (81’ Castroman); Baggio D., Veron (76’ Stankovic), Simeone; Nedved, Crespo - All. Zoff
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli, Tudor; Montero, Pessotto, Conte (46’ Zambrotta); Tacchinardi (69’ O’Neill), Davids, Zidane; Inzaghi (46’ Trezeguet), Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: Collina di Viareggio
CLASSIFICA: Roma p. 55; Juventus p. 48; Lazio p. 46; Parma p. 39; Atalanta p. 36; Inter p. 34; Milan p. 33; Bologna p. 32; Perugia p. 31; Fiorentina, Lecce p. 29; Udinese p. 28; Verona p. 24; Vicenza p. 23; Napoli p. 22; Brescia p. 21; Reggina p. 19; Bari p. 16
ESPULSIONI: Davids 58, Trezeguet 89 (Juventus)
JUVENTUS – INTER 3-1
Torino, Stadio delle Alpi, 14.04.2001 - 26ª Giornata di Campionato
RETI: 51’ Tacchinardi (J); 55’ Inzaghi (J); 63’ Del Piero (J); 66’ Vieri rig. (I)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano; Montero, Pessotto (77’ Ferrara), Zambrotta; Tacchinardi, Davids, Zidane (87’ Conte); Del Piero (90’ O’Neill), Inzaghi – All. Ancelotti
INTER: Frey, Zanetti J., Blanc; Ferrari, Serena (63’ Ferrante), Brocchi; Di Biagio (85’ Seedorf), Jugovic, Dalmat; Vieri, Recoba - All. Tardelli
ARBITRO: Cesari di Genova
CLASSIFICA: Roma p. 59; Juventus p. 55; Lazio p. 52; Parma p. 43; Atalanta, Milan p. 40; Inter p. 38; Bologna, Fiorentina p. 36; Perugia, Udinese p. 32; Lecce p. 29; Brescia, Vicenza p. 28; Napoli p. 27; Verona p. 24; Reggina p. 20; Bari p. 19

JUVENTUS – LECCE 1-1
Torino, Stadio delle Alpi, 29.04.2001 - 28ª Giornata di Campionato
RETI: 40’ Tudor (J); 41’ Conticchio (L)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano; Montero, Athirson (46’ Brighi), Pessotto; Conte, Davids (74’ Birindelli), Zidane; Trezegiet, Kovacevic (54’ Inzaghi) – All. Ancelotti
LECCE: Chimenti, Savino (56’ Juarez), Malusci; Dainelli, Vasari, Conticchio; Ingesson, Piangerelli, Colonnello; Osorio (89’ Pivotto), Vugrinec (77’ Giorgetti) - All. Cavasin
ARBITRO: Pellegrino di Barcellona Pozzo di Gotto
CLASSIFICA: Roma p. 63; Juventus p. 57; Lazio p. 56; Parma p. 47; Milan p. 44; Atalanta p. 42; Inter p. 41; Bologna p. 40; Fiorentina p. 39; Perugia p. 36; Brescia, Udinese p. 32; Lecce p. 31; Napoli, Vicenza p. 28; Reggina p. 26; Verona p. 24; Bari p. 19
RIGORI FALLITI: Inzaghi 87 (Juventus)  e qui si è perso lo scudetto.

JUVENTUS – ROMA 2-2
Torino, Stadio delle Alpi, 06.05.2001 - 29ª Giornata di Campionato
RETI: 4’ Del Piero (J); 6’ Zidane (J); 79’ Nakata (R); 91’ Montella (R)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano (90’ Ferrara); Montero, Pessotto, Zambrotta; Tacchinardi, Davids, Zidane; Del Piero (80’ Conte), Inzaghi (84’ Kovacevic)  – All. Ancelotti
ROMA: Antonioli, Zebina, Samuel; Aldair, Cafu, Tommasi; Zanetti C. (60’ Assunçao), Candela, Totti (60’ Nakata); Delvecchio (46’ Montella), Batistuta - All. Capello
ARBITRO: Braschi di Prato
CLASSIFICA: Roma p. 64; Lazio p. 59; Juventus p. 58; Parma p. 50; Inter, Milan p. 44; Atalanta p. 42; Bologna p. 41; Fiorentina, Perugia p. 39; Brescia p. 35; Udinese p. 33; Lecce, Vicenza p. 31; Napoli p. 28; Verona p. 27; Reggina p. 26; Bari p. 19
CRONACA: Negli ultimi minuti un gol di Montella consegna alla Roma un pareggio tanto importante quanto insperato sul campo della Juventus e prenota lo scudetto, con cinque punti da difendere sulla Lazio, ora al secondo posto. E così le due "riserve" di lusso di Capello, Montella, appunto e Nakata, riacciuffano una Juve che nei primi minuti, con una partenza a razzo, era andata in gol con Del Piero e Zidane portando i bianconeri a tre punti dalla capolista e rimettendo in discussione il campionato. Sono stati proprio Nakata e Montella a dare linfa vitale ad una Roma fino a quel momento inguardabile, stordita dal micidiale uno-due dei bianconeri. Fabio Capello e tutta Roma, comunque, possono ringraziare anche la Corte Federale che in settimana ha abolito la norma sull'utilizzo degli extracomunitari. Il tecnico della Roma, infatti, nel momento clou ha potuto usufruire di tutti i suoi stranieri in campo dando la svolta alla partita.
La classica degli anni '80 ritorna ad essere una sfida per lo scudetto. La Roma, prima, in casa della Juve, seconda. E alla finestra c'è la Lazio. In avvio è Zidane a salire in cattedra. Al 4' pennella per la testa di Del Piero che anticipa Antonioli in uscita e al 6' si infila nella perplessa difesa giallorossa e batte centralmente. Dopo 6' Juventus-Roma 2-0. La formazione di Capello è stordita e al 9' rischia ancora, stavolta su un tiro dalla distanza di Zambrotta che Antonioli alza sulla traversa. La Roma non riesce a trovare una contromossa ai movimenti del francese che imperversa sostenuto dal centrocampo juventino che mette sotto Tommasi e Zanetti e non consente a Cafu e Candela le solite avanzate. Una buona occasione la Roma ce l'ha al 13' ma Batistuta, smarcatosi centralmente, non è abbastanza reattivo e permette a Iuliano di recuperare. Non può esserci uno Juve-Roma senza l'episodio dubbio che cade al 17': Delvecchio entra in area spalla a spalla con un energico Zambrotta e finisce a terra. Braschi lascia proseguire. La Roma non c'è: al 22' Antonioli stava per combinarne un'altra. Su un retropassaggio di un compagno il portiere ritarda il rinvio e Davids va a contrastarlo. Il tackle lo vince l'olandese ma la palla finisce fuori. La Juve si mostra più squadra per l'organizzazione. E quando viene in possesso di palla mette sempre in difficoltà la Roma con l'uno-due tra le sponde e Zidane pronto ad incunearsi tra le maglie larghe dei giallorossi. Al 44' altra occasione per la Juve: Tacchinardi sugli sviluppi di una punizione dal limite angola e Antonioli ci arriva con le punte delle dita. Nella ripresa la Roma si presenta con Montella al posto di Delvecchio: Capello vuole sfidare i bianconeri sul campo degli scambi stretti, del fraseggio veloce. Effettivamente l'aeroplanino dà più vivacità all'attacco della squadra giallorossa che continua a vagare nelle nebbie. Al 6' Candela impegna Van der Sar con un tiro dalla distanza: il portiere non trattiene ma poi la difesa libera. Un episodio isolato: la Roma rimane evanescente, rumina gioco senza costrutto, senza convinzione. La partita sembra chiusa, nettamente in mano alla Juve. Ma la Roma al 34' si rimette in corsa grazie a Nakata che indovina una conclusione dalla distanza che Van der Sar vede infilarsi sotto l'incrocio. E gli ultimi 11' diventano un inferno per la Juve che deve fronteggiare la reazione d'orgoglio di una Roma che crede nel recupero. I bianconeri cercano di congelare il gioco. Però è ormai sulle gambe e la Roma forza raggiungendo il pari al 90': ancora un tiro di Nakata, stavolta parato ma non trattenuto da Van der Sar sula quale si avventa Montella che mette in rete. La Roma continua a stare in vetta, mentre la Juve adesso rischia anche il secondo posto. - da www.repubblica.it
ESPULSIONI: Tacchinardi 90+2 (Juventus); Assunçao 90+2 (Roma)

FIORENTINA - JUVENTUS 1-3
Firenze, Stadio Artemio Franchi, 11.05.2001 - 30ª Giornata di Campionato
RETI: 24’ Zidane (J); 28’ Tudor (J); 40’ Rossi (F); 89’ Trezeguet (J)
FIORENTINA: Toldo, Repka, Adani; Moretti, Vanoli (59’ Nuno Gomes), Rossi M.; Di Livio, Cois (30’ Amaral), Amoroso C. (78’ Bressan); Chiesa, Leandro - All. Mancini
JUVENTUS: Van der Sar, Birindelli (67’ Athirson), Tudor; Montero, Paramatti, Zambrotta; O’Neill, Davids, Zidane (87’ Brighi); Trezeguet, Inzaghi (65’ Del Piero) – All. Ancelotti
ARBITRO: Cesari di Genova
CLASSIFICA: Roma p. 67; Lazio p. 62; Juventus p. 61; Parma p. 50; Milan p. 47; Inter p. 44; Atalanta, Bologna p. 42; Perugia p. 40; Fiorentina p. 39; Brescia p. 36; Udinese p. 34; Lecce, Vicenza p. 32; Reggina p. 29; Napoli, Verona p. 28; Bari p. 20

BOLOGNA - JUVENTUS 1-4
Bologna, Stadio Renato Dall’Ara, 20.05.2001 - 31ª Giornata di Campionato
RETI: 20’ Signori (B); 27’ Trezeguet (J); 46’ p.t. Tudor (J); 48’ Trezeguet (J); 81’ Kovacevic (J)
BOLOGNA: Pagliuca, Falcone, Bia (55’ Castellini); Gamberini, Tarantino, Binotto (55’ Cipriani); Olive, Lima, Nervo; Locatelli (89’ Kolyvanov), Signori - All. Guidolin
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano (89’ Ferrara); Montero, Paramatti, Zambrotta; Tacchinardi, Pessotto (86’ Brighi), Zidane; Del Piero, Trezeguet (81’ Kovacevic) – All. Ancelotti
ARBITRO: Tombolini di Ancona
CLASSIFICA: Roma p. 70; Lazio p. 65; Juventus p. 64; Parma p. 53; Milan p. 47; Inter p. 44; Atalanta p. 43; Bologna, Fiorentina p. 42; Perugia p. 41; Brescia p. 37; Udinese p. 34; Lecce, Vicenza p. 33; Napoli p. 31; Reggina p. 30; Verona p. 28; Bari p. 20

VICENZA - JUVENTUS 0-3
Vicenza, Stadio Romeo Menti, 10.06.2001 - 33ª Giornata di Campionato
RETI: 37’ Del Piero (J); 40’ Trezeguet (J); 51’ Trezeguet (J)
VICENZA: Sterchele, Tomas, Zanchi; Dicara (46’ Sommese), Cardone, Firmani; Crovari, Dabo (61’ Bernardini), Beghetto; Kallon (46’ Tomic), Jeda - All. Reja
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Iuliano; Montero (81’ Ferrara), Paramatti, Zambrotta; Tacchinardi, Pessotto, Zidane (85’ Brighi); Trezeguet (70’ Kovacevic), Del Piero – All. Ancelotti
ARBITRO: De Santis di Tivoli
CLASSIFICA: Roma p. 72; Juventus p. 70; Lazio p. 69; Parma p. 56; Milan p. 49; Inter p. 48; Atalanta p. 44; Bologna, Fiorentina p. 43; Perugia p. 42; Brescia p. 41; Udinese p. 38; Lecce, Reggina, Verona p. 34; Napoli, Vicenza p. 33; Bari p. 20

JUVENTUS – ATALANTA 2-1
Torino, Stadio delle Alpi, 17.06.2001 - 34ª Giornata di Campionato
RETI: 6’ Trezeguet (J); 64’ Tacchinardi (J); 78’ Nappi (A)
JUVENTUS: Van der Sar, Tudor, Ferrara; Iuliano, Paramatti (71’ Athirson), Zambrotta; Tacchinardi, Pessotto, Zidane (27’ Inzaghi); Del Piero; Trezeguet (75’ Kovacevic) – All. Ancelotti
ATALANTA: Pelizzoli, Zenoni C., Siviglia; Carrera, Bellini, Dundjerski (77’ Pagano); Zenoni D., Berretta, Zauri; Morfeo (79’ Espinal), Nappi (79’ Bianchi) - All. Vavassori
ARBITRO: Bolognino di Milano
CLASSIFICA: Roma p. 75; Juventus p. 73; Lazio p. 69; Parma p. 56; Inter p. 51; Milan p. 49; Atalanta, Brescia p. 44; Bologna, Fiorentina p. 43; Perugia p. 42; Udinese p. 38; Lecce, Reggina, Verona p. 37; Napoli, Vicenza p. 36; Bari p. 20
CRONACA: L' illusione del sorpasso è durata 13' 45", il tempo trascorso fra il vantaggio juventino firmato dall' implacabile David Trezeguet (5' 15") e l' annuncio del vantaggio romanista di Totti. Era il 19' e qui si sono spente in modo definitivo le poche speranze che avevano animato la settimana bianconera, quando dirigenti, allenatore e giocatori avevano tentato il pressing psicologico sulla Roma, sapendo di non essere più arbitri del proprio destino. La Juve non ha nemmeno accusato il colpo, è andata avanti spedita, cercando il raddoppio, per confermare il secondo posto. La gente ha smesso di credere nell' aggancio, ma non di sostenere la Juve, senza Zidane, uscito per una contrattura e rimpiazzato da Inzaghi, anche lui all' ultimo giorno in bianconero. Il raddoppio di Montella, accolto da bordate di fischi e da cori di anti-romanità consolidata, ha reso la partita poco più di un' amichevole che la Juve ha messo in cassaforte con il gol di Tacchinardi al 19' della ripresa (su angolo di Del Piero), prima dell' invasione, che ha bloccato la partita per un quarto d' ora e che ha fatto infuriare tutti, soprattutto il vice-presidente Bettega, costretto a prendere il microfono per invitare la gente a uscire dal campo («rischiamo di perdere a tavolino»), dopo un' invasione che ha confermato come in Italia (e non solo a Torino) certe cattive abitudini non si riescono proprio a cancellare, con rischi gravissimi anche per la gente. E, quando finalmente il campo è tornato agibile, Nappi ha trovato il gol del 2-1, che ha archiviato una partita ormai inutile, chiusa da Bolognino con sei minuti di anticipo. La Juve ha concluso l' avventura inaugurata il 30 settembre dal 2-1 sul Napoli, a 73 punti, due in più di quelli raccolti un anno fa, uno in più di quanto era servito alla Lazio per vincere il titolo il 14 maggio 2000. La somma dei punti è la stessa con la quale Lippi aveva vinto il suo primo scudetto in bianconero nel ' 95, ma non è servita ad Ancelotti per salvare la panchina. La decisione, che era già stata presa un mese fa e che era stata comunicata al tecnico lunedì 28 maggio, dopo l' 1-0 al Perugia - squadra che deve essere diventata per lui una specie di incubo (uno scudetto perso nel diluvio e un licenziamento annunciato)- era diventata ufficiale nell' intervallo, con le parole del dottor Umberto Agnelli. Una decisione nata dalla mancanza di risultati concreti, come si è capito più tardi, quando il presidente Chiusano e lo stesso Bettega, presente Ancelotti, hanno chiarito le strategie della società: va bene una squadra che funziona, va benissimo lo splendido rapporto con i giocatori, che al gol di Tacchinardi sono andati ad abbracciare il loro (ex) allenatore, vanno bene i 144 punti in due campionati, ma lo scudetto che non è arrivato e l' eliminazione dalla Champions League in novembre hanno pesato come macigni. Bettega ha parlato di stagione da analizzare nella globalità; l' avvocato Chiusano ha raccontato: «Mentre salivo in ascensore con Ancelotti, gli ho detto: certo che fare 73 punti e non vincere lo scudetto è una cosa ben strana». Ancelotti ha ammesso che «è una decisione che accetto, ma che è dura da digerire». A metterlo fuorigioco è stata la sindrome da secondo posto. E adesso si riparte da Marcello Lippi, uno che secondo, alla Juve in campionato, è arrivato una sola volta, nel ' 96, dietro al Milan, vincendo però la Champions League, venti giorni dopo. Se n' era andato sbattendo la porta la notte del 7 febbraio ' 99, adesso torna dove lo conoscono bene. E dove guadagnerà la metà di quanto prendeva all' Inter. – da www.corriere.it

Quindi, riassumendo, nell’ epoca di Moggi (che con ironia molti definirono "Belle EPOque") la Juve ha disputato 4 finali europee consecutive e 5 semifinali consecutive, un’altra finale nel 2003, 3 finali di Coppa Italia; è arrivata 3 volte seconda in Campionato a pochi punti dalla prima, ha disputato 5 volte la Supercoppa Italiana : a casa abbiamo portato ufficialmente solo 3 scudetti, 1 Champion’s League e 1 Supercoppa europea, 1 Coppa Intercontinentale, 3 Supercoppa Italiana e 1 Coppa Italia, quindi abbiamo perso sul filo di lana ben più di quello che abbiamo vinto. E Moggi sarebbe il burattinaio ?

(EN)
« At the end of the last millennium, Juventus dominated European club football. Blending power and panache, the Bianconeri won everything. And if they didn't win it, they were usually runners-up. »
(IT)
« Alla fine dello scorso millennio, la Juventus aveva dominato il calcio europeo per club. Combinando potenza e splendore, i bianconeri hanno vinto tutto. E quando non vincevano, erano solitamente i vicecampioni. »
(Sheridan Bird, Champions Magazine, 2008)

La Juve di Lippi è stata riconosciuta dall'UEFA come la più grande squadra dall'istituzione della Champions League a gruppi.

Giusto per ricordare :

Il 24 ottobre 1999, contro il Bari in trasferta nella settima giornata di Serie A, la Juventus subì il gol del pareggio di Spinesi che era irregolare e andava annullato. Anche il pareggio subito dalla Reggina nella partita d’esordio del campionato stava stretto a dirla tutta …
Durante l’incontro con l’Inter, il 12 dicembre 1999, tredicesima giornata, fu espulso il nostro portiere Van Der Sar, ma l’arbitro Tombolini commise un grave errore, infatti il pallone aveva colpito il suo volto fuori area e non l’aveva toccato con le mani.
Il 9 gennaio 2000, contro il Parma subiamo il gol del pareggio di Crespo in fuorigioco convalidato da Farina (anche se c’è da dire che eravamo in doppia superiorità numerica e per questo ancora mi girano le palle dopo due decenni), era la sedicesima giornata e sembrava solo un incidente di percorso.
Intanto incontriamo la Lazio in Coppa Italia e mentre all’andata vinciamo noi 3-2, a Roma al ritorno perdiamo 2-1 e veniamo eliminati. E anche in questo caso, come accadrà con Conte negli anni gloriosi, potremmo recriminare.
Il 5 febbraio 2000, a Udine il direttore di gara Messina fu pessimo, sbagliò di tutto e tutto a nostro sfavore. Restammo ovviamente anche in 10 per espulsione di Tudor e riuscimmo a pareggiare 8 minuti dopo in inferiorità numerica.
Il 19 marzo 2000, durante la partita con il Torino, Collina concesse due rigori generosi ai granata (ma la Juve vinse ugualmente 3-2 e si portò a + 9, con Mondonico nello studio di una nota trasmissione televisiva che disse più o meno che fanno male a lamentarsi di noi perché anche quando ci danno due rigori contro siamo più forti e vinciamo lo stesso proprio per questo e le avversarie fanno una figura barbina).
Il 24 marzo 2000 si giocò Milan – Juventus, che era il posticipo serale domenicale, ma avendo il Milan 5 giocatori sudamericani che dovevano raggiungere le rispettive nazionali entro il sabato sera, su pressione di Galliani la gara venne anticipata al venerdì sera e fu anche sbloccata da un rigore concesso da Paparesta (che all’epoca frequentava il ristorante di Meani) per fallo non commesso e che portò il Milan in vantaggio. Lo stesso Paparesta non concesse successivamente invece un rigore netto per fallo subito da Del Piero (sgambettato da De Ascentis). Perdemmo 2-0 l’incontro e la Lazio si portò a -6 proprio a ridosso  dello scontro diretto.
Il 1° aprile 2000, a dirigere l’incontro che valeva lo Scudetto fu Farina, che espulse Ferrara ad inizio ripresa con la Lazio che segna sulla punizione scaturita e da quel momento la gara sarà interrotta in modo eccessivo impedendo di fatto alla squadra bianconera la costruzione di una qualsiasi azione offensiva.
Poi, dopo aver battuto rispettivamente Bologna e Inter entrambe in trasferta e infine la Fiorentina a Torino, il 30 aprile perdiamo contro il Verona, che ci superò 2-0 anche grazie ai gol in fuorigioco di Cammarata.
Il 7 maggio 2000 è in programma Juventus – Parma, partita che passerà purtroppo alla storia per il gol annullato a Cannavaro, UNICO EPISODIO DI QUELLA STAGIONE DI CUI CI SI RICORDA E CHE VIENE PUNTUALMENTE MENZIONATO, rete scaturita da calcio d’angolo inesistente e il cui annullamento darà vita alla caccia all’uomo subita da Massimo De Santis, in maniera simile a quanto accaduto (e ancora oggi continua pur a distanza di 22 anni) a Ceccarini nel 1998.

Infine, il 14 maggio 2000 è legato alla celebre piscina – “lavacro” di Perugia che tutti conoscono e che dobbiamo ricordare soprattutto per il fatto che Gianluca Pessotto restituì palla all’avversario con la Juve sotto di un gol  e di un uomo (espulso Zambrotta  …) che si stava vedendo sfilare lo Scudetto di un punto.  


Voglio fare notare una piccola cosa : è vero che l’acqua c’era sia per noi sia per il Perugia (e non m’importa neanche dei premi promessi da Cragnotti alla squadra di Gaucci o alle punizioni minacciate dallo stesso Gaucci ai propri giocatori in caso di mancato successo né del fatto che Veron non potesse essere schierato dalla Lazio …), ma la Lazio (e non solo) aveva giocato in trasferta in condizioni normali, così come pure il Grifone aveva giocato a Torino in condizioni normali … Tralasciamo le simpatie calcistiche di Collina (laziale) che diresse l’incontro.

Nota finale : Lazio e Roma hanno vinto sul campo, non importa se per la mancata partecipazione in Nazionale di Del Piero e Totti il Bianconero non potè giocare e il Giallorosso si, non importa della regola cambiata in corso pro Roma nè di quelle pro Veron che favorirono la Lazio, nè dell'imbroglio dello spalmadebiti di cui tutti beneficiarono tranne la Juve che era l'unica a posto, ecc ecc : noi da sempre siamo convinti che a fine Campionato chi ci è davanti è stato più bravo a fare più punti di noi; questo è il calcio. Solamente vorremmo che anche a parti invertite fosse la stessa cosa.

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